Nonsolomamma

vi ho portato la famiglia

la scuola è finita e gli hobbit grande e medio, per due settimane, andranno in un campo estivo dentro un parco, da cui torneranno stravolti, fangosi e felici. lo hobbit piccolo invece continuerà ad andare alla materna, fino a fine mese.
stamane pertanto, l’elasti-famiglia ha accompagnato all’asilo in pompa magna e in formazione completa colui che si autodefinisce “il bullo”.
essendo un evento rarissimo, forse unico, lo hobbit piccolo era fuori di sé dalla gioia, tanto da concedere – altro evento unico nella storia – al medio di schiacciare il pulsante apri-porta uscendo da casa (“ozzi puoi schiazzale tu: sei stato blavo e te lo meliti”, ha dichiarato magnanimo).
lungo il tragitto verso l’asilo, si agitava scompostamente, emetteva ultrasuoni e saltapicchiava qua e là. perché la felicità, a tre anni, esce dai piedi, dalle mani, dalle gambe, dalle braccia, dalla faccia e a volte perfino dai capelli e tenerla a bada è impossibile.
arrivato nella sua classe ha esclamato, a un tono di voce degno di un comizio con 40.000 persone in ascolto: “vi ho poltato la famiglia! eccola!”, con la stessa enfasi e lo stesso trasporto che avrebbe usato per dire: “ho portato qui, in classe, per voi, il tendone del circo, con i leoni, gli elefanti, l’asino parlante, i giocolieri e la trapezista bonissima”.

45 pensieri riguardo “vi ho portato la famiglia

    1. Stavo tentando di ridere “compostamente”, ma adesso mi è proprio impossibile evitare di contorcermi sotto la scrivania! Grazie a tutti e due, eh!!!

  1. A casa mia quando qualcuno è troppo troppo felice..va a sempre a finire in lacrime. La gestione della felicità è cosa seria.

  2. …e mi commuovo anche oggi! Venerdì scorso ho pianto assistendo all’uscita delle quinte elementari, vedendo i bimbi uscire per l’ultima volta dal portone di scuola, molti in lacrime, lì in mezzo ai coriandoli, alle stelle filanti…sembrava uno strano sogno. Preciso che i miei figli sono in prima e in terza, ma è sempre meglio portarsi avanti. Che tenerezza!

    1. Ragazze, sarà il nome, sarà l’esaurimento da fine anno: per me l’anno finisce in questo periodo, non ci sono 31/12 o fine mondo Maya che tengano! Per cui ci si commuove alla grande, non solo in questi sacrosanti casi, ma anche per futili motivi, per quanto mi riguarda :-)!

  3. Ahahahah! Un film di Fellini, praticamente! Ma è comunque bellissimo, dài! 🙂 Devi esserne… “fiera” (tanto per restare in tema! :P), trapezista! ^_^

    L.

  4. Sono fighissimi a quell’eta!

    Attimo di condivisione: non ditemi cattiva ma sono felicissima perche’ la festina dell’asilo della minuscola e’s tata rimandata causa tempo incerto! …insomma…vorrete mica che la mia terribile 3enne perda la consegna della medaglia da ”media” causa fetentissima varicella dell’ultim’ora? …spero non ci siano le sue maestre in incognito a leggere…

  5. Roberta, ero lì venerdì ad aspettare la mia undicenne che usciva per l’ultima volta da scuola.
    Surreale l’atmosfera, dici bene. Nel senso che superava la realtà. Un po’ forzata, via.
    Iris

  6. Accidenti a te, Elasti! Ma come fai a trovare le parole che quando le leggo è come se una mano mi si infilasse a strizzarmi il cuore? Che mamma assurda, meravigliosa, pazza e dannosa e assolutamente fantastica riesci ad essere! Oltre a essere una fantastica cronista di quelle minime felicità che esplodono in bocca come la cicca frizzantina.

  7. All’asilo c’erano molte aspettative: tutti volevano vedere la moglie di Gesú e non sappiamo la presentazione dell’hobbit medio e grande, pero sicuro che mantiene alto il listone 🙂

  8. Sono contenta di sapere che non siamo l’unica famiglia in cui l’accesso a pulsanti apri portone (ma anche quelli dell’ascensore) causa guerre fratricide 🙂
    Scherzi a parte, anche il mio gnomo esulta felice quando è il papà (che ha orari di lavoro incompatibili con tutto il resto dell’organizzazione familiare) ad accompagnarlo o riprenderlo a scuola. Lo presenta gongolante alle maestre (che lo conoscono già da anni, ma a lui poco importa) e lo mostra ai suoi compagni come se fosse una rarità da museo 🙂
    p.s. bellissima la tua descrizione dell’incontenibile felicità infantile.

  9. Mi associo ai commenti. E poi, che dire, mi commuovo sempre anch’io… Del resto, mi sono commossa anche venerdì scorso alla recita di fine anno del mio quasi seienne: l’ultima recita da “scuola dell’infanzia”! Poco importa che il giardino dei bimbi dele elementari sia condiviso con quelli dell’asilo…sarà comunque un’altra cosa l’anno prossimo!!!

  10. ma cosa hanno i pulsanti apri-porta? che i bimbi quasi tre-enni ne sono ossessionati?
    immagino sia il delirio di onnipotenza, il tentativo di gestire le entrate -uscite dalla domus familiae, il nostro pierino impazzisce se non lo schiaccia lui.

    conforta sapere che queste fissazioni sono , quasi, la norma (non descrivo la posizione che dobbiamo assumere io e le stelle del cielo nel momento in cui si prende il latte al mattino e alla sera, pensereste che siamo due molluschi inetti, mentre è semplicemente lui che decide tutto)

  11. l’idea del mega regalo mi sembra il minimo, accidenti!
    Peccato che la stessa provenga da te e non da lui: ritengo che Mister I stia toppando alla grande…e non è giusto per te e per gli hobbits

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