Nonsolomamma

this is us. passioni e delusioni

da qualche tempo elastigirl e gli hobbit minori hanno nuova dipendenza, una droga che assumono regolarmente ma soltanto in assenza di mister i, che non è affatto esente da ossessioni e vizi ma li preferisce di genere differente.
si chiama this is us ed è una serie televisiva americana che viaggia su due piani temporali diversi, uno negli anni ’80 e uno ai giorni nostri, e ha per protagonisti gli stessi personaggi che crescono, evolvono, cambiano, scompaiono a volte. è la storia, intensa e appassionante, di una famiglia: un padre, una madre e tre figli, prima giovani e bambini, poi anziani e adulti rispettivamente. non ci sono grossi colpi di scena, né mostri, né alieni, né i mondi distopici che seducono mister i. eppure il racconto è avvincente, ipnotico e necessario come lo è la vita. i personaggi sono descritti con una profondità magistrale, con una verosimiglianza sorprendente e con un dettaglio, nella psicologia e negli eventi, quasi chirurgico. di loro ci si innamora, con loro ci si arrabbia, per loro si tifa, si piange, ci si dispera e si gioisce. sono pieni di difetti e di meraviglie e fanno errori e cadono e si rialzano in una normalità che diventa sublime.
“ci vediamo un this is us?” è la domanda serale degli hobbit che, con grande elasti-sorpresa, sono stati inghiottiti dalle vicende della famiglia pearson quasi più della loro mamma.
tuttavia una collega amica, una mente affilata, di quelle che ti sorprende e ti spiazza, di quelle con lo sguardo sghembo e implacabile, ha fatto notare a elastigirl un particolare di questa serie che era bellissima prima di illuminarsi di una luce nuova e deprimente.
“hai notato che i personaggi femminili non hanno mai una vita propria, sganciata e libera da quelli maschili?” ha chiesto la collega-amica con la sua noncuranza killer.
“no, in che senso?” ha risposto l’ingenua e un po’ tonta elastigirl.
“le donne, in this is us, sono mogli, madri, sorelle e come tali agiscono, talvolta anche in modo esemplare, eroico, arguto ma sempre in funzione di maschi alfa, gli unici capaci di innescare l’azione. solo gli uomini sono fulcro e baricentro della storia che invece è corale e di respiro ampio”, ha spiegato.
e allora elastigirl ha capito. ed è vero. non si nota subito perché siamo troppo abituati a personaggi femminili di secondo piano a personaggi maschili pivotali. ma basta farci caso perché la mancanza di emancipazione delle donne di questa serie che descrive la vita vera con una sapienza e una efficacia rarissime, colpisca come un pugno, come l’ennesima sconfitta, come lo sbrego sopra una tela preziosa.
è un peccato, una straordinaria occasione persa, la dimostrazione che ancora non siamo capaci di pensarci uguali.

32 pensieri riguardo “this is us. passioni e delusioni

  1. Io sto guardando The good wife, in cui tutti i personaggi chiave, e quelli migliori dal punto di vista sia umano che professionale, sono donne. Ci sono volute diverse stagioni perche’ lo notassi, pero’ penso che sia il tipo di femminismo che fa bene, quello discreto in cui semplicemente capita che degli avvocati talentuosi siano donne.

    1. Idem, in THE GOOD WIFE la protagonista si rivela sempre più indipendente e anticonformista, libera da pregiudizi e contro le apparenze.

  2. Senza offesa, mi pare un’osservazione del cavolo (quella della tua amica), assolutamente non condivisibile, frutto forse di una visione inutilmente ideologica :_)

  3. elasti fatti subito una “pera”: vai a vedere The Black Panther e The Post in rapida successione
    è l’antidoto
    the post è antico e lo vedi subito, che le donne sono in secondo piano ma faticano per emergere, e Spielberg il regista è una sorpresa, è sublime, nell’inquadrare l’unica donna nel gruppo, nel lasciare a una donna il compito di spiegare al marito tontolone (tom hanks) cosa vuol dire essere donna e direttore di un giornale, con tutti che per 20 anni ti ripetono che non dovresti essere li
    the black panther è un bel film politically correct in cui tutti gli attori sono di colore
    e il supereroe è un maschio, ovvio
    solo che tutto quanto il resto è gestito dalle femmine e accade attraverso le femmine, che sono madri, fidanzate, sorelle, cape della guardia imperiale (guerriere tutte femmine) e agiscono di testa propria, contro tutto e contro tutti, contro il destino, una contro l’altra questa volta non per conquistarsi un uomo ma per delle questioni di principio…

