Nonsolomamma

il viale

nella wisteria del salento c’è una sola piazza, un solo bar dove bere il caffè, un solo mini market dove comprare lo zucchero, i biscotti, il latte e il formaggio, una sola edicola e un solo viale, costeggiato da una doppia fila di pini marittimi, che collega l’unica piazza alla chiesa, anche lei una sola e piuttosto piccola.

un viale come quello della wisteria del salento, in qualsiasi posto che non sia la wisteria del salento, si percorre, dall’inizio alla fine, in circa due minuti primi e 24 minuti secondi. qui si può percorrere anche in due ore, 16 minuti primi e 58 minuti secondi.

sul muretto in corrispondenza del primo pino è seduto un signore di napoli. è sempre lì, a qualsiasi ora del giorno e della notte. un’istituzione. lui in spiaggia non ci va mai. non gli interessa. ma sa esattamente che tempo farà e come sarà il mare. interrogarlo sul tema è d’obbligo. anche più volte al dì, ché le sue previsioni sono orarie. “mi saluti sua moglie” “sarà fatto. è a casa. prepara la parmigiana” “lei è un uomo fortunato” “non me ne parli”.

al secondo pino lo hobbit piccolo deve fare la pipì ed è coperto di resina delle pigne raccattate nel tragitto tra il pino 1 e il pino 2. il medio ha l’urgenza di spaccare i 40 gusci dei 40 pinoli estratti dalle appiccicose pigne suddette.

sempre al secondo pino, mentre gli hobbit distruggono gusci e si ingozzano di pinoli passano un cane amico, una lontana parente bionda che regala delle pesche che uno non immagina che possano esistere delle pesche tanto buone, un bambino che bestemmia, una bambina in bicicletta con i capelli come spaghetti che sta cercando il suo gatto rosso che soffre di amnesie e si scorda che animale è, un’amica di bologna con un cappello di paglia. “anche io voglio un cappello bello così”, commenta il piccolo che deve di nuovo fare pipì.

al terzo pino si incontra un’anziana signora con gli orecchini di perle. pare che un tempo abbia avuto un sacco di fidanzati. ma ora non se li ricorda ma si ricorda un gioco di prestigio, con un topo e un fazzoletto e bisogna fermarsi a guardarla.

al quarto pino passa paolo che ha gli occhi blu, un mitra ad acqua e oggi non andrà in spiaggia perché è in punizione. “perché sei in punizione?”. paolo è reticente ma il mitra è parecchio interessante e poi lui conosce un posto pieno di cozze nude e deve dare agli hobbit alcune indicazioni per trovarlo.

al quinto pino c’è un passeggino con dentro arianna che deve addormentarsi ma canta ‘pinguli pinguli giovacchino’. dietro al passeggino c’è la sua mamma che invece dormirebbe volentieri. “poi crescono, vero?” “di solito sì, anche se è difficile crederci”.

al sesto pino passeggia una coppia. vengono da firenze e hanno tre figli maschi e grandi. “goditeli finché sono così” dicono a elastigirl, guardando gli hobbit che cercano di massacrarsi a suon di pigne addosso. lei annuisce senza capire. a volte la memoria ricorda solo quel che vuole e loro sospirano nostalgici. anche lei sospira, non nostalgica.

al settimo pino si parla di insufficienza renale, all’ottavo del fruttivendolo che non è lo stesso dell’anno scorso e sai quel che lasci ma non sai mai quel che trovi, al nono di prime mestruazioni e dell’usanza di fare un regalo quando arrivano. elastigirl, ai tempi, non aveva ricevuto nulla e si ripromette di farsi un regalo spaziale al giungere della menopausa. al decimo pino si dibatte sulla scomparsa delle spiagge, all’undicesimo di riscaldamento globale e meduse, al dodicesimo elastigirl ha perso gli hobbit, le gira la testa e si è fatto buio.

 

67 pensieri riguardo “il viale

      1. Sì infatti, la domanda si poneva alla regina del castello: “regina, reginella quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello con la fede e con l’anello?”

  1. aah…i ritmi lenti, pigri e oziosi delle ferie…che relax..
    sì, lo so che spalmata al sole sulla spiaggia e con mare e cielo davanti e null’altro è quel che uno vorrebbe come fonte principale di relax…ma bisogna prendere tutto il pacchetto!

  2. Non piu’ tardi di oggi le nane sono state cstturate nel vortice del “raccogliamo i pinoli”; mio marito, a un certo punto e’ andato a bersi un caffe’, c’era coda…solo servizio ai tavoli…una sola ragazza in orario di punta…alla fine del caffe’ avevamo fatto si e no 3 metri…. pero’ e’ cosi’ rilassante non aver tempi, tutto rilassato e assolutamente libero.
    Relax a tutti!

