elastigirl quando era all’università, e anche un po’ dopo, ha fatto volontariato in ambulanza. lì aveva imparato che il triage era il sistema per assegnare la priorità di trattamento in caso di più infortunati. le era capitato di usarlo una sola volta, in sette anni, durante un enorme tamponamento a catena, una notte, su un cavalcavia. poi basta.
in realtà però anche fuori dall’ambulanza e anche in assenza di malati bisgnosi di cure, il triage si usa tutti i giorni, più volte al giorno, per non soccombere.
si compra il latte che serve a colazione ma non si va in tintoria ché tanto i vestiti zozzi possono aspettare.
si prende appuntamento con il fisioterapista per mister i che ha talmente mal di schiena da non alzarsi dal pavimento ma si aspetta ad andare a fare la ceretta ché comunque fa freddo e i peli tengono caldo.
si risponde al commercialista che ricorda di pagare l’iva perché le tasse sono importanti e l’erario temibile ma non si cambia la lampadina del bagno perché in fondo arriva la luce dal corridoio e la penombra dona all’incarnato.
così, di triage in triage, di priorità in priorità, di affanno in affanno, a un certo punto ci si guarda indietro. e compare lei, una scia di cui non si vede il fondo, l’immondo vaso di pandora della procrastinazione, il blob d’incombenze che dà la misura dell’enormità della nostra disfatta come donne, madri, lavoratrici, esseri umani.
piccolo campione non rappresentativo delle cose lasciate indietro:
– l’igiene dentale
– la chiamata all’idraulico per riparare lo sciacquone rotto da almeno tre mesi
– l’appuntamento con il dermatologo per lo hobbit grande (“lui dice che tu hai sempre tanto da fare… ma ne avrebbe un gran bisogno… se vuoi lo chiamo io, elasti…” “no, mamma, grazie. ci penso io. tu hai ragione. domani lo chiamo” e così via, con conversazioni telefoniche identiche a se stesse, per settimane, mesi, potenzialmente anni.
– il colloquio con i professori delle medie che tra un po’ ci sono gli esami, la scuola finisce e ci sarà tempo solo per i rimorsi e il senso di colpa.
– l’acquisto del regalo di natale di mister i, prima che sia l’ora del suo compleanno, in ottobre.
– la visita dal ginecologo e dal dottore dei nei che è pure tanto carino.
– la prenotazione del percorso di coppia all’hammam ricevuto due anni fa con l’illusione che non sarebbe mai scaduto.
– l’evasione di tutte le mail in attesa che detta così sembra una passeggiata, in realtà è più impegnativa del cammino di santiago andata-ritorno-riandata nel luglio più torrido degli ultimi 68 anni.
– il lavaggio delle tende.
– la pulizia del dietro della lavatrice e della lavastoviglie.
– la pulizia del viso (“andrebbe fatta una volta l’anno” “ah” quant’è che non la fai?” “sei…” “mesi?” “no”).
– la partecipazione alle riunioni di condominio (“da quanto tempo abiti qui?” “dal 2012” “e quante volte sei andata alle riunioni?” “mai. perché? ci sono riunioni?”)
– la seduzione del marito con cena romantica e biancheria sexy (“l’ultima volta?” “uhm… 14…” “ore? giorni? settimane? mesi?” “no”).
– un film, uno solo, anche brutto. in un cinema vero, possibilmente senza bambini e dopo le 20.
– moltissimo altro ma è meglio fermarsi qui perché alla lunga l’autostima e la gioia di vivere ne risentono.
Come ti capisco… il problema dello sciacquone che perdeva l’ho avuto anche io e l’ho trascurato X 6 mesi – risolto dai miei in visita (a cui dava fastidio la “cascatella” notturna… 😐 ).
E idem il controllo crescita dal pediatra, mia pedicure e pulizia viso, …
E ora come la risolvi la storia della striscia di calcare nella tazza???
