Nonsolomamma

le regole della casa

la convivenza con mister i prosegue altalenante nella prima settimana del suo anno sabbatico e casalingo. avvia lavatrici della durata di quattro ore a temperature altissime, con contenuti ignoti, in orari improbabili. porta sneddu dal barbiere alle undici del mattino dimenticandosi (o fingendo di ignorare) che è in arrivo il migliore amico del piccolo per una mattinata di giochi fissata da giorni. ordina quintali di olio pugliese e di caffè zapatista. compra torte gelato che lascia sciogliere sul balcone. prende decisioni improvvise e improvvide senza dare alcuna spiegazione.
ma la sua presenza mette allegria e la sua imprevedibilità conferisce all’elasti-ménage quel brivido di cui si sentiva la mancanza.
“papà, in questa casa abbiamo delle regole”, ha detto il medio l’altra sera a cena.
mister i ha sollevato un sopracciglio. tra gli altri è calato un silenzio solenne.
regole di gentilezza, di rispetto, di tono di voce basso e di armonia. abbiamo vissuto molto bene fino ad adesso con queste regole. quindi devi rispettarle anche tu”
“seee… bell’attè” ha risposto l’incurante pater familias barese.
“sono molto serio, papà. e ogni violazione delle regole avrà conseguenze gravi”
“e quali sarebbero queste conseguenze?”
“a ogni sgarro ci sarà un richiamo verbale. ogni tre richiami dovrai fare un time out di cinque minuti. nel time out starai da solo in una stanza”
“non chiedo di meglio”
“forse non hai capito: solo in una stanza in silenzio senza schermi, senza telefono, al massimo con un libro”
“…”
“ogni tre time out, ti sarà vietato giocare a star wars per un giorno intero”.

è presto per dirlo, ma il rischio che mister i si trovi un’occupazione all’estero è, di ora in ora, sempre più concreto.

13 pensieri riguardo “le regole della casa

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