il naso che cola ininterrottamente, la tosse secca, grassa, incoercibile, di giorno e di notte, i brividi nonostante il piumone, il pigiama, un maglione e un’altra coperta, il sapore cattivo delle medicine, il riso in bianco che dopo tre chicchi non ce la fai più, la mela che dopo uno spicchio basta così, l’incapacità di leggere, di vedere un film, di dormire, di parlare. la temperatura che arriva supera i 39. il mal di testa incessante, così forte che l’unica soluzione possibile sembra prendersi a martellate e farla finita. l’impressione che si resterà per sempre intrappolati in questa ragnatela appiccicosa e soffocante. l’arduo cammino barcollando tra il letto e il bagno e ritorno. il sonno e l’insonnia. la vita che procede incurante fuori da quella porta. il senso di colpa per non avere preso abbastanza sul serio i figli (e untori) quando dicevano di stare male. la consapevolezza, seppur intermittente, che è solo uno stupido virus che prima o poi se ne va e quindi taci e aspetta.
elastigirl aveva dimenticato quanto potesse essere molesta e invalidante l’influenza di stagione. tanto che, quando le è piombata addosso, ci ha messo un po’ a capire che era lei e non una delle dieci piaghe d’egitto trasferitasi a milano nord.
Forza povera zombie!! E come fai a scrivere così bene anche da mezzamorta????
Pero’ poi appena ci si sente meglio e’ bello risoprire quanto sia bello stare bene!
questa e’ una cosa sacrosanta e l’ho notata anch’io!
e’ veramente stupefacente come, anche solo dopo un mal di testa, ci si senta cosi’ bene!
a me viene un buon umore rumoroso e molesto, salto per casa e strillo “sono guarita sono guarita”
credo che sia l’effetto Dante
(e come quei che con lena affannata / uscito fuor dal pelago a la riva/ si volge all’acqua perigliosa e guata)
spiace bellezza
ora concediti una seria convalescenza, unica via per non ricaderci
seriamente
Porella pat pat
capisco. colpita e affondata 2 anni fa, a natale. ho trascorso a letto vigilia, natale e santo stefano. con il parentado per casa. un incubo…
Resistere, Resistere, Resistere. Come diceva il grande Eduardo: ” A da passà a’ nuttata..”.
COMMENTI RANDOM: stamattina ho sentito che la febbre è uscita dalla vestaglia, finalmente, e comunque ho appena letto dell’audiolibro della Ginzburg, sei galvanizzante!!! Super, super bello!!!!!
L’anno prossimo vaccino per tutti!