Perchè a procastinare succede questo! 😦
con degli ottimi gel che butto prima di uscire al mattino, agiscono
e fanno tutto da soli. quella è la cosa più veloce da risolvere…
Mr.i e’ nato in Ottobre, come me, e anch’io in questo periodo soffro di mal di schiena.
Io sono nata il 2, lui quando?
Non ci pensare, non ci pensare se no affoghi nel senso di colpa!
Condivido svariati punti della tua lista, tra cui la lampadina rotta del bagno e la visita dal dottore dei nei e dal ginecologo, ma non posso fare altro che farli scivolare in fondo alla lista delle priorità.
Per cercare di non perderle nel caos, prendo queste cose una per volta e le metto in agenda, così da inserirle forzatamente tra quelle più urgenti. Funziona: a giugno ho l’appuntamento dal dentista e domani mattina mi occupo della cosa del bagno. Giuro.
Consolati: io la pulizia del retro della lavatrice e della lavastoviglie non so nemmeno cosa siano…mi devo preoccupare?
ehm, neppure io.
Idem. Si fa quando si trasloca e basta.
bisogna pulire dietro la lavatrice e dietro la lavastoviglie???
La mia doccia ha preso a fare uno scroscio di acqua fredda, che dura circa mezzo minuto, mentre sono lì sotto a minimo 35 gradi. Quando questo accade, io mi scanso. Ogni sera, da circa ventitrè giorni, penso: “devo chiamare l’idraulico”. Intanto arriva il sabato mattina e sono felice, perchè vado in piscina, e penso, che lì, la doccia è meravigliosamente, costantemente calda.
Se questo non bastasse posso aggiungere anch’io:
la pulizia dei denti, per me;
il controllo dei nei, sempre miei;
le tende;
la pulizia decente del forno;
una nuova libreria…
Alle estetiste ho rinunciato da tempo, perchè gestire gli appuntamenti con loro è un’impresa per me impossibile. Però, qualche giorno fa, ho pulito due termosifoni, penso per la prima volta in quattro anni, quei due, gli altri sono rinviati alle prossime decadi.
oh, anche a me capita lo scroscio gelido e io semplicemente mi sposto. Da circa un anno. l’idea di chiamare un idraulico, per questa cosa, non mi ha mai sfiorato l’anticamera del cervello 😀
Delegare, è la mia risposta.
devi anche avere qualcuno a cui delegare
ma mi sono persa qualcosa? la ragazza alla pari non era super sorprendente e bravissima?
😦 😦 😦 😦
ho avuto la malaugurata idea di sposare un marito straniero che non conosce la burocrazia e neppure la lingua italiane 😦
mi sono sparata: ricerca casa, ricerca mutuo, contratto casa, contratto mutuo, riunioni dal notaio, assegni circolari in banca, cambio utenze, gite alla posta, ufficio anagrafe etc etc etc senza poter delegare manco un respiro!
oramai i miei colleghi mi prendono in giro: oggi in pausa pranzo vai, come al solito, in Posta?
il rientro in Italia, l’importazione del Crucco e l’acquisto della casa hanno fatto si che altro che triage: qui si ambisce alla sopravvivenza! pure doccia e lavaggio capelli sono stati classificati “lusso” e vengono concessi solo se tutte le altre priorita’ sono state soddisfatte
a volte tutto cio’ anche con un marito italianissimo…
Magari non la seduzione del marito, potendo.
Il punto è che ci sono cose che si possono e a volte si devono delegare (le riunioni condominiali ad esempio, non ci vado più per salvaguardare l’igiene…mentale mia!) e cose che no, non si possono proprio far fare ad altri: la salute in primis. Però, sentendomi parte in causa, una visitina al professore tutor di classe magari anche solo per sentire cose positive, una volta tanto….perché no?
Cambia ragazza alla pari, elasti.
Prendi me.
