Nonsolomamma

disorientamenti

all’uscita della scuola.
“mpf”
“ciao!”
“mpf”
“grazie, hobbit grande. sì, sto molto bene e tu?”
“mpf”
“bene, mi fa piacere. speravo che la tua giornata fosse andata bene”
“eddai, mamma!”
“eddai mamma??? mi sembri un uomo delle caverne”
“hai portato la merenda?”
“ecco, appunto. no, la prendiamo strada facendo”
“come strada facendo? e gli altri due, i miei fratelli, dove sono?”
“il piccolo è stato invitato da nonna J a dormire e per questo si sente splendido e vincente come un dio greco. il medio è con annalisa portapazienza. noi due adesso andiamo a comprare la giacca per l’inverno per te”
“coooosa?”
“sì. non puoi continuare a circolare in felpa e giacca a vento. tra poco chiamano i servizi sociali. hai bisogno di una giacca pesante e su internet ieri sera non abbiamo trovato niente che ti piacesse. ti ricordi?”
“ma noooo! io mi suicido piuttosto che venire a fare shopping!”
“hai detto che non vuoi che la scelga da sola”
“sì, è vero. ma oggi pioviccica e io voglio andare a casa!”
“io posso solo oggi. andiamo e basta discutere. e poi a me fa piacere passare un po’ di tempo con te”
“ah sì, sai che tempo di qualità insieme! andando a compare la giacca…”
“cosa c’entra? l’importante è stare insieme da soli un po’, no? non ci capita mai…”
“e come ci andiamo?”
“con la metropolitana”
“no!”
“e come vorresti andarci? se vuoi ho qui la bicicletta. potresti metterti sul seggiolino dietro”
“piuttosto mi butto sotto una macchina”
“appunto. quindi andiamo in metropolitana”
“e la macchina?”
“non si va in centro in macchina”
“uffa!”
“anche io sono felice di stare un po’ con te, amore”
“mpf”
“sappi solo che non sei simpatico”.

elastigirl e lo hobbit grande sono andati a comprare una giacca per l’inverno, taglia 12-13 anni, anche se al momento gli anni sono solo 10. (“questa è bellissima, mi sta benissimo e poi mi dura” “forse è un po’ grande, no? e poi non ti devi preoccupare che ti duri: tanto, dopo di te, la useranno i tuoi fratelli. durare, durerà per forza” “questa mi piace ed è perfetta” “come vuoi”).
gli auspici umorali non erano dei migliori. l’interazione è stata impegnativa, a tratti esasperante. ma i maschi in crescita (forse pure le femmine ma non è dato sapere) sono creature imprevedibili e volubili. pertanto, nel corso della gita, la malmostosità velenosa si è trasformata in innocua noncuranza, ha poi virato in benessere diffuso per sfociare in euforia affettuosa e finire in comunione di felici e amorosi sensi.
sono tornati a casa al buio, sotto la pioggia, tenendosi per mano, con un pacchetto sorpresa di panzerotti per cena.
curioso, interessante e terribilmente disorientante, il tutto.

71 pensieri riguardo “disorientamenti

    1. per quel che mi è dato sapere (lei 13enne, lui 11enne, l’altro è ancora in età non sospetta) la femmina è una serie di montagne russe vorticose, il maschio è pandolo, inquieto e instabile. decisamente peggio la prima.

  1. Mi duole avvisarti che la situazione non migliorerà. Il mio grande, ormai diciassettenne, si rifiuta di “andare a fare shopping”, salvo che per comprare scarpe, e poi si rifiuta di indossare qualcosa che non ha scelto. Risultato: due paia di jeans da usare alternativamente, qualche felpa e, poi, orride magliette comprate on line. La mia femmina , per contrappasso, vorrebbe sempre fare shopping, con risultati disastrosi per il portafogli. Il piccolino, tanto per confermare la teoria relativa ai maschi, deve essere trascinato fuori per comprare qualcosa e, ormai, provvedo quasi esclusivamente io.

