arriva a casa dall’ufficio alle 745, in bicicletta. pedala da trenta minuti e vorrebbe dormire da circa sei ore. mister incredible è in america, a trovare hiroshi, il suo coautore, nonché fidanzato giapponese che lo aspetta nella città di A, come penelope a itaca. nonna J è in birmania da settimane e di lei si è persa ogni traccia, fatta eccezione per una brevissima telefonata in cui ha detto: “come state?” e “qui è bello ma siamo in asia. e a me piace di più l’africa”. elastigirl soffre di insonnia, fa troppe cose, fatica a dire di no e ha perso il controllo sul lato pratico, e non solo, della vita.
entra. e trova gli hobbit a tavola in autogestione, come succede ormai da giorni, con eliza, la ragazza alla pari americana e vegetariana al comando, che pare alice nel paese delle meraviglie anche quando intorno si scatena l’inferno, con il ketchup, il burro di noccioline e la polvere proteica per quelli che non mangiano la carne.
non ha ancora varcato veramente la soglia e lo hobbit piccolo le comunica che gli scappa molta cacca e vorrebbe essere accompagnato in bagno e che il suo amico-nemico giorgio gli ha stortato il mignolo provocandogli un dolore terribile che nessuno si immagina (“e ola baciami subito qui! no! non qui! qui!” “sul ginocchio? ma non ti aveva stortato il mignolo?” “tu baciami qui e non ti pleoccupale”). e lo hobbit di mezzo le mostra uno sbrego sulla faccia, tra l’occhio e la guancia ma non si sa come sia successo e le chiede di interrogarlo sulle tabelline (“le sai già benissimo! cosa te le chiedo a fare?” “non importa se le so o non le so. dir le tabelline mi rilassa”). e il grande le sventola sotto il naso la ricerca sulla puglia e, nel panico, vorrebbe che la sua mamma preparasse qualche specialità barese, così, entro sera – magari la focaccia o le cartellate di natale o le scarcelle pasquali con il giuleppe che è una glassa da mettere sopra o qualsiasi altra cosa basta che sia casalinga e barese e si possa portare domani a scuola stupendo maestra e compagni con effetti speciali commestibili.
poi, siccome ha una fame tremenda, lei decide di mangiare gli avanzi di una pasta scotta dimenticata nella pentola, senza ketchup e senza burro di noccioline ma con un po’ di polvere proteica per le diete ipoproteiche americane.
e vorrebbe andare a dormire subito. ma non può. e, chissà perché, le viene in mente quella definizione. com’era? ah, già, la regina della casa. “tu con tutti quei maschi sarai proprio la regina della casa”. ogni tanto qualcuno glielo dice, in caso se ne dimenticasse. già. proprio. esattamente lei, la regina.
Pasta con polvere proteica?? Se lo facessi io qui in Svezia mi toglierebbero la cittadinanza italiana 🙂
IO INVIDIO TANTO LA TUA MAMMA IN BIRMANIA DA SETTIMANE ! Per il resto ricorda che i figli maschi ti adorano anche se , in effetti, te lo dimostrano in modo bizzarro! ♥♥♥
W le regine con re lontano e sudditi minorenni da governare!!!
ti presto il mio motto :”ce l’hai sempre fatta, ce la farai sempre”. aiuta nei tantissimi momenti incasinati
Verissimo. Lo dico sempre anche io.
Non ci scavo pensato. Sarà il mio buongiorno quotidiano (futuro in salitissima…). Grazie!
Non ci AVEVO…
Che almeno questa sia una buona notte! E sogni d’oro fino alle sei di domattina!
trovo encomiabile che tu abbia trovato la forza di scrivere questo post. E poi si, ammettiamolo che anche mi becco gli avanzi scotti e freddi della prole, possibilmente non premasticati!
Si fa presto a dire regina!!!
Questo tuo post trasuda stanchezza. Spero tu riesca a farti presto un lunghissimo e strariposante sonnellino ristoratore.
Vivo da regina solitaria con sudditi minorenni ormai da parecchio tempo e ho come l’impressione che questa stanchezza atavica non mi lascerà più. Mi ci son quasi affezionata.
http://lamammanondormemai.blogspot.it/2014/04/morby-il-terribile.html
Danno da pensare sti nani e non ti lasciano tranquilla un minuto….