Cinquantaduenne, spirito da crocerossina, molto empatica.
Specializzata nel risolvere problemi altrui. Meno i propri.
Tedesco e francese scolastici.
Per l’inglese ci stiamo organizzando.
ottimo il corso di primo livello che seguo all’ università degli adulti della mia città.
Che dici, mando il curriculum?
Hop hop su elasti un bel respiro e vai di lista. Comincia da mister i. Poi il resto scorrerà facile.
Ce la puoi fare 🙂
Una cosa per volta…
Un bel respiro….
Gli angoli della bocca all’insu’
…e poi solo pensieri positivi…
Ce la possiamo fare!!!!
Sicuramente non ci annoiamo!!!
Ti leggo dopo aver fatto lo slalom tra i post di alcune di quelle blogger che predicano il rallentare, il delegare, il respingere il concetto di multitasking e altre meraviglie capaci rendere le giornate serene e impeccabili (tra cui lo sbevazzare yogurt e integratori specifici, ma lasciamo stare). E niente, mi sono sentita a casa. Grazie Elasti
Ecco, grazie Bianca, hai espresso alla perfezione lo stesso concetto per il quale stavo cercando le parole io!
…….però, davvero, mi confermate che bisogna pulire dietro alla lavatrice e alla lavastoviglie? 😀
No, mai fatto e mai lo farò!
Ne ho 7 di quelli che hai scritto ( le tende potevi non scriverlo………) e sono gia ko.
– le tende le ho tolte per lavarle e non le ho mai più rimesse
– la doccia perde da almeno un anno ma se fai attenzione e asciughi bene il pavimento quando hai finito… che problema c’è?
– l’impegnativa per la visita otorinica è scaduta… Ma a volte non sentire proprio tutto è anche un bene: come hai detto?
– a scuola probabilmente pensano che i miei figli siano orfani ma questo gli garantisce una certa attenzione da parte delle maestre
– Io però un film in un cinema vero dopo le ore 20.00 l’ho visto: s’intitolava “Via col Vento”, era già a colori!
…
In effetti quando mi chiedono come faccio a fare tutto io rispondo:
“semplice: non faccio tutto e quel poco che faccio lo faccio male!”
mitica! mi stai simpatica e mal comune mezzo gaudio!
🙂
Mi sento meglio😄 Proprio stamattina ho delegato alla Santa Donna che è mia madre il lavaggio di qualche (molti) capo delicato, che io rovinerei sicuramente… “scusami, non riesco a fare nulla”, lei “tranquilla, succede a tutte così”: doppiamente Santa! Per il resto credo che dietro la lavatrice ci siano ormai esseri dotati di vita propria, e forse pure sulle tende, io sono per l’innocua, spero, convivenza.
ecco: io, con tutti i problemi che ci sono al mondo, del retro degli elettrodomestici non mi interesserei… le tende non le ho mai lavate in vita mia: finora ho sempre cambiato casa prima che fosse l’ora 😛 ma l’unica ragione per cui le laverei e’ affinche’ passi piu’ luce: viva la convivenza!
Qui da un po’ siamo al triage del triage!
già…. l’elenco varia un po’ per ciascuna di noi, ma la sostanza è la stessa. come se tutte le cose da fare non ci stessero in una vita sola (e forse non ci stanno….)
Mi sono subito venuti i mente gli “schifidi lavoretti” di Eriadan, lo conosci? Cito wikipedia: “Gli Schifidi lavoretti: disegnati come dei mostriciattoli grassocci, rappresentano i lavori non portati a termine. Vengono abbandonati in massa da Paolo quando parte per le vacanze.”