    1. Forse perché era l’epoca dei paninari, ma io a 17 anni adoravo fare shopping, cercare la felpa figa o il capo originale che avevano in pochi. La cosa interessante è che nel cercare di sentirsi unici si finisce vestiti uguali come una tribù…

      1. Già fefo, proprio così. Nel tentativo di distinguersi, finiscono per essere tutti uguali, oggi come ieri. Un paradosso, ma probabilmente uno dei non sense dell’adolescenza: sentirsi unici e al tempo stesso non voler essere diversi dagli altri!

  2. Leggo con attenzione. Figlia di 10 anni pure lei
    Al monumento ancora vulcano spento.
    Temo il peggio.
    Brava elasti.
    Fai bene a ricavarti questi spazi con
    Preadolescente inquieto.

  3. mia mamma si lamenta spesso, con me, di quanto debba insistere perché mio fratello, baldanzoso giovane lavoratore di 24 anni ormai, si vada a comprare qualcosa di nuovo da aggiungere al suo scarno, ma evidentemente confortevole ed efficiente, guardaroba.
    ovviamente quando la giovane ero io, e ancora non lavoravo, si chiedeva, e mi chiedeva, come fosse possibile che in quell’armadio straripante di indumenti ed accessori, io non avessi mai “niente da mettermi”…

  4. Oggi, al ritorno da scuola, al mio di 9 anni…”Amore com’è andata l’interrogazione di storia?”, “…”, “Allora, la maestra ti ha chiamato?” “….” “Ehi, non mi dici niente?!”, “Mamma non mi devi parlare o al massimo dirmi solo poche parole!!”
    Gulp!!

    1. Ieri, ore 15.30. Mamma e papà vanno a prendere insieme – evento rarissimo causa impegni di lavoro – il figlio 4enne all’asilo. I genitori ammiccano, aspettandosi occhi increduli per la gioia, abbracci calorosi ed effusioni a volontà. In realtà il piccolo simpaticone pianta il broncio, non saluta, sale in macchina ignorando ogni tentativo di comunicazione. Fino alla dichiarazione perentoria: “Non voglio parlare e non dirò mezza parola”. Sob!
      Inutile dire che quella mamma sono io…

  5. Il mio maschietto di 26 mesi quando annusa l’incombente momento compere ( che sembra crescere di botto sempre troppo lontano dai saldi) si aggrappa alle porte dei negozi svolazzando parallelo al pavimento come una bandierina ( noi genitori lo teniamo per i piedi tirandolo come se dovessimo estrarre un molare)…. E lui implora NEGOSSSIO NOOOOOO. Poi puntualmente arriva una commessa carina e lui sorride prendendole la mano, già innamorato. E se la tizia mai vista gli rivolge complimenti per il vestitino indossato…lui si guarda allo specchio dicendosi: CHE BELLISSIMO BIMBO, VESTITO BENE!!!
    Chissà cosa ci aspetterà ….

  6. Che bella descrizione,tornare a casa mano nella mano, ti eri sciolta talmente da portare i panzerotti invece del solito gambo di sedano e la yogurt magro per mantenere il giro di vita, quale fosse un sezione aurea. Scusami. Però per festeggiare potevi anche regalati una mousse al cioccolato.

  7. tranquilla elasti…la mia femmina quasi seienne….
    è in preda agli ormoni sindrome-premestruale già da 3 anni….
    gli sbalzi umorali sono quotidiani , imprevedibili ….temo l’asrrivo della adolescenza……bacioni e forza…possiamo farcela tutte….

  8. Oddio fefo i paninari, deve essere stato un incubo quel periodo per i genitori in bolletta, tipo mia mamma, perché dei ragazzini si fissavano che volevano dei vestiti costosissimi, così tanto per sentirsi accettati dal branco. Io son cresciuta in campagna in una specie di famiglia Hamish, la non accettazione in certe mattine di pioggia la sento ancora addosso, hai voglia a vestiti firmati e giornaletti popolari…

    1. Il patto con i miei era abbastanza chiaro: loro stanziavano una cifra “standard” per jeans/scarpe/felpe/ecc. e se io volevo una marca particolare ci mettevo io la differenza che mi guadagnavo tramite mancia, lavoretti, regali vari. Questo non perché i soldi mancassero, ma per fare scelte ponderate.
      Comunque ancora oggi a 43 anni mi piace fare shopping, sia da solo che con un amico che con mia moglie, e quando sono a Milano mi è capitato di andare con i miei (eravamo a un centro commerciale e li ho coinvolti).
      Ho provato una volta ad avere le figlie mentre provavo dei vestiti… risultato una camicia a quadretti rosa ed un maglioncino viola…