è il bello…
Beh, ‘nsomma…
In tutto questo mi commuove il medio che si rilassa dicendo le tabelline. Lo invidio proprio, in senso buono ovviamente :’-)
5 ore, massimo 6 ogni notte, ormai da anni. É iniziato quando erano piccoli e continua, anche ora che uno é all’università. Ci si abitua. Si é un po’ stanche, di sottofondo, ma si va avanti con energie che non si pensava di avere. Mi salvano certe mattine in cui, dopo la loro uscita, mi posso dire ” dieci minuti, sul divano, poi vado” e alle 12 sono ancora addormentata. Puoi farcela, ce la facciamo sempre. Un abbraccio
idem, 5, sei quando va bene. mi consola non essere la sola! quando sono 7 sono quasi stordita dal troppo sonno!
Ilaria
Ih, ih, ih: regina! Ci sono altri luoghi, ormai quasi dimenticati e lontani da quelli “comuni”, di cui essere regina: un divano in una casa vuota di hobbit, con una musica a tutto volume, regina del proprio comunque limitato tempo e della propria tutona pigiama!
Della casa non saprei, ma senza dubbio sei la regina dei loro cuori. E scusami se è poco.
poi ci scrivi un post sul viaggi di mami in Birmania? invidia nera nerissima…!
invidia anch’io!
Fai tante di quelle cose, ma tante di quelle cose (per fortuna di successo e soddisfaccenti) che lo sfinimento fisico è il minimo che tu possa avere ;-)…….guardiamo la parte piena del bicchiere, hai appena pubblicato un bel libretto, sei stata a fare un giro in Puglia che ti ha soddisfatto e del quale avrai per sempre un bel ricordo, i tuoi bimbi sono sani, svegli e affettuosi, Eliza ti aiuta, hai il tuo lavoro, tua madre sta bene e non ti stressa, tuo marito fa quello che vuole, insegue i suoi sogni e quindi non si lamenta addosso a te…..direi che tutto è perfetto!
Si infatti, sembra anche a me. Sfogarsi fa senz’altro bene, ma bisogna anche sforzarsi di guardare la parte piena del bicchiere 🙂
Lamentiamoci dei problemi solo quando sono catastrofici, irrisolvibili e ti rovinano veramente la vita,
lo stress è gestibile quando le basi sotto sono solide!
(cono della vergogna per me………”soddisfacenti”……!!!!)
Non è che risenti dell’arrivo della regina Elisabetta in Italia?!
Claudia ! Ti ho appena vista un nanosecondo or ora su rai1 per puro caso! ma a che ora era l’intervista? Lo avevi comunicato e mi è sfuggito? Miseriaccia, proprio stamane che è il mio giprno libero e ti potevo seguire…seguire!
Personalmente a volte mi accontenterei anche di essere solo la sguattera della casa, anziché la regina…chissà se mi andrebbe meglio?
Forse ti consolerà sapere che anche il mio compagno ha a sua volta un fidanzato tra i coautori – malese però, non giapponese – con cui scambia doni, messaggi dall’ignoto contenuto, conference paper e video scemissimi ripresi in ufficio. Il mondo accademico è fatto di equazioni e grandi amori, pare 🙂
Taci: io e il mio fidanzato lavorativo abbiamo litigato il 23 novembre – nel corso di una conferenza in cui celebravamo 10 anni di sodalizio – e da allora non ci parliamo piu’! Ci manchiamo, qlc volta arriva un sms, ma io non ne voglio piu’ sapere.
Lasciare un fidanzato lavorativo e’ quasi piu’ dura che lasciare il moroso vero! 😀
(e di regalini scemi ho una lista che potrebbe impressionarvi)
Tu SEI una regina!
No! No! No! A me sembra (ti leggo, non ti conosco, quindi mi baso solo sulle mie impressioni) che la tua vita abbia un livello di stress altissimo e che in questo non ci sia niente di divertente, per quanta ironia tu possa metterci. Il tuo corpo ti manda dei segnali chiari, l’insonnia non è affatto una condizione normale. Anch’io quarantenne, 2 figli piccoli molto energetici, manager in una multinazionale, fisicamente sempre in forma, fiera della mia incrollabilità. Dormo da sempre 10 ore di fila, non è questo il mio problema. Ma lo stress, l’ansia o il delirio di onnipotenza ad un certo punto hanno chiesto il conto e non è stato facile risalire. Ti faccio la domanda che feci a me stessa quando mi accorsi che stavo per precipitare: Ma ne vale la pena? Un abbraccio sincero da chi non crede che lo scopo di una buona vita sia quello di essere perfetti.
