Nonsolomamma

sulla testa

nei giorni scorsi le è capitata sulla testa una proposta. le hanno chiesto di presentare un libro, che al momento non ha letto perché ancora non è uscito, su un argomento di cui sa pochissimo, di un autore che ama molto ma ritiene anche molto, troppo alto.
quando questa proposta è arrivata via mail sabato pomeriggio, a lei si è chiuso lo stomaco e le si sono seccate le fauci. poi si è resa conto che c’è sempre una via di uscita. “grazie. ma non sono in grado di farlo. non ne so abbastanza. non sono adeguata. non sono preparata. mi spiace. vi amo ma no”. e pensava di cavarsela così.
si stava già sentendo più leggera quando uno, anzi due messaggi le hanno detto: “non dire idiozie. piantala, cretina. ciao”, seppur in modo più lusinghiero. e i due mittenti non erano di quelli a cui si può dire di no.
“sappiate però che non studierò, che non mi fingerò altro dalla bestia che sono, che potrò alzare la mano e dire ‘questo non era nel programma: non è scritto nel libro’. sappiate che soffro della sindrome dell’impostore ma questa volta lo sono sul serio”. non le hanno nemmeno fatto pat pat sulla spalla. “ti mandiamo le bozze appena sono pronte”.
da sabato, appena ha un momento libero, legge, studia e pensa a questa cosa che le è capitata sulla testa. e ogni pomeriggio cammina. cammina per ore per la città con podcast e audiolibri nelle orecchie che possano in minima parte colmare le sue incolmabili lacune.
e alla fine non è così male.
è anche primavera, nonostante l’ansia.

9 pensieri riguardo “sulla testa

  1. Come ti capisco! Anche a me è successo lo stesso in questi giorni. Ho provato a dire “non posso non sono capace” le risposte sono state varie. alludevano a “falsa modestia” e”lo devi fare tu sei abbastanza anziana”. Inutile replicare a entrambe! Che ansia

  2. Mi pare fosse Bertolt Brecht che diceva che l’intelligenza di una persona non sta nel non commettere errori, ma nello scoprire subito il modo di trarne profitto per se e per gli altri. Tu hai questa intelligenza. In bocca al lupo.

  3. Illuminante la tua definizione di “Sindrome dell’impostore” : ora so come si chiama il disturbo di cui soffro. E capitata anche a me un’opportunità simile, di recente. Stessa iniziale decisione di rinuncia, ripensamento successivo. Perchè -sarà il periodo epocale o l’incoscenza, chissà- ho deciso di cogliere ogni occasione che mi si presenti, per mettermi alla prova, farmi un regalo e provare a crescere, ancora. In bocca al lupo!!!

  4. Ti esprimo la mia visione della cosa: nella nostra esistenza, con costanza, arrivano momenti correttivi, di riallineamento tra ciò che pensiamo di sapere, ciò che consideriamo i nostri saperi specialistici. Ha a che fare con il senso di identità, con l’inadeguatezza, con i flussi di leggerezza e autostima variabili. Dall’esterno, gli altri hanno una visione del nostro saper essere e saper fare, differente dal nostro sguardo interiore………… per dirla amichevolmente sappi che sei stimata e seguita da una platea più vasta di quanto immagini, compresi gli inarrivabili.

  5. Vai elasti cara 💪🏻 Tranquilla….
    A noi mamme in carriera con tre figli ( maschi ) e un marito part-time ci vuole ben altro per trovarci davvero impreparate! Ne uscirai alla grande 🙌🏼

  6. “un autore che ama molto”, secondo me questa frase basta e avanza, trasmetterai le tue intelligenti passioni

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