Nonsolomamma

uomini neri

stasera, a cena.
“sai, mamma, cosa è successo oggi a scuola?”
“no, racconta, hobbit grande”
“era l’ora di musica e, improvvisamente, sono entrati due tizi vestiti tutti di nero”
“…”
“ci hanno ordinato di alzarci, di mettere le sedie sotto il banco e le mani dietro la testa”
“erano le guardie imperiali?”
“o i cavalieri neri…”
“o magari i mangiamorte!”
“o i dissennatori!”
“fatelo continuare. comunque è veramente inquietante questa storia…”
“è legale?”
“spero bene di sì, cindy!”
“poi cosa è successo?”
“ci hanno chiesto di uscire dalla classe in fila per uno, sempre con le mani dietro la testa e, in corridoio ci hanno divisi tra maschi e femmine e ci hanno fatto mettere con la faccia al muro”
“ma come??? e l’insegnante?”
“zitta”
“scusate, ma se in una scuola americana succedesse una cosa del genere, i genitori farebbero una rivolta, occuperebbero l’edificio, andrebbero completamente fuori di testa…”
“be’, in italia no, però, effettivamente non è normalissimo…”
“poi vi hanno sparato?”
“no che non ci hanno sparato, altrimenti mica sarei qui a raccontarlo, no?”
“e dopo cosa è successo? mi sta venendo l’angoscia!”
“io denuncerei la scuola…”
“magari era una prova di evacuazione di emergenza”
“con dei tizi vestiti di nero che ti fanno camminare con le mani dietro la testa e ti mettono faccia al muro?”
“effettivamente è strano…”
“e dopo?”
“ci hanno portato in auditorium, dove hanno fatto uno spettacolo che raccontava quello che succedeva ai bambini nei campi di concentramento. e c’era anche il figlio di un signore che è morto in un campo. e ha letto le lettere che suo papà mandava alla sua mamma. e alla fine un mio compagno è scoppiato a piangere”
“…”
“allora non erano mangiamorte i tizi vestiti di nero”
“no, erano attori. sono venuti a scuola per il giorno della memoria che però non era mica oggi”
“ma voi lo sapevate? vi siete spaventati?”
“più o meno”
“più o meno cosa?”
“più o meno tutti e due”.

99 pensieri riguardo “uomini neri

  1. Ma voi genitori non ne sapevate nulla? Se è davvero andata come ha raccontato sneddu è quanto meno discutibile…se fosse successo nella classe di uno dei miei figli, così senza nemmeno aver preparato i bambini, io mi sarei precipitata dal dirigente! Condivido l’obiettivo ma la modalità è agghiacciante….

  2. Si , appunto: al più piccolo! E senza che voi genitori – non dicono bambini , che magari qsa avranno anche saputo chissà , ma cosa poi è come sia stato loro spiegato…sempre 6 anni hanno – Sapeste nulla? Non vogliamo esagerare , ma credo che si possano oggettivamente pere gli estremi per una richiesta .. Quanto meno di chiarimento! Non si possono affrontare temi del genere in prima elementare – già l’affronatrlo in se è materia di discssione e ampio dibattito – in questo modo senza coinvolgere e informare i genitori ! Ma perde nn esiste ancora un pizzico di buon senso ? Non giudico la scuola nello specifico , probabilmente il problema è un po’ poi a monte : cert cose dovrebbero proprio non accadere , mancano sistemi di controllo e di dialogo genitori – insegnanti …

  3. Fosse successo a me, mi sarei davvero spaventata, soprattutto considerando cosa purtroppo si sente sempre più spesso in giro.
    Fosse successo ad una me dodicenne, non saprei: forse, meno carica di sospetti, timori e consapevolezze, avrei avuto meno paura e avrei capito da subito che si trattava di una recita: e paradossalmente, sapendo meno, avrei avuto ragione.
    Comunque boh, a me è venuta l’ansia solo leggendo 😦

  4. Condivido il dubbio di Cindy: ma è legale? Spero che Elasti abbia tralasciato alcuni dettagli, perché se le cose sono veramente andate così non c’è giorno della memoria che tenga, si invia immediatamente una richiesta scritta di spiegazioni al Dirigente, e se non arrivano chiarimenti, esposto al Provveditore. La terapia d’urto se la facessero a casa loro. Insomma, voi che reazione avreste se la stessa cosa venisse portata in scena nel vostro ufficio senza che prima ne siate stati messi al corrente?

