Nonsolomamma

non sparate sul pianista

a settembre sneddu ha cominciato a suonare il pianoforte. ci pensava da un po’. ma tentennava. poi, prima dell’estate, ha conosciuto la maestra B che ha una scuola di musica. l’ha trovata molto simpatica e ha rotto gli indugi. prima di iscriversi però ha provato tutti gli strumenti del mondo, o quasi, perché nella scuola della maestra B vogliono essere veramente sicuri che gli allievi scelgano con cognizione di causa. dopo le prove, sneddu ha detto: “carini gli altri ma il pianoforte è il migliore di tutti”.
così una volta alla settimana, per due ore, va a scuola e, soprattutto, nell’elasti-casa è entrato un pianoforte, al momento a noleggio poi si vedrà.
lo hobbit di mezzo, pur rifiutandosi di prendere lezioni, ha cominciato pure lui a suonare, da autodidatta. e passa ore a esercitarsi. suona qualsiasi cosa gli venga in mente, senza metodo né vergogna perché lui è così, eclettico e bislacco.
al contrario invece, sneddu applica la sua testa da ingegnere anche allo strumento. studia le note, fa gli esercizi e suona delle musichette acerbe e incolori su cui elastigirl si ostina a inventare canzoni per renderle piu sexy.
l’altro giorno la maestra B, dopo la lezione, ha raccontato a elastigirl che sneddu tentennava e durante la pratica si interrompeva spesso dicendo “ah no! ho sbagliato! rifaccio”.
ieri sera sneddu si esercitava accanto elastigirl che cantava le sue filastrocche demenziali per rallegrare l’esecuzione. e lui andava dritto, senza mai fermarsi e senza mai dire: “ah no! ho sbagliato! rifaccio”.
“mi spieghi perché con la maestra esiti mentre con me vai come un treno?”
lui, senza togliere le dita dai tasti, si è voltato verso di lei: “è il mio solito problema! lo conosciamo bene: io sono insicuro. è la mia insicurezza che mi frena”
“però con me non sei insicuro”
“grazie tante! tu sei la mia mamma. se fossi insicuro anche con te sarei un nabbo”.

17 pensieri riguardo “non sparate sul pianista

    1. un nabbo nei videogiochi per esempio è un pivello. viene da newbie che sarebbe un novellino, poi storpiato fino a farlo diventare nabbo. tranquilla, lo ignoravo anche io prima di fortnite

  1. Consiglio da famiglia musicale: fallo “esibire” per parenti e affini appena può, gli eviterà l’ansia in poco tempo (all’inizio tanta!) e capirà qual è lo scopo del suonare, ovvero donare quello che suona agli altri.

  2. Quanto mi ritrovo in queste parole!
    Ho iniziato a studiare pianoforte a 9 anni e ho smesso di farlo seriamente a 16. Oggi la mia figlia maggiore, di 9 anni, studia il sax con grandissima soddisfazione e io provo una gran gioia nell’accompagnarla al piano o cantando. Osservandola, mi rendo conto di quanto sia bello suonare insieme (da piccola pianista ero sempre sola mentre i sassofonisti per esempio hanno subito voglia e bisogno di accompagnamento). E sto seriamente pensando di iscrivermi alle lezioni di piano jazz.

  3. da Fortnite si impara anche KILLARE (voce del verbo to kill – uccidere) e SHOPPARE (da shop, comprare). mi viene la pelle d’oca…..

  4. Il mio grande, coetaneo di Sneddu, dà spesso della nabba alla sorella, che si arrabbia moltissimo non sapendo cosa sia 🙂 Elasti sei mitica, ti leggo dagli albori del blog… Chiara

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