domenica, primo pomeriggio.
“cosa c’è, cindy? sembri preoccupata”
“no, niente è che… sono stata invitata a cena questa sera… per… conoscere il padre di lui”
“no!”
“sì. a cena a casa del padre”
“ma è fantastico! fate sul serio! non sei contenta?”
“sì, sono contenta ma vorrei… vorrei che fosse già domani”
“qual è il problema?”
“non so cosa mettermi, cosa portare, cosa dire… bastano come problemi?”
“mmmh. affrontiamone uno per volta. cosa portare?”
“vorrei preparare qualcosa io, magari con le pesche, visto che, in un momento di entusiasmo, ne hai ordinati dieci chili e adesso non facciamo altro che mangiare pesche”
“smaltire le pesche mi sembra un’ottima idea. ma non sei obbligata…”
“pensavo di fare dei cupcake alle pesche”
“fantastico!”
“ma…”
“cosa?”
“non sono convinta”
“potresti fare una crostata di frutta. con la pasta frolla sotto, la crema pasticciera in mezzo e sopra le pesche e magari i lamponi ché nella mia spesa bulimica di ieri – quella che non potevo pagare perché avevo superato tutti i limiti di tutte le carte – ho comprato anche quelli”
“sembra deliziosa questa cosa”
“se vuoi la prepariamo insieme”
“grazie. ci penso…”
…
“ho sentito lui. dice che la crostata sarebbe perfetta. suo padre adora la crostata di frutta”
“okay. andiamo di crostata, cindy. vedrai: verrà buonissima e bellissima. ti prometto”
“…”
“e non fare quella faccia derelitta!”.
così, elastigirl e cindy, con molto amore ed estrema cura, hanno preparato una meravigliosa crostata con pesche e lamponi, ci hanno messo sopra lo zucchero a velo e, alla fine, erano molto soddisfatte e compiaciute. persino l’ipercritico mister i e gli insensibili hobbit hanno dovuto ammettere che era proprio un capolavoro.devastata dall’ansia da prestazione ma contenta dell’opera, cindy ha confezionato il manufatto a prova di trasferimento in motorino, assicurandolo, coprendolo, sigillandolo con lo scotch e infilandolo, con estrema cura, dentro una graziosa shopper fiorata che ha appoggiato sul tavolo della cucina, in attesa di essere prelevata quando il lui centauro fosse passato a prenderla.
poi è andata a lavarsi, phonarsi, truccarsi, vestirsi e agghindarsi.
nel frattempo era quasi ora di cena ed elastigirl ha iniziato a spadellare.
“puoi apparecchiare, per favore?”, ha chiesto a mister i, transitato in cucina mentre lei cucinava il pollo.
“certo”
…
“come sei bella, cindy! stai benissimo! avrai un successo stratosferico!”
“grazie, elasti. ora vado. lui è arrivato. è qui sotto che mi aspetta”
“in bocca al lupo! e ricordati la crostata!”
“certo! come potrei dimenticarmene? è il mio cavallo di battaglia!”
…
“uhm, elasti… l’hai vista, per caso?”
“cosa, cindy?”
“la crostata!”
“dovrebbe essere sul tavolo, dove l’hai lasciata tu”
“ehm, no. sul tavolo è apparecchiato per la cena…”
“mister iiiiiiiii?! dove hai messo la torta di cindy quando hai apparecchiato?”
“eh? quale torta?”
“come quale torta? quella che abbiamo preparato nel pomeriggio. l’hai anche vista e hai detto che era bellissima. era sul tavolo, prima che apparecchiassi”
“io ho visto solo un sacchetto a fiori”
“ecco, quello! c’era dentro la torta… dove lo hai messo?”
“come c’era dentro la torta?! non mi hai detto niente. io il sacchetto l’ho preso e l’ho buttato lì, per terra, nell’angolo, vicino al bidone della carta da riciclare”
“hai girato la crostata di frutta, forse? l’hai capovolta? l’hai sbattuta in un angolo? il cavallo di battaglia di cindy? il lasciapassare per il cuore del suocero? dimmi che è uno scherzo!”