  5. noi in famiglia facciamo educazione parentale, mio figlio ha la stessa età del tuo piccolo e non va a scuola; una scelta fatta per tanti e diversi motivi, tra i quali anche il fatto che a scuola gli insegnanti possano decidere cose del genere senza parlarne prima con le famiglie, dando la possibilità di scegliere se far partecipare o meno un bambino di sei anni a una situazione per la quale potrebbe non essere ancora pronto…esporre indiscriminatamente bambini piccoli a una emozione così forte mi sembra una violenza, andrebbe quanto meno ponderato con i genitori

    1. Scusa, sai leggere? È il grande che racconta. Educazione parentale, ottima per creare persone di vedute ristrette e ignoranti come ciuchi

      1. nella prima versione non era specificato di chi si trattasse…e comunque avrei detto lo stesso anche nel caso di un ragazzino di 12 anni…la scuola ha l’obbligo di aggiornare le famiglie su tutte le attività che propone, curriculari ed extra-curriculari, ed io genitore ho tutto il diritto di poter scegliere se far partecipare o meno mio figlio…sull’educazione parentale i luoghi comuni sono sempre i più facili, se non sai di cosa si tratta e non provi a informarti, utilizzando l’apertura mentale che sicuramente la scuola ti ha fornito :))

  6. A me suona un po’ strano che le famiglie nn vengano coinvolte prima spiegando i progetti (in questo caso a mio avviso molto discutibili, non nelle intenzioni ma nelle modalità sicuramente). Propenderei per una licenza poetica di Claudia. Altrimenti è un fatto grave.

    1. anche secondo me si è concessa una licenza poetica. Ad ogni modo, credo che i ragazzi siano stati preparati in qualche modo e che il grande abbia raccontato in modo da stupire la sua di platea.

      1. si, secondo me anche il fanciullo grande si e’ concesso una licenza poetica per drammatizzare la cosa..

    1. Sicuramente è una cosa per ragazzi delle medie, ops, secondaria, avranno visto che la prof benché silenziosa non era spaventata, io lo trovo molto coinvolgente, dirlo ai genitori avrebbe rovinato la sorpresa 😉

      1. Ah coinvolgente dici? E se la stessa cosa venisse fatta in un posto di lavoro, in un ufficio ad esempio, senza che il capo avverta gli impiegati, così lo scherzone del cacchio viene meglio, cosa credi che succederebbe? Per me partirebbero denunce a pioggia. Oppure, visto che si tratta di alunni minorenni, in nome dell’insegnamento vale tutto? Eddai!

      2. qui le esercitazioni di evacuazione NON sono preannunciate e ti assicuro che ehm quando suona la sirena te la fai sotto!
        (lavoro in un grosso centro di ricerca che contiene di tutto, da sostanze darioattive a infiammabili a chimicamente pericolose, nonche’ due esperimenti di fusione nucleare e varie altre cose ‘sperimentali’ tipo auto senza conducente, pile a idrogeno ecc ecc)

  7. Effettivamente….i bambini che ultimamente sono bombardati di notizie alla tv su terrorismo, isis, attacchi vari…un’ esperienza del genere può essere angosciante… aggiornaci va!

  8. Anche fosse il
    Grande , nn cambia affatto a
    Sostanza : diritto di informazione su ciò che accade a scuola e coinvolgimento dei genitori . Quando si tratta di temi come questi, in le modalità descritte , non ci sono margini che giustifichino l’accaduto .

    1. a 12 -13 anni i ragazzi ( non solo quelli di oggi ma anche quelli di ieri e dell’altro ieri) fanno esperienze che non racconterebbero ai genitori nemmeno sotto tortura. probabilmente le hai fatte anche tu ma fai finta di non ricordarlo. Pensa che bello , il ragazzino che magari si è appena appartato con la compagna all’intervallo che pretende che la scuola chieda a sua madre se la lezione di storia fa più o meno paura ed è adatta al suo animo sensibile.

      1. scusa ma non vedo come si relazionino i due eventi. un conto sono le esperienze che il ragazzo può fare in autonomia con i suoi coetanei, un conto esperienze proposte dalla scuola.

