Nonsolomamma

il latitante

ci sono quelli che diventano ombrosi, umorali e melodrammatici.
ci sono quelli che smettono di parlare.
ci sono quelli che non ridono più.
ci sono quelli che piangono.
ci sono quelli che si chiudono in una stanza e non vogliono uscire.
ci sono quelli che parlano da soli o con un amico immaginario.
ci sono quelli che fanno sport come forsennati.
ci sono quelli che scrivono pagine segrete dentro un diario.
ciascuno si affaccia alla preadolescenza a modo suo. tutti lo fanno in modo scomposto e bizzarro.
lo hobbit di mezzo non è umorale, continua a parlare parecchio, ride volentieri, non piange quasi mai, nella sua stanza ci resta il minimo indispensabile, soprattutto perché la condivide con due fratelli non semre graditi, aveva un amico immaginario che si chiamava marìotereso ma lo ha fatto fuori anni fa mandandolo in africa a fare la guerra, nuota con moderazione, non scrive ma legge sempre lo stesso libro a ciclo continuo (diario di una schiappa). in compenso non c’è mai. vive a casa altrui, in cortile, sugli spalti di un campetto da calcio urlando, a giocare al fantacalcio sul balcone, ad ascoltare demenziali parodie di canzoni famose, a guardare doctor who. ogni tanto si autoinvita a cena dai vicini ed elastigirl deve andare a recuperarlo scusandosi. quando torna è accompagnato da qualche amico, stralunato e sbrindellato come lui.
si prospettano anni interessanti.

38 pensieri riguardo “il latitante

  1. Mi sembra alla ricerca del proprio posto nel mondo…e giustamente tasta il terreno fuori dalle mura domestiche! Bravo hobbit di mezzo!

  2. Ho grande nostalgia di mariotereso.
    Soprattutto di quando accompagnava la classe dello hobbit di mezzo alle gite,e rimaneva sul pulman a guardare le felpe…

  3. Io trovo che sia meglio lo hobbit di mezzo che prende la sua adolescenza così +ttosto che un figlio umorale, musone ed incavolato col mondo.Io che ahimè da adolescente sono stata la paladina della giustizia (sono diventata poi avvocato) e ancora oggi pretendo (ogni volta con somma delusione) la lealtà dalle persone.Meglio lo hobbit di mezzo che testa il mondo e l’essere umano in ogni dove.

    1. Cara IsaQ
      a parte diventare avvocato (faccio già un altro lavoro)
      c’è qualche altra via di uscita a paladina della giustizia che ancora oggi pretende lealtà (a dire il vero etica e morale) dagli altri?
      perché io starei molto meglio se potessi levarmi questa croce di dosso
      con affetto e solidarietà
      Claire

      1. Ahimè no!E se vuoi ridere, proprio il gg in cui ho commentato ho ricevuto l’ennesima delusione da una cugina adorata, amata sempre tanto, che già in passato aveva deluso ma che avevo perdonato.Dobbiamo cambiare noi ma non so come.E’ carattere.

      1. Che mi consigli, dato che il mio ha fatto 9 anni da un paio di mesi, ma già dagli 8 e mezzo in poi è diventato scostante, umorale, si chiude in camera, sta nel suo mondo di fumetti (spesso se li disegna da solo) e storie di super eroi, vive perennemente in una dimensione parallela, ma appena qualcosa gli fa paura o sente un rumore soprattutto di notte, corre da me? È pre-adolescenza? Non dovrebbe arrivare più tardi per maschietti? O era una leggenda metropolitana?

      2. Gloria: leggi i suoi fumetti. Discuti con lui della trama, dei personaggi, dei colori, di cosa ti è piaciuto e cosa no. E regalagliene qualcuno di bello.
        Io non sono una mamma né un’esperta di pedagogia, però, da figlia, ti dico che una partecipazione simile da parte dei miei genitori mi avrebbe aperto il cuore 🙂

      3. Ehm….sono proprio io la “colpevole” di questo amore per i fumetti e il disegno. I primi cartoni, film, fumetti e serie glieli ho fatti conoscere io….

      4. Gloria, forse non sei una mamma ma hai centrato tu meglio di noi mamme equilibriste quale è la chiave giusta per entrare in contatto (e non in conflitto) con questi preadolescenti: entrare in punta di piedi noi nel loro mondo, senza pregiudizi, con curiosità e condivisione, io vedo che quando ci riesco (raramente ad essere sincera) mi rendo conto di aver stabilito un magico “contatto” con queste ragazze che sono donne in divenire..