“pensavo fosse… boh! certo che l’ho girata! non mi avevi avvertito”
“mica andavo a pensare che tu trattassi la torta come fosse spazzatura!”
cindy è impallidita, elastigirl si è infuriata, mister i sosteneva che, non essendo stato avvisato, non poteva sapere alcunché, lui aspettava trepidante sotto casa la sua bella e la crostata spiattellata.
fortunatamente, la base di pasta frolla è rimasta intatta e la crema non si è mossa dalla sua sede. c’era solo un ammasso di pesche e lamponi accartocciati su se stessi, in un angolo della teglia. le due, con la frenesia creativa della disperazione, hanno ricomposto il ricomponibile, mentre elastigirl insultava il marito (“chiedi scusa, almeno!” “non devo chiedere scusa! è colpa tua che non mi hai informato sul contenuto del sacchetto” “adesso ti addento la giugulare! chiedi scusa!”) e cindy, sconvolta dall’incidente e non abituata al clamore dei litigi italiani, ripeteva, nell’elasti-orecchio frasi del tenore di “non preoccuparti. ci sono problemi più grossi di questo”, senza crederci nemmeno lei.
nonostante i tentativi di boicottaggio distruttivo di mister i, la crostata pare avere avuto un discreto successo e cindy è tornata dalla serata molto più serena e sollevata.
lui è partito per londra. ma tutto questo non finirà qui.
Noto che Mister I ultimamente è autore inconsapevole di sciagure domestiche (come la batteria della macchina ) avrà mica bisogno di riposarsi un po’?
Come non è finita lì? Vostro onore chiedo l’assoluzione di mister i. Non sapeva quel che faceva. Come tutti gli uomini ha solo un neurone, e pure mezzo sbatacchiato!
Uccidetelo! Che si butta la roba vicino alla spazzatura senza manco guardare di che si tratta?!?! Povera cindy!
Ahahah, delizioso…io tempo fa ho buttato una busta con tutta la spesa per una cena, l’ho scambiata per busta della spazzatura…mia moglie mi voleva scotennare e in fretta e furia abbiamo dovuto allestire una intera cena…questa ‘svista’ è parte dei racconti di famiglia!!!
mio marito invece una volta ha buttato come spazzatura una busta contenente le uova di pasqua dei bambini ancora incellophanate e pronte per essere regalate…
Il mio la busta pronta x la scuola con il costume per la recita. Non l’ho mai realmente perdonato…..
Temo che non potrò mai avere un au pair americana… se questo livello di clamore sconvolge una ststunitense, a casa mia non durerebbe 5 minuti. Che ci vogliamo bene, eh… ma urliamo sempre!!!!!
solidarietà.
a noi è capitato con la nostra torta di matrimonio – crostata alla frutta anche lei.
arrivata sul prato in montagna dove stavamo facendo il nostro “picnic di nozze” dopo 10 km di tornanti in macchina, ha un po’ risentito del percorso non proprio rettilineo.
qualche anima santa ha ricomposto il ricomponibile e noi abbiamo tagliato la torta terremotata, come da miglior tradizione.
Mio marito è riuscito a buttare il brodo vegetale (scambiandolo per acqua sporca) preparato con l’ultima carota, l’ultima zucchina e l’ultima patata presenti in casa di una neo mamma isterica (io) alle prese con le prime pappe…ancora glielo rinfaccio!!!
Anche il mio ex butto il mio delizioso brodo vegetale (usato peraltro per preparargli il risotto alla milanese che da lombardo adora) scambiandolo per acqua sporca! Ma mi sa che nel tuo caso eri più giustificata non avendo io neonati da sfamare urgentemente per casa 🙂
Mamma che pasticcio! Per fortuna s’è potuta recuperare… direi che qualche rappresaglia ci sta… basta che la puoi raccontare anche a noi 😉
Io l´ avrei ucciso !!!!!
Nooooooo… complimenti al relativo sangue freddo tuo e di Cindy! Credo che Mister I d’ora in poi controllera’ accuratamente il contenuto di qualunque sacchetto e/o borsa prima di classificarlo come spazzatura… davvero, ‘non mi e’ stato detto cosa c’era dentro’ mi sembra un po’ debole come linea di difesa…
elasti questo post, una vera chicca domestica, è una grande consolazione per me. mi è sempre sembrato incomprensibile come mio marito non vedesse cose proprio davanti ai suoi occhi e quando lo stesso atteggiamento ha cominciato ad averlo il nano grande ho ovviamente accusato i geni paterni, ma da mr i non me lo sarei maiiiii aspettato. forse il problema è quella x in meno…
Vero, vero, verissimo! Vanno programmati accuratamente, tutto deve essere perfettamente esplicitato, nessun minimo dettaglio deve essere lasciato alle sinapsi maschili…..e il mio è pure programmatore ?