  9. Io non capisco da cosa volete difendere i bambini e i ragazzi , dalle emozioni ? Tutto deve essere prima valutato e predigerito dai genitori ? È da questi eccessi di protezione malsana che nascono bambini incapaci di empatia e di reazione di fronte agli eventi. abituati ad avere filtri e schermi fin da piccoli poi per forza vanno in crisi per un brutto voto o scoppiano di rabbia ad ogni frustrazione .

    1. sai che si può morire di paura o per una forte emozione?
      anche a 11 anni?
      con quello che succede al giorno d’ oggi poteva benissimo essere una situazione reale

      1. sai che forse lo stesso spettacolo lo avranno portato in altre scuole ed avranno visto che a 12-13 anni si può sopportare un pochino di tensione e sconcerto nei pochi minuti che ci vogliono per arrivare all’auditorium e capire che è una recita ? Se fossero entrati urlando e con armi finte potrei capire un po’ di preoccupazione, ma così non è stato. Il problema è che quel che succede al giorno d’oggi qui da noi è quel che vivono milioni di persone ogni giorno nei loro paesi martoriati dalla guerra e che vivevano i nostri nonni. Se i ragazzi si sono anche solo per un istante immedesimati in una situazione che loro sono così fortunati da non dover vivere allora un minimo di risultato si è ottenuto.
        I ragazzi non sono deficienti sono in grado di distinguere il vero dal falso e il buono dal cattivo se viene loro data la possibilità di essere partecipi delle proprie emozioni senza che i genitori si mettano sempre in mezzo a giudicare cosa è adatto e cosa no.
        Poi se vogliamo che a scuola si insegni solo informatica, inglese e impresa allora è un altro paio di maniche.

      2. manu
        per tua fortuna non hai idea di quante persone/bambini soffrano di pericolose patologie cardiache che non si sono mai manifestate ma che in situazioni di forte stress, paura spavento lo fanno…e purtroppo è troppo tardi

      3. quindi la soluzione è niente emozioni? credo che se ci fosse stato un ragazzo notoriamente cardiopatico gli insegnanti avrebbero di certo preso provvedimenti e chiesto modifiche . Dal racconto per come è scritto mi sembra che non fossero poi così terrorizzati .

    2. Manu, condivido totalmente i tuoi commenti.
      Purtroppo tanti adulti infantili impediscono anche ai loro figli di crescere e addirittura boicottano appena possono tutto ciò che per i ragazzi sarebbe un’ opportunità.

  10. Commento di fratello dodicenne: se lo fanno nella mia scuola prendo lo smartphone e di nascosto allerto la polizia, poi vediamo come si divertono gli attoroni.

    1. immagino la scena, arriva la pattuglia dei carabinieri (se immagini le teste di cuoio in assetto antisommossa e gli elicotteri forse è arrivato il momento di spegnere la televisione) e si trova di fronte a dei ragazzi delle medie nell’auditorium che fanno lezione di storia attraverso una rappresentazione teatrale e i racconti di testimoni .
      Risultato: il ragazzino autore della telefonata viene etichettato come fifone cagasotto e preso per i fondelli ad imperitura memoria, il momento educativo viene vanificato e i ragazzi tornano a casa raccontando che sono arrivati i carabinieri perché un loro compagno li ha chiamati. A nessuno rimane impresso un bel niente di utile.
      però oggi voglio essere ottimista e se almeno un ragazzo si è commosso forse c’è speranza per il genere umano.

      1. Infatti, è un segnale incoraggiante che ci sia stata una reazione del genere ed è incoraggiante scoprire che la scuola aderisca a simili iniziative.

      2. Lo ho pensato anch’io. Una decisione molto forte, da parte della scuola, ma anche coraggiosa e di impatto, se la guardi da un altro punto di vista. Quando hanno portato la classe di mio figlio ad un incontro in cui spiegavano di Falcone e Borsellino e di quanto era successo più di qualcuno ha pianto, e io sono stata contenta che mio figlio fosse uno di loro.

