Nonsolomamma

sospesi

per la prima volta dal 7 di settembre elastigirl avrebbe passato un fine settimana a casa, senza trasferte, presentazioni, impegni lavorativi. solo ed esclusivamente casa, con il riscaldamento acceso, i pancake a colazione, qualche umiliazione a calcetto con gli hobbit, molto sonno. basta. beatitudine allo stato puro.
poi, la notte tra giovedì e venerdì, mister i, rientrato da londra, ha detto “ehi, sto Bale””cosa ti succede?””la schieDa. non riesco ad alzarBi dal letto” “e perché parli in questo modo?” “perché ho il raffreddore e, cof cof, la tosse e forse aDche la febbre. ora però il probleMa è aDdare id bagno, cof cof, Bi fa troppo Bale la schieDa”.
e così il fine settimana di riposo intensivo si è trasformato in accudimento di un mister i in posizione orizzontale, capace solo di dormire e di vedere, da sdraiato, film trash (“questa sera potreBBo vederci cockneys vs zombies, un filB bellissiBo su vecchietti loDdiDesi dell’east end che coBbattonk contro gli zoBbi” “sì papà! che idea fantastica!” “eddai, mister i!” “io sto Bale e decido io”), si è declinato nello studio degli dei greci con lo hobbit di mezzo in preda a malumori e bizze in cui si riconoscono pericolosi segnali dell’incombente preadolescenza, è sprofondato nell’ansia per una karen alla pari che non è tornata a dormire e non ha avvisato (“ecco, le deve essere successo qualcosa di terribile” “non fare la paranoica, elasti, non sei sua madre” “lo so, ma cosa le costava avvertire?” “non ci avrà pensato” “e ora perché non mi risponde???” “perché starà dormendo! sono le nove del mattino!”), ed è culminato in una visita alla mostra di escher con lo hobbit piccolo, detto sneddu (“cosa ti è piaciuto di più?” “le scale che si muovevano sul pavimento con gli animali che spuntavano da sotto. e a te?” “a me uscire sola con te” “mamma, questa risposta non vale”).
poi domenica mattina c’era l’ora solare e subito dopo è arrivato il terremoto e lo zio con l’orecchino al naso, che lì, dove la terra si muove, ci vive e ci lavora, ha mandato un messaggio vocale in cui si capiva che aveva avuto moltissima paura. e allora il mal di schiena di mister i, le paturnie del medio, il superomismo del grande, la distrazione di karen, un gelato al cioccolato dopo una mostra, un film con gli zombi, le proteste insensate di sneddu, il calcetto, le polpette al sugo e i pancake sono tutti sbiaditi di fronte alla voce che si rompe, alle immagini di una chiesa che crolla, delle persone in fuga, della disperazione di chi pensava di avere già perso tutto ma non è ancora finita.
“meno male a casa nostra il terremoto non potrà venire mai”
“chi te lo ha detto, sneddu?”
“la maestra”
“speriamo che abbia ragione”
“certo che ha ragione. la maestra ha sempre ragione”.
e così è finita la domenica. con una granitica certezza e le spalle larghe di una maestra, capace di rassicurare i suoi bambini. certezze e spalle larghe, patrimoni preziosi e rari di cui avrebbero bisogno un po’ tutti.

34 pensieri riguardo “sospesi

  1. Che rapporto c’è tra un miliardo di vasche quotidiane in piscina e mal di schiena che ti impediscono di alzarti dal letto? Chiedo proprio ingenuamente.

  2. abito a due passi da Ancona, stamattina abbiamo avuto veramente veramente paura e se non erro tuo cognato sta proprio ad Ancona. in realtà qua c’è stato poco ma nella zona di Macerata-Tolentino un disastro e Norcia e tutta quella zona dell’Umbria. qui solo due palazzine sgomberate e pare tanto invece non è nulla.
    siamo tristi e angosciati.
    comunque non è vero che a Milano il terremoto non c’è, mi ricordo perfettamente qualche anno fa, inverno, ero a Milano dalla mia amica e stavo per andare alla Sormani e c’è stata una scossa fortissima.
    e comunque ho la sensazione che nel complesso questa Karen non sia stata un ottimo acquisto. una rimessa in riga complessiva su ordine, telefonate per comunicare che non torna a dormire, etc etc?

