nella loro discesa in auto verso il salento, l’elastifamiglia, meno lo hobbit grande che è in gita a roma con la compagna M, si è fermata a dormire in una masseria nel bosco in cima a una collina vicino a bovino, nel nord della puglia che non è tutto piatto come il termine “tavoliere” indurrebbe a presupporre.
quando i morsi della fame hanno risvegliato i maschi dal loro torpore letargico, si sono, loro malgrado, rimessi in macchina e sono andati a cercare un posto, uno qualsiasi, che potesse rifocilllarli.
e hanno trovato il conte. il conte era vestito di tutto punto e parlava una lingua forbita e criptica. non portava la mascherina perché, come si sa, l’aristocrazia ha anticorpi superiori. il conte li ha fatti accomodare a un tavolo all’esterno, da cui potevano godere dello struscio serale, altrimenti detto vasche o in altri modi che probabilmente il conte conosceva tutti.
decantandone le doti, il conte ha cominciato a mescere con grande generosità un vinello rosso locale a tutti e quattro, senza curarsi della minore età del 50% dei clienti. “ai ragazzi meglio di no, grazie” ha balbettato elastigirl che è stata incenerita da uno sguardo feroce del conte. negli stati uniti sarebbero arrivate le teste di cuoio calandosi dai tetti e lo avrebbero portato via togliendogli la licenza seduta stante.
senza menu né possibilità di chiedere alcunché ma con un elettrizzante effetto sorpresa, il conte si è esibito in un balletto sconfinato di portate sopraffine, spiegando le sublimi qualità del cibo e della moglie, contessa e cuoca.
poi, a un tratto, nel continuo pellegrinaggio nel locale, è entrato il parroco insieme alla sua copia esatta in versione laica.
“piacere. sono il parroco e questo è il mio gemello” ha detto uscendo con un bicchiere di vino dolce che è stato prontamente servito all’elastifamiglia, sneddu compreso. “qui non abbiamo il km zero ma il centimetro zero” ha aggiunto sorseggiando. poi ha raccontato che era laureato in storia, che aveva impacchettato le colonne della cattedrale per il coronavirus e che il fratello identico, laureato in giurisprudenza a bari, era lì in visita.
nel frattempo l’elastifamiglia era satolla e brilla.
all’amaro (rigorosamente offerto anche ai minori) mister i ha commentato, come è sua abitudine da quando è rientrato in italia, “mò, questo sì che è civiltà. mica come quelle cacate che mangiano i francesi”. e la serata è finita così, all’insegna dell’alcolismo e del campanilismo che fanno pure rima.
Ma perché Mr. I. che elogia continuamente la superiorità della razza italica,presta i suoi servigi lontano dalla terra natia ? : – )
Mister i : il mio nuovo punto di riferimento 😂💪🏻👍🏻
la cucina francese e’ eccellente e i francesi apprezzano anche la cucina italiana, sono gli italiani a non apprezzare la cucina altrui: peccato!
Esattamente. Il provincialismo culinario è tutto italiano.
Ci vediamo uno di questi giorni? Con un minimo di preavviso… Armando Balestrazzi, Masseria Il Frantoio.
Sono un pischello di 20 anni, quindi credo abbastanza fuori target per un blog dal nome “nonsolomamma”, eppure da quando l’ho scoperto mi ci ritrovo spesso, e sono sempre contento di leggere nuovi aneddoti… Mi sono davvero affezionato alle storie di queste persone/personaggi, grande Elastigirl!
Ero fuori target anch’io quando ho iniziato a seguirlo. Ora ho 34 anni e un figlio 😀
L’importante è leggere cose belle e varie!
Lo si stima molto in questi frangenti l’economista marxista barese 😁
Posso dire ? Ebbasta co ‘ste masserie!!! Tutte,o quasi , sono super lussuose, super raffinate , con super prezzi alla portata solo degli happy few, (quale comune mortale potrebbe permettersi lì una vacanza?). Mete di cantanti piu meno nostrani bisognosi di pace, di attori made in Usa o England che girano in bicicletta con cestini al manubrio e grandi cappelli di paglia..Quando poi non ne fanno cornice di matrimoni publicizzatissimi fra veli fiori e asinelli…O anche la vacanza perfetta per veline rampanti ed accompagnatori adeguati abituati a queste sciccherie costosissime.
Amo la Puglia, i suoi colori,sapori,silenzi, la sua meravigliosa ospitalità, i miei amici leccesi e tarantini, ma no per favore, non in Masseria!
Ps. A meno che non sia genuina, semplice ,non pubblicizzata su Casa Vogue né ristrutturata da grandi architetti
Generalizzazione, quindi sbagliata… Ci sono splendide masserie autentiche a prezzi accessibili, così come trulli, ecc. A titolo di esempio, Le Stanzie, Salinola, Borgo San Marco e… modestamente, anche la nostra. Armando. Balestrazzi
dopo tutta questa pubblicità “occulta”…eviterei la Masseria del Balestrazzi
Quanto veleno: Appositamente non ho messo il nome della nostra Masseria, per non farle pubblicità…
Ho firmato per correttezza e per un dialogo diretto, che è in corso con la elastigirl.
Elastiii che emozione sapere che sei in Puglia! Per anni sei stata la “madrina” dei miei 3 hobbit a colazione, io marito sfigato con moglie un pò fuori di testa che spesso mi mollava in pasto alla mostruosa triade del porridge che fa schifo, non mi voglio alzare stamattina, dove sono i jeans di ieri, lo yogurt sul quaderno, ho dimenticato i libri a, ecc. ecc. Ecco con te stavano zitti, ridacchiavano ascoltandoti e a volte si alzavano per sentirti… ma solo le 2 femmine! Scoop, ora il masculo cresciutello ti legge il sabato.
Insomma grazie per il sostegno. Dai, sono cresciuti bene.
Ti consiglio una cena in corte da Armando, galantuomo, gentiluomo, signore d’altri tempi e se non ti basta lui (beh non è Mario Draghi) affidati alla parmigiana delle paciose cuoche e alle pizzelle calde al sughetto, sana droga adolescienziale. Un saluto caro, buone vacanze