  11. Insomma, state calmi! a me non sembra che questi attori abbiano traumatizzato nessuno! Non hanno usato armi giocattolo e non erano vestiti con divise militari…hanno solo trovato un modo stravagante per attirare l’attenzione….e se l’obiettivo era far rimanere impresso un evento storico grave, mi sembra che il risultato sia stato raggiunto pienamente.
    I genitori tendono a voler proteggere i figli da tutto…ma alle volte ferisce di piu’ uno sguardo o una parola che noi non abbiamo nemmeno notato perche’non possiamo essere sempre con loro e vivere al loro posto.

  12. che mamme ansiose che siete … tante peró portano i figli tra i 6 ed i 10 anni a vedere Star Wars… e l’ansia per lotte con le spade laser? oppure finché é fiction, il film non ci si spaventa? Ma pure il teatro é una fiction, o è un terrain da intelletualoidi?
    Inoltre: Non si tratta del piccolo, si legge dalla stesura del dialogo, mancano le “R” del trezo.
    Alle medie si legge Anna Frank, allora perché non farli interagire in un pezzo teatrale dove si capisce un po’ come deve essersi sentita anche Anna?

  13. Stiamo calmi, ragazzi……. oppure vogliamo davvero confermare lo stereotipo della mamma italiana iper-protettiva?
    Lo Hobbit ha detto che “più o meno” erano stati avvisati, ergo, nessuna tragedia, al massimo un po’ di sorpresa.
    E mi pare una gran bella iniziativa, una volta tanto, cercare di far capire (anche se solo in minima parte) ai nostri ragazzi stra-viziati, stra-coccolati e stra-protetti che non sempre e non per tutti è stato così in passato. Bella l’iniziativa e bella la modalità. E a quelli che sostengono che i genitori dovevano essere informati (e chi ci dice poi che non lo fossero…..) io ricordo che non potremo sempre essere lì a difendere i nostri figli da ogni problema, da ogni pericolo, da ogni sasso di inciampo: bisogna anche dare loro gli strumenti per farlo da soli.

    1. … comunque è successo alle medie, non in prima elementare, e lo hobbit grande ha detto che erano stati “più o meno avvisati”!

      1. il mio commento non andava qui, ma era una risposta a Marina (n.8). Qui volevo applaudire anch’io Roberta!!!

  14. se li avevano avvertiti allora tutto ok, sanno che ci sarà una finzione, ma provano in prima persona l’esperienza…
    se non li avevano avvertiti allora è gravissimo, un bambino potrebbe rimanere traumatizzato per mesi e mesi, uno con la sensibilità e la fifa del mio sicuramente

    1. a 12-13 anni? traumatizzato per una cosa che si risolve in tre minuti , cioè dall’uscita dalla classe all’arrivo all’auditorium della scuola ?

  15. A quanto pare, più o meno erano stati avvisati, non lo trovo così drammatico. Putroppo si tende a dimenticare la storia e a rifare gli stessi errori, siamo circondati da violenza e cattiveria. Educare i nostri figli ad un mondo migliore non è sbagliato, far rivivere per un momento, anche se con una finzione teatrale, il dramma di quel che è stato, lo trovo interessante ed educativo. Proteggerli dalle emozioni forti invece lo trovo rischioso, devono essere in grado di gestire le emozioni e solo vivendole, lo imparano.

  16. Il fatto che abbia raccontato l’accaduto alla famiglia riunita per la cena è da notare: se fosse stato spaventato credo ne avrebbe parlato subito con Elasti o Cindy (anche se con gli adolescenti non si può mai sapere), invece ha atteso un momento di condivisione per condividere appunto questa esperienza e il suo stato d’animo. L’obiettivo ha raggiunto non solo lui ma tutta la famiglia. Inoltre dubito fortemente che nei giorni precedenti gli insegnanti di riferimento non abbiano affrontato l’argomento, suscitando sicuramente meno interesse degli uomini in nero

    1. non solo , l’ha raccontato nel modo giusto per creare tensione ed attesa, risultato che non avrebbe ottenuto partendo dalla fine e spiegando che all’interno della commemorazione della giornata della memoria erano stati invitati degli ospiti a leggere lettere di prigionieri e degli attori che erano venuti a prenderli in classe vestiti di nero e facendogli tenere le mani sopra la testa come succedeva ai tempi

  17. allora, lo hobbit grande, alla fine del racconto, ha detto che più o meno erano stati informati prima. poi, dato il perenne stato di stordimento in cui versano a quell’età, magari li avevamo preparati per filo e per segno e lui vagamente si ricordava di aver sentito parlare di questa cosa. i genitori, almeno per quel che mi riguarda, non ne erano informati ma direi che se i ragazzi sapevano, non c’era bisogno di dirlo anche ai genitori ex ante.
    lui mi sembrava colpito e mi pare abbia colto molto bene il messaggio e non è uno che ha chissà quali antenne… quindi io direi che è stata una iniziativa positiva è riuscita.

