c’era il tempo del perché. è normale, capita a tutti bambini. certo, a tratti un po’ snervante ma anche curioso, stimolante, divertente.
perché il sole è giallo? perché abbiamo i capelli? perché devo andare a scuola? perché le macchine hanno le ruote? perché esistono le lucertole? perché mangi la frutta? perché ho i fratelli? perché tu sei la mamma? perché lavori?
è vero, passare ore a rispondere a interrogativi metafisici posti da uno che ha tutta l’aria di voler testare la tua capacità di resistenza prima del punto di sbrocco senza ritorno, non è ciò che ti auguri di fare per il resto dei tuoi giorni. ma è una fase. e le fasi, per definizione, passano. o evolvono.
in qualche caso, invece, involvono.
e il perché si restringe, punta la sua lente lì, sempre nello stesso punto, e diventa quesito ossessivo, declinato in tutte le sue mille sublimi accezioni.
perché ho un solo pisello? perché le femmine hanno le tette? perché non si possono avere insieme la patatina e il pisello? perché io sono maschio e tu sei femmina? perché non sei triste senza pisello? perché in questa famiglia abbiamo tutti il pisello e tu no? perché devo mettermi le mutande? perché tu hai il reggiseno? perché non hai il reggiseno? ce l’hai il reggiseno?
e certe volte, sommersa da questi punti di domanda monotematici, ti domandi se anche questa è una fase che presto o tardi si esaurirà per lasciare spazio a nuovi, più avvincenti interrogativi.
ma non sei sicura di voler conoscere la risposta.
Perché non vuoi sapere la risposta? Perché? 😉
Ahahhahahah!
Ma sarebbe da capire, il perché!
Mah, chissà se evolvono. Io ne ho incontrato uno di 40 anni che ancora si chiedeva perché perché tu non hai il pisello? E devi essere per forza triste senza pisello. E ce l’hai il reggiseno? E perché le tette non cadono senza reggiseno? Secondo me il maschio rimane così a vita, impara solo a nasconderlo meglio.
è quello che volevo scrivere anche io 🙂
il maschio è così, quando non supera quella fase e ci resta inchiodato… sono molto i “vecchi bambini” che non sono mai diventati adulti… ma lo sono per età anagrafica
Infatti infatti infatti!!! poi eventualmente cambierà soggetto a cui porre le domande……;)
Sul fatto che siano più avvincenti non ne sarei così sicura….forse più imbarazzanti!
La mia piccola treenne è nella fase di scoperta del proprio e dell’altrui corpo così ogni sera va alla disperata ricerca del suo pisellino che -ne è convinta- le sta spuntando di giorno in giorno…(“Anche io divento maschia!”)
E si è incaponita sul fatto che prima o poi vuole proprio vedere se è vero che papà è un maschio come dà a credere!!!
ahahah!!! ma perchè vuole diventare “maschia”?
ahahaha!!! cambierà idea presto…
la convinzione è tutto 🙂
Penso che Laperfezionestanca qui sopra abbia proprio ragione: con il tempo (taaaanto tempo) i maschietti capiscono che è meglio, al fine di avvicinarsi senza scompensi al mondo di questi perché e alle loro risposte, per (magari, perché così sarà…) testare con mano… devono proprio tacere. Ma quello che si chiedono nella loro testa maschia nessuno mai ce lo dirà!!
E’ così che nasce “il chiodo fisso”…. Non c’è niente da fare, Elasti. Rassegnati … 🙂
Il tuo hobbit queste domande le pone a 4 anni ,l uomo italiano medio direi che se le pone anche a 20,30,40e passa anni!!!
Uahaha! Vorrei proprio sapere che se ne fa di piu’ piselli….
una volta ho provato a neutralizzare i perche’ di una 4enne con altrettante domande, ho resistito un paio di minuti…
Perché Darth Vader è passato al lato oscuro della forza? Perché alla fine della storia anche Frodo è diventato un po’ succube dell’anello?
Questi erano i quesiti di Buh intorno ai 5 anni… Pensa cosa devo sorbirmi ora che ne ha sette!! Massima comprensione Elasti…
…La Princi in terza elementare: “ma Dio ed il Diavolo esistono o sono solo un’invenzione umana?”
Ecco, ingoia la gomma che stavi masticando e rispondi “Amore, sono metafore per rappresentare il bene ed il male assoluto, non c’è un omino rosso col forcone fra le fiamme ed uno barbuto fra le nuvole…” “…lo sapevo che era tutta un’invenzione.” Tu chiamale se vuoi evoluzioni.
beh, eri preparatissima! brava! una prontezza che ti invidio…
mumble mumble, ha un futuro da sessuologo forse!
Mamma da soli 5 giorni e già terrorizzata all’idea di tutte queste domande!!! Help! 😉
Auguri…e massima solidarietà anche a te! 😉
Auguri!! Io mamma tra 99 giorni 🙂
Auguri anche da parte mia! 😀
prima c’è molto, molto altro!benvenuta del club delle mamme e auguri al nuovo bebè 🙂
Non farti domande e vai avanti! 😉
buona avventura sul pianeta mamma!
