l’entomologa, ragazza alla pari che vive con l’elasti-famiglia questo autunno, da quando è arrivata a milano ha conosciuto alcune fanciulle. alcune sono americane come lei, altre variamente europee, altre ancora australiane o neozelandesi.
“c’è una cosa che mi ha molto colpito parlando con loro” ha raccontato oggi.
“cosa?”
“le loro domande”
“in che senso?”
“le europee, le australiane e le neozelandesi quando dicono che sono alla pari, mi chiedono com’è la mia famiglia, a quanti bambini devo badare, quante ore devo lavorare e quanti soldi ricevo al mese”
“be’, mi sembrano domande… legittime”
“già. e sai cosa chiedono le americane? sia ora che sono qui sia prima, quando stavo ancora in america?”
“no”
“mi chiedono tutte se non ho paura a stare in una casa dove abita un uomo”
“e tu hai paura?”
“no, per niente. non ci avevo mai pensato prima che tutte me lo domandassero”.
Sconcertante….e probabilmente significativo?
(Ehm….Potrebbe sempre rispondere che ci abita solo part time… ;-). )
Pensa se racconta loro che è Marxista. Trump non la fa più rientrare 😂😂😂
😂😂
Ma non ci credo dai…
Beh ragazze ho quarant’anni e quando ne avevo 14 e frequentavo una scuola per corrispondenti in lingue estere, l’insegnante di inglese ci propose il classico soggiorno in Inghilterra durante il periodo estivo. Allora, la modalità proposta dal nostro istituto era il soggiorno in famiglia (allora sicuramente meno caro). Nessuna ragazza di quattro sezioni (quattro sezioni x 5 classi x ciascuna sezione) accettò di partecipare. Il terrore era proprio quello di trovarsi in casa con uomini che avrebbero potuto molestare sessualmente una di noi. Vi posso assicurare che nessuna era bigotta,ttt abbastanze sveglie e tutte dell’interland torinese, ma il soggiorno in famiglia aveva questo risvolto negativo che nessuno – per il tempo che io ho frequentato quell’istituo – ha mai superato.
ma davvero?! anche io ho quarant’anni e ho soggiornato in famiglie inglesi per tre estati durante le scuole medie. Soggiorni di un mese. Pur nell’entusiasmo e nell’incoscienza dell’età ricordo che avevo paura di tante cose (prima di partire, e, spesso, durante il soggiorno), e suppongo che i miei genitori avessero molte più paure di me… ma questo timore dell’ “uomo in casa” proprio non mi sfiorava. Sono molto grata ai miei genitori per aver avuto abbastanza fiducia in me e nel “mondo fuori dalla nostra famiglia” da lasciarmi andare.
IsaQ: hai fatto bene a stare a casa: quando sono andata a Parigi a studiare il Francese io (17 anni) ho incontrato il primo (e unico) esibizionista della mia vita: un ragazzo di colore che ha bloccato l’ascensore e… l’ha esibito! io mi sono paralizzata dalla sorpresa ma la mia amica (coetanea) ha fatto un gesto come dire: “pfui!”, l’ha spinto fuori dell’ascensore e ha tempestivamente chiuso le porte!!
[PS quando dico “hai fatto bene a stare a casa” scherzo: anche io sono grata ai miei per avermi mandata all’estero da sola sin da quando ero quindicenne, malgrado le esperienze scioccanti]
ossignur (come direbbe mia nonna)! Ma è un pregiudizio destinato agli italiani o in generale? comunque stanno quasi più al sicuro con un marxista che con il loro presidente!!
Stavo rispondendo riportando i dati sulle violenze in America… ma è talmente deprimente (e mi fa ribollire il sangue) che ho deciso di lascir perdere.
Comunque vista la situazione che hanno lì, è normale che siano terrorizzate.
È molto triste ed anche molto preoccupante.
Il modello però si sta diffondendo a macchia d’olio pure qui, con ragazze e donne che sembrano avere paura di tutti e che vivono con angoscia crescente ogni aspetto del loro vivere.
A sentir loro sembra che non possano uscir di casa senza subire una molestia, e basta leggere un blog femminista per avere caterve di messaggi più che allarmati.
La deriva non mi piace perché non la trovo né positiva né propositiva oltre che largamente esagerata.
spero che sia una paranoia degli americani. E un po’ anche mia: non manderei una minorenne in una famiglia che non conosco.
Temo che in america, ma anche in italia, sia frequente la palpatina alla ragazza alla pari. Quindi la paura può essere leggittima: vai in un paese straniero a vivere con persone che non conosci e non sai se troverai quello che ti avevano proposto o meno.
Pensate solo alle farm religiose degli stati uniti: ti assumono come bracciante o aiuto in cucina e poi cercano in tutti i modi di farti entrare nel giro.
Ma la Donzella entomologa ha specificato che soggiorna in una Casa con il Marxista e i di lui 3 uomini in divenire.??!
Mi pare sia il caso che la parte maschile dell Elasti family proponga invito a cena delle Ragazze Usa.
Io credo questa assurda domanda scaturisca dai fattacci fiorentini…
La n. 1 delle ns. Workawayers estive, dal Minnesota, era moooolto attenta a questa cosa che gli italiani fanno complimenti e toccano i culi a sproposito. Un giorno andò in un parco e mentre leggeva e si faceva i fatti suoi, passò un’auto che le strombazzò e i ragazzi la salutarono. Lei rispose col dito medio e me lo raccontò come una violenza subita, una cosa ripugnante che non poteva concepire….
boh
l’ho trovata proprio esagerata, sapendo come si usa qui, e che sicuramente lo avevano fatto per goliardia
Ora leggo questa cosa che le americane hanno paura degli uomini italiani e accomuno questa paura con lo stare sempre allerta della ragazza del Minnesota…
Sarà perchè noi in Italia “siamo abituati” ad un altro modo di comportarsi degli uomini, e che tolleriamo complimenti e fischi di approvazione per strada, invece gli americani sono sempre per il politically correct.
Sono rimasta stupita anche del fatto che mi ha detto la ragazza che in Usa le donne non vanno in bikini in spiaggia, perchè non sta bene, sempre costume intero e/o tshirt. E allora cosa pensano di una Lady Gaga nuda vestita di carne bovina, o Madonna mezza nuda ai tempi d’oro?! Quanti contrasti nelle loro teste
Inquietante, che glielo abbiano chiesto…
Beh
A lavoro gli americani maschi non mi lasciano tener chiusa la porta (con la porta aperta non mi concentro) perche’ hanno paura di stare soli con una donna!
(in verita’ e’ per paura di una falsa accusa di molestia sessuale)
comunque quand’ero all’universita’ (in italia) sono stata per un certo periodo in un appartamento misto: mia mamma era INORRIDITA e la mia amica coetanea vicina di casa appena l’ha saputo ha strillato “che schifo! in casa con un uomo”
mi sa che non e’ proprio tutto americano!