“madre, io sarò fuori con i miei amici ma qui a casa chi ci sarà la sera di halloween a dstribuire le caramelle a chi viene a fare dolcetto o scherzetto?”
“nessuno, hobbit grande”
“come nessuno? siamo impazziti?”
“be’, tu sarai in giro, lo hobbit di mezzo sarà a una festa con i suoi amici e dormirà lì, il papà è a londra e sneddu e io siamo stati invitati a cena a casa del suo amico matteo”
“e karen?”
“la ragazza alla pari uscirà. è halloween anche per lei, no?”
“non è ammissibile che qui non resti nessuno a dare caramelle”
“resta tu se per te è così importante”
“no, non capisci, madre. io non posso essere qui, ma è fondamentale che tutte le ragazze che sanno che io abito qui e che verranno apposta, trovino qualcuno ad accoglierle in modo gentile e generoso”
“mi dispiace, hobbit grande. questo non succederà. troveranno il deserto, quelle poverette”
così la sera di halloween, mentre orde di bambine, bambini, genitori, ragazzetti e ragazzine impazzavano tra le strade di un solitamente placido quartiere di milano nord, mentre condomini invasati lanciavano caramelle dalle finestre, altri spaventati si barricavano tra le mura domestiche e altri ancora avevano trasformato i loro appartamenti nella casetta della strega di hansel e gretel, elastigirl arrancava dietro troppi figli, troppo caos e la prospettiva di svegliarsi comunque l’indomani mattina alle 420.
lo hobbit di mezzo è sparito per 24 ore con uno zainetto con dentro un pigiama sporco (“mettilo a lavare e prendine uno dal cassetto!” “no, mamma. mi piace questo e basta”), delle mutande sperabilmente pulite e uno spazzolino da denti sbrindellato, il piccolo ha fatto il gradasso per tutta la sera, si è fatto invitare in extremis a dormire da due amici gemelli, per poi farsi cogliere dalla malinconia all’ultimo momento e farsi riaccompagnare in fretta e furia dalla legittima madre che nel frattempo era già in pigiama e con la faccia imbrattata di siero anti età, il grande è sparito, probabilmente all’inseguimento di fanciulle mascherate ma a un certo punto ha mandato un messaggio in cui diceva che era a casa di amici dirimpettai e ci sarebbe rimasto a oltranza.
a intervalli regolari, elastigirl si è svegliata in preda a inquietudine. alle due ha trovato lo hobbit grande che chattava al telefonino con aria allucinata e riferiva di una serata indimenticabile a base di caramelle mou, cioccolato e autocoscienza mista tra maschi e femmine (promiscuità evidentemente rarissima al di fuori degli edifici scolastici). alle tre non ha trovato karen ed è stata colta da angoscia apocalittica. alle tre e mezza l’ha sentita rientrare e mettersi a parlare via skype con parenti e amici oltreoceano.
quando la sveglia è suonata ha pensato che non tutti i mali vengono per nuocere, che halloween è una festa rinunciabile e che mister i prima o poi pagherà caro e pagherà tutto.
ps di servizio
domenica 6 novembre alle 14 a chiari (brescia) elastigirl presenterà alla pari al festival della micoreditoria. qui dettagli.
❤ ❤ ❤ arrancava dietro troppi figli è bellissimo… e anche che mister i prima o poi pagherà caro e paghera tutto 🙂
Io quest’anno ho una ragazza a casa e le ho detto che di solito faccio la stronza che fa finta di non esserci. Lei ha detto benissimo! E così abbiamo fatto. Halloween non mi dice proprio niente.
Scusa ma c’è un errore nella data è domenica 6 novembre … forse riuscirò a venire.
hai ragione! è il 6 novembre!
L’anno prossimo potresti mandare Mr.I a fare dolcetto o scherzetto 🙂
Bah…a me sembra una scemenza collettiva cavalcata dai commercianti. Viva la bellezza, l’allegria, la positività! Vedere bimbi con fattezze sanguinolente per strada mi sembra così antiestetico e scemo! halloween mi sta proprio sulle p@@@@
Povero Mr.i……é pure malato!
