Nonsolomamma

ci stiamo facendo vecchi

probabilmente lui sarebbe venuto a cena. lei forse avrebbe fatto le polpette al sugo con le patate, che gli piacevano e lui avrebbe commentato, con l’aria sorniona e divertita di chi non ci crede mai veramente: “sei proprio una donna da sposare!”. “ma io sono già sposata!”. “ah, già! e tu, sciagurato, ti rendi conto della fortuna pazzesca che ti è capitata?”, avrebbe detto, rivolgendosi a mister i che avrebbe tessuto lodi sperticate della consorte. “be’! mo’ non esagerare ché poi questa si monta la testa”.

avrebbe ascoltato il vociare concitato dei nipoti che chiamava “delinquenti”, “banditi” o “delizia del genere umano”. avrebbe riso, scosso la testa, fatto domande curiose perché era parecchio curioso e gli piaceva ascoltare.

magari avrebbe raccontato una storia, sarebbe uscito sul balcone a fumare una sigaretta e quando, rientrando, avesse visto la torta con le candeline, avrebbe esclamato: “nononèpossibilenoncicredo!” e poi si sarebbe ritratto e schermito perché essere al centro non gli interessava particolarmente.

forse lo hobbit piccolo gli sarebbe salito sulle ginocchia e lui lo avrebbe pastrugnato a dovere perché aveva una fisicità empatica e naturale, una tenerezza accudente e delicata. “di chi sono queste guance morbide?”, avrebbe domandato.

ci sarebbero stati dei regali che avrebbe spacchettato con lo stupore incredulo di chi non si aspetta mai granché.

e alla fine avrebbe detto: “ci stiamo facendo vecchi, ciccetti” e le avrebbe preso la mano, uguale alla sua.

74, erano gli anni che avrebbe compiuto oggi nonno A, il papà di elastigirl. sarebbe stato bello festeggiarli. mannaggia.

57 pensieri riguardo “ci stiamo facendo vecchi

      1. Mi sa che siamo in tanti con questo ovo sodo che non va né su né giù, nonostante gli anni.
        Ma è bello questo senso di condivisione che si crea, no? Grazie, Elasti.

  1. Pochi mesi fa anch’io ho perso mio padre. E da allora capisco e apprezzo ancor più questo genere di post. Grazie, elasti

  2. Elasti io non ho mai visto nè conosciuto il tuo papà, ma dalla tua descrizione ho immaginato il suo compleanno come se lo avessi incontrato, o come se avessi assistito ad una sua festa. è strano immaginare qualcuno che non ha mai conosciuto solo perchè chi lo ha amato lo descrive così bene. e questa tua descrizione è viva e indelebile. immagino quello che provi. ti abbraccio

  3. Anche io apprezzo questi post.
    Ho perso mio padre 3 anni e mezzo fa, il mio più grande rimpianto è che non vede crescere il suo nipotino che adorava e che ora ha 5 anni.
    E la sua mancanza è sempre fortissima.

  4. questo post mi ha emozionata molto.come tutti quelli per il nonno A.
    non mi ha fatta solo commuovere, ma anche un po’ sorridere.
    raccontato cosi bene che mi pare di vedervi..
    un abbraccio

  5. eh gia’ proprio un peccato… secondo me da lassu’ sorride e in un certo senso sara’ come aver festeggiato un po’.

  6. Mannaggia eccome! La mia mamma quest’anno ne avrebbe compiuti 61 ma si è fermata un po’ prima… ti abbraccio fortissimissimo!!!

  7. Io sono una di quelle che legge e non commenta mai…
    ma quando parli del tuo papà non posso fare a meno di pensare a mio nonno… tra l’altro il loro compleanno è anche a pochi gg di distanza… e sai che farò io domani? quello che abbiamo fatto ad ogni suo compleanno finchè lui c’era… andrò nel suo bar preferito a bere un bitter… perchè mi piace pensare che ovunque sia lo stia facendo anche lui.., e anche perchè così ho l’impressione che un po’ di lui sia ancora qui…

  8. Eh già ci stiamo facendo vecchi mammina, ma lui per te, per le persone care ormai resta sempre giovane e brioso, ti auguro di arrivare e superare la sua età così da chiamarlo “giovincello!”

  9. Eh, tesoro … il mio ci ha salutati quasi ventisei anni fa, e ne aveva appena compiuti 58. Ancora adesso mi scopro ad immaginare come sarebbe mio padre ultraottantenne (credo: uno spasso), come avrebbe accolto e vissuto quei (tanti) nipoti che non ha nemmeno mai conosciuto, cosa penserebbe di questo mondo…
    Non c’è più il dolore, credo nemmeno la tristezza o il rifiuto della scomparsa: è tutto molto “dolce” e nell’ordine delle cose. Ma a volte ancora mi capita di dimenticarmi che è morto, e ricordarmelo mi coglie di sorpresa.