  4. Ho iniziato da poco la prima serie (e non so dove trasmettono le altre) ma non ho notato molto questa particolarità. Noto di più la profondità di sentimento, i dialoghi appassionati, la figura del padre e marito esemplare (almeno fin ora) e non vedo l’ora di vedere l’episodio successivo

  5. A dove attingi per le puntate? Noi aspettavamo domani il nuovo inizio su sky ma abbiamo rischiato l’astinenza🤣🤣🤣Non sarei cosi’ severa nel giudicare le figure femminili… vediamo come andra’ a finire… potrebbero stupirci💚

  6. Non sono molto d’accordo. Potrebbe forse valere per Rebecca ma non per Kate né per Beth. Non mi sembra che Kate sia in personaggio che ruota intorno a Toby o Kevin e non la vedo come “sorella di” o “compagna di” ma come un personaggio ben delineato (con tutti i suoi disagi ma comunque indipendente e non subordinato). Beth nella seconda serie ha preso più spazio e la vediamo passare da mamma a mamma lavoratrice, é lei a prendere diverse decisioni e senza di lei credo che Randall non avrebbe superato i suoi problemi.
    La serie é ben fatta e affronta problemi comuni, tematiche anche difficili. Penso sia molto istruttiva anche per i bambini se in grado di comprendere le varie tematiche.

  7. Sono una drogata di serie tv, ma – se devo essere sincera – This is us l’ho droppato dopo una decina di episodi, non ne potevo piú: eccessivamente melenso e stucchevole, al punto da risultare nauseante, presenta delle situazioni talmente costruite da porsi all’opposto di quel che vorrebbe essere, un racconto di vita vera: ci tiene cosí tanto a farti piangere, che i personaggi risultano inverosimili in quello che fanno e pensano. Non c’è mai un conflitto vero, il buonismo la fa da padrone. Insomma, io l’ho trovato la forma evoluta di Settimo Cielo, per intenderci.

  8. Da femminista convinta, mi viene l’orticaria quando si vuole vedere un impianto patriarcale ovunque e per forza. Non fa che sminuire i punti in cui un’osservazione sulla disparità di genere è invece pregnante, fornendo al maschilista di turno un esempio per dare a noi donne delle “esagerate” e supportare la propria tesi. Questo è un commento in generale, non necessariamente da ridurre a This is Us, che a mio avviso è un prodotto eccezionale, delicato e raro. Nel merito, mi permetto di citare il personaggio di Kate, che mi pare essere relativamente slegata da figure maschili predominanti, e il cui rapporto più complesso è legato ad un altro personaggio femminile, la madre, in merito anche a tematiche importanti durante l’adolescenza delle ragazze come il rapporto con il proprio corpo. La relazione con il padre la trovo superficiale ma privata di conflittualità e di conseguenza appiattito in un ricordare traumatico e idilliaco. Il rapporto con il fratello viene più volte etichettato come di dipendenza, ma anche questo è un aspetto decisamente poco approfondito sullo schermo. L’altro fratello? Avranno dieci minuti di screen time insieme, in due stagioni. Il partner è dipinto come meravigliosa figura d’appoggio, a tratti forse un po’ troppo caricaturale per i miei gusti, ma questo è un altro paio di maniche e non lo rende meno apprezzabile. Allo stesso modo, seppur presentata come moglie di uno dei protagonisti, trovo il personaggio di Beth molto molto forte (e decisamente più razionale e reale di Randall, Che in alcuni momenti mi sembra perdere completamente il contatto con la realtà), ma non voglio veramente dilungarmi. Forse è un telefilm da vedere con ancor più attenzione, o magari semplicemente con un dente meno avvelenato. E credo che sia fantastico che i bambini possano goderne insieme alla loro mamma, è un semplice show ma io spero e credo sempre che i ragazzi imparino da tutto quello con cui vengono in contatto. In questo caso, ci sono personaggi maschili decisamente esemplari, ed anche personaggi femminili interessanti ed altrettanto forti.

  9. Ma in Italia riuscite a vedere Parenthood? Noi abbiamo abbiamo visto tutte le stagioni… E rimpiango ancora siano finite, ti sembra ti diventare parte della famiglia

  10. Onestamente non avevo mai notato This is us da quest’angolazione e nonostante ci rifletta dopo le tue parole, continuo a non essere convinta. La forza di questa serie sta nella profondità dei rapporti umani che riesce a raccontare in modo equilibratoo e poco scontato, magari forse solo più idealistico della realtà. Rebecca non la vedo succube, è una donna che prova a tenere unita la famiglia, facendo rinunce e nonostante ciò non sempre riesce, i suoi pregi le si ritorcono contro, la figlia femmina la vede come un’antagonista, ma non è così che succede in realtà? Beth trova un modo per inserire gli innesti della famiglia ed è quella più capace ad avere un feeling con vecchi e giovani….non vedo queste figure come succubi, ma come collanti. Ha un solo grande difetto: mi fa piangere tutte le volte e per me che normalmente sono cinica e poco incline ai sentimentalismi, è una bella scocciatura.

