Nonsolomamma

elogio della rimozione e degli occhiali rosa

sarà lo yoga, sarà la saggezza degli anni, sarà lo spirito di sopravvivenza, ma negli ultimi tempi elastigirl ha imparato a tenere sempre addosso degli invisibili occhiali rosa.
a volte sono un po’ scomodi, a volte pesanti, a volte fanno male dietro le orecchie ma ci si abitua con il tempo.
tuttavia, attraverso quelle lenti, il mondo è sempre bellissimo. ma la vera magia, gli occhiali rosa, la esercitano sul prossimo. perché attraverso il loro filtro gli altri sono molto simpatici e quando non lo sono hanno delle ottime ragioni e quindi bisogna sorridere e perdonarli subito. gli altri sono anche belli, tendenzialmente buoni, amabili e armati delle migliori intenzioni. anche di fronte all’evidenza, gli occhiali rosa funzionano. perché loro sono un atto di fede, ancor più che di volontà.
vivere con quelli addosso è di grande aiuto perché risparmia la quotidianità dalle brutture, dagli affanni, dai veleni e la alleggerisce, oltre a colorarla, di rosa appunto.
ogni tanto però capita che gli occhiali si scheggino, si righino o magari cadano per terra per colpa di uno spintone, anche involontario.
e allora si annaspa e si inciampa e si ha pure un po’ di paura. perché il mondo si fa livido e feroce e inospitale e lei se lo era dimenticato perché nella rimozione del brutto è bravissima.
e può essere molto dura.
meno male che in fondo a qualche cassetto, a casa, si trova sempre un paio di occhiali rosa di ricambio.

32 pensieri riguardo “elogio della rimozione e degli occhiali rosa

  1. Succede anche a me: anch’io lo attribuisco agli anta in arrivo, ma i miei occhiali non sono rosa.
    Mi aiutano a “vedere meglio” le persone e a capire subito se restare o fuggire

    1. no, non vuol dire essere buonisti. vuol dire semplicemente lasciar correre e guardare con sguardo benevolo il prossimo. vuol dire non farsi scalfire dalle cose che non ti piacciono, passare oltre placidi, essere gentili.

  2. Gli occhiali rosa sono meravigliosi, soprattutto in un periodo come questo in cui ci vogliono propinare a tutti i costi quelli neri, ma come tutte le cose andrebbero usati consapevolmente e con moderazione…la linea che separa “buono” e “fesso” è così sottile 😉

  3. Ahimè, discorso assai complesso. Perché vedi, Elasti, anzi Claudia, se gli occhiali rosa mi impediscono di vedere gente innocente scacciata senza colpa, bambini affamati e desolati, se gli occhiali rosa mi fanno passare placida e tranquilla sulle brutture che i Salvini e i Di Maio stanno predicando, allora no, non voglio indossarli. Posso essere gentile continuando a vedere, continuando ad oppormi, continuando a lottare. Perché essere gentili è una scelta consapevole contro le brutture del mondo e non cecità. Anzi essere gentili È la lotta adesso. E io lo sono, ad occhi bene aperti.

  4. Quando muore stroncata da un tumore al cervello a soli 10 anni la bimba della tua amica d’infanzia, quando ad un concerto muoiono 6 persone schiacciate dalla folla, quando sai che ogni giorno muoiono di fame tanti bambini…i miei occhiali rosa mi sembrano davvero fuori luogo…però appena smetto di essere gentile, positiva e ottimista le persone a me vicine mi fanno notare che mi preferivano con gli occhiali rosa. Allora spalle diritte, mento alzato e avanti tutta!

  5. A me sembra che gli “occhiali rosa” non si mettano per non vedere le brutture, ma per non entrare nel giudizio, sapendo che anche dietro comportamenti oggettivamente negativi ci possono essere ragioni o attenuanti che noi non conosciamo, che si può –e si deve- combattere il peccato senza bisogno di combattere il peccatore, che non dobbiamo permettere che gli altri ci inducano a vivere di “reazioni” (re-agendo ai loro comportamenti) invece che di “azioni” (agendo secondo le nostre convinzioni)… Insomma, con parole di un vecchio amico che lavorava con malati mentali e al quale chiedevo se la cosa non lo coinvolgesse troppo facendolo stare male, mi rispose: “All’inizio sì, poi ho capito che soffrendo anche io non alleviavo la loro sofferenza, ma aumentavo la quantità di sofferenza presente nel mondo, e ho smesso”. Insomma, combattere senza aumentare, con il troppo coinvolgimento, la violenza e la separazione che già esistono nel mondo…

  6. Che grande conquista la leggerezza!
    In fondo deriva dal capire che il mondo non gira intorno a noi stessi, e quel che percepiamo come cattiveria e ostilità tante volte è solo distrazione, caos, altri come noi immersi nelle proprie battaglie che non si accorgono manco della nostra.
    Il capire che il brutto delle cose, quando c’è, e fa arrabbiare, comunque non è opera di un disegno malvagio a nostro danno ma a sbadataggini del destino.
    Questi occhiali non sono rosa ma sono molto molto confortevoli lo stesso.

  7. Preferisco di gran lunga vedere bene quello che ho attorno e conoscere le persone esattamente per quello che sono e decidere si volta in volta se accettarlo o meno.
    Preferisco usare meno filtri possibili e coltivo il mio cinismo, riuscendo grazie a quello a gioire per la quotidianità e stupendomi ogni volta per le piccole cose che scopro. E non è retorica.

  8. Io ho vissuto sempre con gli occhiali rosa ed ora mi trovo con mio marito che mi tradisce, un matrimonio allo sfascio ed il problema di fare soffrire il meno possibile due creature innocenti…non so se avere passato anni con gli occhiali rosa sia stato utile e comunque ora i miei sono caduti e finiti in frantumi….

  9. Wow…mi fa troppo piacere leggere questo post e scoprire che ci sono così tante persone con “gli occhiali rosa”, i miei sono scuri,come il tormento con cui convivo ogni giorno e a cui voglio bene, se l’umanità fosse tutta come me il mondo sarebbe un luogo ben peggiore,non toglieteveli mai ve prego!

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