Nonsolomamma

cose che si dimenticano

a elastigirl e mister incredible non capita mai, ma proprio mai mai mai, di stare soli, completamente soli, il sabato e la domenica. non capita nemmeno per un paio d’ore o un paio di minuti. in gran parte perché sono convinti che il sabato e la domenica siano fatti per stare tutti insieme a godersi il caduco piacere della reciproca compagnia, consapevoli che presto verrà un giorno in cui gli hobbit consideranno i loro genitori due inguaribili sfigati e preferiranno trascorrere il loro tempo libero con i loro simili, adolescenti brufolosi. in piccola parte perché non hanno molte alternative.
per questo, quando vengono sorpresi da una inattesa solitudine, non se ne capacitano, dimentichi che ci furono anni in cui quella condizione di libertà e intimità e anarchia festiva era la regola.
super w e mister brown, i nonni di bari, sono in visita a milano e stamane si sono presi gli hobbit e li hanno portati a spasso per un’esplorazione della città non meglio precisata.
così elastigirl ha letto repubblica, mister i il manifesto, lei si è fatta un caffè, lui un tè verde, lei si è stesa sul letto a leggere riviste arretrate, lui, accanto a lei, scribacchiava formule matematiche oscure, lei ha mangiato lo yogurt, lui le lenticchie, lei ha scambiato messaggi di lavoro, lui ha tubato via skype con hiroshi, il suo fidanzato e co-autore giapponese, insieme hanno guardato 25 minuti di video preparatorio per la quinta serie di game of thrones, insieme hanno deciso che devono andare a siviglia e a dubrovnik e che quando gli hobbit saranno più grandi sarà bellissimo tornare ad andare in giro per il mondo, insieme si sono annusati e si sono riconosciuti, anche senza la loro tribù intorno.

28 pensieri riguardo “cose che si dimenticano

  1. Fare un figlio e poi bum un altro(io per esempio mi fermo a 2)e poi magari un altro ancora….è naturale provare quella ebrezza a star soli che dici….ma quando ricapita?il tempo ci ha attraversato ma noi ci riconosciamo…..scusate il romanticismo ho appena finito di vedere Musica da un’altra stanza che mi ricorda sempre momenti indimenticabili. .

  2. Noi abbiamo imparato a concederci (grazie nonni!) almeno un fine settimana all’anno come coppia senza le bimbe. Un toccasana. Ti ricordi perché 19 innamorasti, e (ri)scopri che, se anche si cresce e ci si sviluppa in modo diverso, c’è sempre una base comune che con il tempo è sempre più solida.

  3. Se ti azzardi ad andare a Dubrovnik senza fare una capatina qui……. GUAI! 😉 Che ho capito che a Duino non c’hanno ancora girato niente, ma una passeggiata sul Rilke la dovete fare!!!
    Smack

  4. Ritagliarsi un weekend all’anno senza bimbi, di solito a febbraio. Annusarsi, riconoscersi… e prendere (io) il virus intestinale con febbre a 39, dopo mesi di benessere nonostante i mille malanni dei figli? Ça va sans dire!

  5. Ci sono le stagioni della vita. Difficile non rimpiangere quelle passate perché è veramente difficile vivere il presente.
    Taluni non vogliono abbandonare quell’innamoramento adolescenziale fatto di infinite attenzioni per tutta la vita. Certuni traslano tutto quell’amore a più persone ricevendo meno attenzioni personali ma una trama più complessa. Cercarsi per godersi reciprocamente è molto bello, anche se quando ci sono i figli piccoli è una goduria passare il tempo tutti insieme.

  6. viaggio di lavoro (mio) saltato. i bimbi gia’ erano organizzati per stare dai nonni….w-end solo per noi!
    cena-cinema-aperitivo-amici
    tanto divano
    un sogno…
    a quando il prossimo??

  7. Ma quanto ti capisco!!!!
    Sabato pomeriggio abbiamo avuto il privilegio di andare noi due soli, senza figli appresso…….a fare la spesa.
    Mai momento fu più romantico di quello nella corsia dei vini bianchi!!
    Non servono cene costose, abiti sexi, ambienti eleganti…bastiamo semplicemente noi !!

  8. non vedo l’ora di tornare a riconoscermi con mio marito, a ritrovare quella base comune che al momento ho perso. ed a volte non è per i figli ma è proprio la coppia che vive fasi di estraneità in attesa di ritrovarsi. Questo è il mio obiettivo che sò che ritroverò per ora vivo sospesa questa fase di non-appartenenza, forse e spero solo mia.