    1. Brava Claudia; aggiungerei anche (con cognizione di causa, visto che conosco il perenne stato di stordimento dell’età avendo io in casa un 13enne malmostoso…..) che non escluderei a priori la possibilità che il compito di informare i genitori fosse stato affidato proprio a quegli storditi, gli stessi che normalmente ci consegnano gli avvisi della scuola (a) se va bene tre minuti prima dell’evento oppure (b) se va male un mese dopo che si è svolto…. sigh….

  18. Alcuni anni fa un’insegnante di un liceo fiorentino fece ben di peggio simulando in classe le leggi razziali e non solo nessuno gridò allo scandalo, ma la sua iniziativa fu lodata http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/firenze/cronaca/2011/01/28/news/classi_solo_per_i_fiorentini_la_prof_simula_le_leggi_razziali-11792 Da insegnante io vedo ogni giorno gli effetti deleteri di un’educazione sempre più protettiva… I genitori dovrebbero riporre più fiducia nella scuola, invece che remare contro…

    1. ” I genitori dovrebbero riporre più fiducia nella scuola, invece che remare contro…”
      Parole sante! Io non mi stanco mai di ripeterle ai genitori degli amici e/o compagni di classe di mio figlio.
      E non mi stanco mai di stupirmi quando mi rendo conto che invece molti di loro la pensano diversamente e sono pronti a difendere i loro figli a spada tratta anche (e soprattutto) in caso di comportamenti scorretti dei loro pargoletti 😦

  19. Io credo che sia stata una modalità utile a far rimanere il concetto bene impresso nella mente dei ragazzi. Inoltre è stato appurato che gli stessi ragazzi erano stati informati. Alle mamme iperprotettive mi sento di dire che dovremmo dare ai nostri ragazzi gli strumenti per gestire e superare i momenti difficili, e non solo a rimuovere tali momenti o le loro cause dalla loro strada, perché altrimenti non favoriremo una loro crescita come adulti consapevoli e sicuri di sé.

  20. ma c’è davvero qualcuno che può solo vagamente pensare che Elasti mandi i figli in una scuola di insegnanti a piede libero grazie alla legge 180? Di mostri sadici e pure incompetenti? Questa è bella! 🙂

  21. che macello…. credo che Elasti non avesse messo nel post ieri sera che si trattava del grande (e dal racconto effettivamente sembrava essere il piccolo), e quel ‘più o meno’ finale sembrava quasi un ‘no’ ma – anche qui – bisogna fare i conti col fatto che lo hobbit grande ama recitare e prendere in giro gli altri e magari è anche sulle nuvole… dunque secondo me il racconto distorce.

  22. Qu a Ferrara comunque dove esiste c’era un ghetto ebraico e ogni anno si fa una festa del libro ebraico che dura parecchi giorni l’argomento viene affrontato fin dalla prima elementare ovviamente nei modi adatti ai bimbi di quell’età…ma ogni anno si approfondisce anche con la visione di film non proprio leggeri ma servono a creare una consapevolezza di ciò che è successo anche qui proprio dietro casa loro…l’anno scorso poi mia figlia e’ stata supercontenta di aver potuto conoscere il rabbino e visitare la sinagoga.

  23. accidenti, che bello! vorrei avessero fatto questo quando ero bambina io. ma all’epoca, a Ferrara, non si faceva questo.
    e non avendo figli non sapevo nemmeno lo facessero ora.

