Nonsolomamma

domanda sbagliata

stamane alle otto elastigirl era nella grande e gremita sala dell’accettazione dell’ospedale dove aveva appuntamento per togliere il suo neo sospetto sulla pancia. aveva il bigliettino A53 ma di numeri e di lettere ce ne era una infinita varietà. mentre aspettava ha deciso di fingere disinvoltura e si è spinta fino al bar per fare colazione con un tè comprato e, portati da casa, i biscotti secchi e tristi  per cui ha una perversa dipendenza. ha mangiato di nascosto, conscia dell’inopportunità della pratica. ma ha pensato che era in una condizione di disagio e che se qualcuno l’avesse rimproverata avrebbe interpretato la piccola fiammiferiaia derelitta ed emotivamente instabile.
ha letto qualche pagina di camilleri, ha fissato come una stalker un paio di sandali bellissimi di una signora piuttosto nervosa, ha lanciato occhiate simpatiche, almeno nelle intenzioni, alla sua vicina di attesa destando in lei indifferenza e inquietudine, si è chiusa nei suoi torvi pensieri fino a quando non è finalmente arrivato il suo turno di farsi accettare.
è stata spedita ai piani superiori con un metro quadrato di foresta amazzonica in forma cartacea sotto braccio.
dopo una breve attesa in una sala più piccola e altolocata, lo sguardo perso nelle porte numerate e chiuse di fronte a lei, elastigirl è stata chiamata da un’amabile infermiera che l’ha condotta dall’ancor più amabile dottore dei nei che le ha detto di togliersi la maglietta ma di tenersi le scarpe e subito dopo l’ha fatta sdraiare su un lettino con il superpotere di muoversi su e giù.
lui, lei e l’infermiera hanno parlato di londra, del concerto di tiziano ferro, della paura e della necessità di tenerla a bada, dei pompieri inglesi, della resistenza ma non quella partigiana. e durante questa bella conversazione con persone tanto ammodo e tanto simpatiche che, in altri contesti, verrebbe persino da invitarle a casa, per un pranzo o una cena (“cosa portiamo?” “niente! non preoccupatevi!” “eddài no, qualcosa vogliamo portare… del gelato magari? che gusti piacciono ai ragazzi?”), l’amabile dottore faceva, con molta discrezione, cose sue sulla elasti-pancia, tipo tagliare, tamponare, cucire, cucire di nuovo, tagliare un filo lunghissimo e dire: “ecco fatto! tra una settimana avremo il risultato della biopsia. e tra 15 giorni puoi togliere i punti”.
è stato perfetto, addirittura piacevole se si tralascia quel lavorio lì sotto che la distraeva dall’adorabile compagnia.
poi elastigirl, proprio alla fine, ha rovinato tutto. con una domanda inopportuna.
“dottore, ma posso fare attività fisica in questi giorni?”
“be’, direi che finché ha i punti sarebbe meglio di no”
“no??? per quindici giorni niente?”
“be’, dipende dall’attività che pratica… lei cosa…?”
“boxe”
“nel senso del pugilato???”
“ehm, già. quindi secondo lei non posso fare pugil…”
“no. arrivederci”.
e l’inorridita incredulità che c’era nello sguardo di lui sarebbe stata inferiore se lei gli avesse proposto di diventare il suo schiavo del sesso nei giorni dispari o venire a casa sua ogni mercoledì mattina a pulire i vetri e a stirare e a cucire i bottoni visto che con il rammendo è tanto abile.

22 pensieri riguardo “domanda sbagliata

      1. Ho subito pensato (scusate la pubblicità) che si trattasse degli Oro Sai#a, sicuramente perchè anch’io ho sviluppato una dipendenza simile…
        Un dubbio: che ci sia della droga, dentro? 😀

  1. Ma perché tanta riprovazione per la boxe? Timore professionale per il suo lavoro di ricucitura o era contrario in linea di principio? 🤔
    Ps. Se ti consola, il medico che mi ha rimessa insieme dopo l’ennesima caduta da cavallo mi ha consigliato con schiettezza di dedicarmi agli scacchi.

      1. Anch’io lo interpreterei così. Anche perché se sudi col caldo indovina come possono sentirsi i punti… poverini… 😍

  2. Mi sa che con la domanda sbagliata ti sei giocata l’opzione “schiavo del sesso”… però dai, un cazzottino ogni tanto… io con i punti ballavo…

    P.S. Quindi i martelli incrociati sul petto dello hobbit grande potrebbero anche essere un omaggio velato alla mamma che fa il pugile?

  3. Vista dall’altra parte della barricata, direi che avrei fatto la faccia inorridita pure per il rugby, il calcio, la sciabola, il fioretto ed un sacco di altri sport . Fare contorsionismi con una pancia rammendata di fresco non facilita un risultato da bravo ricamatore quanto piuttosto un “castron” finale.
    P.S come la tenevi a bada fino all’altranno dunque l’aggressività nascosta prima di incontrare la nobile arte?

  4. io ne ho fatte di domande “sbagliate” ai medici… quasi tutte a sfondo sessuale, confesso (angel), ma posso divulgare che al dentista dell’apparecchio una volta chiesi come fumare con gli elastici ai denti…
    il mio tutor di dottorato diceva che non esistono domande sbagliate: solo risposte stupide e lo sguardo inorridito ricade in questa categoria, mi sembra
    la gente dovrebbe interiorizzare che se vuoi che gli altri accettino le tue “cose strane”, devi accettare senza batter ciglio le loro!
    di estetiste che, esasperate dallo stato delle mie unghie dei piedi e dai miei lividi nelle gambe, mi hanno detto di lasciare arti marziali e alpinismo sono piene le fosse
    a tutte consiglio kick boxe: antidepressivo, divertimento assicurato, fisico perfetto e (per le single) “cucco” agevolato! (celebre la frase: “cosa sono quei lividi? il tuo ragazzo ti picchia?”… “.. in un CERTO senso… ” 😀 )
    (attenzione: kick boxe (l’arte marziale: pugni, calci, ginocchiate, da farsi sul ring con le protezioni o al sacco), non fit boxe (aerobica davanti a un sacco da boxe cui ogni tanto tiri qualche pugno o calcio))

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