Nonsolomamma

pentimenti tardivi

“chi viene con me?”
“scordatelo, mamma”
“ti dai tante arie, hobbit grande e poi, alla prova dei fatti, ti tiri indietro…”
“vengo io!”
“no, hobbit piccolo detto sneddu, tu non sei abbastanza grande purtroppo”
“su di me non contare, elasti. lo sai che vomito anche sul bruco mela”
“che noiosi. hobbit di mezzo, dimostriamo a questi due di che pasta siamo fatti. facciamo vedere loro chi sono i veri duri della famiglia”
“eh… non so…”
“dai! poi sei contento!”
“per la verità ho un po’ di paura…”
“che paura devi avere? ci sono io con te”
“mmhhh. non è che poi sto male?”
“ma no! dopo sarai stra felice e fiero di te stesso!”
“sei sicura?”
“sicurissima!”
“ok, allora. andiamo”
“evviva! ciao amici! ci vediamo qui tra poco!”.
così, elastigirl e lo hobbit di mezzo hanno lasciato i tre quarti pavidi o piccoli della famiglia a terra, hanno fatto una brevissima coda e sono saliti sugli appositi seggiolini. si sono allacciati l’imbragatura di sicurezza e sono stati controllati da un giovanotto un po’ grottesco, vestito da clown.
una voce metallica ha pronunciato parole incomprensibili e i due, imbragati uno accanto all’altra, tenendosi per mano, trepidanti e muti, sono partiti.
e si sono ritrovati lassù, a un’altezza smisurata, di dieci, cento o mille piani. fermi, in attesa.
lei, improvvisamente, si è ricordata che soffre di vertigini. aveva completamente trascurato il dettaglio “sospensione nel vuoto a una distanza terrificante dal suolo”.
lo stomaco le si è chiuso, le sono venuti:  nausea incoercibile, sudori freddi e un desiderio devastante di piangere e urlare. ma lì accanto c’era lo hobbit di mezzo che di lei si era fidato ciecamente, che magari era un po’ a disagio pure lui, che andava rassicurato, incoraggiato, accompagnato con mano salda in questa follia suicida.
“cosa mi è venuto in mente? perché sono così cretina? voglio scendere. voglio il pulsante che avverta il clown qui sotto che mi devono venire a prendere immediatamente. ecco. non c’è nessun pulsante anti panico. siamo intrappolati qui. ora muoio. anzi impazzisco e mi tolgo l’imbragatura, la seggiolina riparte e io vengo sparata nel vuoto come un proiettile, come la donna cannone, come una pallina di carta lanciata dal finestrino di un’auto in corsa. e mi schianto a sette chilometri da qui, magari dentro il lago. ci sarà una sicura che impedisce a chi impazzisce di liberarsi, vero? ci deve essere. ora vomito. sono una madre di merda”, pensava lei annichilita dall’imminente fine del mondo.
tutto è durato cinque secondi. o cinque ore.
le seggioline, improvvisamente, sono precipitate giù a tutta velocità. e rispetto a quelle vertigini, a quell’apocalisse in altitudine, a quei tremori e quella nausea, i giri della morte sono stati un soffio, un gioco, un’allegra passeggiata sui prati, il ritorno alla vita.
lo hobbit di mezzo, ignaro di tutto, è sceso dalla sua seggiolina, camminando a vari metri da terra e lanciando gridolini di eroico tripudio fino a sera.

sabato, per festeggiare il compleanno dello hobbit di mezzo, l’elasti-famiglia è andata in gita a un parco dei divertimenti sul lago. è stato quasi tutto molto bello.

22 pensieri riguardo “pentimenti tardivi

    1. Fefo ci sono stata 😉
      prima e ultima volta che sono stata sulle montagne russe, ho avuto una paura terribile che il mio bimbo smilzolino di 7 anni volasse via dal seggiolino !
      per il resto ho un bellissimo ricordo !