      1. Ma sai che i miei adottavano piu’ o meno la stessa tecnica???!! Pensavo fossero stati gli unici in Italia!!
        Per questo motivo passavo periodi in cui compravo soltanto cose che costavano pochissimo, perche’ avevo deciso che dovevo spendere i soldi per cose che ritenevo piu’ importanti e periodi in cui andavo a ricercare solo cose particolari e costose perche’ pensavo fosse il top indossarle.
        Devo ammettere po’ il “vizio” mi e’ rimasto. Quando ho qualche soldo che avanza comperare oggetti/vestiti piu’ costosi del normale mi procura ancora un brivido di soddisfazione adolescenziale!

    1. Monica codeste sono le bizze, i capricci, tipici dai 2 ai 6 anni. E’ un’altra storia, la PRIMA guerra di indipendenza.

      Quella che sta cominciando per lo hobbit grande, e per tutti i circa decenni è la SECONDA.

      E confermo, per le femmine è peggio, mooooolto peggio.

  9. a casa mia non è dato sapere come sono i maschi presdolescenti….siamo preparatissimi sulle femmine: e sono esattamente come l’esemplare da te magistralmente descritto!! Forse un po’ più complicato quando si tratta di shopping perchè abbiamo uno spettro un po’ più ampio di scelte da valutare: è meglio il leopardato o lo zebrato..oppure quelli tutti strappati che nemmeno mio nonno si metteva più per andare nell’orto quando i pantaloni erano ridotti così!!! Ma andiamo avanti…a denti stretti!!!! ❤

  10. Si, confermo, ti sembra di stare sull’ottovolante. Nel giro di trenta-secondi-trenta si attraversa la gamma di tutte (e di più) le emozioni umane… Ma è (comunque) bello e normale che succeda, anche se noi madri “attempate” (almeno, io) ci sentiamo centrifugate e frullate in permanenza!

    Floralye

  11. sara’ che ha preso da mister-i. forse non e’ la pre-adolescenza.
    e se tanto mi da’ tanto finira’ come il mio compagno: mutande/maglie/SCARPE le compra suo padre e poi gliele regala. alla soglia dei 40!

  12. Brutta bestia la pre-adolescenza!!
    Al mio 10enne, nei momenti di buona dico ‘ Ecco, salviamo nella memoria questo istante. Conserviamolo e, tra qualche anno, tiriamolo fuori, come un salvagente ‘.
    Chissà se fuonzionerà…..

  13. Qui siamo in piena fase “De-th-NNNNN-mamamamama-Te-te-prrrrr-dddddddd”, possibilmente urlati e ripetuti in modo ossessivocompulsivo (maschio, nove mesi). Penso con un misto di tenerezza e orrore al momento dei “mpf”, che, ne sono certa, arriverà prima di quanto io creda. Nell’attesa: ghghghgh a tutti voi!

  14. Che post divertente :))
    La mia, femmina di dieci anni, fa esattamente così…. Forse pure peggio…. Ogni giorno noto un piccolo cambiamento… Qualcosa che va verso la sua autodeterminazione in piccola rivolta contro di noi…. Tentativi flebili ma di intuisce che tra un po’ il vero cambiamento arriverà non so se sono pronta

  15. …anche la Princi ultimamente è abbastanza contro. Ha dei gusti un po’ difficili da accontentare, nel senso che rifugge la moda, e quindi al momento in cui non entra più nei vestiti che ha, è una guerra. Ma ricordo che anch’io facevo lo stesso…”guarda, provati questo!” e lei ti risponde con questo sguardo!
    When my mom makes me try on clothes that I hate:
    http://humortrain.com/post/63263466316

  16. al mio pargolo di 7 anni, invece, luccicano gli occhi quando andiamo a fare compere e condivide con gioia gli acquisti per la sorella in arrivo: insieme siamo pericolosissimi!!! 🙂

  17. Due anni e mezzo… stamattina, già pronta per l’asilo, si è fatta togliere i pantaloni grigi nuovi, di velluto a coste, buttandosi per terra disperata! Voleva una tuta. Aiuto!