  24. Dunque … Prima na tragggedia che ci sciocca tutti , poi na figata pazzesca e sfigate tutte quelle povere ansiose mamme che ancora non sifidsno della meraviglia di scuola di cui tutta Italia e pervasa e anche cattive mamme che pretendono di proteggere i loro bambini e così fanno loro solo tanto tanto male… Ma na via di mezzo no?! È ovvio che il post lasciava adito a ogni dubbio e incertezza ! Va bene che a elasti piace sempre puntare sulla suspance- vuoi x scelta vuoi xche complice è l’intervallo tra la pubblicazione del post e la sua sacrosanta ronfata anticipata , intervallo in cui tutte o quasi ahi noi siamo ancora sveglie e caschiamo nella rete ! Dico solo una cosa: non mi piace giudicare, essere offesa e offendere , men che meno in luoghi come qsto dove ripeto di vien x svago a fine di giornate che magari nn son proprio passeggiate all’aria aperta. Non ripropongo qui il tema fiducia o sfiducia , ma informazione , che è sancito per diritto e fa parte delle responsabilità di ogni genitore. Nel caso di specie, ora che l’arcano è svelato (magari prox volta nn farci star così in pena e scandisci bene almeno il protagonista;)) direi che l’informazione ai genitori poteva starci – ma che male fa sapere cosa fanno i figli a scuola ? Sapere nn sindacare – come anche no . Ma in generale, rifiuto ogni ipocrisia e confermo che essere informati su programma e attività dei propri figli a scuola è diritto e dovere di ogni genitore, nn osceno e malsano segno di patologie paranoiche! W la scuola e. W i genitori … E W alla libera coscienza di ogni mamma e papà di gestire l’informazione! E magari w anche il rispetto tra genitori !

      1. (non è mio l’intervento sopra, ma anch’io leggendo il post non riuscivo a capire di chi si trattasse).

      2. Quella dell’hobbit grande è stata una precisazione arrivata in un secondo momento. Ieri sera non c’era scritto, ne sono sicura al 100%.

  25. Ogni bambino e’ diverso dall’altro, cosi’ come lo e’ ogni genitore o famiglia …..pero’ mi sembra abbastanza improbabile che siano molte le scuole italiane in cui manchi l’informazione sui programmi e sui progetti rivolta alle famiglie. In ogni caso e’ ovvio che ci dovrebbe essere il rispetto tra genitori. Tra tutti. Se non ci si rispetta tra adulti che pretendiamo dai nostri figli? che senso ha parlare loro per un giorno all’anno della Shoah e magari condurli a lodevoli iniziative scolastiche e no, se noi per primi non ricordiamo di dare l’esempio quotidianamente? anche dalle pagine di un blog, perche’ no…

  26. Il punto di vista di una professionista del teatro:
    1) Da teatrante che sta girando l’Italia come co-regista di uno spettacolo per ragazzi ugualmente “discusso” e per alcuni versi “scioccante”, l’idea mi sembra molto interessante.
    Il teatro per ragazzi non è solo La Pimpa e Cappuccetto Rosso, è anche spettacoli che trattano argomenti seri come questo in modi inediti ed originali.
    2) Lavorando molto nelle scuole, dubito molto che la compagnia abbia fatto una cosa simile senza prima informarne dirigenti e corpo docente. Poi sta alla scuola valutare se informare o meno le famiglie, ma se una compagnia teatrale vuole fare una cosa del genere deve avere sicuramente ottenuto l’approvazione della scuola.

    Se poi mi metto nei panni di una persona non avvezza al teatro, posso comprendere la perplessità.
    Ma proprio per esperienza dico: non sottovalutiamo la capacità enorme e bellissima del teatro, che consente di entrare in una storia e contemporaneamente di esserne spettatore, di creare la giusta distanza, di rimanere colpito da ciò che vedi senza esserne travolto. I ragazzi, in questo, sono molto più bravi di noi adulti.

  27. Scusate. Io non sono madre e quindi forse alcune cose mi sfuggono.
    Tuttavia vorrei dirvi che dipingete i vostri figli come esseri del tutto sprovveduti ed emotivamente incapaci di affrontare le situazioni che si parano loro davanti.
    Leggo di “morire di paura” in senso letterale, di traumi che si portano avanti per mesi e mesi, di shok atroci che non si possono superare. Addirittura di occulte malattie cardiache.
    Spero che non siano così. Di più, credo non siano così. Credo piuttosto che siano delle personcine sveglie più che capaci di guardare il mondo ed affrontarlo per come arriva loro incontro. Basta lasciarglielo fare invece che cercare di poteggerli inutilmente da ogni ombra e da ogni sasso sulla strada. Altrimenti invece che individui senzienti (adulti on fieri) diventeranno dei pupazzetti di peluche teneri ed affettuosi ma completamente in balia del primo furbo che passa per caso dalle loro parti.
    Ma io non sono madre quindi forse non capisco.

