“ciao mamma! ho portato a casa il quaderrno rosso!”
“il quaderno di italiano??? bello! vieni qui sul divano che lo guardiamo insieme”
“stiamo facendo i testi descrittivi in questi giorni”
“ah! vedere… ‘ti presento la mia mamma’???”
“sì. dovevamo scrivere un testo descrittivo, scegliendo una persona a caso e io…”
“a caso…”
“a caso ho scelto te”
“fammi leggere subito allora!”
“aspetta, vediamo per bene il quaderno”
“eddai, prima fammi leggere ‘ti presento la mia mamma’, poi guardiamo tutto il resto”
“no! le cose si fanno con ordine!”
“ok. hai ragione. anche se tu che parli di ordine, hobbit di mezzo, non sei credibilissimo”
…
“ok. ora puoi leggere quello che ho scritto su di te”
“olé”
la mia mamma si chiama claudia, conosciuta anche come elasti.
sembra più giovane di mio papà ma non lo è.
è alta, magra, ha capelli arancioni e occhi scuri. non mangia ‘porcherie’.
il suo hobby principale è scrivere. lei adora scrivere ma le piace anche stare con noi figli e andare a fare ‘tupper-shopping’.
le piace tutto, in particolare l’insalata.
le piace andare in palestra anche se adesso le fa molto male il braccio e non ci va più (per adesso).
è poco espressiva e sorride spesso.
il suo sogno è dormire.
vorrebbe avere un cane e una gonna rossa a fiorellini. un gatto no perché mio fratello è allergico (poco).
“bravissimo! ti ha dato ‘bravissimo’!”
“già”
“mi piace un sacco! e anche questo disegno con la gonna rossa a fiorellini che vorrei. grazie, hobbit medio. sono molto felice di questa descrizione”
“bene. mi fa piacere. però adesso basta smancerie e facciamo un po’ i seri”
“va bene. hai ragione. scusa. mi ricompongo”
“brava”.
ps di servizio. domani, mercoledì 24 febbraio alle 18.30, seppur sprovvista di gonna rossa a fiorellini, elastigirl presenterà amélie nothomb e il delitto del conte neville, alla feltrinelli di piazza duomo, a milano. lei, nel senso di amélie nothomb, è un personaggio meraviglioso. chi può venga!
E bravo l’hobbit di mezzo! Ma cos’è il tupper-shopping? E perché poco espressiva?
hai presente i contenitori di plastica che si chiudono dove si mettono i cibi avanzati? ecco. a casa nostra si chiamano, da generazioni, tupper. credo venga da tupperware ma nessuno di noi li compra di marca. io ho una specie di fanatismo/venerazione per questi oggetti meravigliosi. e il medio lo sa.
anche io gli ho chiesto perché poco espressiva. mi ha spiegato che si capisce se sono felice o triste ma nel mezzo sono imperscrutabile…
Però, che spirito di osservazione!
Anche a me piacciono un sacco i ‘tupper’, peccato che nei giri pazzeschi che fanno si smarriscano i coperchi 😉
Agli occhi dei nostri figli siamo sempre un po’ meglio e un po’ peggio della realtà.
Baci
la effe
Che descrizione splendida. Da mettere in un tupperware per conservarla per sempre!
Bellissima descrizione! A casa ricordano ancora quella che io feci di mia nonna in quarta elementare: è una cuoca eccezionale, ci prepara sempre pane e nutella!
Ti invidio l’incontro con Amelie!
A una prima lettura avevo inteso che fosse l’Hobbit piccolo ed ero sconvolta dalla sua capacità incredibile per un bimbo di 6 anni. Poi ho capito che era il novenne… Ma comunque molto bravo e frizzante nella sua descrizione!
Meraviglia!! Vorrei tanto esserci domani 😦
In bocca al lupo!
Fantastica la descrizione, la mamma e anche la Nothomb! Corro a comprare il nuovo libro. Peró che invidia, Amelie e Claudia nello stesso posto, devi tornare a Roma!
È poco espressiva e sorride spesso è una contraddizione stupenda!
Più tuppershopping per tutti! E anche gonne rosse a fiorellini, ovviamente. Che bella la tua descrizione 🙂
Il suo sogno è dormire…bellissimo e (credo) molto vero 🙂
A me è piaciuto: sembra più giovane di mio papà ma non lo è. Mi piace l’estrema sincerità dei bambini.
Beh un tema molto “petaloso” direi 🙂
Bello il termine petaloso!
Mio marito ha scoperto la sua storia su FB e me ne sono innamorata!!!
Ma nooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!! Arrivo a Milano venerdì sera!!!!!!!!!!
“il suo sogno è dormire.” fantastico, credo che anche i miei figli possano dirlo di me..
Vada per la gonnella rossa con i fiorellini, ma se riesci a prendere un cucciolo di cane in questo turbinio di vita, io mi sentirò quasi una nullità.
infatti non ce la farò
Dissento.
E’ una esperienza che vale la pena fare, e far fare agli Hobbit.
L’Hobbit grande se ne puo’ gia’ occupare e poi hai l’au pair.
Se prendi un whippet e’ di taglia media ma sembra piccolo e dorme tutto il giorno: te la cavi con 2 passeggiate di 15′ ciascuna al giorno. e sono dolci e stanno con tutti.
Io nel mio turbinio ho pensato di lasciare TUTTO: lavoro, marito, sport, hobby, casa per un monolocale di 10mq da non pulire.. ma MAI il cane. E’ il cane che mi aiuta a sostenere il tutto!
Claire troppo facile la tua scelta, mollo tutto e tutti e mi tengo il cane, il difficile è tenere tutto insieme. Chissà forse hai ragione, mollo tutto e scappo con il cane.
non ci ho capito niente; non son riuscito a ridere; non mi sono divertito. Son rimasto serio. Forse sono di due secoli addietro. Mio sa proprio di si. Forse non sono intelligente. E’ un guaio:) Lascio comunque un cordiale saluto e buona domenica alla padrona di casa
Ciao Elasti ma che meraviglia un figlio così intelligente!Adoro il tu blog, lo leggo da un po’ ma faccio periodi a dimenticarmene appositamente per poi tornare ad aggiornarmi sulla tua vita… sembrano parole di stalker!!! Tanti tanti complimenti alla tua family e all’adorabile hobbit di mezzo! Un abbraccio forte! 😀
grazie!