quando elastigirl e mister i comprarono casa la prima volta era il 2006, lo hobbit grande millantava migliaia di fidanzate all’asilo nido e lo hobbit di mezzo abitava ancora dentro una pancia. i due, inesperti e sprovveduti, avevano bisogno di una guida che li prendesse per mano e mostrasse loro la strada. chiesero in giro a parenti e a amici e dopo estenuanti ricerche si materializzò una creatura dai capelli lunghi, lucidi e compatti, vestita di camicia bianca, pantaloni e giacca neri, che disse: “non c’è nessunissimo problema”. e capirono che avevano trovato il loro uomo e che la vita era stata molto generosa.
lui, misterioso come un elfo, cortese come un poliziotto inglese, puntuale come un orologio svizzero e solido come una quercia millenaria, si occupò della ristrutturazione di quell’appartamento al primo piano ma soprattutto divenne il punto di riferimento, la parola magica, la panacea di fronte a qualsiasi ostacolo piccolo o grande.
nel corso degli anni, bastava chiamarlo perché lui si materializzasse immediatamente e li guardasse con il suoi occhi da gatto saggio pronunciando il sublime mantra: “non c’è nessunissimo problema”.
a volte elastigirl avrebbe voluto telefonargli anche senza avere veramente bisogno di lui, solo per sentirlo dire quelle parole taumaturgiche.
in breve tempo, grazie al passaparola, lui ristrutturò ogni appartamento nel quartiere. ed elastigirl e mister erano contenti di poterlo rivedere ogni tanto con il suo furgone bianco e i suoi capelli immobili al vento.
dopo sei anni e uno sneddu, vendettero la casa dov’era nato lo hobbit di mezzo e ne comprarono un’altra, un po’ più grande.
lui, con le sue camicie bianche e i suoi completi neri tornò a occuparsi di loro e il suo mantra felice rieccheggiò di nuovo tra le pareti dell’elasti-casa.
gli hobbit lo trasformarono in un personaggio mitologico, dotato di numerosi superpoteri tra cui quello di cibarsi esclusivamente di aria perché nessuno mai lo aveva visto mangiare o bere alcunché. (“vuole un caffè?” “no, grazie”. “un po’ d’acqua?” “gentilissima ma preferisco di no” “qualcosa da mangiare? un biscotto magari?” “no, sto bene”).
poi basta. lo persero. perché di solito nella vita purtroppo si ristruttura di rado.
ultimamente tuttavia il vuoto di quella creatura cominciava a farsi insopportabile.
“bisognerebbe cambiare gli infissi alle finestre, mister i”
“non li avevamo cambiati quando ci siamo trasferiti?”
“sì. ma solo metà perché non avevamo abbastanza soldi. ci sono quelli della sala e della cucina che sono vecchissimi e si stanno rompendo”
“stai cercando di dirmi qualcosa, elasti?”
“sì. ho bisogno di sentirmi dire che non c’è nessunissimo problema”.
così ieri lui è venuto a prendere le misure per fare un preventivo.
aveva i capelli lucidi, la camicia bianca e la giacca nera. non ha voluto bere niente. e nemmeno assaggiare gli occhi di santa lucia preparati da mister i. ma ha pronunciato il suo mantra. e la vita è diventata subito più facile.
Anch’ io vorrei incontrare qualcuno che mi ripetesse queste parole come un mantra 🙂
Unica confortante apripista dello spirito, ti leggo e sto in pace per un pò
Avresti dovuto darmi il numero di questo signore l’estate scorsa: abbiamo comprato e ristrutturato casa, io ero incinta e devastata dalla nausea e il mio compagno si è fatto venire il fuoco di Sant’Antonio per lo stress.
Mai più!
Fa lavori anche in Svezia? Dobbiamo rifare la cucina…
E una trasferta a Napoli? Ne avrei davvero di bisogno, a tutti i livelli. Qui gli infissi fanno acqua e la psiche anche.
Se volete, a genova, ve lo ripeto io mentre vi ristrutturo casa!!!! 🙂
Anch’io, anch’io, anch’io!!!
Lo voglio, lo voglio, lo voglio!!!
il mio ‘nonc’ènessunproblema’ è senza capelli e veste come un boscaiolo ma è un punto fermo nella mia vita da quando ci ha ristrutturato casa nel 2011 🙂 lo adoro !
me lo ricordo, me lo ricordo questo personaggio fantastico ncnp
🙂 questo post mi mette nostalgia baci Sabri ❤
ELASTI!!!
fatti ripitturare la cucina ottanio che ha la macchia di yogurt!!
(non me ne frega niente delle macchie ma sono una fan dell’ottanio e tutte le lunghezze d’onda limitrofe)
non sono pronta alla ripittatura. l’idea di dovere spostare i mobili mi mette l’ansia.
sara’ per il prossimo “non c’e’ nessunissimo problema” 😉
a proposito: l’ho appena usato come titolo della pagina odierna del mio diario :O 😉
Improvvisamente mi rendo conto di quanti interventi abbiano un urgente bisogno di supervisione a casa nostra.
Ti prego,Elasti /Claudia,dai al tuo passaparola una dimensione più ampia….
scrivimi in privato e ti sarà dato il contatto, sempre che tu sia a milano!
Non c’è nessunissimo problema è indubbiamente più semplice di supercalifragilistichespiralidoso da pronunciare al prossimo cambio di vento decollerà furgone compreso legato ad un ombrello
Ogni tanto sei tu, il mio momento “nonc’ènessunproblema”
ma che bello! grazie
Io sono appena uscita da 4 mesi di lavori fatti nemmeno tanto bene…….a saperlo prima ti avrei chiesto il numero di questo signor nessunissimoproblema
sfiancata da una ristrutturazione inziata con un “70.000 euro e nessun problema” e ancora non ancora finita dopo 3, dico 3, anni, mi assale un bel po’ di sconcerto. Perche’ io no? :((((
Buon giorno, anche la mia bisnonna preparava gli occhi di santa Lucia,ma la ricetta è andata persa negli anni perché lei non sapeva scrivere e non ha insegnato a farli né alle figlie né alle nipoti.. mica potresti darmi la ricetta re favore? Ho provato a rifare i biscotti usando le ricette on line e i ricordi di chi c’era ma il risultato non è stato all’altezza di nonna Marta.