Nonsolomamma

22

“siete sicuri che volete proprio la targa di firenze sui vostri anelli?”
“sì: vogliamo proprio FI, ha capito bene”
“mah, se lo dite voi…”.
a quel gioielliere, in tanti anni di onorata carriera nel negozio del centro di bari, nessuna coppia di sposi aveva mai chiesto di incidere la targa di firenze sulle fedi. e nemmeno la targa di pisa o di palermo o di torino o di nessuna altra città italiana o estera. tuttavia, da buon commerciante, si era detto: “contenti loro…” e aveva confermato al laboratorio quel bislacco ordine.
le due lettere in realtà non erano una targa. e nemmeno una sigla. né tantomeno una consonante e una vocale a caso. erano i loro nomi: fi e fi. già. e la loro origine risaliva al 1994 o giù di lì.
lei, a quel tempo, senza grande entusiasmo, studiava economia a milano, lui, divertendosi come un pazzo, studiava economia a siena. allora il viaggio tra milano e siena, in treno, durava oltre cinque ore, i telefonini erano enormi aggeggi per commendatori e banchieri, le chiamate interurbane su linea fissa erano costose e la posta elettronica era uno strumento ancora ignoto ai più.
tuttavia loro due si sentivano modernissimi perché avevano un computer a testa. lei lo usava per battere la tesi, lui per infilarci dentro i suoi pensieri marxisti e rivoluzionari. così decisero di scriversi. non lettere tradizionali, anche se lei avrebbe preferito perché era molto orgogliosa della sua bellissima penna stilografica e aveva centinaia di fogli di carta da lettera su una carta preziosa e rara e quale occasione migliore di un grande amore lontano per usarla? decisero quindi di non scriversi lettere ma file di testo, forse meno romantici ma ugualmente densi e colmi di struggimento e pathos, da scambiarsi attraverso dei dischetti appositi, chiamati floppy disk.
quei file, il primo documento non orale della loro storia, si chiamavano tutti allo stesso modo: fi.doc, fi come fidanzato/a e doc come documento, e si distinguevano ognuno per un numero: fi1.doc, fi2,doc, fi3.doc, fi75.doc.
per quelle strane contaminazioni tra suoni, parole, giochi che danno vita al lessico familiare e per quella bizzarra abitudine ad appiccicarsi addosso dei nomi diversi dagli originali e legittimi, quei due cominciarono a chiamarsi in un modo buffo e incomprensibile ai più: fidoc e fidac, come i file attraverso cui si parlavano quando erano lontani.
la pigrizia fece il resto e, dopo qualche anno, l’estensione cadde e rimase solo la targa di firenze.
“ciao fi”
“ehi, tanti auguri, fi”
“grazie, fi”.
perché quei due oggi, ventidue anni anni fa, ebbero per la prima volta sentore che un po’ si piacevano.

“ecco. come volevate voi. questi sono i vostri anelli con dentro – l’avete chiesta voi, no? – la targa di firenze”
“grazie, signor gioiellere. sono perfetti”.

34 pensieri riguardo “22

  1. Claudia! Auguri! Che buffo….il vostro anniversario di “piacimento” coincide con la data del mio compleanno…quanto a Firenze e a Siena poi…quante coincidenze!☺

  2. Tanti auguri! Alla faccia di tutti quelli che “il matrimonio è la tomba dell’amore” e che “tanto le storie finiscono sempre”.
    Grazie *_*

  3. Che Meraviglia!
    eravate gia’ due grandi, ma con ‘sta storia di scriversi via file avete proprio sbancato! 😀
    sono un misto di commossa e divertita
    auguri di tanta felicita’

  4. Quindi oggi per te sono 22. E ho appena scoperto che sono 9 per l’Alessandra Selmi (lo so che non ci va l’articolo, ma ai lombardi sta bene). Apprezzo di entrambe la spigliata leggerezza con la quale trattate le parole. E un po’ vi invidio. E non solo per le doti letterarie.

  5. Buon anniversario!

    No, ma un attimo…
    … sto pensando che sono più sette anni che ti conosco? (Per modo di dire ovviamente!)

    Perché mi ricordo che la prima volta che vi ho fatto gli auguri per l’anniversario festeggiavate i 15!
    Vola il tempo. ^_^

    (Ok… dovevo scrivere due parole per poter pubblicare il post, ma io e la sintesi abbiamo smesso di rivolerci la parola decenni fa, sempre ammesso che ce la rivolgessimo 😉 )

      1. perche’ tristoni?
        io il moroso precedente (con cui son stata 10 anni di cui 5 di convivenza) l’ho conosciuto ad un corso estivo di supercalcolo (=programmare computer con moltissimi processori)
        non ti dico che romantico quando poi, a quel corso, ci ho insegnato…
        magari siete sapiosessuali anche voi due?!?!

  6. Originale l’idea dello scambio dei floppy (ma poi i file li avete stampati o siete costretti a mantenere vecchi HW e SW per poterli rileggere?)
    Auguri!
    P.S.per quanto riguarda i treni, ora MI-SI con la TAV dura poco meno di 4 ore.

    1. Mi pare abbia raccontato di una scuola estiva di economia,forse a mensa…Maryland comunque non sono una pazza e che ho memoria x le storie i racconti in genere…non vorrei che Elasti si preoccupasse!

      1. E per hé’ si dovrebbe preoccupare,hai una buona memoria.
        Io a volte ricordo di quando lo hobbit medio parlava con mariotereso nel muro della cucina

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