    1. mi raccomando marstit, nelle fasi di estraneità ci passiamo tutti, ma è importante parlarne col partner, sondare le sue sensazioni, emozioni, cercare assieme una strada per ritrovarsi..
      Parlagli!

  9. Grazie franz per le tue belle parole. Vivo un periodo dopo ben dieci anni di matrimonio e quattro di fidanzamento in cui davvero pensavo che nulla potesse accadere a noi, a me. Ed invece vivo questo senso di estraneità verso mio marito che ho sempre considerato la mia grande forza che non mi raccapezzo più. So che passerà e voglio che passi perchè la mia famiglia è davvero la mia più grande ragione di vita, ma accidenti, quanto è doloroso attraversare questi periodi buii. E quanto è doloroso arrendersi e rassegnarsi e dire “tanto è così”. Sicuramente sto maturando nuove consapevolezze, forse anche lui si sta riscoprendo diverso da quello che in gioventù immagginava fosse, ma cè un senso di rassegnazione davvero letale. Ditemi che ci siete passati anche voi e che se ne esce. Ci voglio credere con tutta me stessa!

    1. Cla ( commento 22) ha detto tutto quello che c’è da dire riguardo all’argomento. Vale a dire niente. Non esiste una soluzione certa. Io periodi di estraneità li continuo a vivere un po’ con tutti. Non per questo mi vedrei fisicamente lontana da loro.
      Un consiglio piccolo: fai uno sforzo grande per stupire e soprattutto stupisciti.

  10. Dai periodi brutti se ne può uscire, a volte no, noi ne siamo usciti (fino al prossimo 😉 )
    La differenza tra farcela e ricorrere invece alla separazione non ha però una formula precisa.
    Ci vogliono solide basi, ma non bastano, ci vogliono volontà e determinazione, ma non bastano, ci vuole amore, ma non basta, ci vogliono tutte queste cose insieme e contemporaneamente da entrambe le parti e forse questo potrebbe bastare.
    Se però la crisi per uno dei due ha il volto di qualcun’altro allora è ancora più complicato….
    Insomma un giorno alla volta, tanta fortuna e un pò di leggerezza, per me è la formula giusta per affrontare la vita e anche l’amore…..in bocca al lupo!

  11. grazie lori e cla per le vostre riflessioni.
    Si quello che vorrei e che mi manca è vivere la vita con leggerezza senza l’appesantimento e la serietà che in certi periodi mi sovrasta.
    Nessuno di noi due ha mai pensato alla separazione e non ci sono terzi incomodi, è proprio un periodo in cui lo guardo e mi trovo davanti un uomo diverso da quello che ho creduto di sposare: diverso nel modo di affrontare la vita, diverso nel modo di gestire i figli, meno intraprendente e molto dipendente dalle mie di decisioni (da che scuola scegliere per i figli, alla scelta degli sport da fargli fare per poi arrivare a non aver scelto nulla). Eppure io non sono una decisionista, finora mi pareva che le scelte le avessimo sempre fatte insieme, o perlomeno mi illudevo così. non lo sento più il faro di luce al quale mi aggrappavo. Per questo penso che forse è una fase che tutte le coppie attraversano, non di disinnamoramento, ma di presa di consapevolezza della realtà che non è quella immagginata o idealizzata. Forse è solo la soglia dei 40 anni che ci sta ricalibrando nei nostri modi di essere persone in crescita. Ecco tutto qui, e che è molto doloroso ma che sono sicura che ne usciremo e finalmente ci ritroveremo, sicuramente diversi ma con gli obiettivi che ci eravamo proposti quando ci siamo innanmorati ed abbiamo messo in piedi la nostra famiglia. Grazie a tutti.

    1. sai magari lui e’ in un periodo di stanca e si aspetta che per un po’ sia tu il faro illuminante suo…
      non c’e’ niente di male ad illuminarsi a vicenda, ora l’uno ora l’altro
      perche’ invece di vederlo come qualcosa di doloroso non lo vedi come qualcosa di inaspettato, che potrebbe finire anche col piacerti?
      non sei decisionista ma questo non vuol dire automaticamente che tu non sappia prendere decisioni
      magari in questo momento per varie ragioni le tue opinioni sono quelle piu’ utili
      o magari I cuccioli sono cresciuti e possono scegliersi lo sport da soli: puo’ essere per questo che papa’ e mamma invece non sono riusciti a scegliere niente..
      claire

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