  4. Come lo capisco, il medio.
    I miei genitori erano preoccupati perché “non è che poi confondi il mondo reale con il tuo?”. Un po’ lo pensano anche adesso. Ma non lo dicono più 🙂

    Ps. Per il passaggio alle medie, fategli leggere “Wonder” di R. J. Palacio. Fantastico. Garantisco!

  5. Ma se gli piace Dr Who deve latitare di tanto in tanto.
    Colpa del(la) tardis che a volte porta fuori strada!

    *_*

    Ok, forse esagera un pco, ma che dirti?
    Ah sì: “Buona adolescenza più media.”
    🙂

  6. Grazie Elasti per il tuo bell’articolo sulla Stampa di oggi…leggetelo!
    Mi sono rivista in tutto…soprattutto nelle difficolta’ e sinceramente quasi mi solleva sapere che persone affermate come te a volte sentono il peso e la solitudine nel ruolo di madri-lavoratrici…e come te sono fortunata ad avere tre figli sani e con forte personalita’ ma a volte mi resta poca energia da dedicare al lavoro che pur mi piace,ho scelto e mi qualifica come persona e…nonsolo mamma!

  7. Guarda il lato positivo…non ti porta gente a casa! Comunque ogni figlio vive la crescita in modo diverso,inutile fare previsioni! Maryland

  8. ha 10 anni, come il mio, ed è ancora troppo presto per fare pronostici per come sarà l’adolescenza. anche perchè tecnicamente a quell’età non si può ancora neppure parlare di preadolescenza. purtroppo. aggiungo. perchè se l’adolescenza fosse questa io con mio figlio sarei in una botte di ferro, avendo già una femmina di 6 anni in preadolescenza da quando ne aveva 1…

  9. La preadolescenza per me ormai è lontana…. però confermo il giudizio sull’articolo per La Stampa! Hai reso l’idea in modo perfetto, hai descritto una situazione comune a tante di noi e oggi il tuo articolo è stato oggetto di confronto con i colleghi al lavoro…
    conclusioni sulla vita delle mamme lavoratrici italiane purtroppo amare… il che si sovrappone a un altro articolo che parlava delle nascite sempre più rare nel nostro paese… e il perché è notorio.
    Per fortuna non avevi amato solo tu la Famiglia Bradford! 😉😉😉

    1. Vorrei far sommessamente notare a tutte le appassionate di famiglia Bredford e famiglia Von Trap che la MAMMA in entrambi i casi era schiattata (cosa del tutto comprensibile con quel numero di gravidanze). Quella che cantava felice in un caso o allevava felice ragazzi cresciutelli erano la babysitter e la seconda moglie. Quindi andiamoci piano con i miti!

      1. Nella famiglia Bradford ‘vera’ (la serie e’ tratta da un libro autobiografico) la mamma non e’ schiattata. Il problema con la serie e’ che l’attrice che interpretava la madre nella prima serie (mai replicata in Italia) e’ morta per davvero e hanno deciso di far morire anche il suo personaggio (mentre l’originale era vivo e vegeto).

  10. Vorrei far sommessamente notare a tutte le appassionate di famiglia Bredford e famiglia Von Trap che la MAMMA in entrambi i casi era schiattata (cosa del tutto comprensibile con quel numero di gravidanze). Quella che cantava felice in un caso o allevava felice ragazzi cresciutelli erano la babysitter e la seconda moglie. Quindi andiamoci piano con i miti! Comunque bellissimo l’articolo sulla Stampa

  11. Ciao vorrei chiederti una cosa che non c’entra niente..siccome sto rileggendo (x la seconda volta) dall inizio il tuo blog perche sono diventata elasti-dipendente e sono all epoca in cui avevi il terzo piccino , mi chiedevo come avete fatto a rieducarlo al sonno ( c’ è scritto che è stato grazie a mister i ma non hai spiegato come)
    Scusa x la domanda un po’ fuori luogo ma ho due bimbi piccoli…ne vorrei quasi quasi fare un altro….ma fra le varie paure c’è anche quella del sonno perché il secondo mica ci fa dormire granché. Grazie

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