Ah ah, anche il mio è programmatore. E se le direttive non sono chiare e precise combina dei pasticci o ti guarda come un marziano. Forse sono abituati a dettagliare tutto come le righe di un programma..
Tutto è bene ciò che finisce bene.
PS nel testo una torta è diventata trota 🙂
Mah, come sarebbe “non devo chiedere scusa”??? Quando si nuoce a qualcuno, anche se involontariamente, certo che si deve chiedere scusa! Non è questo che insegniamo ai nostri figli?
ma infatti non vedo l’ora di spaccargli la faccia!
e pensa che mister i e’ quello che mi sta piu’ simpatico di tutta l’elastifamiglia…
claire
Durante la ristrutturazione della casa mio marito è riuscito a portare in discarica lo scatolone che conteneva la rubinetteria nuova fiammante di uno dei bagni.
noooo…..
il mio durante la ristrutturazione dell’ufficio ha detto agli operai di portare via tutti gli scatoloni, compreso uno che conteneva un orologio nuovo fiammante e preziosissimo!!!
C’è una cosa che mi fa infuriare al di sopra di tutte le altre: quando mio marito combina qualche pasticcio e mi rifaccia di non averlo avvisato/informato/ricordato… Ecco, in quei casi divento una belva anche perché di solito io l’ho avvisato, informato e gli ho ricordato tutto ma lui non mi ascolta!
Uguale il mio. Secondo me è un problema tutto al maschile.
“Me lo avevi detto? Quando? STAMATTINA?! E ti pare che me lo ricordo? ”
Questo a casa mia è un classico.
Quello è il principale problema maschile: loro assumono, tirano conclusioni e naturalmente non chiedono. Del resto lo diceva anche la pubblicità: “l’uomo non deve chiedere mai” (pazienza, ci vuole pazienza)
anche a me cose del genere sono capitate…mio marito sostiene che dovevo informarlo…
ma ti pare che se ho della spazzatura la metto proprio sul tavolo?
ma ti pare che se trovi una busta sul tavolo da pranzo lo chiederai prima di buttarla ?
GG
soprattutto, ma non sei capace di distinguere la spazzatura in autonomia!?
elasti come e’ noto sto a un’ora da mister i
dammi il suo indirizzo che gli spacco la faccia
prometto che per quando torna a milano non avra’ piu’ i lividi
claire
ps
non ha scuse, la torta pesa! se sollevi una borsa ed essa pesa, almeno guardi dentro x vedere che c’e’, prima di stabilire che farne
e’ un riflesso normale e non ha niente a che vedere con i ruoli in famiglia o con l’essere professori universitari
guarda che non gli dico niente, gli spacco solo la faccia! non sapra’ perche’ ne’ che tu ce l’hai detto…
non potranno risalire a te
Claire
già, è quello che ho pensato anch’io.
il peso intendo 🙂
bè anch’io ho pensato al peso, non può non pesare una torta di frolla!!!
per una serata elegante un’amica mi aveva prestato una serie di pochette (pure di marca!) per vedere quale stava meglio con il vestito…
preparata la busta per restituirgliele, mio marito ha scambiato la busta per spazzatura! scene esilaranti per il recupero dal bidone…per fortuna era quello della carta e non dell’umido!
Dal tuo post e leggendo tutti i commenti, si può dichiarare con certezza che un uomo, quando prende in mano una busta di plastica, viene immediatamente sopraffatto da una forza misteriosa che lo spinge a buttare il sacchetto nella spazzatura.
Ergo: non è colpa sua ma degli alieni!!!!
