Nonsolomamma

la soluzione

da qualche tempo aveva smesso di dormire bene. si svegliava alle cinque del mattino, vispa come un grillo. il sonno, da piacere assoluto e voluttuoso, si era trasformato in una rinunciabile, talvolta gravosa costrizione. se anni fa, poteva indugiare tra le coperte anche un intero sabato e una intera domenica, alternando letture, sonno, colazione, sonno, doccia, sonno, film, sonno, ora, che fosse un giorno feriale o festivo, schizzava in piedi, come una marionetta, non più tardi delle 630-7, sentendosi derelitta, nella consapevolezza di avere perso un dono grandissimo. “è tutta colpa dei figli”, le dicevano. “passi anni a essere svegliata nel mezzo della notte e, dopo un po’, ti adegui e disimpari l’arte del dormire”, le ripetevano. lei non voleva crederci ma, piano piano, si arrese all’evidenza e capì di essere entrata in una nuova e triste era della vita: la cupa stagione della veglia.

poi ha cambiato lavoro. e ha cominciato a svegliarsi alle quattro del mattino. la sveglia suona quando è ancora notte fonda, quando le persone per bene hanno davanti a sé ancora circa tre ore di riposo, quando il corpo, la testa e i capelli si sentono morire alla sola prospettiva di mettersi in posizione verticale, quando tutto è avvolto da una nebbia vischiosa.

e lei, paradossalmente, ha risolto ogni suo problema e ha trovato la soluzione. ora dorme come dormiva quando aveva 16 anni, in qualsiasi luogo, posizione e momento della giornata e della notte. le basta mettersi in posizione orizzontale, ma anche seduta va bene, chiudere gli occhi e sbam! sviene, come se ricevesse una botta in testa o un’anestesia. dorme la mattina verso le dieci, quando torna a casa dal lavoro. e quando si sveglia non sa chi è, dov’è, se è notte o giorno. dormirebbe quando cala il buio, intorno alle 430 del pomeriggio. ma anche prima di cena, o subito dopo. dorme il sabato e la domenica dopo pranzo. dormirebbe sempre, se la vita non interferisse. dorme sempre prima delle nove e mezza di sera e questo devasta abbastanza la sua socialità.

ha risolto i suoi problemi di sonno. ora, con calma, affronterà la piaga nella narcolessia, ma prima ci dormirà un po’ sopra.

26 pensieri riguardo “la soluzione

  1. Che bello dormire! Qando me lo chiedono ammetto: “No, non bevo e non fumo, preferisco altri vizi….. mi piace dormire!” Beh, mi piacciono anche altre cose, ma c’è sempre di mezzo un letto.
    Dormi bene, domani è lunedì
    Fl

  2. secondo me non è tanto sano.
    ti sei mai posta il problema di quanto reggere a questi ritmi? non fanno per tutti e probabilmente, il fatto che tu ne parli tanto significa che ti pesano molto

  3. L’insonnia è una brutta bestia, ma anche sentire sempre il bisogno di dormire non va. Ora sono nella fase “sono stanca, voglio dormire”, quando invece mi sarebbe più utile dormire meno per fare più cose. Poiché col sonno non si scherza ed è meglio assecondare le necessità dell’organismo, mi tengo così come sono e vado avanti.

  4. I pro e i contro, già. Fai orari strani ma adesso sai di poter dormire ovunque e comunque. Dormi e sei sveglia in tempi diversi da gran parte del Paese, ma forse per adesso va bene così. E poi fai un bellissimo programma!
    E quando ti leggo, mi conforti tanto. Quando ci sono giornate difficili, leggere elasti è molto, molto bello. E anche quando ci sono giornate lisce e felici. E ti auguro un buon inìzio di settimana, ché il lunedì, a volte, sa essere complesso.

  5. E quando si sommano l’insonnia e la narcolessia? Avere un sonno invincibile di giorno, non poter toccare una poltrona di teatro e cinema senza un corpo a corpo con le palpebre e non riuscire a chiudere occhio prima delle due del mattino? Come dire, due piccioni con una fava.

    1. Presente!! Mai dormito di notte: facevo parole crociate fino all’alba, ma poi finivano, così le inventavo… fino dai 16 anni! Però da giovanissima avevo le forze x reggere, da più grande recuperavo con sonore dormite ininterrotte x 20 ore, ora coi figli che non ti consentono di recuperare mai di giorno ho delle occhiaie che toccano il pavimento e dimentico qualunque cosa!!

