era successo una volta, un po’ di tempo fa. ed era stata una delle esperienze più terrificanti che avesse mai vissuto. era durata qualche minuto che era sembrato qualche giorno. lei, poi, lì per lì, si era talmente spaventata che, malgrado la teoria l’avesse studiata, aveva sbagliato tutto. ciononostante era finita bene e lei si era ritrovata, non ricorda come, seduta sul pavimento in sala, a casa altrui, ansimante, abbracciata a uno hobbit grande terrorizzato, con gli occhi lucidi e lo sguardo stralunato.
per notti intere, dopo, aveva sognato quei momenti convulsi, aveva rivissuto il panico, la consapevolezza di dover fare in fretta, la sensazione che il mondo può crollarti addosso, in una manciata di secondi.
pensava però che cose così succedessero una volta nella vita, anche perché temeva che non ne avrebbe retta un’altra.
e invece è successo di nuovo, sempre durante un pranzo della domenica, però a casa, intorno a una tavolata gigantesca con tutti i vecchi amici di nonno A, perché elastigirl, tempo fa, decise che, una volta all’anno, li avrebbe invitati tutti quanti, per stare insieme e per ricordare chi non c’è ma in realtà c’è più che mai. e quella volta all’anno era proprio oggi, quando lo hobbit di mezzo, in preda a entusiasmo mangereccio, ha inghiottito una gigantesca fetta di salame che si è bloccata lì, in gola, senza andare né su né giù.
e ha cominciato ad annaspare, proprio accanto a elastigirl, facendo un verso strozzato, con una paura incredula nello sguardo.
e mentre tutto si fermava intorno, perché è così che succede in questi casi, gli elasti-pensieri hanno cominciato a correre velocissimi, come impazziti. qualcuno degli amici di nonno A, forse, ha detto “capovolgilo!” e lei ha pensato “pesa 40 chili, come lo capovolgo?”, e intanto lo hobbit rantolava. e lei ha rivisto nella sua testa, a velocità centuplicata, quel video di un medico della croce rossa che spiegava le tecniche di disostruzione delle vie respiratorie dei bambini e la manovra di heimlich e si è chiesta perché in quel momento di terrore e follia, la mente riesca a ricordarsi un nome come heimlich.
e si è ritrovata ad abbracciare da dietro lo hobbit medio e a premere tra le costole sotto il diaframma, con due, tre, quattro colpi secchi, come se fosse stato un sacco di patate e non il suo bambino boccheggiante. e poi qualcuno ha detto: è uscito! il salame è uscito!
e lei e lui, tremanti, si sono accasciati sulla sedia e mister i, che non si era accorto di nulla perché era a caricare la lavastoviglie, è arrivato bello tranquillo dalla cucina, e lei, che di solito è astemia, si è bevuta un bicchiere colmo di vino rosso perché forse, altrimenti, avrebbe passato il pranzo e poi pomeriggio a tremare e magari anche a piangere un po’.
“be’ effettivamente a volte le mamme sono molto utili”, ha dichiarato lo hobbit di mezzo, che però non ha avuto bisogno di sostanze psicotrope per ricominciare a mangiare, pur dichiarando che mai più, in tutta la vita, assaggerà il salame.
Fatti abbracciare Claudia…
sei stata bravissima! Ricordo come se fosse ieri quando hai scritto della prima volta di questo incidente. Ho sudato mentre leggevo: perchè è la mia paura più grande. Cerco di superarla ogni volta…o di conviverci. E mi rendo conto che è assai più frequente di quanto si creda…che si possa rischiare la vita per cose del genere.
Tu hai fatto benissimo a scriverlo ancora.
Perchè occorre sapere e non fare finta di nulla!!
Grazie…
Claudia, 36 anni fa, avevo 3 anni ma lo ricordo come fosse successo ora, ciò che pensavo, come lo pensavo… il mio papà mi ha salvata.
Eravamo in cucina dopo cena, io ero già in pigiama pronta per la nanna, aspettavo mia mamma per la favola e le coccole serali. Lei era andata un attimo da mia nonna che abitava nella casa vicino alla nostra, nel frattempo mio papà lavava i piatti.
Un normale scenario domestico di una normalissima famigliola inbuna serata qualsiasi.