Sob! io se provo a dire al Crucco ‘ehi guarda che sopra il tavolo c’e’ una busta con cose importanti: non buttarle via!’ mi becco un ‘… REALLY?!?!’ che per lui significa un ‘ma va’? pensi davvero che non me ne sarei accorto?’
grrrr: lo aspetto al varco! 😛
Claire
a quanto sembra, da me c’è un eccezionale scambio di ruoli.
di solito sono io la sventata che getta ciò che deve essere conservato. in compenso, ripongo con cura nei cassetti buste che, al successivo cambio di stagione, si rivelano piene di inutili cartacce. cos’avrò buttato al loro posto? 🙂
quel sant’uomo che ha ancora il coraggio di dividere il tetto familiare con me, invece, è un campione di ordine, precisione e pulizia. oh che fortuna, direte voi … ma siccome è incoercibile caratteristica della natura umana desiderare ciò che non si ha, vi assicuro che certe volte preferirei vivere accanto a un pasticcione!
qualcuna cambierebbe il mio col suo?
beba
beba
Ma……. Nooooooo! Sembra una barzelletta!!
Cindy in tutto questo fa molto bridget jones… 🙂
In tutto questo caos, perdonami la curiosità: dove hai trovato delle pesche a fine settembre?!
be’ io sto nel profondo centro ma il mio frutta&verdura le pesche le ha ancora, certo non sono proprio speciali, però volendo ci sono.
A Firenze, ancora oggi, le pesche davvero buone si trovano al mercato, dai contadini. Giovi
sono quelle bianche, di fine estate. (mi è partito il commento incompleto) giovi
Che fortuna! Qui si va avanti a uva e pere… dei contadini, sempre. E sono buone. Ma la frutta estiva è un’altra cosa 🙂
😦
in uk se vuoi mangiare km 0 da oggi e per sei mesi solo finghi e cavoletti di bruxelles!
io le pesche italiane me le sogno
(in compenso qui la stagione delle fragole dura da giugno ad agosto)
Claire
me le hanno portate con la cassetta di frutta e verdura che arriva ogni settimana attraverso una organizzazione di produttori locali e più o meno bio. anche io mi sono stupita ma pare esistano pesche tardive fino a ottobre. queste erano buonissime così la settimana successiva ne ho ordinati 10 chili e praticamente non mangiamo altro.
Vorrei proprio sapere come avrebbe reagito se uno dei suoi figli o elasti avessero gettato via “per sbaglio” qualcosa di importantissimo, che immaginavo fosse spazzatura… Lui le scuse le avrebbe desiderate o meno?! E che cavolo
Magari un articolo che sta revisionando 😀 hahahah
Monica
…io dico solo una cosa: secondo voi perchè madre natura ha scelto noi donne per la cura dei figli? Secondo me perchè se avesse incaricato gli uomini ci saremmo già estinti!!!!
certe madri fanno pure dei bei danni, eh!
L’eccezione che conferma la regola
avoglia se li fanno!!!
questo post e questi commenti mi hanno fatto veramente sentire parte di una comunità… non c’è niente da fare. se siamo etero dobbiamo prenderceli così! geneticamente limitati e concentrati su se stessi (anche nei casi migliori!)
buona giornata a tutte!
Una sera di questa estate, alla fine di una serata deliziosa, ho proposto alla mia amica di sposarla se avesse deciso di lasciare il marito. Lei mi ha riso in faccia e mi ha risposto che se si separasse mai e poi mai si sarebbe decisa a risposarsi di nuovo, ho riso come una matta anch’io. Affinità elettive?
no no ma siete pazze?
io non starei mai con una donna: le mie affinita’ elettive sono tutte per i maschi!
i miei migliori amici sono maschi!
io passo notti intere a parlare di tutto con i maschi!
con le femmine non mi capita, non so perche’
ed e’ cosi’ da quando ero piccolissima…
io sono totalmente disinteressata alla casa e ai figi (non ne ho) quindi non sento i problemi causati dai maschi! ma soprattutto di solito sto con uomini che si occupano perlomeno del cibo ed anche un po’ di casa ed organizzazione al mio posto…
Claire
PS
Il vero essere vivente da sposare e’ il CANE!
E di fatto non gli manca la parola: e’ il suo bello! 😛
prova ignorate please
(ELASTI il tuo sito non mi lascia piu’ commentare da anonimo ma se commento riempiendo il form non pubbblica piu’ i miei commenti – ragionpercui avevo smesso di riempire il form)
Claire