  3. Che bello questo post. Mi arriva dopo due mesi di isola minuscola, con micro passeggiata che si ripete uguale a se stessa all’infinito, come in un racconto horror per ragazzi. E tutti i vacanzieri del mondo lo trovano sublime ( ettecredo tra dieci giorni sei altrove!!). Io mi trasferisco a Kuala Lumpur nella prossima vita. Ma grazie della tua empatia, hai alleviato il mio mal di paradiso:-)

  4. Curiosità sul luogo, trovando mi anch’io in Salento. paesino o villaggio residenziale? Il mio paesino nel Salento è Tricase porto. Ma non voglio un outing sul luogo, solo sulla tipologia. Vengo qui da anni e ancora ho molto da scoprirr

  5. Cara Elasti, il post è bellissimo, come sempre, e il tuo modo di raccontare è esilarante. Ma la cosa che ho apprezzato di più è l’idea del regalo, soprattutto per chi (come noi) non aveva avuto quello “iniziatico”. Grande idea: grazie!!

  6. Ma come scrivi bene, veramente! Ogni tuo post è un piccolo racconto, quel viale sono riuscita a “vederlo” a colori, la tua capacità di sintesi nella descrizione delle caratteristiche dei personaggi che incontri è preziosa. Ogni volta che ti leggo penso: ma perchè, invece fare la giornalista non ci regala un bel romanzo?

    1. ELASTI GIRL ERA COSI’ ANCHE A SCUOLA IO HO AVUTO LA FORTUNA DI AVERLA IN CLASSE ALLE MEDIE, ED I SUOI TEMI ERANO BELLISSIMI VENIVANO LETTI SEMPRE

  7. Al sesto pino dicono una verità assoluta che nessuno crede fino a quando non ci arriva, a quel punto. Come i signori di Firenze, la ripeterai a giovani genitori increduli e sarai felice di incontrare di più attempati che ti diranno, comunque, che poi anche gli adolescenti o i giovani adulti un po’ destruttarati crescono. Crescono sempre. E spesso ritornano a portare hobbit di tutte le taglie. E la ruota ricomincia a girare.
    E poi sono di Firenze: grande gente!
    🙂

  8. Bello leggere qualcosa di cui sono totalmente incapace: assaporare le piccole cose con lentezza. Un viale come quello mi ucciderebbe di noia. Lo sa bene il minuscolo e pittoresco paesino della Liguria dove il mio 2enne va con i nonni e dal quale io ormai rifuggo. Bello sapere che è possibile carpire le diversità più variopinte nella ripetitività, il movimento nella calma piatta, le storie curiose nell’apparente monotonia. E soprattutto saperle gustare, oltre che raccontare.

  9. un racconto bellissimo… sembra pero’ che ci sia gia’ un po’ di nostalgia nelle parole per qualcosa di magico che tra un po’ svanira’… io ho gia’ ripreso a lavorare da due lunghe, lunghissime settimane, dopo un mese al mare con i 3 figli e con tanti momenti “lenti” come quelli che hai raccontato…

  10. Regalo della menopausa: anche io!!!
    Io riesco a far diventar via crucis anche la solita vita quotidiana, a viale Marconi. A volte è bello, divertente, costruttivo, altre volte come ieri quando poi trovi il cancello della scuola chiuso perché si è fatto tardi, quindi sei stanca e hai i piedi gonfi perché oltre ai 2 piccoli hai ancora una pancia di 9 mesi, senza concludere nulla, allora ti taglieresti la lingua e ti fodereresti gli occhi di paglia… almeno per una volta andresti dritta a meta!

    1. NO, scusa, ma al quarto figlio in arrivo non hai un cellulare di una maestra-amica-ganza che ti viene ad aprire in queste occasioni????
      Solidarietà.

      1. Hai ragione, laquarantatre, non ho mai pensato di chiedere il numero della maestra per eventuali “soffiate” su info varie… La prima ha 15 anni e chi ci pensava all’epoca???, il secondo ha fatto il primo anno di materna l’anno scorso e la piccola inizia ora…
        Stavolta mi attrezzo come dici tu!! 😉
        Thx!!

    1. Giusto, quello E POI anche un:
      abbonamento annuale in palestra e/o centro estetico, oppure
      monile di varie fogge e dimensioni
      oppure
      paio di scarpe fantasticosissime (e ognuna ha le sue idee sulla fantasticosaggine)
      oppure
      una settimana al mese di maggiordomo in casa che prepara e serve cena a tutti
      oppure
      varie combinazioni delle opzioni.