      1. Io sono madre e credo che a 12 anni siano perfettamente in grado di sopportare ben altro. Potevo capire se avesse riguardato un bimbo di 5/6, che magari non è pronto a capire certi temi spiegati in modo esplicito, ma un adolescente…via, non esageriamo.

  28. Ecco, appunto : il rispetto ! Cara laperfezionestanca, ti parrà incredibile, ma so leggere ! E nel giorno della pubblicazione del post quella precisazione al 3′ rigo non c’era. Come hanno segnalato altre LETTRICI . Perché siamo tutte così aggressive e iper critiche tra di noi, con giudici e pre giudizi ? In blog come questo dovremmo cogliere gli spunti per darci una mano nel confronto, per darci sostegno nel difficilissimo complicatissimo e lo sappiamo meraviglioso compito di essere mamme … E non solo ! Possibilmente con ironia, che è la chiave del blog ! Qui è evidente che qsa è sfuggito alla autrice e nello scambio tra noi ! B giornata a tutte e tutti! Ps- per chi mamma nn è, la fatica pur apprezzabile di prefigurare quale debba essere il modo giusto di giudicare prima di diventarlo … Nn metto l’asta sennò vengo fraintesa , ma stai serena, genitori nn si nasce, si diventa ed è una meravigliosa scoperta di te. Del mondo con mille lenti diverse ! Si sbaglia e si imparano un sacco di cose ! B fortuna !

    1. Non serve essere un genitore per avere delle idee sull’educazione. Ti sconcerterà ma anche le non mamme hanno un cervello pensante e discutono assieme ai loro mariti delle linee di condotta che terrebbero con l’eventuale prole.
      La abusatissima linea di difesa “si fanno tanti errori” non regge nel momento in cui diventa alibi per continuare a farne senza modificare di una virgola il proprio operato. Certo che gli errori si fanno ma si può anche prender coscienza di essi e rettificare.
      Davvero leggendovi si ha la senzazione che i vostri figli siano degli incapaci, dei sacchi pieni di paure senza alcuna personalità o capacità propria. Se sono come li descrivete (e sono certa che di loro non lo siano) non c’è molto da stare allegri.

      1. non lo sono infatti, ma secondo me molte mamme non se ne capacitano forse perché temono di restare loro stesse menomate di qualcosa se il loro figlio cresce e pensa autonomamente

  29. Pos- Non è neanche un fan club, vero elasti? È un blog, giusto?! Perché se a ogni post ci dobbiamo dividere tra sostenitori irriducibili e detrattori … Anche qsto forse nn è credo proprio forse l’obiettivo del blog!

  30. Un dubbio ogni tanto mi viene …. il blog dormicchia, ci sono si e no 20 commenti (ma anche meno), a post e allora…. ecco arrivare un bel post confuso e capace di richiamare molti commenti. Non so, ma qualche dubbio sulle esigenze pubblicitarie per mantenere il personaggio mi viene; ragazzi cresciuti e commenti a volte noiosi ed ecco la botta di vita … per il resto tante teste tante idee, il bello è questo.

    1. Non penso che ci sia bisogno di mantenere il personaggio, come dici tu, e lo dico in base alla mia esperienza: io ho iniziato a leggere il blog proprio in questi ultimi giorni, e con la mia solita frenesia (se mi piace un autore poi leggo l’opera omnia, se no che gusto c’è? :)) ho letto fino al lontano 2006…non l’ho trovato moscio, ultimamente, anzi appunto mi ha preso! Se no non avrei continuato nella lettura. Né mi sembrava un post confuso: anch’io so di esperienze teatrali simili, e, come hanno osservato, dal linguaggio traspariva il riferimento allo hobbit grande, per non parlare del fatto che ovviamente la scuola e gli insegnanti dovevano saperlo, funziona così. Fermo restando che però giustamente ognuno esprime il proprio parere, quindi se gli ultimi post ti sembrano moscetti, ok (anche pecrhé non sono mai stata capace di convincere nessuno :)).

    2. I commenti sono calati da quando è diventato necessario dichiarare la mail e quindi essere rintracciabili, ma i lettori sono probabilmente sempre gli stessi dato che il blog è sempre molto divertente.