Grazie della tua testimonianza, spero non passi inosservata, penso ci sia dietro tanta fatica e tanta riflessione! L’ultima frase vorrei poterla pronunciare anch’io…ma ne sono ancora un po’ distante…
Concordo con le tue impressioni.
Una volta Elasti rispondendo ad una lettrice disse che quando si apre una porta se ne chiedono altre, sembra che per lei questa verità non valga. La tua domanda è pertinente,ma rallentare è tanto difficile quanto correre.
Tra tutti i commenti il tuo è il più appropriato, quanto mi ci ritrovo! L’inglese ha un modo di dire (spread thin) che sottolinea proprio il malessere che deriva dal voler coprire tutto, fare tutto, rispondere a tutte le richieste che riceviamo. Imporsi di fare il meno possibile, ma col massimo dell’impegno, è molto più difficile di quanto sembri. Io ho trovato di grande aiuto i suggerimenti di zenhabits.net (grande Leo!), anche se non condivido proprio tutto.
Un abbraccio a tutti gli stressati.
Grazie Elasti, di tutto, sei piu efficace di un ansiolitico, perchè vedendo le tue battaglie e leggendo della tua quotidianietà, alleggerisci un po’ la pressione che incombe tra casa-lavoro-figli-responsabilità. Leggendoti, mi sembro quasi di dividere parte del peso con te e con chi ti legge insieme a me. La parola esatta credo che sia capacità di “condividere” – di offrire del proprio ad altri..
ps: Mi hai fatto voglia di scrivere quasi una lista per ringraziarti.. ah aha ah ah , un bacio, grazie alina
Anche in classe di mia figlia usano portare una specialità regionale, ogni volta che ne studiano una. Noi, però, ci siamo fatti mandare un pacco postale direttamente dai nonni di Roma!
…e a quel punto non ti viene da piangere? Quando ne hai già tantissime da fare succede anche a te di creartene mille ancora, di andare in crisi ed elevare a “ugenti incombenze” cose che in altri momenti non avresti notato (es. tre piatti sporchi o una maglia da rammendare o due panni da stirare)?
Ti serve una giornata di terme, a me passa così (ma mi viene il senso di colpa perchè in fondo il marito lavora, mica si diverte…). 😉
Un abbraccio
Alessandra (e giulietto) che ti leggono sempre sempre e da sempre.
🙂 si …il giuleppe… 🙂 ma quello è difficilissimo farlo..con tutto il rispetto per le tue capacità culinarie.. “lu scilepp” ..come lo chiamiamo noi nel salento è un arte!!! il ragazzo è un intenditore comunque!!
Mark è vegetariano da quando aveva sei anni e non ha mai usato polvere proteica o pastiglie o integratori e sta benissimo..
Condivido con te il desiderio di non essere tirata per la giacchetta da tutte le parti (metaforicamente e non)…
Anch’io sogno, e abbisogno, di silenzio, vuoto (mentale e fisico), cibo preparato di recente, e riposo ( ma veramente ristoratore).
Quindi vado a prendere un’altra dose di caffè (anche alla tua “salute”) per arrivare alle 24, viva. 🙂
Stasera mi sento anch’io svuotata, ma per fortuna G è rientrato e perciò mi sono rintanata in camera per 10 minutI di relax. Ti leggo e condividere mi è di aiuto, grazie. L’insonnia però è un segnale importante da non trascurare, perché anche il nostro corpo ha un limite. Un abbraccio
Ad Ostuni si dice: Add’arrive chiande lu zipp (Dove arrivi pianti il bastoncino). Arriva fin dove ce la fai, mettici un segno… e a tutto il resto penserai domani!
Bello!
Bellissimo “esser regina della casa”!
Ti capisco, domani il mio di marito parte per san Diego per 8 gg e io a casa con i tre mostri maschi più o meno dell’età dei tuoi…
Forza Elasti noi donne ce la facciamo sempre (ma che non ci chiamino regine della casaa!!!!!)