Noi invece siamo nella fase ‘cos’è??’, pronunciato ‘cuus’èè??’, ogni oggetto, cosa, persona, vuole sapere cos’è, poi come si chiama (tutto deve avere un nome preciso!), poi eventualmente anche ‘perchè??’, e non ha ancora due anni e mezzo. DEVO PREOCCUPARMI QUINDI??? -__-”
Ieri mi è toccato un “Ma è vero che ai maschi non può crescere un bambino nella pancia?” e io a spiegare che intanto non è una cosa che capita così, come il raffreddore o il morbillo, e poi che no, noi proprio non possiamo farci crescere un bimbo nella pancia. In compenso abbiamo un ruolo fondamentale nella sua nascita (tipo saper aprire i barattoli…).
:DD
ahaha! hai colto nel segno….
Più che involuzioni, direi chiodo fisso!!!
i “perchè”, per quanto imbarazzanti possano essere, dovrebbero esaltare e gratificare, non spaventare. Perchè donano al ruolo genitoriale lo stimolo per continuare a riflettere sul giusto senso delle cose e della vita, per poi educare “nella speranza che le generazioni future possano capire di più” (W. Allen).
e aggiungo: ”Datemi i primi 7 anni di un bambino e poi tenetevi il resto” (B. Bettelheim)
Mio suocero invece dice che i bambini sono deliziosi, da mangiare…quando crescono ti penti di non averlo fatto! 😀
…o anche, e questo ieri, chiesto prima a me, e poi in classe alla Professoressa di italiano, prima media: “Perché sul nostro libro di epica Achille e Patroclo sono descritti come CARI AMICI quando in realtà si amavano come coppia?”. Mi aspetto successive invettive contro l’oscurantismo cristiano in: 3, 2, 1, BOOOOM!
e tu cosa hai risposto? così, per curiosità
A volte non hai la forza e l’energia per risponderti…..
http://lamammanondormemai.blogspot.it/2013/12/tra-il-dire-e-il-fare.html
Chissà cosa penserebbe Freud… 😉
Se la mamma è peggio della figlia…
“Emma, cosa vuoi da Babbo Natale? Ti piacerebbe una macchina fotografica? La vorresti? O magari uno stereo per ascoltare la musica? Che ne pensi? Lo vorresti? O forse un Cicciobello, ma non quello con la bua, che è rotto. Babbo natale ce ne potrebbe portare uno sano, magari anche sorridente. Lo vorresti?” Emma (2 anni e 9 mesi), esausta dalla mia enfasi: “Mamma, ti piacciono i funghi? Li vollesti?”.
non so bene, ma penso che una lezione semplice e naturale sulla differenza dei sessi e di come i due generi siano altrettanto importanti per l’umanità possa essere esaustiva. E’ normale che si rendano conto di certe differenze e scoprano il corpo. Se viene taciuto poi diventa morboso, si immaginano che lì sotto ci sia chissà quale strano segreto… appagata quella sana curiosità, si va alla scoperta di altro…
Finché i perché hanno una risposta sono belli.
Perché esistono le malattie?
Perché è capitata proprio a me?
Se queste domande non sono fatte dagli adulti sono molto molto pesanti. Ti tolgono l aria che respiri e non rispondi perché non sai il perchè.
Già. La sensazione è proprio quella del colpo al diaframma, che “gava il fià” detto in piemontese.
Floralye
😀
Come già ti ho scritto altrove, mettiti nei suoi panni.
Due braccia, due mani, due gambe, due piedi.
Due occhi e persino il naso tiene due narici.
Come mai due…(sì, mi censuro che tristezza) e uno solo di… :-P?
Insomma lui ti ha posto una questione simmetrica che tu non hai colto. 😛
Ho lasciato fuori le due orecchie, io le uso troppo poco. 😉
ihihih …ma come te la sei cavata??
:p
Già…come te la sei cavata tu? ihihi!
Respect!
Mi duole fare una considerazione riduttiva e sessista, contribuendo al diffondersi degli stereotipi di genere…MAI! Sono maschi mica per niente…
attenta alle risposte che dai, Elasti!
hai in mano il futuro di 3 uomini e dei loro partner!
😉
Nicky l’altra sera : ” Ehhh Mamy ma dov’è il tuo pisotolino ? l’hai perso ” e io ” No Nicky non l’ho perso, non ce l’ho proprio “…la sera doo ” Mamy allora l’hai trovato ? ” e io : ” cosa ? ” , Nicky ” ma il pistolino l’hai trovato ?”…Io: ” Nicky nn ce l’ho proprio”..Nicky ” MAmy secondo me l’hai perso proprio”
per la serie “chi cerca trova” 😉
ormai i tuoi articoli sono una dipendenza, volevo solo dirtelo!
Aveva due anni quando Clotilde vide la prima volta il padre nudo, “beccato” all’uscita dalla doccia: ” Maaaamma, papà ha la patata lunga!!!!!!”
Secondo me la risposta e’ ovvia…con tre maschi sei senza speranza
mmm…il mio ex ragazzo sosteneva che il suo più grande desiderio fosse avere sia l’uno che l’altra… O_O per essere indipendente, diciamo.
L’ho lasciato…