Io ho rubato un acino d’uva dal portafrutta accanto al lavandino con la rapidità che solo i bimbi hanno quando sanno di fare qualcosa di “proibito”. Il resto lo puoi immaginare…
Il chicco in gola, la mancanza di respiro, la paura… non ricordo dolore, solo la consapevolezza di averla combinata grossa e la speranza che, facendo finta di niente, sarebbe passato.
Fortunatamente il mio papà, insospettito dal silenzio, mi ha trovata in bagno e mi ha capovolta battendomi la schiena. Il chicco é uscito, come la fetta di salame fortunatamente.
La vita é un continuo bivio… penso spesso a chi é stato meno fortunato di noi, di voi.
Un abbraccio caldo, enorme, solidale!!!
Berty
Come ti capisco. Non è successo a mia figlia ma a mio suocero. Ci stava rimettendo le penne ma io…beh gli ho salvato la vita. Ma ho tremato a lungo per l’adrenalina … che paura.
Per fortuna è andato tutto bene. Complimenti per il sangue freddo. Grazie di aver condiviso.
Sei stata bravissima! E molto coraggiosa. Un abbraccio
Proprio la settimana scorsa ho passato l’intero sabato pomeriggio ad un corso di primo soccorso pediatrico, provando e riprovando le manovre di disostruzione. Sperando di non doverle mai usare, ma per essere pronta se dovesse essercene bisogno. Sei stata bravissima… E grazie di avercelo raccontato.
brava, devo farlo assolutamente anch’io.
Oddio…che incubo…attimi. attimi
Brava ! Hai salvato la situazione . Spero che non ti capiti piu
Io ho fatto un anno fa il “corso” che quel medico del video che dici tu fa qui a Roma ma la verità è che fare la manovra di heimlich per una persona che non l’ha mai fatta se non una volta sul manichino non è per niente semplice non so se sarei in grado di farla …. Brava!!!!
Intanto per mantenermi un po’ allenata al l’ansia mia figlia “sviene” in seguito all’apnea da pianto …non so se ti sia mai capitato ma è’ un altro argomento di cui si dovrebbe parlare perché ogni volta che capita i figli si riprendono in poco ma rischiano di diventare orfani perché i genitori/nonni sono vicini all’infarto….(e’ bruttissimo sembra quasi il bimbo -che, mi è’ stato detto dai medici, non corre alcun pericolo – abbia una crisi epilettica perche si irrigidisce tutto e manca per qualche secondo …bisogna soffiargli in viso )
questa cosa è successa a mio nipote, che allora aveva qualche mese, qualche mese fa… credo di aver rischiato di rimanere senza cognata e senza fratello.
bruttissimo. loro si sono fatti un giro con l’ambulanza in pronto soccorso per scongiurare il peggio, che paura.
Le manovre di disostruzione pediatrica dovrebbero essere un corso OBBLIGATORIO per qualsiasi genitore, nonno o babysitter (oltre che per qualsiasi operatore che lavora nel campo dell’infanzia, dal nido alla materna alla primaria). Sapere cosa fare in quei momenti… una manciata di secondi possono salvare una vita.
Se posso, consiglio a tutti di frequentare un corso per farsi spiegare cosa fare e soprattutto cosa NON fare, o studiarsi i video della Croce Rossa e tenersi un poster esplicativo appeso al frigorifero. Si salvano le vite, così.
Complimenti per il sangue freddo e soprattutto per esserti informata su cosa fare in quei casi. Un abbraccio.
Concordo in pieno! anzi di piu’ dovrebbero insegnarlo anche a scuola ai bambini e ai ragazzi perchè potrebbe capitare a chiunque! Io ho fatto il corso di primo soccorso per lavoro e mi sono trovata nella situazione di praticare la manovra di Heimlich a mia figlia….fortuna che ero lì!
Ho spiegato anche a mia madre e mia suocera come fare dato che lascio loro i miei 3 bambini.
Inoltre ho letto da qualche parte che è la prima causa di morte nei bambini…
Claudia parlane piu’ che puoi perchè è importante non far calare il silenzio su queste manovre!!!
Grazie.
Ciao
Elena
…sei una forza!!
Non ci voglio proprio pensare! Abbiamo fatto il corso sia io che mio marito, mesi fa, abbiamo tappezzato l’ufficio, la scuola, casa, con le locandine esplicative per paura di dimenticare il da farsi.