Su Halloween nel tempo ho cambiato opinione: dalla negazione più completa all’accettazione con riserva: ok travestirsi e truccarsi da mostro per esorcizzare la paura (soprattutto della mia piccola), ok fare festa con buon vino, crescentine e caldarroste (ogni occasione è buona) ma spendere soldi per dolcetti non sempre di buona qualità e andare a “rompere le scatole” alle porte altrui, ecco, a questo non sono ancora arrivata
Per farti morire di invidia, Elasti, ti diro’ che il mio Crucco iperprotettivo il 31 sera ha staccato il campanello! 🙂
(io non stavo bene e qui in UK Halloween e’ sentito da sempre)
Io comunque Halloween lo odio, se sono commerciali il natale, la pasqua e il ferragosto da noi, figurati halloween che non e’ manco della nosrta religione e cultura e fino a pochi anni fa non esisteva
ma soprattutto: io compio gli anni il 27 ottobre, e mi rovina tutti i compleanni! non e’ possible trovare addobbi per feste che non siano zucche e ragnatele e qualcuno finisce sempre per regalarmi qualcosa di “mostruoso” o per darmi della strega / mostro / ragno / zombie etc…
anche a me Halloween non dice niente, sarà perchè quando ero piccola io non si festeggiava e per me questi giorni erano il ponte dei morti e mangiare il pane dei morti. stop.
comunque anch’io, dopo la quarta scala di 9 piani del mio condominio a piedi ho benedetto il momento in cui mia figlia arrabbiatissima ha voluto tornare a casa, dato che bambini più grandi e irruenti di lei non le facevano prendere tutti I dolcetti che avrebbe voluto….
e ho detto a suo padre: l’anno prossimo ci vai tu a fare dolcetto o scherzetto! ahahah
Sono una vera strega
Odio Halloween, carnevale e tutte le feste comandate
Non mi piace nemmeno la domenica : il mio giorno preferito è sabato
Sono un caso disperato
Cinzia: ti consiglio questa canzone scritta e cantata dal mio gruppo preferito. Io ci trovo dentro sempre tante verita’. https://www.youtube.com/watch?v=XLIJFF-Yww4
Quest’anno è stato il primo anno in cui ho accettato di buon grado Halloween: ho intagliato la zucca e preparato un vassoio di cioccolatini e caramelle, ma non a tema Halloween perché i dolci devono essere buoni. Ricevere le visite dei bambini del palazzo mi ha fatto piacere. In realtà la festa dei morti ha sempre fatto parte della nostra tradizione, con qualche variazione da regione in regione. In Sicilia, per esempio, i bambini hanno sempre festeggiato i morti. La tradizione vuole che la notte tra il 1 e il 2 novembre i parenti morti portano dei doni, nascondendoli in casa. Anticamente erando dei dolci, i cosiddetti Pupi a Cena, dei veri e propri pupazzi di zucchero. Durante il weekend dei morti a Palermo ci sono tantissime bancarelle in giro per la città con esposti i Pupi e altri dolciumi come i frutti di marzapane. Ho scoperto che in Sardegna, da sempre, i bambini passano di casa in casa dicendo: Mortu o Mortu, travestiti da creature paurose come streghe e fantasmi. Quindi, tutto sommato Halloween o I Morti è una tradizione che ci appartiene, solo che adesso gli abbiamo dato una veste più anglosassone, un po’ come è successo con il Natale.
Brava, mi è piaciuto il tuo intervento
Grazie! Mi scuso per qualche refuso qua e là che ho scoperto rileggendomi. 🙂
evviva la festa dei morti, il giorno piu’ bello dell’anno!
(da bambina si andava in cimitero dal nonno – che nn ho conosciuto perche’ morto quando papa’ aveva 19 anni – e poi c’;era la megariunione familiare: nonna, tutti gli zii e le zie, tutti i cugini (16!) a mangiare castagne e patate americane)
evviva MissCaroline per questo paragone! :*
Grazie Claire!
arrancare dietro troppi figli è bellissimo, te la rubo anche se io arranco solo dietro a due. ma sono già a pezzi e questo ponte lavorativo senza marito è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. in tutto questo una domanda (anche se forse non voglio sapere la risposta): ma il grande è tornato solo o accompagnato? e fino a che ora è stato in giro? mi viene già l’ansia a pensare anche alle uscite serali…
sei riuscita perfettamente nell’intento, mi sono stancata solo a leggere il post…….. 😉