  1. Ammirazione infinita…io sono svenuta sulle montagne russe!Il pericolo non fa x me! Quando i miei figli passano la giornata in questi parchi io sto come tu stai quando i tuoi volano!😉👍Maryland

  2. Ahahahahah! Sei mitica! Coraggiosa! Per me il massimo del divertimento erano i tronchetti finto legno dello ZooMarine! Di più non oso!!! Mia figlia avrebbe desiderato una madre più spavalda, per fortuna il figlio è “prudente” come me! 😜😜😜

  3. Due anni fa a Eurodisney ho coinvolto il figlio cinquenne in un’attrazione simile, solo si saliva e scendeva più di una volta. Mio marito, che ci guardava da giù, mi ha detto che il bambino a un certo punto è sbiancato…come vedi c’è sempre una madre peggiore con cui consolarsi😉

  4. A Gardaland immagino. Mentre quel coso saliva io raccontavo a mio marito di come non riesca mai ad urlare su quel tipo di attrazioni. Lui ha l’acrofobia bada bene -e marcata pure, gli basta una scala con i gradini non chiusi per non salire-. Conto alla rovescia, il coso parte a missile verso il basso e io comincio a sentire uno strillo che non si ferma più. Arrivati in fondo ho realizzato di avere i polmoni vuoti e che lo strillo era il mio. Lui impassibile, neanche un leggero tentennare.
    Succedeva almeno una decina di anni fa e la mia roccia ancora mi prende in giro per l’episodio.
    Ma cavolo, ci tornerei al volo lì sopra!!

  5. Proprio ieri, mia figlia 4enne, passando sotto all’Oblivion di Gardaland…”Mamma, ma quelli lassù sono troppo mattissimi”… e la sua mamma scriteriata l’ha portata a vedere l’era glaciale 4D e lei ha passato l’intero quarto d’ora a piantarmi le unghie nella pelle delle mani…una goduria!!! 🙂

  6. Che bello! Adoro le montagne russe, forse perche’ papa’ mi ci portava da piccola quando veniva l’enorme Luna Park nella mia citta’!
    (e poi perche’ a me piacciono: il decollo dell’aereo, stare a testa in giu’, fare la capriola quando mi tuffo dall’alto e arrampicare possibilmente sopra i 4mila metri)
    Comunque volevo dire ad Alhambra che il mio precedente long term moroso ha accettato, come prima uscita con me, di andare a Gardaland. L’ho portato in tutte le giostre piu’ pazze che c’erano e solo anni dopo ho scoperto che aveva una paura pazzesca e si era trattenuto dal manifestarla per non fare brutta figura con la nuova ragazza!
    Mi sono sentita un verme, ma ho MOLTO apprezzato sia il tributo di coraggio sia l’importanza attribuitami… 🙂

  7. Allo Zoo Marine di Roma io, madre orrenda e ignara, ho mandato il figlio di 8 anni DA SOLO sull’ascensore con caduta libera. Lui entusiasta è sceso e mi ha chiesto di fare un secondo giro insieme, con annesso quarto d’ora di fila, e io sono andata con lui.
    Mai mi sono sentita più in colpa, madre orribile e incosciente come quando mi sono trovata al 10 piano di un palazzo e ho pensato che ci avevo mandato il pupo da solo!!!
    Comunque lui se la ricorda come una cosa fichissima, io come una roba da pazzi.

    1. Fatalaura, non ho capito.. 😦
      non e’ successo niente, lui e’ contentissimo e tu ti senti una madre orrenda?
      cosa mi sono persa?

  8. hai tutta la mia ammirazione! Il ‘coso’ in questione da qualche anno appare tutte le primavere e tutti gli autunni a poche decine di metri da casa mia e non ho mai avuto neanche la piu’ minima tentazione di salirci sopra, davvero mi basta il brucomela (ma esiste ancora?? e’ un bellissimo ricordo d’infanzia).

  9. Io batto tutti! Festa di paese arrivano le giostre. Io giovane madre del pupo di 18 MESI decido di fare per la prima volta in vita mia un romantico giro con il marito e il piccolo sulla ruota panoramica. Non avete idea quanto furono lunghi quei minuti di sosta bloccati su in alto sulla navetta dondolante a picco sul mare col pupetto che si muoveva dappertutto!

  10. Sono passati ormai quasi 20 anni, ma ancora mi ricordo il panico e la reale volontà di scendere una volta arrivata in cima a quella dannata torre al parco Magic Mountains negli stati uniti…come ti capisco, o come ti capisco!!!

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