Io sono sempre stata fobica sull’argomento tanto che mio marito ancora mi rinfaccia un panino al prosciutto che non ho voluto fargli mangiare una delle prime uscite insieme perchè guidava.
Ora non dico di essere più tranquilla, ma almeno non si richia di fare qualcosa di sbagliato come ad esempio infilare le dita in bocca per cercare di estrarre l’oggetto e rischiare di mandarlo ancora più giù e compromettere la situazione. Insomma se vi capita fate il corso, i primi 20 minuti starete inebetiti ai racconti di come non si sono salvati tanti bambini, ma poi con la pratica dei successivi 30 minuti vi sentirete più sicuri! Elasti sei stata grande!!!
(per info sui corsi http://www.twolife.eu)
anche io consiglio a TUTTi di fare il corso operativo, non quello dove mostrano e basta ma proprio quello dove epr due ore ti fanno provare e riprovare sui manichini.
è utilissimo soprattutto avere ben presente cosa NON fare: ad esempio, finchè c’è tosse NON bisogna assolutamente iniziare le manovre perchè siginifca che c’è ancora passaggio di aria, e fare le manovre implica il grossissimo rischio di mandare l’ostruzione nelle vie aeree.
altra cosa da non fare, che purtroppo sento invece che tanti fanno, è cacciare le dita in gola, dare pacche sulla schiena o mettere a testa in giù
Mi unisco al coro! Bravissima, e tutti, tutti dovrebbero saperne di più.
Mi ricordo che a una lezione del corso preparto una mamma e un papà chiesero all’ostetrica cosa bisognasse fare se il bimbo si fosse strozzato, e la risposta fu: Basta stare attenti prima, così non succede. Io rimasi allucinata. Come si fa a dare una risposta del genere?? Appena arrivata a casa mandai i link dei video a tutte le mie future co-mamme.
Dicono che poi sul momento è difficilissimo ricordare il da farsi. Non lo so, per fortuna fino a oggi non ho mai dovuto scoprirlo, ma una cosa è certa: se conosci la teoria, almeno una possibilità di metterla in pratica ce l’hai; se non conosci neanche la teoria, non puoi certo inventartela. E anzi, come hanno già detto ladyoscar e fra, rischi di fare qualcosa di sbagliato e complicare la situazione.
Brava Elasti, bravi tutti voi che avete salvato la vita a qualcuno! Io ora vado a rivedermi i video.
piango di sollievo.
grande! 🙂
(Il sistema mi dice che il commento deve avere almeno 15 caratteri e il mio ne ha solo 10. Beh, raccontandotelo dovrei averi risolto il problema)
cara Elasti, ti leggo sempre (anche se silenziosamente) e stavolta mi sento di condividere con te questa mia esperienza….
Avevo circa 4 anni ed ero con mia mamma a casa dei nonni paterni. Mia nonna mi diede due caramelle e mi disse: quella grande è per tua sorella e l’altra è per te (mia sorella ha 5 anni più di me). Io che ero stragolosa di caramelle e probabilmente invidiosa di mia sorella, ingoiai subito la caramella destinata a mia sorella. Questa mi si piazzò in gola e io cominciai a non respirare più… mia mamma comincio a provare a battermi dei colpetti sulla schiena e mi capovolse nel tentativo di farmi espellere la micidiale caramella ma niente…
mi prese in braccio e si precipitò giù dalle scale per portarmi ad un pronto soccorso lì vicino quando ad un certo punto io riuscii a deglutire e la caramella andò giù lasciandomi in lacrime e cianotica per la mancanza di ossigeno…
Cosa mi ha salvato la vita? Il fatto che cercavo di pronunciare la frase “Cosa succede?” perchè ero indispettita dal fatto che mi stessero portando fuori senza mettermi il vestitino bello, quello “per uscire”, lo sforzo di pronunciare le parole riuscì a farmi deglutire e mi salvai
Il risultato? io ovviamente stavo benone, mia mamma penso fosse morta di paura, mia nonna è svenuta ma…. prima di svenire … aveva fatto in tempo a chiamare mio nonno dicendogli “vieni, presto presto… la Claudia sta morendo!!!”
mio nonno, che faceva l’agente assicuratore, ovviamente si precipitò e nella foga di arrivare tamponò una macchina, non volendo fermarsi perdendo tempo prezioso lasciò portafoglio e documenti in mano all’ignaro automobilista tamponato e si precipitò a casa trovando me, tranquilla e beata che giocavo, e mia mamma e mia nonna morte di paura…..
