Nonsolomamma

di chilometri, amicizia tra popoli e intolleranze

sono partiti sabato pomeriggio, con due greenpass e tre tamponi appena fatti, con un mister i euforico perché “la francia è fuori, mò che sfazióne” (=la francia è inaspettatamente uscita dagli europei per mano della svizzera. non rappresenta più una minaccia. e io provo una grande soddisfazione, in considerazione della sempiterna rivalità calcistica tra i nostri popoli. per inciso: la testata di zidane del 2006 e il furto degli europei del 2000, sono ferite che non si rimargineranno mai), con uno sneddu e un medio stravolti, rientrati la mattina stessa da un campo di musica nell’oltrepo paevase e con uno hobbit grande di umore torvo che, nonostante l’estetica pauperista, imprecava contro l’automobille troppo piccola con cui avrebbero dovuto viaggiare per oltre 1.000 chilometri.
il bagagliaio scoppiava, complici i pesi del grande, il tappetino di yoga di elastigirl (“se non viene lui non vengo nemmeno io”) e una serie di improbabili avanzi domestici (una marmellata a metà, della frutta quasi marcia, del cioccolato sciolto, dei semi oleosi, salamini, pane di tre giorni) perché “buttare fa peccato”.
mister i guidava perché a casa loro c’è una perfetta divisione dei compiti (lui in autostrada, lei in città e sulle provinciali e statali e in tangenziale), il medio troppo alto e a rischio cinetosi stava davanti ed elastigirl dietro, schiacciata tra sneddu e il grande.
al confine con la francia nessuno li ha controllati, nel tunnel del frejus una radio grande fratello ripeteva ossessivamente messaggi dallo spazio in tre lingue, varcato il confine mister i ha ripetuto più volte che “i francesi sono dei trimoni e non sanno guidare” (=i francesi sono un po’ stolti al volante e non solo) perché l’odio interetnico è garanzia di soggiorni sereni.
si sono fermati a dormire alla periferia di lione e l’indomani, a colazione, lo hobbit grande e sneddu hanno corrotto la giovane cameriera facendosi dare 8 croissant a testa sottobanco.
domenica ha piovuto moltissimo lungo bellissime strade di campagna. mister i ha insultato la scarsa visibilità francese (“mica è colpa loro” “è sempre colpa loro”) e i formaggi puzzoni del luogo (“li odio, vuoi mettere il fiordilatte?”).
sono arrivati a la rochelle alle 4 del pomeriggio. li ha accolti, nella casa in affitto, una signora parigina molto bella, molto sofisticata e molto snob, con un figlio adolescente e una torta di mele dall’aspetto non invitantissimo. ha dato qualche indicazione di scarsa utilità ed è andata via.
“quei due mi facevano paura”
“cosa nascondono dietro le porte chiuse a chiave?”
“qualcosa qui non torna”
“questa casa è lercia”.
in effetti era così sporca che hanno passato la serata a fare le pulizie. però è grande e ha un giardino con i fichi, le zucchine e i pomodori. pare che ci siano anche i ratti, ha detto la signora sofisticata.
qui gli hobbit frequenteranno una scuola di francese la mattina e di vela il pomeriggio, mister i lavorerà all’abbattimento del capitalismo e dei francesi ed elastigirl a un nuovo libro.
fa un po’ freddo ma sono molto felici di essere qui. ed elastigirl aveva dimenticato che viaggiare è la cosa più bella del mondo.

ps per chi desiderasse vedere scorci del soggiorno in francia (ma non le facce degli hobbit) ci sono le storie su instagram di @quielasti

15 pensieri riguardo “di chilometri, amicizia tra popoli e intolleranze

  1. I commenti del barese sulla guida dei francesi sembrano i commenti che il mio olandese fa sulla guida degli italiani 😂

  2. L’internazionalismo di Mr I si ferma ai confini della provincia di Bari. Non era “Workers of the world, unite!”? 🤣

    Concordo sui formaggi, però.

  3. Rimettersi in moto, rimettere in moto gli sguardi perché tutto si muove e cambia. Si viaggiare è ancora l’attività più bella del mondo, insieme tra l’altro, ai baci, alle discussioni stordenti, alle riflessioni rigeneranti. Dentro i nostri orizzonti e al di la della siepe, c’è vita. Ho nostalgia di un viaggio per Bretagna e Normandia in due giovani e felici.

  4. In realtà, da quello che ho capito, in barca si deve fare squadra e si risolvono le difficoltà solo restando uniti, ed è anche un’esperienza molto bella per i ragazzi! Infatti molte scuole medie organizzano campi scuola proprio di vela, e a trarne maggior beneficio sono i ragazzini disabili.

  5. Scusa, ma un poco di sane vacanze fanca@@iste questi ragazzi non le fanno? Andare a scuola (di qualunque tipo) a luglio non si può, è violazione dei diritti dei minori 🙂

  6. È da un po’ che seguo il tuo blog e le tue storie su Instagram. Ma ultimamente le trovo troppo politically correct, troppo autoreferenziali, troppo radical chic… come si fa a dire che se non si può andare negli Usa né in Uk l’unica alternativa possibile per le vacanze dei figli è la Francia, per il secondo anno consecutivo? Si abbatte il capitalismo mandando i propri tre figli alle scuole di vela, ai campus di musica e chi più ne ha più ne metta?
    E la gente comune, sì quella, che non se lo può permettere?

  7. E, aggiungo io senzap polemica….. perche’ va bene se siamo intolleranti e critichiamo i francesi e se invece esprimiamo, semplicemente esprimiamo SENZA OFFENDERE, un’opinione sugli abitanti di altri stati, si e’ razzisti…… Naturalmente e’ una domanda non ad Elasti, ma in generale……
    E, comunque, piu’ serena possibile Estate a tutti!

  8. Ho aperto grandissimi occhi leggendo ieri l’ultimo post quando ho visto che la famiglia passava la sua vacanza a La Rochelle ! Perché sono di La Rochelle e seguo Elastigirl da parecchi anni . Non siete fortunati con il tempo . Spero che malgrado questo tempo tutto andrà bene !

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