è tornato oggi da londra. le sue lezioni sono finite e, fino a gennaio, non ripartirà più per lavoro. la leggenda narra che i suoi studenti, quando lui ha annunciato che erano giunti alla fine del corso, si siano sciolti in un caloroso, lunghissimo e liberatorio applauso. nessuno saprà mai se si trattava di sollievo per la fine di un incubo o di apprezzamento per le capacità didattiche di un insegnante bizzarro, un po’ sadico, un po’ matto, un po’ geniale, molto marxista e molto barese.
ha trovato il primogenito che, davanti a youtube, faceva esercizi per scolpire gli addominali invece di studiare per la verifica di inglese di domani.
se fosse arrivato un paio di ore prima, nella stessa posizione, di fronte a youtube, avrebbe trovato cindy, la ragazza alla pari, che faceva zumba a piedi scalzi.
ha trovato la pasta, il riso, la passata, le spezie, i biscotti e i cereali della colazione prigionieri dentro un’anta rotta e bloccata in cucina.
ha trovato la maniglia dello sciacquone in bagno rotta ché, quando la casa decide di ribellarsi ai suoi abitanti,è un lento ma inesorabile sfascio. ha trovato elastigirl che, preda di chiari sintomi da deficit di sonno, ha faticato a riconoscerlo, per non parlare del fatto che confonde regolarmente i nomi dei suoi figli.
ha trovato lo hobbit di mezzo che ballava la samba di natale cantando happy xmas (war is over) con la voce di john lennon. ed è stato informato che la performance va avanti ininterrottamente da 72 ore.
ha trovato lo hobbit piccolo dentro l’album delle figurine dei dinosauri, convinto di essere un t.rex adesivo.
“questa famiglia sta andando a rotoli. meno male che sono tornato a rimettere ordine e disciplina”, è stato il suo commento natalizio.
ps di servizio: sabato 13 dicembre elastigirl parteciperà allo spettacolo conto fino a tre, di e con angelo pisani, al teatro verdi, in via pastrengo a milano, alle 16. dettagli qui.
Eeeh sì! Proprio meno male! Anche alla piscina comunale soffrivano la sua mancanza, ci sarà parecchio disordine anche là!
A volte ritornano… 😉
Dai, coraggio magari un po’ d’ordine lo mette per davvero, a modo suo, naturalmente.
Scusa se te lo faccio notare, ma il jet lag in cui sei immersa ti ha fatto lasciare in giro per il post piccoli refusi…
Un abbraccio
La VICE di john Lennon fa troppo ridere .. Non lo correggere dai 🙂
Il papà è sempre il papà 😀
a proposito di confondere i nomi dei figli, mia sorella, anni fa, in preda ad anaologo delirio per chiamare i figli elencava tutti nomi di tutti gli uomini della famiglia, cane compreso.
😀
mia nonna, dopo aver confuso sistematicamente i nomi delle sue tre figlie, mi chiama Bruno come il fratello, suo, chè io sono figlia unica e lei lo sa!
Huauhuahuahauhauah parla esattamente come il papà dei bimbi di Mary Poppins 🙂
😀
Sono commossa e anche in ansia.
Te l’ho mai detto che abbiamo vite simili?
Mio marito torna domenica da Bangalore. Presa dall’ansia ho fatto montare dei ripiani in metallo in ripostiglio, ho fatto fare le targhette coi nostri nomi per il campanello esterno per la casa dove siamo andati ad abitare, ho fatto fare una copia del telecomando.
Ma sicuramente ho dimenticato qualcosa.
Sui nomi dei figli sono messa come te (ma non come mia madre, che mi chiama Sandro)
scusate ma vorrei partecipare al club delle mogli di marinai globbali. Il mio, dopo qualche mese di pausa-sabbatico in patria, torna a new york a gennaio. E di nuovo saranno telefonate skype in orari inopportuni per uno o per gli altri, maniglie che si rompono e restano probabilmente rotte per due mesi, ondate di euforia dittatoriale alternate a senso di servadellaglebitudine nella gestione solitaria della prole. E serate sui blog.
Vi ammiro molto, non credo che sarei in grado di reggere una routine famigliare di questo tipo…io ho bisogno che mio marito rientri a casa ogni sera…
Ci vuole il marito per aggiustare o fare aggiustare una maniglia?
Giulia, abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene.
È anche la mia vita.
Non pensavo fossimo così in tante, smetto subito di compatirmi
@keiko p non ne dedurrei una regola generale, ma a casa mia vale cosi (ma prima che qualcuno parta con la tiritera lavori da maschi lavori da femmine preciso che sono destra col trapano e della caldaia e dell’elettronica sono io l’esperta). Un po’ è che a doversi occupare di tutto necessariamente qualcosa resta indietro. E poi gli oggetti intorno dovranno pur in qualche modo protestare insieme a me 😉
@Rossella Boriosi. Autocompatimento collettivo e corale, sorella.
meno male vah……..
Poverino chissa’ invece come si e’ sentito solo nella fredda londra senza la gabbia di matti di casa sua.. 😀
Elasti perche’ la casa cade a pezzi anche se e’ nuova??? Protesta e fatti risarcire.
Per la cronaca la mia mamma e’ incapace di ricordarsi i nomi di chiunque sin dalla nostra infanzia, quando chiamava mio fratello Chiaro (il maschile del MIO nome) e me Cino (il nome del cane).
Non vi dico ora, che ha acquisito una nuora e tre nipoti e che e’ andata a vivere vicino a sua sorella 😀 Per me e’ ed e’ sempre stato fonte di divertimento, non sintomo di sfascio intellettuale!
Claire
Claire, l’appartamento è nuovo x lei, ma non è di nuova costruzione immagino
ecco, non so per hé cada a pezzi in effetti. forse dopo due anni, quando scadono le garanzie, le cucine e i bagni si ribellano. o forse siamo noi che chiediamo troppo alla casa… non so…
adesso mi spieghi, in mezzo a tutto questo, come ti organizzi con le feste di natale delle scuole!
per un incredibile miracolo non si sovrappongono!!! il grande sabato scorso, il piccolo domani e il medio mercoledì. è un po’ più problematico incastrarle con il lavoro ma non si può avere tutto nella vita
Anche mio papà confonde tutti i nomi, ci fosse una volta che chiama me e mia sorella con i nomi giusti per primi, li inverte sempre!!!
Comunque in Italia di solito l’applauso è buon segno, poi non so se l’understatement inglese prevede una sottile ironia anche lì…. 😉
Ma i tuoi figli credono a babbo natale? O credono solo a karl marx…
Riparo di tutto in cambio di fette di torta alle mele.
Grazie! Mi sono divertita un sacco a leggere il tuo post…i tre Hobbit mi mancava…I miei figli sono ormai grandi ma i miei nipoti piccolini ( 4 e 6 anni) per me ed i miei figli sono “i lumpa pumpa” ( nn so se si scrive così, sorry). Rende comunque bene l’idea 🙂
Patty
Non pensate mai invece come possa essere una routine col marito che torna alle 18 tutti i giorni e non si occupa comunque della maniglia e alla lunga neanche di te… insomma ognuno di noi si sforzi di apprezzare i lati positivi della propria situazione, peraltro immagino non imposta da nessuno
Eccome se ci pensiamo, infatti passiamo di qua per annacquarla e consolarci che ognuno ha i suoi grattacapi. Stefania = gastigamatti di natale.
L’ordine è bello proprio perché arriva dopo il caos 😉
Per le figurine dei dinosauri anche io è il mio primogenito siamo invischiati in doppie e mi manca…