Nonsolomamma

audio-emotiva

“sono fantastici!” diceva la cugina che vive in germania.
“non ci credo. è roba per voi rozzi tedeschi che non sapete leggere” rispondeva lei.
“ti piacerebbero da morire, ne sono sicura”
“ne dubito. a me piacciono il libri veri”
“almeno prova…”
così, un giorno, più per sfinimento che per convinzione, elastigirl provò ad ascoltare un audiolibro. scelse, quasi per caso, stoner, letto da sergio rubini
la cugina aveva ragione: era fantastico.
da allora elastigirl ne è diventata dipendente: ascolta in macchina, in bicicletta, in cucina, ascolta mentre prepara la cena, mentre fa yoga, mentre fa la spesa. perché gli audiolibri regalano una suggestione ulteriore alla lettura, una quarta dimensione che sollecita i sensi oltre che la mente. insomma, lei ora è una fanatica ossessiva dell’ascolto.
per questo quando nina sente, il nuovo elasti-libro, ha cominciato a prendere forma nella sua testa, ha avuto subito anche una voce.
lo scorso giugno, insieme a una magnifica regista con i ricci e a un prestante tecnico abbronzato e accogliente, si è chiusa per alcuni giorni in uno studio di registrazione.
leggere ad alta voce il proprio libro è un’esperienza un po’ mistica, un viaggio nella coscienza, una terapia impietosa davanti a uno specchio, una prova da cui si può uscire un po’ malconci ma anche contenti.
da oggi nina sente è anche un audiolibro. dura nove e ore e quaranticinque minuti.
per chi non avesse familiarità con l’oggetto, che può essere liquido o fisico, gli audiolibri si ascoltano con le app di lettura del cellulare  (ibook, googleplay…), su audible e anche su CD rom.
elastigirl, durante la registrazione, che è durata circa il doppio delle ore di ascolto effettivo (perché la magnifica regista è anche estremanente puntigliosa), è riuscita a mantenere un discreto autocontrollo: non ha tossito, non ha sbuffato, non ha tirato su con il naso e non si è nemmeno commossa, almeno non in modo udibile. poi però, quando è arrivata ai ringraziamenti, alla fine del libro, ha chiesto: “leggo anche questi?”
“come ti senti”, ha detto la regista.
così li ha letti. e si è ritrovata a versare tutte le sue lacrime, come una scema, abbracciata a una regista e a un tecnico prestante, in un pianto collettivo, liberatorio e folle. sono gli effetti collaterali degli audiolibri.

17 pensieri riguardo “audio-emotiva

  1. Scaricato in libreria audible. Ti prego di notare che è affiancato a Ragazzi di vita e Tropico del cancro (non so se mi spiego!). Poi la mia ossessione sono i 5 volumi.di Storia di Roma di Momsen letto da,Silvia Cecchini (lettrice pazzesca!)

  2. Molto bello, e questo post penso sia la cosa che preferisco degli audiolibri: leggere qualcuno che li descriva scrivendo.
    Non fanno per me, ma è bello come ne parli 🙂

  3. Condivido la passione sfrenata per gli audiolibri, per le voci narranti, per le emozioni collegate all’ascolto. Insomma consiglio caldamente l’esperienza.
    Ho già ascoltato il tuo libro precedente Elasti e ho già scaricato quello nuovo dal quale mi farò avvolgere presto.
    El

  4. ti consiglio, se non lo hai ancora ascoltato, il nome della Rosa letto da Moni Ovadia: meraviglioso (Ad Alta Voce – Radio 3)

  5. Ho cominciato ad ascoltare audiolibri grazie a te, Elasti, e per ora ne ho ascoltati alcuni in inglese da un’app..classici per ragazzi da Pollyanna a Papà gambalunga e poi la mia dorata Jane Austen…ce ne sono una marea e secondo me letti molto bene…sono un’ottima alternativa per chi passa molto tempo in macchina o cammina molto o anche per chi non vede più bene ma vorrebbe lo stesso passare il tempo in compagnia di un buon libro…se poi chi legge è bravo/a, si riescono a provare emozioni bellissime…e se uno ama leggere ama farlo in tutti i modi, libro cartaceo, audio libro, e-book…basta poter entrare in quel mondo favoloso che è quello in cui ti trasporta un bel libro o comunque un libro che ti piace…non bisogna mica leggere solo guerra e pace, no? ho deciso che Nina sente me lo regalerò per Natale, anche se non ho ancora deciso in quale formato 🙂 Ciao

    1. A mille ce n’è… T, cinque anni e troppe lingue in testa, fatica con l’italiano che parla solo la mamma. Però ascolta compulsivamente le Fiabe Sonore (audio libri ante litteram!), e ogni tanto imbrocca anche un congiuntivo.

  6. Informazione tecnica: quanti giga occorre avere sul proprio smart x poter scaricare un audiolibro. Immagino tanti . Grazie

  7. anche io mi sono appassionata agli audiolibri da un annetto circa. Se il lettore è bravo, e ha una bella voce, l’esperienza è proprio bella. Io lo ascolto durante il tragitto casa-lavoro in auto..in coda soprattutto! Altrove non so se riuscirei,non riesco a mantenere la concentrazione.
    Quasi quasi scarico Nina sente..

  8. anche io, Elasti, ascolto audiolibri grazie a te ed alla rubrica “Ad alta voce” di radio3. Per me è un’esperienza così profonda e commovente che ho bisogno di centellinarla; di solito tra un audiolibro e l’altro faccio passare un mese o due di libri solo cartacei, se no mi sento sopraffatta. ❤

  9. Molto bella esperienza dell’audiolibro. Io sono non vedente ed autorizzato moltissimo questo mezzo non sono per leggere, ma anche per studiare. Se poi eletto da un buon lettore che un pochino lo interpreta, aggiungere una marcia in più.

    1. perdonate gli errori: ho dettato troppo velocemente. Aggiungo che ora mi sto tenendo bene in esercizio con le lingue, leggendo-ascoltando in lingue originali. Nei paesi anglosassoni gli audiolibri sono prodotti da parecchio e quindi è facile reperire edizioni pregevoli.

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