      1. Immagino lo spavento! Io sono peruviana e noi, a Lima, sentiamo costantemente terremoti (anche uno al mese) perché siamo proprio sopra la faglia di Sant’Andrea, quella che arriva fino a Los Angeles. Siamo preparati, si fanno tante esercitazioni preventive presso le scuole e anche negli uffici privati e pubblici, abbiamo sempre a portata di mano nelle case uno zaino di emergenza… ma ciò nonostante abbiamo sempre paura. La cosa positiva di questa situazione è che non ci resta che essere consapevoli di come la nostra vita dipenda anche da forze più grandi delle nostre e che ciò non ci deve far arrendere: dobbiamo continuare a vivere e dobbiamo anche studiare queste forze per poter prevenirle. Un abbraccio a tutti quelli che sono stati colpiti in una forma o in un’altra da questa terribile catastofre.

  3. “Certo che ha ragione,la maestra ha sempre ragione” e’ una frase che mi ha riportato indietro di quarant’ anni
    La ripetevo spesso anch’io….e’ proprio vero…..certe cose non cambiano mai

  4. È da ieri mattina che mi strazio per tutto quello che abbiamo perso, e che probabilmente non riuscirò a rivedere in piedi in questa vita.

  5. Voglio lanciare un messaggio di speranza a tutti quelli che sono colpiti dal terremoto. E’ bruttissimo, paura terrificante e senso di impotenza disorientante sono state le emozioni provate davanti alla devastazione delle scosse del 2012…mio marito ha perso la casa dei nonni e il nonno che non e’ rimasto sotto le macerie, ma non ha retto il colpo di restare senza casa, i miei bambini hanno perso la scuola, la palestra, la chiesa, il municipio, io ho perso la sicurezza di poter proteggere i miei figli
    …abbiamo trascorso mesi in tenda…
    in tutto questo orrore pero’ ci siamo aiutati tutti, abbiamo sentito il calore della solidarieta’, ci siamo ricostruiti umanamente e pian pianino ricostruiamo gli edifici. Forza forza forza!!!

  6. Sono a Napoli, e a Santa Lucia non si è avvertito nulla, ma tanti a Udine l’hanno sentita forte e chiara.
    Impressionante e tristissimo.

  7. Cara Elasti, ho visto e sentito la tua intervista a ‘il senso del ridicolo’ e mi è piaciuta molto. 🙂 Hai quella voce di una che sembra venire da un altro pianeta che conosco molto bene, perché ce l’ho anch’io se parlo in pubblico. Io avevo un blog, poi dopo un po’ l’ho chiuso perché il fatto che fosse pubblico mi rendevo conto che condizionava proprio la scrittura. Ma mi hai fatto venire voglia di aprirne un altro!!! Ciao e grazie.

  8. Elasti camminare non correre però aiuta tantissimo( me lo ha consigliato una del centro del medico del Napoli)… a giugno forse ve l ho già detto ho avuto mio marito x 2 settimane a casa con dolori fortissimi… un medico malato è faticosissimo da gestire! Terremoto, malattie importanti improvvise ci fanno capire che bisogna godersi ogni istante e evitare di angosciarcix cose inutili! La tua ragazza alla pari è stata troppo scorretta , un wa per avvisarti era doveroso! Maryland 😍

  9. Mi spiace per tuo cognato, anche noi abbiamo parenti che vivono da quelle parti (Perugia), è davvero straziante vedere ancora tanta gente costretta a lasciare la loro casa.
    Per quanto riguarda Karen, spero tu le faccia una ramanzina. Capisco la tua ansia, sarei stata in pensiero anche io, con quello che si sente poi non si può stare tranqulli mai.

  10. Il raffreddore e il mal di schiena dolorosissimo sembra imperversare tra amici e conoscenti, giovani e anziani.
    Mal comune, anche mio, ma resta il dispiacere per le persone a noi vicine.
    Il terremoto in Umbria resta una costante drammatica, gran paura, anzi terrore. Per fortuna nella bassa Valnerina questa volta non ci sono stati danni. Però vedendo le foto di Norcia e Castelluccio, che avevo visitato quest’estate con i nipotini, mi sono commosso alle lacrime e non sono riuscito a parlarne con loro.