Io sono un po’ stufa del ‘noi donne ce la facciamo sempre’
cioe’ lo so che e’ un modo per incitarsi ed incitare
pero’, ecco, non e’ che tutto il mondo deve basarsi sul fatto che tanto noi ce la facciamo sempre quindi possono rovesciarci sulle spalle qualsiasi carico
a me, a ripetermi ‘tanto ce la faccio!’ e tirare avanti, e’ venuto l’esaurimento nervoso e sono finita a psichiatria del niguarda…
insomma: promettetemi che vi pigliate 2 minuti per controllare se state davvero bene e di non esagerare!!!
Adoro tutti i tuoi post. Ma questo forse più di tutti!
Siamo tutte “la regina della casa”… ma a quale prezzo! Insonnia (eccomi qua alle tre del mattino), emicrania (sono appena resuscitata da due giorni terribili, buttata in un letto), brufoli (sopra i 20 anni), esaurimento dietro l’angolo. Sto mito che ce la dobbiamo sempre fare… ci manderà alla neuro!
Io, che mi voglio bene, nonostante gli ultimi giorni siano stati “bruttini”, ho deciso di festeggiare lo stesso il compleanno del piccolino e quindi ho fatto una folle spesona e mi aspetta una domenica di preparativi (non so perché non sono andata ad ordinare tutto!). Anche la torta…che non so se so fare (dato che ne faccio una ogni tre anni! 🙂 ). La casa è un campo di battaglia, i vestiti vagano in cerca di qualcuno che li pieghi o li stiri e io mi metterò in cucina a preparare pizze rustiche e torte come se non facessi altro, con la naturalezza della parodi! E poi di chi è la colpa?
Un sincero abbraccio a tutte
Cara Fenice
sono con te e spero che il compleanno venga bene!
Eccomi qui: lunedi presentazione a lavoro, se la fallisco vengo rimandata a casa 😦 venerdi inufficio fion alle 21, ecc… ma…
ma ieri MEGAFESTA a casa mia con 25 persone perche’ mio moroso e’ venuto ufficialmente a vivere da me e voleva festeggiare! :O in piedi all’alba a cucinare (io odio cucinare, non son capace, non lo faccio mai, mi da’ l’ansia, ier mattina ho avuto la crisi di panico come all’universita’ pria degli esami) e non ho potuto prendere tutto pronto perche’… in Germania non si usa, ecco! :O
Per fortuna il moroso ha cucinato PIU’ di me e fra ier sera e ‘sta mattina ha risistemato casa mentre io laoravo
ma io dico: ci voleva proprio anche la festa, in pieno panico lavorativo???
In bocca al lupo, Fenice, e tanti auguri al bimbo!
(io ieri qui di bimbi ne avevo 7 di cui 2 neo-neo nati con turni di allattamento frequentissimi, piu’ due cani (ovvero il Labrador del mio capo che cercava di mettere incinta la mia Whippet in calore), piu’ 2 preadolescenti femmmina timide, malmustose e sempre attaccate al loro tablet… piu’ un adulto di 1m95 con la gamba ingessata da servire e riverire… si: lo conto fra I bambini 😀 )
Grazie del sostegno. 🙂 E’ andata bene, torta compresa (delizia alle fragole inventata per l’occasione – perché ci piacciono le sfide – a tre strati con decorazione di panna montata e fragole, appunto). 9 marmocchietti, genitori, nonni, zii, casa posseduta da dinosauri giganti, caos alle stelle, cane scappato e riacciuffato, vegetariani accontententati, vegani no, musica, danze, non mi sono neanche sbronzata per decoro. L’epilogo assurdo: il mio cucciolo di tre anni, tanto era eccitato dalla sua festa, che alla fine ha cominciato a dire: “posso portarmeli a casa i dinosauri? Andiamo a casa?” Eravamo a casa… Non credo di averlo convinto, si è addormentato con molta fatica credendo di essere a casa della zia festaiola…
In bocca al lupo a te per il lavoro… e complimenti per il moroso che cucina e rigoverna! 🙂
Condivido pienamente il commento di Claire. Quando nell’altra vita avevo potuto fare un week end alle terme la signora addetta alla sauna mi aveva rivelato una grande verità: nella foga di voler fare sempre tutto non siamo più capaci di ascoltare il nostro corpo e i messaggi che ci manda per farci rallentare…..Io poi devo essere proprio sorda con il mio….ma le conseguenze poi arrivano
…in questo caso sarebbe meglio essere suddito :p
Che faaaaatiiiicaaa! 🙂