Nonsolomamma

A.ssestamenti

l’elasti-famiglia è arrivata nella città di A che comincia con la lettera A e, a differenza degli altri anni, non sta negli stati uniti ma nel sud della francia. sono arrivati dopo un viaggio in macchina che è parso brevissimo, a confronto con le odissee transoceaniche, ma impegnativo per le code liguri e per le letture filosofiche ad alta voce sul tema “il senso della morte”, imposte all’equipaggio dallo hobbit grande, folgorato da un carismatico insegnante social che risponde all’irresistibile appellativo di ‘barbasophia’.
alloggiano nella casa di gilbert che è abbronzato, ha i piedi nudi, un pianoforte, una moglie polacca, molti libri e tre figli maschi. la casa ha due piani e tre frigoriferi, molti dischi, una televisione immensa, piatti decorati provenzali, della salsa di soia scaduta da tre anni, molte spezie e un enorme specchio accanto al letto. c’è un bel giardino pieno di piante tra cui un albero di arance non commestibili, degli oleandri (anche loro non commestibili) e una bouganville da bagnare una volta la settimana. c’è anche una veranda con due cervi di legno e dei divani. è molto bella nonostante i cervi. “mò!” ha esclamato mister i quando ha visitato la casa. eritreo cazzulati avrebbe detto: “ciumbia”, ma il senso sarebbe stato lo stesso.
gli hobbit hanno cominciato ieri la scuola di francese. sneddu è l’unico alunno della sua classe perché il coronavirus, anche se qui fanno finta che non ci sia e hanno riaperto le scuole da tempo, ha inibito gli arrivi, soprattutto dei più piccoli. ha una maestra tutta per sé. “è molto simpatica. si chiama saaazarpas. dice che è il corrispondente francese di sneddu. quando non capisco le dico ‘oui’ e lei si calma”.
nella classe dei grandi invece ci sono due italiane, un tedesco e una svedese. le informazioni arrivano con grande parsimonia.
fino a qui tutto bene.
e comunque oggi è uscito ricatti, il nuovo elasti-libro.

7 pensieri riguardo “A.ssestamenti

  1. Cara Elasti,
    Abito nel sud della Francia, sul mare.
    La volontà di rilanciare l’economia e un numero davvero basso di contagi nelle ultime settimane, per non parlare poi di certi esperti che dicono che il virus circola davvero pochissimo, spingono molte persone a lasciarsi andare e vivere come se nulla fosse. Io no, perché insegno a scuola e da un mese e mezzo faccio lezione con la mascherina a gruppi distanziati di allievi; io faccio molta attenzione, e mi innervosisco quando ho anche fare con gente che sembra arrivi da Marte. Le mie figlie rispettano le distanze molto meglio dei bambini che non sono tornati a scuola e soprattutto di quelli che stanno arrivando in vacanza. Sembra che il virus sia andato anche lui in vacanza, altrove.
    Riaprire le scuole è stato un atto rischioso (preferisco non ripensare alla mia notte insonne prima del primo giorno), ma in questo paese il diritto alla studio è essenziale, culturale. Non so spiegare meglio. Le scuole non sono mai state tutte chiuse: in ogni comune ce ne erano alcune, di ogni grado, per garantire istruzione e accoglienza ai figli di medici, infermieri, poliziotti, impiegati di supermercato, ecc. che di certo non potevano anche occuparsi della dad. Con insegnanti volontari.
    Nella mia città per esempio hanno tenuto sempre aperte le scuole più vicine all’ospedale per semplificare un po’ il quotidiano dei genitori.
    Scusa se sono andata fuori tema.
    Buone vacanze!

    1. “in questo paese il diritto alla studio è essenziale, culturale”, che meraviglia!!!! Peccato che questo paese non sia l’Italia……

  2. Mi piacerebbe passare la mia vecchiaia, una volta in pensione nel sud della Francia, forse sul mare, ma forse più nell’entroterra, la amo un po’tutta, trovo culturale e giovanile Aix en Provence… chissà tu non sia proprio lì…

  3. Immaginavo un’estate con base pugliese, ma forse avrebbe messo in dubbio il rientro a Milano di mr i😄. Ho bei ricordi della Francia, sarà piacevole riviverla nei tuoi racconti. Buona estate!

  4. Arles, Avignone, Aix en Provence. Città bellissime. Quella che ho amato di più è Arles anche per la sua natura. Credo che vi troviate in una di queste città. Sei tu che hai scatenato la caccia. Sappilo. 🤗

  5. ciao! Se io avessi proposto a mio figlio 14enne (post esame di terza media) di fare ancora scuola penso che mi avrebbe sollevata di peso e scagliata fuori dalla finestra. Complimenti a voi e ai vostri figli!

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