Nonsolomamma

inspiegabili errori

ce l’aveva sempre fatta. non ci era mai cascata. aveva una tecnica collaudata: occhi bassi, mutismo e reticenza. erano ingredienti perfetti per farla franca. si illudeva di essere una professionista dell’imboscamento. era convinta ormai di essere fuori pericolo. è stata la sua sicurezza a fregarla. per anni impunita, ha peccato di arroganza. ha parlato troppo. ed è caduta nella trappola come una pivella.
e pensare che aveva tenuto duro per quindici anni e circa trentacinque classi diverse. perché quando hai tre figli e presenzi a tutte, dico tutte, le assemblee di classe, il rischio di commettere l’errore è sempre in agguato. ma lei no. integerrima e coerente, si era sempre mantenuta in equilibro sull’orlo del baratro, senza mai cascarci dentro.
fino a ieri pomeriggio.
già. ieri pomeriggio, durante l’assemblea della prima liceo dello hobbit di mezzo – assemblea rigorosamente online – lei ha detto una, due, forse dieci parole di troppo. ha rivelato con imperdonabile ingenuità di avere un altro figlio al quarto anno della stessa scuola. ha persino dichiarato di conoscere alcuni insegnanti per averli già incontrati negli anni precedenti.
così, quando si è trattato di trovare dei volontari per l’ingrato compito di rappresentante di classe, qualcuno ha detto: “ma scusate, la madre del medio è la candidata naturale”. e non sono bastati gli occhi bassi, il sano vittimismo, fingersi morta. il dito collettivo ormai era puntato su di lei. e quando il dito si punta è la fine.
“se avrai bisogno ti aiuteremo anche noi!” erano le stesse parole che usava lei per blandire le sue vittime.
“io veramente non…”
“sarà facile”, “sarà un lavoro di gruppo”, “sarai adatta”, “ti vedo proprio bene”.
e lei, stretta nell’angolo del ricatto moral-emotivo, ha capitolato miseramente. e ha detto sì.
elastigirl si è candidata a fare la rappresentante di classe dei genitori per la prima volta in vita sua. ed è stata eletta. non per meriti né per carisma ma semplicemente per mancanza di alternative.
scollegandosi dalla riunione virtuale le si è chiuso lo stomaco.
sarà un anno impegnativo, sotto vari punti di vista.

26 pensieri riguardo “inspiegabili errori

  1. non ti sto a spiegare i vari motivi che molti anni fa con due bambini piccoli mi hanno portato alla scelta di lasciare il lavoro, ma il risultato è stato casalinga = donna con tanto tempo libero, per cui dalla scuola materna = rappresentante di classe, ovvio no? Bene, mi sono fatta materna elementare e media del figlio maschio, materna elementare della figlia femmina poi finalmente ho capito che potevo anche dire un bel no grazie (secco e deciso!). Per cui ti sono molto vicina e ti penserò tanto durante i 5 lunghi anni di liceo con tutta la mia solidarietà

  2. Forse inconsciamente per stare più vicino al medio? Comunque di esperienza ne ha da vendere, sarà una passeggiata per te, altrimenti, anonima sarda😂

  3. be ,cara mia ,ti capisco bene.
    due figl, dall’asilo ai 5 anni dello scientifico sempre rappresentante di classe.
    non per merito,no perche’ non c’erano alternative e io ci cascavo ogni anno.
    non mi pento ma e’ finita.

  4. Io mi sarei giocata la carta del “mi alzo alle quattro del mattino per andare al lavoro”. Secondo me a questa notizia, impietositi, ti avrebbero risparmiata.

  5. ma giura! trovo invece inspiegabile che tu non ci fossi già passata 🙂
    io sono stata rappresentante almeno un paio di anni per ognuno dei tre i figli spalmando la cosa tra materna elementari e medie (mmhhh anche un primo anno alle superiori pensandoci bene..)
    mi è piaciuto e ho avuto modo di conoscere meglio docenti e famiglie
    ma…
    1. mi sono sempre rifiutata di occuparmi di regali e regalucci
    2. erano i meravigliosi tempi smartphonefree (che poi personalmente ancora ne faccio a meno)

  6. Sono l’Anonima Sarda, sono pronta a rapire volentieri Elasti. La rimpinzerò di malloreddus, seadas e le farò bere solo cannonau e mirto. La farò dormire ogni notte in un nuraghe diverso e la poterò al mare, solo spiagge sconosciute ai più. Sarà rilasciata alla fine dell’anno scolastico, quando tutti saranno in vacanza e nessuno penserà più a lei.
    A parte gli scherzi: in bocca a lupo. La scuola ha bisogno di genitori collaborativi ed efficienti. Ora più che mai. Forza e coraggio.