  11. Ha tremato Roma di notte e di giorno.Hanno tremato le nostre ‘certezze’.Forse e’ un bene. Forse.Cresciuta in zona tellurica sin da bambini ci insegnano che il mostro c’è e che ogni tanto si fa sentire.Ce lo dicono i nonni,piu’ distrattamente i genitori e tante altre persone che intrecciano la Storia con le storie che della prima dicono la concreta pena umana,avendolo vissuto.Si intreccia la guerra,l’ultima.Ce lo raccontano.E non c’è nostro sgarro o troppa disinvolta spensieratezza che non venga raffreddata dal monito salutare di questi ricordi.

  12. Nonna rimase tre giorni e tre notti sotto le macerie del terremoto della Marsica del 1915 perdendo l’infanzia, un occhio, la mamma, il papà e le sue tre sorelle. Era sola con le sue grida. Un soldato(allora c’erano solo loro)la salvò. Peppino. Poi venne il collegio a Firenze, una nuova vita, mio nonno. Il soldato Peppino però riuscì a ritrovarla e mia nonna recuperò un po’ di quegli affetti sbriciolati. Le figlie di Peppino sono le mie zie, dai calcinacci è nato un legame più forte. Mia nonna è rimasta attaccata alla vita fino a 103 anni, ricamando corredi con l’unico occhio rimasto. E cantando, sempre. Forza!

  13. So bene, per esperienza personale, cosa vuol dire esser colti da mal di schiena e non riuscire a camminare se non trascinandosi.
    Ovvio, niente a che vedere con le catastrofi di questi giorni, ma nel proprio piccolo è una sofferenza fisica, tra dolore e impotenza, che si supera lentamente e a fatica.
    Per prima cosa devi dire a MI che dopo i 40 anni dobbiamo rassegnarci a non aver più il fisico di 20 anni fa, ed è quindi indispensabile imparare a trattarlo con rispetto e attenzione.
    Anche lo stress e la stanchezza fisica purtroppo non si assimila più con leggerezza, e tutto va proprio ad accumularsi nella schiena, creando dei blocchi.
    Per prima cosa deve farsi una risonanza magnetica per controllare se esistono ernie che poi, nel caso, hanno bisogno di attenzioni particolari e diverse. Se non ci sono patologie gravi allora, per uscire dal tunnel, bisogna farsi punture di voltaren e muscoril, per riuscire a camminare di nuovo in posizione semi eretta (consultare il medico), poi praticare sport, il nuoto va benissimo, ma con moderazione, e non con ossessivo accanimento, e infine trovarsi un bravo osteopata, che diventerà il suo migliore amico, al quale ricorrere alle prime avvisaglie, senza aspettare di bloccarsi di nuovo…buona fortuna!

    1. sottoscrivo tutto tranne l’osteopata (io uso il fisiatra)
      e il limite dei 40 anni
      (nel senso che a me il mal di schiena invalidante e’ cominciato prima, ma io ho una protrusione e le radici congiunte)
      mister I e’ iperattivo
      io sono iperattiva
      se sono riusciti (col ricatto) a farmi stare immobile 30 interminabili minuti per la risonanza ce la puo’ fare anche lui
      veramente a me il fisiatra per due anni ha fatto fare SOLO pilates e nuoto, ma con certificato (nel senso che l’allenatrice, avendo letto il certificato medico, mi dava esercizi diversi dagli altri quando quelli per tutti non li potevo fare)
      vai mister I che ne vale la pena: tutto si sistema
      ma bisogna dare un calcio all’anticonformismo e ascoltare i medici
      guarda: non puoi capire quanto duro sia stato per me 😛 ma te l’ho detto: il medico di base mi ha ricattata e ho dovuto obbedire

  14. Il terremoto è un’esperienza devastante perché ti mette davanti alla provvisorietà della vita e alla sua imprevedibilità. Si perde tutto in attimo. Ma quello che ho imparato è che la vita è più forte. Sempre. Ci si rialza in piedi con forze che non si credeva di poter avere e si procede avanti. Consapevoli che in ogni tragedia c’è un tesoro, e risiede nelle persone.

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