  11. Allora quando hai finito questa serie guardati “A GOOD WIFE ” dove la protagonista è una donna che man mano si rivela molto molto indipendente !
    ciao

    S.

  12. This is Us all’inizio ci ha presi moltissimo. Idea sconvolgente che questa coppia così perfetta, innamorata e cuoriciosa aspettasse 3 figli ed esca poi dall’ospedale con 2+ il bimbo adottato che loro tratteranno sempre come il 3° gemello. Ci sono puntate perfette e altre che fanno addormentare. Rebecca e Beth mi sembrano molto forti come figure femminili. Anche Kate lo è, nonostante i suoi problemi. Adoro la sua storia con Toby, come si sono conosciuti, e adoro lui. Mi sembra molto ben piantato a terra, rispetto ai due fratelli di Kate, per esempio, che chi per un motivo, chi per l’altro, mi paiono molto con la testa tra le nuvole e poco concreti.
    A volte però mi addormento con certe puntate un po’ noiosette…

  13. Seguo empaticamente this is us, non sono d’accordo neanche un pò con l’amica killer, i personaggi hanno tutti una veritiera dimensione umana e la rete di relazioni più o meno parentali non impedisce a nessuno di evolvere nella vita e dentro la storia raccontata così bene.

  14. Io ti consiglio due miniserie: “Olive Kitteridge” se ti piace Frances McDormand, e “Mildred Pierce” con Kate Winslet.
    Due donne che non deludono mai.

    This is us per me è stato deludente, anche per come risolve molte vicende con eccesso di melassa.

  15. A me This is us piace moltissimo e non lo trovo né melenso né anti-femminista.
    Trovo che la tua amica sia eccessiva e decisamente di parte.
    Io non credo che una serie per essere “realistica” debba per forza finire sempre male.
    Nella vita non va sempre così.
    Io, come tutti, ho avuto gioie e dolori ma anche molta gente che mi ha voluto bene e me ne vuole ancora, che mi ha aiutato, ecc. ecc.
    E conosco molti come me, non è tutto grigio, buio, schifoso.
    Al centro di This is us c’è il bene che i protagonisti si vogliono reciprocamente, nonostante le incomprensioni, gli scontri, le differenze.
    Io lo trovo consolante.
    Le storie deprimenti non mi aiutano, né nella vita né nelle serie.
    Del resto non è La Divina Commedia, né vuole esserlo.
    Perché ogni lavoro (libo, film, serie) deve essere a tesi per essere considerato degno?
    Che barba!
    Delle serie che ti hanno suggerito Olive Kitteridge è molto bello (come il libro della Stout, autrice eccelsa, del livello di Alice Munroe, per intenderci) ma molto, molto triste, e Mildred Pierce è anche peggio.
    Hai proprio voglia di piangere, ma senza scampo e senza scopo?
    The Good Wife è tutto un altro genere.
    Molto belle le prime stagioni, ma poi va decisamente in calando e le ultime ho fatto davvero fatica a digerirle.
    All’inizio tifavo per Alicia e alla fine non la potevo più soffrire, era diventata una tale….. lasciamo perdere.
    Non è così che io auspico il riscatto delle donne.
    Io vorrei che cambiassero il mondo portando quello che in noi c’è di unico e di speciale, non diventando arriviste e spietate come gli uomini.
    Decisamente meglio This is us di cui posso amare tutti i protagonisti, senza eccezioni.

    1. Guarda che a me sia Olive Kitteridge che Mildred Pierce sono piaciute molto, soprattutto la prima, dato che la McDormand è una delle mie attrici preferite, ma mi sembrava che non si stesse parlando della bravura delle attrici ma dei contenuti della serie e quanto a contenuti Mildred Pierce a me sembra davvero desolante, non è certo una serie (o miniserie in questo caso) che si vede per rilassarsi.
      Nemmeno This is us, se vogliamo, visto come sono incasinati un poi’ tutti quanti, ma in fondo sì, io trovo consolante l’amore che li lega nonostante tutto.
      Non lo trovo melenso, né anti-femminista.
      Naturalmente questa è solo la mia opinione, non è il Vangelo.

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