lo hobbit grande da tre giorni ha un virus intestinale. passa le sue giornate nella penombra, a circa 180 centimetri di altezza, sepolto sotto il piumone, sul suo letto. se ne sta lassù con smartphone, tablet, un libro (obtorto collo), un bicchier d’acqua e un catino verde pisello per evitare, come già successo, di vomitare lasciando tracce imperiture nell’anima del materasso.
a intervalli regolare riceve razioni di cibo da malati (riso in bianco, mela tagliata a spicchi, brodino, pastina, tè…) che si limita ad annusare, piluccare e a rispedire al mittente quaa i intonse.
ogni tanto elastigirl lo obbliga a reagire e a scendere da quelle altitudini per lei irraggiungibili.
“non puoi vegetare come un bradipo nella sua tana. se non ti scuoti un po’ non guarirai mai!”, gli dice perché, per colpa dell’educazione ricevuta da nonna j, sua madre, e dell’imperativo “hop hop!” che ha funestato la sua infanzia, lei non può tollerare il lamento e l’indolenza.
allora lui, devastato ma obbediente, indossa una vestaglia da chewbecca di guerre stellari e si aggira sofferente, gemendo per casa per poi annunciare che no, non ce la fa, grazie, ma deve tornare subito a letto.
oggi, a un certo punto, lui l’ha chiamata con il tono apocalittico che è la sua cifra stilistica di questi giorni.
“mammmaaaaaa! mammaaaaa! vieniiiiii! ti pregooooo”
“eccomi! che succede?” ha chiesto lei precipitandosi al capezzale.
“dammi la manooooo! stammi vicino!!!!”
“eccomi! stai molto male?”
“noooo! ma ho bisogno di affettoooo”
“sono qui apposta!”
…
“goditelo!”
“cosa?”
“questo mio momento di debolezza in cui mi faccio fare le coccole!”
“ah certo!”
“perché poi tutto questo passerà”
“te lo auguro!”
“e allora me la pagherai!”
“io???”
“già! tu! e me la pagheranno anche quei due sciagurati dei miei fratelli”.
ma in attesa che arrivi la resa dei conti, è stata acquistata la nuova lavatrice, dopo che la vecchia aveva esalato il suo ultimo respiro, di mister i oltreoceano si sono perse le tracce e qualcuno ieri ha rubato il sellino della elasti-bicicletta, legata alla fermata istria della linea lilla della metropolitana milanese.
la situazione continua a essere sotto controllo, nel caso qualcuno ne dubitasse.
ah, già. oggi è anche l’8 marzo. tanti auguri.
Povero Hobbit!
(E peccato per il tuo sellino… ma come siamo messi!)
Accidenti lo hobbit si compprta già da “vero maschio” 😀
Scusa Elasti, ma sei sicura che ad una persona colpita da virus intestinale vadano dati brodino e pastina?
Il tè’ sì, per reintegrare i liquidi persi, la mela e il riso in bianco si’…..
Ma brodino e pastina non peggiorano la situazione?
Grande mr. i…..sa sempre quando è’ il momento di andare altrove 🙂
tutto è sotto controllo. sempre. w le donne!
Meno male non sei salita alla bersagliera come Fantozzi :))
Invidio un po’ il tuo self control: la sparizione del sellino per me sarebbe stata la classica goccia del vaso traboccante
ahahaahahahahaahaa me la pagherai……. muoro!!!! p.s. mi spiace x il sellino.
Anche la mia infanzia è stata funestata dall’imperativo “Hop-hop”. 😦
Anche il mio 8 marzo è stato accompagnato da influenza intestinale di mio figlio. La seconda dell’anno!
Il mio jedi ha i vermi. Bella festa davvero!
Riesce a mangiare l’aglio.