lo hobbit grande e la sua tartaruga addominale si allenano a casa, dove hanno organizzato una piccola palestra colonizzando anfratti improbabili. un angolo della cucina è diventato ‘il posto degli addominali bassi’, il passaggio tra la sala e il corridoio è stato dotato di una barra, a un’altezza di circa due metri, a cui sono appesi elastici e tiranti che evocano la stanza dei giochi di cinquanta sfumature di grigio, il pavimento dell’ingresso è sovente ricoperto di tappetini.
il problema è che lui, per fare il suo workout, preferisce compagnia perché da solo rischia di non avere la motivazione sufficiente per massacrarsi di piegamenti, saltelli, flessioni e altre amenità. un tempo la vittima sacrificale preferita erano le ragazze e il ragazzo alla pari che accoglievano di buon grado i suoi raptus vigoressici. ora che la stagione degli au pair è felicemente conclusa, lo hobbit grande è un’anima in pena, anche perché l’adorabile e saggia compagna M è totalmente insensibile alle esigenze delle tartarughe proprie e altrui.
a volte lui, per riempire il vuoto, invita uno o più adolescenti – amici, compagni di scuola, vicini di casa – che trasformano l’elasti-appartamento in un inferno chiassoso e soprattutto maleodorante. ma i coetanei non sono altrettanto motivati e non gli danno la soddisfazione che lui ritiene di meritare. raramente coinvolge elastigirl che tuttavia è ormai dedita in modo maniacale all’ashtanga yoga. mister i, che pure è affetto da vigoressia, preferisce ballare da solo, con una sua routine compatibile la visione con serie tv violentissime e cafone. il medio ha altri interessi e altre occupazioni, oltre a una socialità indefessa che non gli lascia tempo per le balzane richieste fraterne.
così, l’altro giorno, il grande ha circuito sneddu che se ne stava placidamente sdraiato sul divano a sfogliare l’album dei calciatori.
“no” ha risposto guardando il soffitto.
“dai, sneddu. ti faccio venire cosce d’acciaio”
“nemmeno per sogno”
“addominali scolpiti…”
“non mi interessano”
“bicipiti da supereroe!”
“grazie no”
“pettorali da sogno..”
a quel punto sneddu si è seduto, ha posato l’album e ha guardato negli occhi il fratello: “io non mi alleno con te perché tu, con i tuoi esercizi, mi blocchi la crescita. e questa cosa io non la posso accettare”.
lo hobbit grande si è ritirato in camera.
Teoria interessante, dove l’ha pescata?
Sneddu for President
Ottima scusa.
Peccato abbia un orizzonte temporale tremendamente limitato.
non posso credere che tu, TU, abbia letto / guardato 50 sfumature di grigio …
ebbene si! in inglese, per nobilitarlo e sono anche andata a cercarmi tutte le parole che non conoscevo che spiegavano i giochi…
Ti adoro! XD
Anche io leggo in inglese i libri mainstream 🙂
Io mi sono fatta un punto d’onore di leggerli solo se me li avessero prestati…e ce l’ho fatta… 😉
I tuoi figli sono meravigliosi 😀😍
sneddu 1 – hobbit grande 0
Ha ragione sneddu comunque. È vero.
ahahaha, che risposta pazzesca! Comunque secondo me l’hobbit grande potrebbe andare a collaborare con qualche palestra, a questo punto.
Mandali in palestra e fagli fare una doccia prima di tornare a casa, dovrai solo preparare la cena … sontuosa 😂
Viva l’allenamento a casa!
Pochissima attrezzatura, il peso del proprio corpo basta e avanza.
Zero tempo sprecato in spostamenti da e verso la palestra.
Zero tempo sprecato in coda agli attrezzi.
E se proprio vuoi ti alleni in mutande e non hai nemmeno la maglietta sudata da mettere a lavare.