Nonsolomamma

la perdibile montecarlo

ogni sabato gli hobbit con la scuola di francese fanno una gita. mister i ed elastigirl solitamente scelgono la stessa meta in modo da vedere le stesse cose e, la domenica, esplorare altri luoghi.
la destinazione di sabato scorso era montecarlo che i locali, che hanno una lingua un po’ ligure, chiamano il “principato de munegu”.
ci sono andati in automobile e mister i ha sacramentato in barese contro le gallerie infinite, i curvoni, i parcheggi con 14 piani sotterranei e la segnaletica poco ortodossa. però sono arrivati. e hanno trovato un luogo molto bizzarro, forse perdibile.
a regnare sul principato di monaco c’è la famiglia grimaldi, che ha origini genovesi, dal XIII secolo. durante la rivoluzione francese anche i grimaldi furono deposti ma poi, durante la restaurazione, grazie ai savoia, tornarono al loro posto. montecarlo è un paradiso fiscale in cui non c’è molto spazio. per questo è piena di palazzi altissimi, non sempre belli. e per questo è stata strappata un po’ di terra al mare ed edificata con altri edifici che soffocano lo sguardo.
il casinò è luogo infido ma meritevole di attenzione perché è uno splendido esempio di art nouveau. è chiuso ai visitatori non giocanti per colpa del covid. davanti al palazzo dei principi c’è una guardia in bianco che marcia avanti e indietro sotto il sole. ha la pancia in fuori e l’aria molto poco marziale, povera guardia in bianco. la città vecchia, medievale, che si chiama le rocher è una bomboniera stucchevole per turisti. anche il palazzo è chiuso. fino all’aprile 2021, se tutto va bene.
in compenso a montecarlo c’è un mercato frequentato da dei bellissimi signori in ciabatte e sporta della spesa. davanti a un banchetto c’è una lunga fila perché fanno la socca che è come la farinata ligure, quindi molto buona.
anche i vigili sono vestiti di bianco e quando chiedi loro qualcosa fanno il saluto militare.
a un certo punto, sul lungomare, mister i ed elastigirl hanno incontrato gli hobbit. ma siccome sono genitori molto avanti, invece di sbracciarsi e gridare i loro nomi, hanno fatto un discreto cenno di saluto che è stato graziosamente ignorato.
al porto c’è uno yacht con le piante grasse sul tetto.
in un quartiere bruttissimo, con un panorama desolante, c’è una gelateria ottima. il gelataio è corso e la commessa padovana. ma, diciamocelo, un buon gelato non vale un principato. nemmeno se è al gusto caramello salato.

12 pensieri riguardo “la perdibile montecarlo

  1. La cosa interessante da vedere a Monaco,soprattutto per i ragazzi, è il museo oceanografico. I miei figli erano rimasti affascinati compreso il piccolo allora quasi treenne. Ora è stato visitato dai nipoti e anche a loro è piaciuto molto compresi i moderni effetti interattivi.

  2. Anche il giardino esotico di Monaco è molto interessante e contiene pure una grotta con le immacabili stalattiti e stalagmiti . Ora però è chiuso per covid.

  3. Ci sono stata a 16 anni, molti palazzi fa, in un’accademia con orari da convento, ma data l’età e la compagnia tutto aveva sfumature favolose (forse più il vissuto che l’oggettiva realtà). Se ci tornassi adesso con il marito mi aspetterebbe un’accurata visita del percorso che diventa circuito per la Formula 1, in macchina e a piedi😄

  4. Perdibilissima. Abitiamo in Costa Azzurra da 12 anni e siamo andati a Monaco solamente una volta, per il museo oceanografico. A parte certi pesci dalle forme buffe e dai colori fluorescenti, L’unica cosa degna di nota a Monaco è la terrazza sopra il museo: ci sono panchine, si vede il mare e si può fare un pic nic senza l’obbligo di mangiare nel loro ristorante.

  5. Ricordo il museo oceanografico come un incubo…ero una ragazzina, erano gli anni 60, andammo in visita a Monaco da Nizza, con famiglia e cugine ,tutte allegrissime,un po’ scemette, vestite a quadretti..durante la visita io e loro rubammo una conchiglia, una enorme ciprea, ci sentivamo furbissime…all’uscita ridevamo troppo, mia mamma se ne accorse e dopo una reprimenda indignatissima e minacce di orribili privazioni vacanziere, ci obbligò a riportarla consegnandola al custode…fu la prima volta che sentii il mio cuore battere a tamburo insieme alle tempie. ..non ridevamo più

  6. Immaginarmi Mr.I che sacramentali in barese e degli hobbit che vi incontrano ma vi salutano solo con un cenno mi ha fatto molto ridere

  7. Peccato non averla saputa apprezzare. Fin da bambina i miei genitori la bypassavano inorriditi, poi tornandoci da adulta piú volte per lavoro ho scoperto il fascino nascosto di Montecarlo.
    Se si percorrono le strade che dal mare o dal Casinó salgono fino ai monti, su da Beu-Soleil si scoprono crose alla ligure, angoli familiari – che non hanno niente a che vedere con i palazzoni – e casette alla francese.
    Se si tende l’orecchio si sentono parlare tutte le lingue del mondo, odori e profumi differenti… Se si esce dai percorsi turistici si scorge una commistione di culture ed epoche diverse. Un luogo-non luogo che merita di qualche giorno perché se ne possa capire il senso.

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