  7. Buongiorno,
    Da insegnante ho sempre preferito non essere rappresentante dei genitori nelle classi delle mie figlie perché credo che sia meglio che genitori non docenti se ne occupino ed entrino nel magico mondo della scuola. Ma ho sempre contribuito molto, intervenendo in classe con i bambini, facendogli scoprire altre cose, e i maestri sono sempre stati contenti. Quest’anno, con la piccola in prima elementare, ho detto sì, e ne sono contenta. Da noi non esistono le chat dei genitori, altrimenti avrei rifiutato.

  8. Ho commesso lo stesso imperdonabile errore e me ne pento ancora amaramente, Non sono molto diplomatica e sono stati anni difficili in balia di genitori isterici che, spesso, volevano portassi avanti solo le loro istanze personali.
    Con il terzo figlio in prima liceo (ha l’età del tuo) ho giurato a me stessa che non parlerò per nulla al mondo durante la riunione che si terrà a giorni…spero di riuscire a non farmi impietosire e di non cadere nella tua stessa trappola!
    A te…in bocca al lupo!!!

  9. i genitori sono perfidi: hanno fiutato in te un momento di debolezza e zac ne hanno approfittato … scherzi a parte, un grosso in bocca al lupo e fortunati i docenti che avranno a che fare con una mamma “normale”!
    (negli anni del mio liceo – e per tradizione risalente al periodo delle contestazioni studentesche – i consigli di classe sono sempre stati aperti a tutti, genitori e studenti e il dibattito ampiamente stimolato, per cui essere rappresentanti si riduceva a mera formalità)
    chiaretta

  10. Scusa elasti ma questa volta non sono dalla tua parte. Sarà che sono reduce dall’ennesimo consiglio di classe (questa volta on line ma la sostanza è la stessa) in cui erano presenti 9 genitori a fronte di 24 ragazzi e in cui appena si è chiesta la disponibilità a candidarsi si sono defilati tutti lasciando la sottoscritta e altre due tapine che non hanno potuto fare a meno di dare la propria “disponibilità “… mi piace? No. Ho tempo libero? Ancora meno. Mi sento gratificata? Manco per idea…ma qualcuno lo deve fare e questa gara a chi si defila per primo francamente dopo 2 figli e 17 anni di scuola complessivi ( senza contare la materna) mi ha un po’ stancata. Come se tutti gli altri si sentissero più furbi ad andarsene al momento giusto e io la cretina di turno. Sicuramente dal poco che ti conosco attraverso i tuoi post non è Il tuo caso, ma davvero sono un po’ stufa di genitori che si sentono sempre più furbi o più impegnati degli altri e delegano sempre (salvo poi lamentarsi). Scusate lo sfogo…..

  11. Noooo! Quest’anno, dopo le elementari del grande, avevo proprio deciso di candidarmi, più o meno. Pensavo “Basta con ‘ste mamme whatsapp-centriche. Basta con ‘ste invasate che si permettono di escludere genitori dalle comunicazioni per antipatia. Basta con queste iene che crocifiggono le maestre, adesso mi candido io.”
    Poi è saltata la connessione nel momento in cui la prof. chiedeva “Chi si candida?”, tornando magicamente dopo la scelta della rappresentante e anche della vice, e ho capito che questa rappresentanza non s’ha da fare.
    Torno a stare a testa bassa e a mimetizzarmi con la parete di fondo. Con un figlio secchione come il mio, probabilmente è meglio se non mi intrometto.
    Lui a sua volta ha pensato per un istante a candidarsi come rappresentante di classe, ma poi ha scoperto che significava fare il portavoce ed è tornato a confondersi con la parete di fondo, salvo alzare la mano fino a slogarsi il braccio per rispondere alle domande dei prof., peggio di Hermione Granger.

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