qualche tempo fa alcuni genitori della nuova classe del liceo dello hobbit grande proposero di incontrarsi una sera tutti insieme, anche con i figli, per conoscersi e socializzare. il luogo prescelto era un vecchio locale un po’ fricchettone in cui elastigirl adolescente soleva andare con i suoi amici parimenti fricchettoni e adolescenti. nonostante lo straniante effetto amarcord, unito alla prossimità con orde di quattordicenni allo stato brado seppur accompagnati, l’idea a elastigirl piacque moltissimo e, senza nemmeno consultare mister i, accettò con entusiasmo.
“è deciso. andiamo solo noi tre. quei due lì li lasciamo a casa”, disse lo hobbit grande.
“andiamo dove?” domandò l’ignaro padre.
“ci lasciate a casa da soli?” chiese lo hobbit di mezzo con un guizzo pazzo nello sguardo.
“nemmeno per sogno. sneddu andrà a cena da suo amico M e tu…”
“vado a mangiare la pizza con il cugino F”
“perfetto”.
così, allocati i piccoli. elastigirl, mister i e lo hobbit grande si sono ritrovati, divisi per generazioni, seduti a dei tavolacci di legno in un luogo pieno di ricordi e suggestioni, oltre che di gente.
e mentre l’adolescente si dedicava a una rumorosa socialità di classe con i coetanei, i suoi genitori socializzavano con loro simili sconosciuti.
e dopo un iniziale impacciata riconognizione (“uhm… e tu di cosa ti occupi?” “io sono avvocato” “io guido l’autobus” “io correggo testi scolastici” “io sono maestra” “io mi sto laureando in scienze infermieristiche e cambio vita”) si sono rilassati e riconosciuti come simili. e hanno chiacchierato, aperto i pacchetti di una improbabile riffa, intonato dei cori demenziali, riso parecchio e mister i ha anche cominciato a parlare barese, segno inequivocabile di benessere. e alla fine hanno deciso tutti insieme che si rivedranno presto e che questi appuntamenti conviviali diventeranno una consuetudine.
senza contare che uscire la sera, pratica di cui si era persa memoria, ha sempre un suo trasgressivo perché.
Ma è fantastico! Dovrebbero farlo anche i genitori dei miei alunni. Invece, pare si fatichi molto anche solo a contattarsi via mail.
…e gli adolescenti hanno sopportato di stare una sera intera con un’orda di genitori? Non è possibile…..
loro erano in un tavolo nonché in una sala a parte…
Ma la persona che si sta laureando in scienze infermieristiche e cambiando vita,quanti anni ha?
tipo 43-44…
Che bello Elasti, la versione bella dei temuti gruppi WhattsApp per mamme!
Pensa che fra poco andrà in quel locale senza di te
io invece GNAFO’ più
anche qui tre figli che si traduce in:
9 feste di natale + 9 feste di fine anno al nido
9 feste di natale + 9 feste di fine anno alla materna + 6 pizzate di classe genitori/figli
15 feste di natale + 15 feste di fine anno alle elementari + 10 pizzate genitori/figli….solo 10 perchè ad un certo punto ho mollato il colpo….
per cui i 9 anni di scuola media mi hanno vista solo ai consigli di classe
lo stesso dicasi per le superiori (9 anni all’attivo ed altri in corso)
del mio terzogenito sono rappresentante di classe, prima superiore
quando la co-rappresentante mi ha contattata per organizzare la pizzata prenatalizia le ho spiegato che io mi occupo delle scartoffie, verbali etc e lei può gestire al meglio l’aspetto sociale cui io non partecipo
però mi rendo conto che…. questo mio orsismo sociale mi impedisce di accedere a nuove conoscenze che potrebbero anche diventare amicizie…però sono vecchina e stanca e stare nella bolgia mi massacra
Questa insolita consuetudine è stata introdotta 3 anni fa anche nella prima liceo di mia figlia, il primo anno l’ho trovata una cosa carina e utile sopratutto per conoscere i genitori dei ragazzi con cui trascorrerà i 5 anni più significativi della sua vita, al secondo anno i figli hanno iniziato a mal tollerare questa serata figli e genitori tutti insieme appassionatamente, al terzo c’è stata la ribellione e alla proposta la facciamo la pizzata di Natale mia figlia mi ha costretto a inventare una scusa e come me la quasi totalità ha declinato l’invito, come biasimarli in fondo ne hanno le tasche piene di pizzate di classe con adulti al seguito e a 16 anni le cene se le organizzano da soli. Evviva l’autonomia!
Sarebbe bello trovare nuove e stimolanti conoscenze nel parterre genitori… ma invecchiando sono diventata così intollerante che non sopporto nessuno!!!! colpa mia probabilmente, ma trovo tutti così poco interessanti…
Quando hai parlato del locale mi è venuto in mente il mitico Frizzi e Lazzi mica sarà quello? E comunque anche qui le uscite serali sono merce rarissima e per questo diventate quasi estranee
vi capisco, a chi dice GNAFO’ piu’ e a chi dice sono “vecchia” e stanca e a chi dice sono intollerante
vi capisco dal profondo
ma dai su impegnamoci facciamo uno sforzo
ho paura che se prendiamo la china della misantropia la vita diventi una schifezza…
in questi giorni sono ospite di una amica ultraquarantenne e single (per scelta degli altri, come si suol dire) chiaramente mi piace e le voglio bene, ma io la vedo inselvatichirsi! si vede proprio! da un soggiorno all’altro! e anche lei ha cominciato con “durante la settimana noon esco perche’ il mattino devo alzarmi presto” e “durante il week end non esco perche’ sono stanca devo riposarmi e riordinare casa”…
in bocca al lupo a tutti
Il problema e’ che ce la si fa appena a vedersi con le persone e gli amici a cui si tiene veramente, che aggiungerne forzatamente di nuovi non mi pare buono al fine della ottimizzazione del social-time!
Plus, io sono per conoscere bene gli amici dei miei figli, senza necessariamente immischiarmi con i loro genitori.
NO BEH io dicevo IN GENERALE mica coi genitori dei compagni di scuola dei figli!!!!!!
Nooo, proprio no Elasti. Al liceo c’è qualcosa di morboso ad uscire con i genitori. Distorsioni dei tempi moderni. Quando i ragazzi crescono é il momento di riprendersi i propri spazi e i propri tempi. Frequentare le persone con cui abbiamo veramente qualcosa in comune e non la casualità dei figli nella stessa scuola. Lo abbiamo fatto per tutte le materne e le elementari, é ora di tornare alle nostre vite, soprattutto se si ha ancora voglia e curiosità.
Ilaria