Nonsolomamma

giornate complicate

questa e la precedente sono le ultime due elasti-settimane nella redazione economico-finanziaria in cui ha lavorato 18 anni. da settembre lei farà un’altra cosa di cui si parlerà qui nei prossimi giorni e di cui è molto emozionata e molto contenta.

e nonostante abbia deciso di andare via perché era arrivato il momento, perché l’occasione lo meritava, molto consapevole di quello che lascia e piuttosto ignara di quel che troverà, queste sono giornate complicate per lei.

sono complicate perché pensa che dopo tutto quel tempo quel posto, con i suoi riti, le sue follie, la sua macchinetta del caffè, le sue password, i suoi interni telefonici, le sue scrivanie e le sue cassettiere, non sarà più casa. perché quelle persone – colleghi, amici, affetti – non saranno più famiglia, perché le verrà ritirato il badge che le ha sempre dato un’idea di potere e di appartenenza. perché ha la testa altrove, perché in estate le notizie finanziarie scarseggiano, perché è distratta, perché la redazione è semideserta e dire ciao a un semideserto è piuttosto deprimente. perché vorrebbe essere nel salento con mister i e gli hobbit e maledice quello stupido senso del dovere che l’ha obbligata a dire “sì, certo!” quando la sua capa, subito dopo avere saputo dell’elasti-decisione, le ha chiesto, piuttosto in ansia,  “ma ad agosto ci sei, vero?”. perché il tempo sembra essersi fermato anche se lei vorrebbe prenderlo a calci. perché a milano è novembre, perché ha il turno di apertura e in agosto dovrebbe essere vietato, perché ogni cosa assume contorni definitivi e melodrammatici, perché le transizioni non le ha mai rette molto bene, come l’alcol, del resto.

49 pensieri riguardo “giornate complicate

  1. Ti sono vicina, l’anno scorso ho abbandonato il posto dove ho lavorato per dodici anni, per una nuova avventura lavorativa…concentrati sul nuovo, l’addio al vecchio sarà (forse, spero) meno traumatico! In bocca al lupo

  2. Coraggio passi da una lavoro ad un altro… non credo faresti cambio con me vero? 😛
    No, così anticipo quelli che dovessero dirti che è peggio lasciare il posto di lavoro perché la fabbrica dove sei stata per quasi 18 anni chiude i battenti. (Ops… la mia, ma credo anche quelle di molti altri)
    E davanti c’è il vuoto, il sussidio di disoccupazione e un: lei è troppo vecchia per questo e troppo poco qualificata per quest’altro.

    Tranquilla, io so che tu queste cose le sai benissimo.
    In bocca al lupo e… dai… ancora pochi giorni e il Salento arriva!
    Ciao.

    1. Mi lamento, ma come dice un saggio detto se uscissimo ognuno di casa per far cambio con le grane di qualun altro ognuno si terrebbe le proprie che almeno le conosce.

      Il detto parla di croci, ma sono troppo poco religiosa per usarle come paragone.
      ^_^

      Buonanotte.

      1. Conosco quello che stai passando. Compresa la trafila all’ufficio di collocamento per la cassa integrazione a fianco di un marito che si è visto chiudere l’azienda dopo 18 anni. Cerco di stargli vicino ma è durissima.. Ti mando un’abbraccio, forza!! Ce la dobbiamo fare!!

    2. Tieni duro. È successo anche a me 4 anni fa, sussidio di disoccupazione e quando è terminato è arrivata una nuova proposta di lavoro. Non bisogna mai smettere di cercare nè di crederci. E non si è mai troppo vecchi, ricordalo. In bocca al lupo!!!

  3. Dai Elasti! In bocca al lupo ! 18 anni sono molti …. Capisco quel che scrivi …. Forza che domani è già mercoledì !!!! Come direbbe la tua mamma op-op!!! Un abbraccio

    1. Veramente credo fosse inteso come, ognuno pensa che la sua sia più pesante e difficile da portare, ma uscendo per fare cambio ci si rende conto che parecchi fanno solo vedere di meno quanto pesi.

      Ma è giusto la mia interpretazione.

      E grazie.

  4. 18 anni sono tanti, è normale avere un pó d’ansia da separazione….ma poi passa! Se hai deciso che il momento era arrivato significa che eri pronta x questo, quindi vai trà!!

  5. Che ansia, che angoscia quando le cose finiscono !

    Anonimo SQ

    PS all’ultima puntata di Band of Brothers ebbi un attacco di panico, tale fu l’ansia da fine.

  6. “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.”
    (Paulo Coelho)

    Starai una favola!!! Good luck!

  7. È inevitabile che lasciare il noto x l’ignoto sia inquietante e doloroso…ma ogni crescita presuppone uno strappo e una lacerazione. Poi la ferita si rimargina e si forma una nuova pelle. Buona fortuna!

  8. Mi stavo preoccupando, non avevi ancora scritto un post crepuscolare! Ora ti riconosco… 🙂 🙂 🙂
    Andrà tutto bene, non vedo l’ ora di leggere i nuovi post…. !!!
    Ps, i colleghi che ti proporranno di regalare cd di cori razzisti interisti resteranno per sempre anche nei nostri cuori… 🙂
    Tanti baci

  9. Claudia De Lillo sei una forza della natura. Sei super. Capiamo le giornate complicate ma presto saranno solo un lontano ricordo. Non vediamo l’ora di festeggiarti su http://www.cittadeibimbi.it nella tua nuova veste professionale che siamo sicuri ti si addice molto di più di quella di giornalista economico-finanziaria… In bocca al lupo. E presto ti rivogliamo a bari a cittadeilibri!

