Nonsolomamma

il marito di rapunzel

in spiaggia, nel pomeriggio, elastigirl e gli hobbit, tornando verso casa.

“ehi, hobbit piccolo, dove hai lasciato la tua scarpa?”

“non lo so, ela qui, in mano mia!”

“appunto! che fine ha fatto?”

“torno indietro io a cercarla”

“grazie, hobbit grande! ringrazia tuo fratello. se non ci fosse lui noi perderemmo pezzi dappertutto”

“mpf… glassie”

improvvisamente, di fronte allo hobbit piccolo, si materializza un energumeno in slip aderente. uno di quei fenomeno balneari che probabilmente durante l’inverno vivono chiusi nella sala attrezzi di una palestra sotterranea.

“ehi bambino! perdi la scarpetta come cenerentola? eh? sei cenerentola? aspetti il principe?”

lui, cenerentola, tace e lo guarda dal basso in alto, con sguardo torvo e interrogativo. il medio ride, con la sua risata sdentata e sgangherata, il grande  è lontano, in missione. elastigirl è ipnotizzata dalle spalle del marcantonio, spalle larghe quanto i tre hobbit messi insieme, uno accanto all’altro.

“ciao cenerentola!”, incalza il gigante in slip.

“ma tu… ze l’hai una mollie?”

“uhm, come dici bambino?”

“dico, tu, una mollie, ze l’hai???”

“una moglie? io? perché mi fai questa domanda, bambino?”

“pelché magali sei il malito di lapunzel”

“chi?”

“dice che potresti essere il marito di rapunzel”

“ah, no, non sono sposato”

“peccato, se no magali dovevi andale a libelale lapunzel dalla tolle della stlega e non potevi stale qui a gualdale le mie scalpe”

“?”

“allola sei single?”

il marcantonio si è smaterializzato, con il suo slip aderente, d’improvviso, come era stata la sua epifania.

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