c’è il tempo dell’accudimento, dei pannolini, del passeggino e dei perché. il tempo delle notti che non finiscono mai, della ripetizione dei giochi, delle parole, dei gesti. c’è un tempo della fisicità prepotente e proterva ma anche della tenerezza e della simbiosi.
e poi arriva il tempo delle parole e dei pensieri, il tempo della condivisione delle passioni. e quel tempo, come gli altri tempi, regala perle rare e inestimabili.
“ho una proposta da farti”, ha detto elastigirl allo hobbit di mezzo la scorsa settimana.
“dimmi”
“domani sera c’è r.j. palacio qui a milano che parla di wonder. è alle nove. un po’ tardi per noi due, ma magari per una volta ci potremmo andare…”
“c’è quella che ha scritto wonder???? quella che ha inventato august e jack will e julian e summer e il signor kiap??? lei in persona??? noooo. mitica! ma c’è proprio lei??? non ci credo”
“sì invece. e siccome è un libro che abbiamo letto insieme ed è piaciuto a tutti è due ho pensato che sarebbe bello andarci…”
“genio. mamma. genio”
“e c’è un’altra cosa che succede domani, prima, nel pomeriggio”
“cosa?”
“alle 430 a tempo di libri che è una fiera di libri nel posto dove prima c’era expo, c’è luigi garlando”
“mi sento male!”
“direi che non puoi perdertelo dopo che hai letto 34 libri suoi…”
“no. non posso perderlo per niente al mondo. e poi gli avevo anche scritto e lui non mi ha risposto e adesso potrei dirgli a voce quello voglio! ma come facciamo ad andare che io sono a scuola?”
“chiedo di farti uscire prima. per una volta le maestre non si arrabbieranno, spero…”
“uhm. però tu non scrivere cosa andiamo a fare. scrivi ‘motivi familiari’ che siamo più sicuri”
“come vuoi…”.
così giovedì scorso loro due da soli sono andati ad ascoltare gli autori preferiti dallo hobbit di mezzo. e lui aveva i suoi occhi tondi sgranati e l’espressione della felicità stampata in faccia e ha voluto fare delle domande e farsi autografare e dedicare i libri e ha domandato di potere essere fotografato insieme a loro e in ogni scatto aveva lo sguardo sognante e incredulo.
“questa è stata la nostra giornata, mamma” ha biascicato la sera rientrando a casa, dal sedile posteriore della macchina.
“anzi, è stata la nostra giornata dei libri. fichissimo”. e poi si è addormentato.
già. fichissimo davvero il tempo della condivisione.
Che fortuna vivere a Milano…anche a me sarebbe piaciuto fare un giro a tempo di libri magari con la mia bambina ormai grande… troppi incontri interessanti ! Speriamo il prossimo anno di riuscire a fare qualcosa.
Che brava che sei a dedicare a ogni figlio delle giornate speciali solo per loro.
Quando verrà il momento, vorrei essere una mamma come te.
Che figli meravigliosi. I miei non sono a quei livelli e nemmeno ambiscono arrivarci.
Ma immagino che non si tratti solo di fortuna.
Sono sicura che i tuoi figli hanno altri talenti e che tu sei una brava madre.
Grazie, sei molto cara. Sono momenti un po’ così, alti e bassi materni.
guarda che non sono sempre è tutti così! il grande a tempo di libri non ci sarebbe andato nemmeno sotto ricatto! ogni figlio ha luci e ombre. la difficoltà è riuscire a far splendere le loro luci e io ci riesco solo talvolta.
E grazie anche a te Elasti. Proprio ieri con un’amica, parlando dei figli pre adolescenti, ho tirato fuori la metafora della luce come barlume di speranza intellettiva in fondo al tunnel = dodicenne. Il fatto è che è una luce intermittente. Ma non demordo!
Io ci sono stata con la mia bambina di 7 mesi e mio marito, giovedì,non potevo fare diversamente, abbiamo girato un po’ e partecipato a qualche incontro…è stato bello, per tutti, per lei che ha goduto dei colori e dei nuovi stimoli, per noi che abbiamo comprato libri e incrociato i ” nostri” scrittori…(gli occhi forse sono meno a palla ma ugualmente luccicosi…).Ed è stato bello. Per tutti. La condivisione passa per vari significati e varie strade, a volte, anche di libri.
Mi sono commossa leggendo questo post e pensando a quando anche la mia bimba di un anno vivrà le stesse emozioni. Grazie.
Pensa a quando, ormai adulto, ri pensera’ a questa giornata…. credo che l’emozione che ha provato incontrando i suoi autori preferiti la ricordera’ per sempre.
Pure io mi sono commossa. La motivazione per la giustificazione mi ha fatto sorridere. Noi maestre a volte siamo proprio rompi. Ha ragione lui, meglio tenersi sul vago 😊
Che bello 🙂
Me lo ricordo che era solo un personaggio letterario di due anni e zero parole, questo hobbit, com’è grande ora!