  11. cara Elasti, qua in Ticino un viale così manca, se vuoi facciamo a cambio 😉
    Pagherei per un pezzetto di vita così, la comunicazione é importante e purtroppo dalle mie parti la gente é troppo troppo riservata…a volte se sorridi per strada ad uno sconosciuto hai l’impressione di averlo che ne so…spintonato!
    E sai la cosa buffa, se in un negozio finisco a parlare con un commesso poi salta quasi sempre fuori che é italiano…saranno cliché per carità…però io per la vostra umanità in Italia tornerei a vivere domani
    Buon Salento e ocio alle pigne 😉

    1. Mi hai fatto proprio ridere con questo commento: ricordo un pomeriggio a Ginevra in cui ero col morale a terra, ma la commessa mi chiese di dov’ero e mi disse “Volevo ben dire che non era svizzera, lei ha il sole dipinto in faccia!” Ahi!
      Quando poi sono andata in Giappone conoscendo la loro efficienza mi aspettavo che fossero altrettanto musoni, e invece ho scoperto che hanno anche loro il sole dipinto in faccia ❤

  12. Oddio!!! Non solo non ho ricevuto alcun regalo all’arrivo delle prime mestruazioni, ai tempi non usava, ma sono anche in ritardo su quello per la menopausa!!!!!!!! Però buonissima idea!!!!!

  13. Il regalo per la prima mestruazione lo ricevetti da mia nonna e l’ho ricordato proprio in questi giorni, quando ormai invoco l’ultima ma la strada per arrivarci potrebbe essere simile al viale della Wisteria del Salento.
    Roberta
    p.s.: gli hobbit si sono allontanati con Paolo, affascinati dal suo mitra ad acqua, che hanno provato a caricare con i gusci dei pinoli.

  14. Anch’io non ricevetti nulla all’epoca, forse a Milano non si usa… Quella del regalo per la menopausa m’ha fatto morire!

    1. È un’usanza tipica del sud quello di fare un regalo quando arrivano le mestruazioni. A me me lo fecero mia madre e mia nonna. Direi che si possa istutuire anche quello della menopausa, è sempre bello avere una scusa per ricevere un regalo : )

  15. Brava,brava,brava….non so cosa altro dirti, mentre leggevo il tuo post mi sembrava di essere là con voi…ed è vero quello che dicono al sesto pino…come diceva la mia amica ” gli anni passano in fretta,sono solo certi pomeriggi che sembrano eterni!”.
    Grazie ancora

  16. elasti, credo di aver letto tutto quello di tuo pubblicato. mi piace molto il tuo modo
    ottimista e ansioso insieme di descrivere quello che hai intorno. ma questo pezzo sul viale è proprio un capolavoro, da tirarci fuori un racconto, ma anche un libro, tipo mc call smith.meraviglioso, alla storia del fazzoletto e del topo, mi è venuta anche una lacrimuccia. costringevamo la nonna a farcelo ogni momento….grazie elasti, resta sempre così….

  17. Brava Elasti, un post bellissimo, hai reso tutto così bene ed in modo così vivido che ho ancora davanti agli occhi il viale coi pini… bello!

  18. Ma toglimi una curiosità, Elasti: è il meraviglioso villaggio Conca Specchiulla? Ci sono stata tutte le estati dei miei primi 20 anni di vita…che nostalgia… Il vero paradiso dei bambini…

  19. Pinguli, pinguli! Ora che sono mamma ho scoperto che la mia nonna gallipolina lo recitava sempre a mia sorella, la prima di una schiera di nipoti, purtroppo io ebbi pochi contatti con la nonna e ancora meno con la sua terra natìa.

  20. sesto pino: libera di non crederci, non ci credevo neppure io, ma quando sono piccoli tutto sembra possibile quando crescono ti rendi conto che hai fatto un sacco di cose sbagliate.
    nono pino: la menopausa non è proprio un bello stato fisico, l’unico regalo è potersi tenere in ottima forma fisica, se in questo periodo prendi un chilo scordati di perderlo facilmente.
    Il post è molto bello, sembra di sentire l’odore della resina delle pigne e le dita appiccicose.

  21. Super super super bello questo post, Elasti… Un viale verso la dolcezza…
    Ps: nessun regalo nemmeno nella Venezia Giulia per il primo ciclo, anzi … ” ‘Desso te son rivada anche ti, bella rogna! ” + pacca sulla spalla e via andare 😉

  22. L’idea del regalo per la menopausa mi è piaciuta tantissimo! Sarei anche più generosa, penso che ogni tanto faccia bene regalarSi qualcosa….
    Quanto ai commenti malinconici mi chiedo:possibile che non si riesca a trattenerli??? Perché si sente la necessità di avvertire mettendo in guardia? A me, da quando abbiamo accolto con tanta felicità il terzo maschietto la gente mi compatisce/deride pubblicamente…. Anche persone sconosciute!!! Mio marito ed io rimaniamo felici e grati per questi monelli così diversi e amati e spesso ci troviamo a ridere insieme di questi consigli/sentenze/raccomandazioni ma, qualche rara volta, preferirei una sana indifferenza

  23. AhAhAh! anche a me il regalo per la menopausa mi ha fatto tanto ridere!! ce li facciamo sempre da sole i regali e sempre alla prossima occasione. andrà a finire che io me lo farò per la prima dentiera

Scrivi una risposta a Lalla Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.