Da quel momento in avanti mia nonna frantumava in pezzetti minuscoli qualsiasi cosa prima di farmela mangiare … e la cosa è proseguita fino a quando ho avuto circa 14 anni !!!! 🙂
un giorno vedo un mio amico per strada, ci mettiamo a parlare e lui gesticolando perde la fede. l’anello rotola un po’ di ferma, lo raccolgo, lo riconsegno a proprietario che con la faccia stravolta mi chiede “oddio, ho perso la fede, cosa vorrà dire?!?!?”.
molto tranquilla gli rispondo “vuol dire che la devi far stringere”.
quindi credo che oltre ad imparare la manovra magari sarebbe anche il caso di tagliare il salame – e altro – in fette più sottili.
Che commento arguto. Certo, gli facciamo il pappone fino a vent’anni…
certo che anche il tuo di commento è profondo…
consigli utili, certo non è una rivista scientifica ma direi che è utile per qualche pillola di buonsenso http://www.donnamoderna.com/mamme/salute-bambini/tagliare-cibi-prevenire-soffocamento
Marina, lo hobbit medio è grandino ormai, non dovremo tagliare la roba nei piatti ai “bambini” fino alla maggiore età? Inoltre, se leggi sotto, puoi vedere come spesso accada anche alle persone adulte. Leggo di madri, nonni e così via disostruiti con Heimlich solo qualche commento più in basso. Dobbiamo tagliare tutto a pezzetti anche alla suocera? La verità è che imparare la manovra è utile per tutti e per tutte le età (di più con i bambini, ovvio) e un commento come il tuo (lo dico in maniera pacata e senza cercare lo scontro) può al massimo far sentire in colpa Elasti o le madri a cui è successo. Meno utile che imparare la manovra di Heimlich 🙂
non era mia intenzione far sentire in colpa elasti bensì evidenziare che oltre alla manovra forse bisognerebbe imparare a mangiare bocconi delle giuste dimensioni. questo era il senso del mio commento. un incidente cerchi di risolverlo sul momento ma vai a cercare le cause a monte per evitare che si ripeta in futuro.
imparare a masticare no?
Ma come si fa a pensare e scrivere un commento simile?!
ma che scemenza! Non ti è mai andato per traverso qualcosa?
da soffocare no!
Complimenti, ammiro la tua lucidità.
Che spavento incredibile, panico puro. Brava davvero, per fortuna hai avuto la lucidità di fare proprio le cose che andavano fatte, io sarei svenuta, credo.
Ne parlavo proprio ieri con mio marito, di cosa fare quando capita di rischiare di soffocare. Specialmente se chi rischia di soffocare pesa 80 chili (come ti capovolgo, se capita?). Vado a studiare Heimlich, subito. E tu, il vino, te lo sei meritato tutto.
Che ricordi! Mi è capitato tre volte, anzi di più, di dover intervenire con la manovra di heimlich. Una volta con mia mamma tanti anni fa. Ricordo che ero al telefono con il mio babbo quando ho sentito che mia mamma in cucina faceva dei versi strani…e gli ho detto vado a vedere cosa succede…aveva un pezzo di frutta in gola. Ho fatto la manovra di heimlich che mi avevano insegnato ad un corso di primo soccorso. La seconda volta con la nonna del mio compagno che a 101 anni le è andato per traverso un pezzo di carne. Ricordo di aver pensato che una costola rotta, dato che era seduta, sarebbe stato il male minore!!! E’ mancata l’anno dopo! E poi con il nano grande quando cominciava a mangiare cibi solidi…ecco, questi ultimi sono stati i momenti peggiori. Vedere il proprio piccolo diventare paonazzo e avere le cinghie del seggiolone agganciate..oddio non ci voglio più nemmeno pensare. Comunque da quel momento sono sempre state slacciate. In ogni caso credo sia un imperativo categorico seguire un corso di disostruzione delle vie aeree, si salvano davvero vite.