  10. Cara Elasti,
    il mio papà avrebbe fatto 80 anni il prossimo 17 gennaio, ma non è con noi dal maggio del 2000…troppo presto se n’è andato e non ha potuto conoscere nessuno dei suoi 4 nipoti! Ha saputo solo che ero incinta di Bianca, mia figlia, il giorno prima di andarsene e lei è nata proprio il 17 gennaio 2001! Ogni compleanno di Bianca così ricordiamo anche nonno Giovanni! Sarebbe stato un nonno dolcissimo e speciale, ne sono certa!

  11. io non ho rimpianti perche’ e’ uno stronzo e ha voluto andarsene lui, tranne uno perche’ penso che il Crucco gli sarebbe piaciuto tantissimo!
    (pero’ adesso vado a fare il corso per il superamento del lutto che mi ha consigliato lo psichiatra eppoi quando ho finito ne riparliamo 😀 😀 😀 )
    (si, sono ferma da 3 anni e mezzo fra negazione e rabbia e pare ci siano tante altre tappe da fare: che devo fare? ho fatto tanti corsi nella vita, faro’ anche questo!)
    Claire

  12. Qualche giorno fa sarebbe stato il compleanno della mia mamma che non c’è più da 2 anni e poco più. Sono stata tutto il giorno con un groppo in gola e le lacrime che scendevano così, da sole, senza una ragione specifica. Di solito sono forte, reggo bene, sorrido parlandone con i miei figli, i suoi adorati nipotini, senza grande difficoltà perché mi ha lasciato una grande serenità e tanta voglia di vivere, ma qualche giorno fa proprio no. Mannaggia.

  13. Tanti auguri ad un uomo che sicuramente è stato un padre speciale di una donna speciale.
    Mi hai commosso…e ho fatto leggere il tuo post a mio figlio diciottenne, che da qualche mese ha perso un nonno tanto ammirato e amato.
    Ha sorriso dolcemente.
    Un abbraccio

  14. Mio padre se ne è andato a 71 anni, qualche giorno fa ne avrebbe compiuti 90. Ho provato ad immaginarlo come ora è mia madre che ha 91 anni, senza memoria, capricciosa e prepotente come una bambina, con il pannolone, accudita 24 ore su 24 da me e da una badante part time. Non ci sono riuscita. Custodisco il ricordo di un uomo, e non di un vecchietto.

  15. Come scout Cngei ho imparato che non bisogna aver paura di morire, ma bisogna aver paura di non aver vissuto. E’ quello che dico ai miei nipotini. E li vedo rasserenarsi e riflettere.
    Bacione, Elasti!

  16. Già! Mannaggia. E ce ne sarebbero ancora tanti da dire… sono trenta anni che mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se mio padre non fosse morto. Non ho ricordi di compleanni, pacchetti da scartare e cose così. Forse per me è arrivato il momento di smetterla e di viverla sta vita senza pensare a come sarebbe stata se lui non fosse morto all’età che ho io ora

  17. un abbraccio fortissimo! e un altro mannaggia anche da parte mia.
    solo 74 anni, ma tutti pieni di significato e amore per te (e i tuoi)
    anche quelli prima della tua nascita e questo lo rende sempre presente! un bacione.

    alerina

    1. è una ricetta super approssimativa perché la faccio sempre a occhio. comunque diciamo 500 grammi di carne trita scelta, una confezione di pan carré immersa nel latte e poi strizzata, tantissimo parmigiano o provolone piccante, due uova, sale. fai le polpette e le cuoci nel forno o le friggi a seconda del tuo grado di salutismo al momento.
      poi io faccio, nella pentola di terracotta, un sugo con la mia passata del cuore, solo con un po’ di olio e aglio fatti andare prima e poi tuffo le polpette dentro il sugo e via.

      1. wow! potrei PERSINO riuscire a farle io…
        :O
        (il che e’ tutto dire: io non so cucinare – da due generazioni: manco mia mamma sapeva – odio cucinare e ho fatto voto di non cucinare fino alla pensione)
        Claire

  18. Io ti invidio. Invidio l’amore evidente e complice che hai avuto con tuo padre, invidio la tranquilla confidenza, la fiducia, i sorrisi che ancora vi scambiate nell’immaginazione. Invidio il rimpianto e il dolore che provi, perché soffrire è un privilegio e un diritto.
    Invidio la tua tenerezza nel riconoscere in te tratti di lui, l’orgoglio che provi nel dire che le tue mani sono uguali alle sue. Ti invidio e contemporaneamente ti sono grata, perché sempre testimonii che fra un padre e una figlia l’amore è possibile. Buon compleanno nonno A.

  19. Quando si dice che “il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai” …
    Lacrime per il post, tante
    Mille abbracci

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