lo hobbit piccolo è atterrato dall’influenza. così atterrato che nonna j, non propriamente campionessa di flemmatica e rilassata noncuranza, stamane, dopo aver passato un paio d’ore con lui, ha decretato che “il bambino sta troppo male perché tutto questo sia normale”.
la dottoressa tic tic ha invece dichiarato che: “questa influenza dura una settimana. per ora i sintomi di sneddu, visto che la febbre sta scendendo, sembrano sotto controllo. dovete pazientare”
“pazienteremo, cara tic tic, anche se, va detto, sneddu è proprio a terra. così a terra da essere quasi irriconoscibile, lì buttato sul divano come una straccio usato”
“tipico di questa influenza. ma invece, con lo sciopero della cacca, come procediamo?”
“eh? cosa? non la sento più tic tic. la linea è disturbata. grazie comunque eh!”.
click.
“mamma! mamma! mamma!”
“ehi! che succede hobbit di mezzo?”
“ho un enorme problema che va assolutamente risolto!”
“ecco, bene. speravo ci fosse un diversivo in questa vita monotona”
“devi subito comprarmi delle magliette nuove. io non posso più vivere in queste condizioni”
“scusa, sei pieno di magliette nel cassetto. cos’hanno che non va?”
“cos’hanno???? guarda! non vedi? eh? non vedi che incubo ho qui addosso?”
“ehm, no. a me sembra una normalissima maglietta… ti sta pure bene…”
“no!!!! possibile non ti accorrga della tortura che sto soffrendo??? e pensare che sei mia madre…”
“a me veramente sembra tutto regolare”
“no! il colletto di queste magliette mi tocca il corpo! la pelle! è insopportabile! mi sembra di morire!!!”
“hobbit di mezzo! è normale che la maglietta, in tutte le sue parti, colletto incluso, ti tocchi il corpo! è fatta apposta! l’unico modo perché il corpo non sia toccato è non usare i vestiti e andare in giro nudi… vedi un po’ tu!”
“mamma! tu non capisci! io ho bisogno di nuove magliette. non resisto con queste robe che mi toccano la pelle!”
“allora, hobbit di mezzo, sono giorni complicati. non c’è spazio per la follia! almeno fino alla prossima settimana”
“va bene. allora ripasso… che giorno è oggi?”
“martedì”
“bene. ripasso martedì prossimo”.
Vai di polo 🙂
Consolati…il mio grande travolto dall’influenza è stato esanime per quasi 4 giorni,con picchi di febbre che lo facevano somigliare più a una lampadina al neon che a un bambino di 10 anni! Ha battuto il record di ore dormite di fila in una giornata..al sesto giorno si è riavuto dal torpore e ha mangiato tutto quello che ha trovato in cucina😆
Confermo, cara Elasti,
l’orrido morbo dura una settimana PIENA: la mia minuscola ha avuto febbre alta per sette giorni ed oggi, per la prima volta, il termometro si è fermato a 37,5…Strano che i giornali non abbiano inventato un nome per questa influenza terribile, che so…”sterminatrix” o qualcosa di simile!
Auguri allo hobbit piccolo ed anche alla sua mamma, con tanta solidarietà!
Sarah
Be’ alla fin fine è stato conciliante, ti ha dato una settimana di tempo 🙂
Ogni sera, prima di dormire, ti leggo e… Penso che in fondo la mia giornata da mamma della quasi ottene “annamariachiacchera” non è stata poi così devastante! Forza sneddu!
Non è follia, sono le etichette! Ci sono quintali di etichette sulle magliette e anche le cuciture dei colletti non sono sempre di finissimo cotone, ma di qualcosa che sembra carta vetrata al tatto. RInviare mi pare saggio ma io lo capisco!
Povero piccolo tesoro annientato dalla febbre e complimenti al medio per la sua tolleranza
Da me invece l’influenza ha steso mio figlio solo per un paio di giorni, ovviamente a distanza di una settimana è toccata a me, ma chissà com’è sono già al terzo giorno e ancora non vedo segni di miglioramento….
Tranquillizza pure la suocera e rassegnatevi: questa influenza devastante, che si manifesta con picchi di febbre vertiginosi nonostante il paracetamolo, raffreddore epico che ti costringe a comprare tonnellate di fazzoletti, tosse ed eventualmente mal d’orecchi (non ci siamo fatti mancare nulla), dura davvero una settimana. Poi, come per magia, la faccia del malcapitato torna a essere quella di prima, anziché una maschera di sofferenza e patimento, e tu capisci che ne siete usciti!
Forza sneddu!!!
Anche i miei sono ‘allergici’ a certi indumenti: le polo – sto colletto non piace mai; i jeans – ma quanto tirano e stingono; i maglioni di lana – pizzicano!
In pratica solo tute, felpe e ancora tute.
Elegantissssssimi!!!
Ma non si chiamava Tic Tac la pediatra? Ricordo male?
Cara Elasti, anche qui la mia pupa quasi seienne è stesa come un tappeto. Febbre altissima per tre giorni, un giorno di tregua in cui ci sembrava di vedere la luce in fondo al tunnel e….sbam…febbre nuovamente a 39 oggi con tosse orrenda. Sembra la storia infinita….
incubo influenza e incubo abbigliamento. qui si odiano le polo e i maglioni per cui tutto sommato ci si accorda. unico problema le occasioni meno easy per cui talora un compromesso non è possibile
Elasti
non per infierire
ma io da piccola odiavo una certa gonna e ad un certo punto ho preso un bel paio di forbici e l’ho tagliata
mentre ce l’avevo ancora addosso 😀
percio’ appena ti ripigli ti consiglio di tagliare le etichette dei vestiti del medio e di ispezionarne l’interno con il tuo ditino alla ricerca di punti pungenti o sporgenti
tanti auguri di pronta guarigione a tutti!
(io per ora l’ho scampata ma non si sa mai)
NOn c’entra niente, ma ho postato su ‘maschia psicologia’ del 10 gennaio il link ad una pagina web che vorrei che tutti guardassero… GIRL POWER! 😉
A quanto pare i maschietti sono tragici nei malanni fin dalla tenera età…anzi…tragici in generale!
I tuoi racconti sull’influenza sono meravigliosi!
Ogni tanto trovo il secondogenito, che ha ormai superato il quarto di secolo, con delle enormi forbici tra le mani per tagliare delle minuscole etichette, non le sopporta proprio… ne ha rovinata di roba…nuova naturalmente…