Una cosa fondamentale che ricordo è che se c’è tosse non bisogna intervenire con colpetti sulla schiena. Sta passando ancora aria e la situazione può risolversi da sè, solo dopo occorre intervenire con la manovra specifica.
per fortuna questi corsi sono sempre più frequenti non solo in video (perchè provare su un manichino è un’altra cosa). ne hanno organizzato sia alla scuola materna che elementare dei miei figli. dove per altro hanno comprato anche il defibrillatore. vengono i brividi solo a pensarci…
e complimenti a te per la lucidità, che in quei momenti non è scontata
Il post della prima volta mi e’rimato talmente impresso e mi e’ capitato così’ spesso di ripensarci, che quando ho letto il titolo la mia mente e’ volata subito all’episodio. E adesso pero’ il corso alla croce rossa l’ho prenotato. Andrebbe fatto di routine per tutti i genitori.
Grazie Elasti per condividere la tua esperienza. Mi ha fatto molto riflettere. Siccome sono rappresentante di classe nella scuola dei miei figli, mi piacerebbe molto proporre di organizzare uno di questi corsi, nonché di appendere dei manifesti nella scuola, come ho appena letto che ha fatto un’altra lettrice. Avete qualche suggerimento di organizzazioni alle quali posso rivolgermi per un’iniziativa di questo tipo a Milano? Grazie mille.
Il corso che io ho seguito presso l’asilo nido era organizzato dalla Croce Rossa. Potresti rivolgerti presso qualche sede in zona.
Grazie mille per l’info.
E’ successo anche a me, poco più di un anno fa, quando la mia bimba aveva 15 mesi. Ha messo in bocca un pezzo di pane e io, che a dire il vero ho sempre avuto “la fissa” su questo tema, ho pensato che fosse troppo grosso per lei (che per pigrizia spesso non mastica bene..). Ho provato a toglierglielo, ma non ci sono riuscita. Ed ho pensato “Sei la solita esagerata .. che vuoi che succeda!”. Però sono stata ad osservarla e … in un attimo il boccone le si è bloccato in gola, senza che risucisse più a respirare. Mi ero detta 1000 volte che avrei dovuto fare un corso per la procedura di disostruzione, ma poi una cosa, l’altra e quell’altra … però avevo guardato e riguardato e riguardato ancora il video su internet. Beh, all’inzio ho avuto due minuti di panico puro e non avevo idea di cosa fare, poi ho ripercorso (certamente non in modo lucidissimo) le immagini del video e l’ho messa prona sulle mie ginocchia e al terzo colpo intrascapolare il boccone è uscito di botto.
In ogni caso, appena mi sono accorta che il boccone si era bloccato, ho detto al papà di chiamare l’ambulanza e di spiegare cosa stava succedendo (dicono di allertare i soccorsi solo quando le manovre non danno frutto, ma onestamente ho pensato che, in caso, non ci sarebbero stati minuti da perdere).
L’ambulanza alla fine non l’ha chiamata, perchè il tutto si è risolto in pochissimo.
Lei prima ha respirato. Poi ha pianto.
Io, una volta tanto, sono stata risconoscente al lato apprensivo del mio carattere, che mi ha dato modo di essere preparata a questa situazione.
Da allora tutto tritato sino allla maggiore età … 😉
complimenti per la lucidità, io non ce l’avrei in certi momenti
Complimenti per la lucidita’.
A chi dice che non ce l’ha in quei momenti ricordo che il corpo e’ una macchina fantastica programmata per la sopravvivenza e fornita di risorse inaspettate. Xex io quando ho fatto l’incidente in motorino mi sono: tolta da in mezzo la strada, tolta il casco, TOLTI GLI ANELLI in caso la mano che avevo battuto si gonfiasse (in effetti poi si e’ rivelata fratturata), chiamato il moroso e comunicato dov’ero, visto che i passanti avevano chiamato l’ambulanza. A quel punto, e SOLO a quel punto, sono svenuta! Sono stata io? NO! Io non ho fatto nulla, ha fatto tutto qualche automatismo nel mio corpo.
Comunque Elasti adesso so perche’ la mia amica neomamma ha fatto quel corso di manovre antisoffocamento infanti e l’ha pubblicizzato su facebook! Io credevo che si stesse solo vantando invece era una opera pia!!! Pubbilcita’ Progresso!
Quests estate è successa la stessa cosa a mio figlio di sei anni,maledetto prosciutto crudo, eravamo in un luogo pubblico e grazie al cielo un passante ha visto la scena e lo ha salvato. Ci ho messo giorni a riprendermi ma non scorderò lo sguardo di mio figlio in quel momento. Quando ci penso mi viene ancora da piangere… ti abbraccio claudia