  18. Ciao. Il mio 13enne per vestirsi non è poi così complicato (per ora) ma abbiamo trovato il giusto compromesso: vicino al mio posto di lavoro c’è un negozio di abbigliamento giovanile dove mi permettono (il proprietario mi conosce) di portare a casa 2/3 maglie o pantaloni o felpe da fare visionare a mio figlio senza doverlo costringere ad uscire con me per lo shopping. Di solito funziona! Per il resto, la preadolescenza e’ un continuo intercalare di “Mpf” oppure “Eh? Cosa?” dovuti alla mancata connessione con il mondo circostante….

  19. Occapperi già a dieci anni O_o
    Forza e coraggio, forse con la sucessione d’età te la scampi, quando il medio sarà in piena fase e il grande sarà vicino all’uscita avrai ancora il piccolo “bambino”…forza e coraggio!
    Comunque i panzerotti riescono sempre a risolvere tutto, mi hai fatto venire voglia e siamo nella stagione giusta (i panzerotti sono per me il cibo dello shopping natalizio, tradizione consolidata da bambina con mia sorella e mio padre…arrivando dalla Svizzera per noi Luini era un fantastico miraggio 😉 )
    Buona giornata 🙂
    Lou

  20. io, gli acquisti di vestiti per i due grandi, me li ricordo come un incubo. dagli 8 ai 14 anni, pianti, musi, litigate fuori e dentro dai negozi. A distanza di 5 anni, davanti alle foto di natale con i tanto contestati vestiti nuovi, me li ricordo ancora con orrore.
    Nessuna nota di speranza…mi dispiace.

  21. il mio allora quasi treenne al 2° anno di nido seduto sul seggiolino della bici, alla domanda come fosse andata la giornata rispose”non parlare (anzi, pallale), guida che se no fai un incidente…” è passato qualche anno, è sempre di poche parole ma malmostoso ancora no. non potrei tollerarlo

  22. Il mio grande (12 anni) è molto semplice, mette la prima maglietta, i primi pantaloni e la prima felpa, poi infila una mano nella scatola delle calze e prende le prime che trova. Il risultato è sempre sorprendente! E’ totalmente disinteressato per lo shopping, se mi viene in mente di portarlo con me per prendergli qualcosa dice si a tutto basta finire in fretta… lui ha da fare!
    Con lui è una lotta per lavarsi e per fare i compiti! Soprattutto per fare i compiti!

  23. il mio grande (4 anni) è da noi soprannominato “fashion man”. Da quando aveva 2 anni scegli i vestiti e li abbina in modo perfetto; per circa un anno aveva anche il vizio di cambiarsi d’abito più volte nel corso della giornata (soprattutto le t-shirt): della serie t-shirt da cocktail, t-shirt da serata, ecc 🙂 Adesso non si cambia più così spesso (ho adottato la tattica LASCIAMOLO FARE, PASSERA’ e così è stato), ma sceglie i propri vestiti tutti i giorni. E guai se gli si propone qualcosa riciclato dal cuginetto. Idem non vuole che le sue cose passino alla sorella (2 anni)…la sua frase d’ordinanza è: LE DIAMO AI BAMBINI POVERI CHE NON HANNO NIENTE. E vabbè, almeno ha una coscienza civile/umanitaria. 🙂

  24. Quando mia figlia, quasi quindicenne, mi chiede di andare a far shopping insieme (non perché voglia stare con me, ma solo perché ha bisogno di qualcuno col bancomat) io TREMO!!
    Io torno esausta e abbattuta, lei invece entusiasta dei suoi 4 stracci stile anni 80.

  25. Tu hai la capacità di trasmettere il quasi sempre intrasmissibile a parole: l’amore travolgente nei confronti dei tuoi figli, del vostro rapporto, della vostra quotidianità incasinata. Mi piaci proprio. E intanto mi godo i quindici mesi di mio figlio, il suo assenso forzato alle mise che gli propino. 🙂

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