Nessuna a scritto nulla sulle ragnatele… A dire il vero con il tetto in legno si vedono davvero poco ed ho stretto un patto di non belligeranza con i ragni, ma ormai mi tocca. E non ne ho voglia mezza
uhm… io ho aspirato tutto il vano finestra della y=taverna, TRANNE l’angolo col ragno
ho paura dei ragni
ma non riesco ad ucciderli: non mi sembra giusto
certo: se non li uccidono si riproducono e fanno ancora piu’ ragnatele
almeno quelli che corrono veloci chiamo il levriero che se li mangi…
(natura mangia natura: non e’ ingiusto!)
Qui ci vuole del professionismo:
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.google.android.keep&hl=it
io le mie to do list le ho nel software “keep” di google (gratis) cosi’ vi accedo da ovunque
sono divise in categorie, prioirita’, scadenze, colori…
e’ una gerarchia, un sistema fisico, un UNIVERSO di liste interconnesse…
ma ATTENZIONE: quando hai fatto una cosa e la spunti (libidine massima) non si cancella: si va a scrivere ordinata sotto di tutto, con una bella striscia sopra ad annullarla!
percio’ io dico a tutte le vittime dell’impietosa e complicata vita odierna: ogni tanto fate un viaggio, seppur virtuale, fra le liste delle cose che avete completato! non da vicino per riviverne l’incubo ma da lontano per apprezzarne il numero
tutto quello l’avete fatto voi! dunque, se non c’e’ stato tempo (o energia, che da certi pdv e’ la stessa cosa) per fare tutto, di sicuro ci sara’
e ditevi bravi/brave
PS
Ovviamente siccome sono ansiosa sulla prima pagina del mio Keep c’e’ un mezzobusto della mia amica, quella che mi ha insegnato ascrivere TUTTA la lista ma poi prenderne solo 3 articoli e nascondere il resto, e che mi canta la canzone sulla pazienza…
Le cose che restano indietro vagano come Golem in una nostra grigia Praga interiore prima della caduta del muro di Berlino
Vogliamo parlare del cambio degli armadi?!?
Complice il sali scendi delle temperature qui al nord al momento nel mio armadio convivono pantaloni di velluto e maglie a maniche corte…
Un caos totale che rende ancora più complicata l’operazione ” cosa diavolo mi metto?!” della mattina…
Ma PERCHÉ fare il cambio degli armadi? Io tengo tutto insieme tutto l’anno!
Anche io! Da quando ho meno vestiti tengo tutto bello stesso armadio e mio marito pure… Si apre uno sportello o un altro a seconda della stagione ed è fatta!
anch’io !
ogni tanto è proprio consolante leggerti…
Cara Claudia, tutte noi tue lettrici, tra triage e cose lasciate indietro, penso che ci ritroviamo in tutto ciò che hai scritto (io personalmente in 8 su 15 punti e tutte e tre le situazioni di triage).
Per questo ti vogliamo bene!
Buona domenica
PS Però io proprio ieri sono riuscita a lavare tre tende su cinque. E relative finestre. Subito dopo qui a Bologna ha diluviato. Vabbeh, non importa. Sono talmente felice di avere una mezza cosa in meno da fare nella mia lista!
hai tutta la mia stima!
Ma come ti viene anche solo in mente la pulizia del retro della lavastoviglie e della lavatrice??? 😀
Armadio UNA stagione globale da sempre!
Io sono una maniaca del controllo e per questo dovrei in realtà farmi curare, ma proprio per questo motivo non ho mai cose vecchie lasciate indietro, ma una lista settimanale delle cose da fare e degli appuntamenti da prendere…il venerdì devo aver fatto tutto ciò che ho scritto il lunedì, se non lo facessi mi sentirei male.
(Insisto, per il maldischiema di MI, non il fisioterapista, ma il chiropratico, molto più efficace, risolve il problema alla fonte)
si può volere bene a una persona che conosci solo nel web?
sì.
Hai tutta la mia comprensione, come ti capisco….ti leggo proprio x tirarmi su di morale se no’ col mio lavoro ( commercialista, una scadenza dietro l’altra) e la casa ( nessun aiuto di nonni o affini) potrei spararmi……