Mi sono commossa anche io 🙂
Anche io domenica ho portato i miei figli a tempo di libri…e sono anche riuscita a venire ad ascoltarti!!!
Insieme a me la mia grande (dodicenne) che si è letta un po’ di tuoi post mentre io ti ascoltavo e alla fine mi ha chiesto come si fa ad avere un blog!
Il piccolo invece ha partecipato ad un laboratorio di disegno con un illustratore, scoprendo che si trattava dell’illustratore di un libro letto milioni di volte sia con la sorella che con lui.
Insomma anche per noi è stato un bel pomeriggio di condivisione.
Il piccolo si è fatto timbrare il
Passaporto e si è preoccupato di tenere d’occhio l’orologio per non sforare le quattro ore di parcheggio che ci sarebbero costate 17 euro invece che 11…. Parliamone!!!!!
Chissà se io e mio figlio avremo mai una nostra giornata dei libri…Per adesso so solo che quando usa l’appellativo genio lo fa in modo ironico, cioè insomma, ci sta dando degli stupidi 😦
bellissimo l’amore pr la lettura, i libri, gli autori.
Potrei chiedere, a Elasti ma anche a tutte le altre, cosa avete fatto/fate per avviare i figli alla lettura? Solo qualche consiglio generale 🙂
Personalmente ho cominciato a leggergli ogni sera, proprio ogni sera, da quando aveva più o meno due anni un libro prima di dormire. Avevo trovato una collana di libri su internet, i libri degli orsetti, molto molto carina, e leggevamo sempre quelli. Quando poi ha cominciato ad imparare a leggere, leggevamo una pagina per uno, e poi me li leggeva lui a me…
Inoltre tutte le volte che andavamo al centro commerciale e lui cominciava a dire,
mi compri questo, mi compri quello, voglio quest’altro…io lo spedivo dentro la Feltrinelli e gli dicevo,
se proprio vuoi qualcosa scegliti un libro, quello te lo compero volentieri.
Ora a 11 anni leggere tutte le sere prima di addormentarsi, o durante un viaggio, in autonomia è normale amministrazione, ha sempre un libro o un fumetto in mano…
io ho letto loro libri da quando erano piccolini e poi credo che conti anche l’esempio. vedere i genitori che leggono magari un po’ ti fa pensare che leggere sia una cosa bella e normale e una buona abitudine. poi con il grande ci vuole la coercizione, con il medio no, con il piccolo chissà…
Mi sembra ottimo! Grazie!
Io, mia figlia di 4 anni, il nonno e una mia amica siamo andati a Tempo di Libri, domenica scorsa. Quando, al rientro, la nonna le ha chiesto dove fosse stata, lei ha risposto: in treno. Di tutta la giornata ha registrato il viaggio. Eppure sono convinta che in qualche modo abbia respirato l’atmosfera dei libri, abbia percepito il nostro entusiasmo nel girare tra gli stand come bimbi in mezzo ai vasi di caramelle. Avrei voluto vedesse la mia emozione nell’ascoltare Elasti, il coraggio e la timidezza della mamma nel fare una domanda a quelli che appaiono come gli eroi della scrittura, incredibilmente avvicinabili. Perché penso che i bambini riescano ad assorbire il bello di ciò che li circonda, anche quando sembrano annoiati. Le passioni sono personali, ma spero/speriamo di riuscire ad educarla ad una sana curiosità per ciò che la circonda, e un giorno magari condividere con lei qualche giornata particolare… d’altra parte in famiglia spaziamo dal teatro, ai libri, alle macchine, al calcio e lo sport in generale, chissà lei cosa vorrà scoprire. Eli
Il treno è sempre il treno! Rumoroso, veloce, sognante!
Già 😄
bravissima! Ma sei eli del cioccolato??? perché se è così sappi che era delizioso! e grazie ancora!
Sì sono io!! Mi fa piacere che ti sia piaciuto, la ditta è toscana, ma lo vende anche mio marito, insieme ad altre leccornie e in famiglia ci “sacrifichiamo” per assaggiare i prodotti che poi deve consigliare! Grazie a te!! È stato bello ascoltarti oltre che incontrarti!!
un abbraccio! è stato bello conoscerti!
io che vivo a Mantova ho avuto la fortuna di trascorrere 20 festivaletteratura a fianco dei miei figli… in particolare con il più grande, che al primo festival aveva 10 anni, abbiamo condiviso, coltivato, ascoltato autori mitici un po’ per lui e un po’ per me: Lucarelli, Sepulveda, Pennac, Fo, Morin e tanti altri (sì, anche Garlando!)… Ormai ha quasi trent’anni, e quando ne parla gli brillano ancora gli occhi 😉
che meraviglia! a festivaletteratura di mantova non sono mai stata e tutti mi dicono che è bellissimo!