  10. detesto gli addii, ne ho fatti così tanti fino ad oggi che i miei ex colleghi ormai fanno parte di un’unica società che si chiama “ex società”, forza e coraggio! Perdi dei colleghi ma acquisti degli amici, perchè molti rimangono con te nel cammino anche se non ci passi più otto ore in ufficio (o anche sei per il part time 😛 )

  11. 18 anni? Allora sei maggiorenne ed è tempo di uscire di casa 😉
    I cambiamenti sono sempre un po’ malinconici, pensa che fra 10 giorni sarà settembre e avrai persone molto carine vicino – se ho capito bene dove stai andando, sono una fan da anni 🙂

    Un abbraccio a Rabb-it, non vi scoraggiate ! Ho diversi amici in situazione analoga, chi meglio chi peggio hanno trovato qualcosa tutti.

  12. Anche io ti ho sempre immaginata più idonea a fare quello che stai per fare piuttosto che quello che stai finendo di fare… Andrà tutto bene…ed è pure bello provare malinconia e tristezza per ciò che ci lascia alle spalle… Tutte emozioni da vivere!
    Io sono senza lavoro per due mesi tutti gli anni ormai da 12 anni. Auguro tanta fortuna e possibilità di fare a chi al momento si trova senza lavoro!

  13. ‘se a ciascun l’interno affanno
    si vedesse in fronte scritto
    quanti mai che invidia fanno
    ci farebbero pieta” [metastasio]
    Elasti porta pazienza e usa questo tempo per coccolare chi ami e lascerai e per stringere se possibile ancora piu’ legami di modo che resistano alla perdita della quotidianita’
    E coraggio a tutti quelli in cerca di lavoro: e’ un momento cupo e sentire che capita a molti lo rende ancora piu’ cupo, comunque e’ vero che dopo si trova e che il collocamento o la cassa integrazione non sono l’inizio di un tunnel!
    la mia amica neolicenziata e’ appena venuta a farsi 5 settimane di pausa da me e al rientro ha avuto due colloqui… ma soprattutto per la cronaca: qui in Inghilterra lavoro si trova, da quello che richiede meno titoli e esperienze a quello per laureati (qui non ce ne sono abbastanza): lo so che il salto e’ grande (ma assicuro che si sopravvive 😀 ) ma piuttosto della disperazione… magari anche solo mentre si cerca in Italia…
    in bocca al lupo a tutti (e non fatevi MAI dire che siete troppo vecchi!)

    1. ma che invidia…guardati la de lillo in video…erre moscia che non si può ascoltare, brutta bruttina da degna madre di 3 figli (perché solo le madri diventano vecchie precocemente e a 43 anni sembrano delle prugne rinsecchite), vestita a Milano patria fashion da casalinga triste, una laurea inutile a favore della famiglia. Direi la peggior Italia….

  14. le transizioni non le ho mai rette nemmeno io, cara Claudia..per il resto in bocca al lupo per la nuova avventura e portati nel cuore questi importanti 18 anni…..

  15. Ogni volta che lascio una scrivania per approdare a un’altra è un magone tremendo. Preparo, di nascosto per essere triste in solitudine, gli scatoloni che non porterò subito dall’altra parte perchè lì non so mai come sarò accolta e, quindi, arrivo in punta di piedi, fingendo sicurezza.
    Poi, dal secondo giorno parto con la foto di Napolitano e tra una stretta di mano e l’altra, tra gli adempimenti del rito della nuova presa di servizio e i problemi endemici che richiedono una full immesion immediata e una sapienza antica, mi ritrovo a dare ordini, compreso quello di portar su gli scatoloni, grazie. E tutto comincia, tutto torna a posto.

  16. ..lo sapete vero che Sophie Kinsella in principio era una giornalista finanziaria?!… 🙂 come si di ce qui da noi … ti auguro buona fine e buon principio

    1. Per quanto la Kinsella scriva stronzate chic lit non credo che saranno mai tanto agghiaccianti come quelle scritte dalla De Lillo. I veri giornalisti sanno fare di meglio….non chiamerei neanche giornalista una che è conosciuta in primis come mamma blogger. Il giornalista fa un mestiere di un tipo, la mamma blogger è una piaga della società come poche ne sono esistite prima. Meno male che vive solo in rete.

  17. Mumble mumble… Ti assume Elemedia quindi scriverai su Repubblica, L’Espresso e avrai una rubrica fissa a Radio Capital.
    Ci sono andato lontano?

  18. Vuoi dire che sei ubriaca?
    Scherzi a parte, il termine di un rapporto di lavoro è sempre difficile. Hai la testa altrove, sei intristita ma anche esaltata e titubante per la nuova avventura (se non è un temine e basta ma un cambiamento). È dura e bellissimo, te lo dice una che non ha mai lavorato 18 anni nello stesso posto ma ha cambiato tante volte, ci ho scritto un blog 😉
    In bocca al lupo cara

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