Nonsolomamma

il viaggio di un trolley

ieri, di ritorno dopo dieci giorni di assenza, mister i ha chiamato elastigirl dall’aeroporto di malpensa.
“mò, sono proprio un trimóne” (= termine dialettale barese piuttosto volgare dall’incerta etimologia e dal primario significato onanistico, nel contesto traducibile con l’aggettivo ‘stupido’)
“perché?”
“ho dimenticato il trolley sull’aereo da londra a milano. che chigghióne” (= termine dialettale barese piuttosto volgare dalla certa etimologia latina e dal primario significato anatomico maschile, traducibile con ‘sciocco’)
“no! e adesso?”
“c’sacc’. ho chiesto al banco informazioni. dicono che non hanno trovato nessun trolley grigio a bordo”
“ma noi non abbiamo un trolley grigio. avevi preso quello verde scuro-marrone”
“per me era grigio”
“va be’, voi maschi siete tutti daltonici. quindi?”
“quindi niente, non hanno trovato nessun trolley, né grigio né marrone. mi hanno chiesto se fossi sicuro di averlo con me in cabina…”
“e tu… sei sicuro, no?”
“direi! avevo tutti i vestiti sporchi dentro!”
“non si sa mai… comunque non è che tu abbia il guardaroba della ferragni… non sarebbe una gran perdita”
“per i vestiti no. facevano schifo ed erano vecchissimi. per il trolley grigio un po’ di più. comunque mò torno a casa ché sono stravolto e domattina li richiamo”
stamane mister i ha telefonato a malpensa. avevano ritrovato il trolley e poteva andarlo a ritirare. nel frattempo tuttavia – secondo quanto è stato riferito al legittimo proprietario – il trolley si era fatto una gita, senza lasciare l’aereo su cui era stato dimenticato. era andato a bari e ritorno.
tutto ciò getta ombre inquietanti sui casi della vita di un trolley e sulla libertà di circolazione delle valigie sugli aerei su cui viaggiamo.

7 pensieri riguardo “il viaggio di un trolley

  1. E’ vero, getta ombre inquietanti sulla libertà di circolazione… però la coincidenza che sia andato proprio a Bari fa venire i brividi!!

  2. Ahahah…. Essendo della provincia di Bari e leggendoti quasi quotidianamente mi riesce davvero difficile cercare di immaginare una come te insieme ad uno come mister i

  3. Primo ciò dimostra che le valigie hanno l’imprinting come le papere di Lorenz, o che imparano le rotte migratorie come le rondini.
    Secondo meglio che un potenziale terrorista non legga questo post

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