  6. ….tempo fa sono riuscita ad addormentarmi seduta su un comodino, appoggiata al muro…dopo aver letto una fiaba della buonanotte per mio figlio…

    1. siamo in due. è capitato anche a me, forse anche più di una volta. mi sveglio sobbalzando, rischiando di farmi malissimo e di svegliare mia figlia.

  7. Secondo me il tuo lavoro non è adattto ad una tris mamma che ha superato i 20 anni e lo dico da bis mamma quarantenne
    La radio sarà divertente , stimolante , ma secondo me non ne vale la pena l
    Te lo dico con affetto
    Veronica

  8. Elasti, direi che più che hai superato i problemi del sonno, il nuovo lavoro si adatta perfettamente al tuo bioritmo. é vero, sono i figli che per tanti anni ti obbligano a ritmi diversi, ma purtroppo è anche l’età (non ti offendere che siamo in molte sulla stessa barca di over quarantenni). Dunque il risveglio alle 5, visto che ti svegli alle 4 è archiviato. Anche io ho lo stesso problema, ho risolto andando a dormire prestissimo, a discapito della mondanità. Ma anche lì: più aperitivi e meno impegni dopo cena, né tantomeno cinema all’ultimo spettacolo. Non è un dramma. Unico cosa che mi terrorizza: Se sono stati finora i figli piccoli, sento di molti che stanno in piedi ad aspettare i figli adolescenti che escono la sera, oppure li vanno a prendere ad ore improbabili. Mi godo la pausa di mezzo in santa pace!!!
    Ilaria

    1. Sante parole!! La mia più grande va per i 17 anni e il più piccolo 15 mesi… in mezzo un seienne e una quattrenne.
      Non ci voglio pensare!!!!

      1. Aiuto Lisa!!! 3 piccoli e una di 17, complimenti!!! a questo punto solo tu puoi veramente dirci se è vero che i figli adolescenti sono più impegnativi di quelli piccoli, facendo entrambe le esperienze in contemporanea e non basandoti solo sul ricordo che, si sa, è ingannevole! attendo risposta con ansia

      2. Rispondo io che di figli ne ho 6 (dai 3 anni ai 19 anni).
        Sì, è vero, gli adolescenti sono più impegnativi.
        E non ho neppure adolescenti particolarmente faticosi, anzi mi dicono che sono stata fortunata. 🙂

  9. L’altra sera mi sono addormentata sul divano con in mano la tazza di camomilla. L’ho ovviamente rovesciata, addosso a me e sul divano. Quando ero un’adolescente prendevo in giro mia madre che, intorno alle 22/22.30 (e non tutte le sere), appena si sedeva crollava… adesso la capisco.

    1. ah ah, anche mio figlio mi chiede sempre “perché ti addormenti ogni volta che vediamo un film la sera”? a ognuno il suo turno
      Ilaria

  10. ho la signora che mi aiuta nelle pulizie di casa che si alza tutte le mattine alle 4,prende un autobus e va a lavare le scale di 3 uffici.Alle 8
    prende un trenino urbano ed una metro e va a fare le pulizie.Cosi’ per tutto il giorno fino alle 18.E’ sempre allegra,vorrebbe un altro lavoretto fino alle 20 perche’ manda i soldi ai figli in Peru’ e non bastano mai.Non lamentiamoci troppo

  11. Narcolettica…sì io… non ne sono davvero malata no, non credo… almeno spero… però ho crollo appena cala l’attenzione, l’ansia da prestazione, la nevrosi da consegna. Dormo 4 ore a notte se va bene… però sono soddisfatta. Nelle ore notturne posso allenarmi, cucire, studiare, ricamare, pulire casa, a volte lavorare, quando le 9 ore in ufficio non bastano. 2 figli, mamma lavoratrice a tempo pieno lontano da casa, aspirante maratoneta. Ah sì, un marito.

  12. dormo in piedi – seduta – distesa. Sul treno, sul bus, a tavola. Se mi distraggo mi addormento.
    E’ una difesa: tanto ho la sveglia notturna alle 3 (qualche volta alle 4. qualche volta alle 5): il piccoletto che si desta in preda al panico “non vedi mamma è mattina! e’ mattina mamma!” oppure semplicemente per avere conferma che sì, ci sono, e sì, sono nella sua stanza.
    E io, che temo di non sentirlo – non percepirlo – non accorgermi che mi chiama, ormai mi sveglio da sola. E pago di giorno quel sonno che perdo di notte.

    Che non vengano a dirmi di andare al lavoro in macchina: dormire in treno è uno dei pochi piaceri goduriosi della vita senza (troppi) effetti collaterali.
    Abbraccio solidale.

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