    3. cara lalla, da qualche mese ogni post viene pubblicato integralmente anche sulla mia pagina facebook, dove ha molta più visibilità che qui e spesso anche molti più commenti. di fatto si è sdoppiato, in modo che chi desidera passare di qui può farlo trovando una comunità di affezionati e chi invece preferisce fb, dove può condividere e dove tutto è più immediato, ha anche questa opzione. il risultato di questo cambiamento è stato di raddoppiare i lettori e i commenti, non di addormentare il blog, come dici tu malignamente.
      inoltre, non avendo alcun rendiconto dal numero di commentatori o di lettori del blog, che è un posto privato ma anche libero e gratuito, non adotto diaboliche strategie di comunicazione per ravvivarlo. semplicemente racconto quel che succede. qualche volta è divertente, qualche volta noioso, altre volte controverso. ma sapere che ci sia qualcuno che ritiene che ci siano esigenze pubblicitarie dietro mi diverte sempre molto.

      1. Pubblicità nel senso che vivendo di immagine (elasti al posto di nome ecognome) serve essere visibili e sempre di più. maligno non mi pareva, esprimevo un dubbio. Dopo anni di lettura notare una strana coincidenza non mi pare esecrabile ….

      2. Ma poi, che male ci sarebbe ad adottare qualche piccola strategia di marketing anche se si tratta di uno spazio privato? A volte basta omettere qualche dettaglio o una parola sibillina per aumentare il cosiddetto engagement. Ma in Italia anche solo parlare di ‘sta roba è quasi un’onta.

  31. Io ho due figli e sono comunque completamente d’accordo con i commenti di alahambra ….il mio grande ora è in prima liceo ma non credo si sarebbe scomposto più di tanto anche se solo più o meno preavvisato….e l’informazione alle medie passa sempre dai propri figli tranne per cose veramente essenziali…perciò e’ più che possibile non sia arrivata a tutti…probabilmente quasi tutti i genitori delle ragazze lo sapevano visto che per esperienza so che le ragazze sono un po’ più loquaci

  32. boh, io sono ebrea e mia mamma va nelle scuole a parlare per il giorno della memoria. quando ero alle medie io è venuto un signore sopravvissuto ai campi, e la cosa ci ha fatto effetto anche senza bisogno di attori vestiti di nero.

    sinceramente io a 12 anni non avrei affatto apprezzato simili scenette, proprio perchè troppo vicine a fatti accaduti realmente alla mia famiglia. anche lo hobbit grande ha una bisnonna ebrea no?

    1. D’accordo con te. Io penso che questa messa in scena sia stata di orribile gusto. Se più o meno erano stati avvisati ( per dirla con le parole del dodicenne) non capisco quale effetto avrebbe dovuto sortire.
      Chapeau al dodicenne che parla in inglese da farsi capire simultaneamente da Cindy, questo mi sembra un risultato notevole.
      Per il resto boh.

  33. Il blog è sempre divertente, simpatico e rispecchia la vita di tutti noi genitori! E’ uno dei miei preferititi da anni. Si il fatto di dover rendere visibile la mail è un po’ particolare.

    1. In realtà la mail è visibile agli amministratori della pagina.
      Sarà che io ce la mettevo anche prima e non mi sono mai posta il problema.
      Vero che è una mail che uso solo per il blog.
      (il mio non per quello di Elasti… 😉 )

  34. Ma come ci si puo permettere di parlare di figli altrui e genitori altrui con toni offensivi ?! Non sai chi sono chi siano i miei figli non permettere mai dire cose del genere a nessun genitore nemmeno se lo conoscessi di persona. Ho provato aolo a fare a un invito al reciproco rispetto, alla solidarietà e allo scambio. È degenerato tutor , ci sono troppe aggressività. Non mi ritrovo in questo . Se il malinteso non è stato chiarito dalla autrice del blog , dalla -E chi gestisce un blog tra i primi in Italia forse dovrebbe farlo – dall’altra sono piovuti solo commenti e giudizi del tutto furio luogo. dopo questa bruttissima vicenda di scambio , declino . Dopo 8 anni . E avendo ripeto amato Claudia il suo blog le sue tante doti di scrittrice, donna e di mamma. Buona lettura !

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