elastigirl, nella città di A, tutti i giorni, alle 1430 esce di casa per andare a prendere gli hobbit al campo estivo naturalista che finisce alle 15. Per arrivare a destinazione puntuale, potrebbe prendere l’autobus numero 36, alle 14,48, ma preferisce camminare perché fa bene, la strada è piacevole e, soprattutto, ha un’intera mezz’ora per ascoltare un audiolibro. e gli audiolibri sono diventati la sua ossessione quest’inverno e, proprio stamane, pensava che, se la sua vita fosse completamente vuota, lei la riempirebbe di voci di attori che interpretano libri per lei.
oggi, mentre camminava con un libro che si chiama daughter nelle orecchie e che racconta la storia di una famiglia in cui un giorno scompare la figlia quindicenne, ha incrociato una tipica signora locale, sulla settantina, con i capelli lunghi, legati in una coda, occhialini tondi, bermuda sbrindellati, camicia indiana e sguardo rotondo e allucinato di chi non disdegna il consumo di sostanze psicotrope, come funghetti magici raccolti nel bosco.
seppur un po’ distratta dalla storia del suo libro, elastigirl ha salutato la signora, perché, nella città di A, quando ci si incontra per strada, ci si saluta e ci si sorride amabilmente, e, incautamente, ha proceduto oltre.
“psssst! pssst!…. psssst! hey!”
ci ha messo un po’ a capire che quei richiami erano rivolti a lei.
la signora teneva in mano un bicchiere di plastica trasparente, con la reverenza e la cura riservate alle cose di inestimabile valore.
si è avvicinata con fare cospiratorio, a elastigirl e, a pochi centimetri dal suo viso, le ha sussurrato: “guarda un po’ che cosa ho trovato”. aveva gli occhi sgranati e l’incanto stupito di chi ha assistito a un miracolo.
elastigirl ha fermato l’audiolibro e l’ha guardata, interrogativa, pensando che solo la scoperta del santo graal, di un manoscritto inedito di dante alighieri o di un affresco ignoto e originale di leonardo da vinci avrebbe potuto giustificare quell’entusiasmo esaltato.
“guarda! una libellula con la coda blu. morta. non è fantastica, meravigliosa, pazzesca?”
“molto bella. sì. davvero molto bella”
“osservala!”
“eh, sì. la sto osservando…”
“sublime…”
“già”
“vuoi tenerla in mano per un momento?”
“ecco, grazie mille. ma anche no”
“bellissima…”
“bene, ora dovrei proprio…”
“sono felice di avere condiviso questo bel momento con te”
“… ehm, anche io… grazie”
“grazie a te dolcezza. e grazie a questa creatura…”.
se un episodio del genere le fosse capitato in italia, elastigirl avrebbe pensato che ci fosse una telecamera nascosta, che la signora fosse un’attrice o, alla peggio, che la signora fosse completamente sciroccata.
invece qui, episodi così sono ordinaria amministrazione. tanto che, quando elastigirl, pensando di suscitare grande ilarità, lo ha raccontato a brenda, la vicina di casa, lei ha commentato: “e quindi?”.
In fondo è come quando si scatta una foto, si scrive un pensiero, si descrive il mood del momento e lo si condivide con centinaia, migliaia o milioni di sconosciuti tramite i social network… solo che la bizzarra signora di A. lo ha fatto per davvero scegliendo te, una condivisione reale e un po’ magica… gli hobbit avrebbero apprezzato. 🙂
In questa città effettivamente si vive in una dimensione quasi innaturale, per noi che viviamo in più o meno frenetiche città dove non si fa caso a quello che ci sta intorno e soprattutto a chi… un bel regalo ha fatto questa libellula, grazie della condivisione.
Ma la libellula era morta! Che ne sai che la signora dagli occhi spiritati non l’aveva proprio uccisa lei!! :O
ma siete ad A o a un woodstock-bis??
L’anno scorso ho trascorso qualche giorno a Woodstock e posso assicurarti che l’atmosfera è uguale.
Vivere ad A deve essere assolutamente Magnifico!!!!!?
Wow!è la prima volta che lascio un commento….che emozione!
evviva! ben arrivata!
Grazie!!!ti leggo da sempre!!!libri e blog!
sembra magico: aver conservato ancora quel senso di meraviglia e voglia di condivisione tipici della prima infanzia. Sembra quasi che il nostro voler essere “adulti” a tutti i costi sia si fatto un passo indietro, e non in avanti.
Non vorrei sembrare troppo disincantata, ma qui si tratta di abuso di sostanze psicotrope che ti ha fuso il cervello e non di conservazione del senso di meraviglia tipico dell’infanzia. 🙂
Le libellule blu ci sono anche qui da noi! E sono bellissime. L’incanto c’è anche senza sostanze psicotrope.
La città di A è fantastica, perché non esiste una città di A in Italia ??
Ecco, adesso mi fa paura anche Brenda.
Da qualche parte ho letto che chi non si meraviglia di niente non farà mai niente di meraviglioso. Pensa quante cose meravigliose farà la signora! Scherzi a parte…è bello che abbia voluto condividere con te il suo stupore.
Bello daughter, nella traduzione in italiano diventato una famosa famiglia quasi perfetta che trucchi trovo poco pertinente. Finale sorprendente.
Mail bimbo/a rimasto orfano l’hai visto?
Vorrei vivere nella città di A. Ti prego trovai un lavoretto che arrivo
Erano gemelli.. Scusa