Nonsolomamma

l’alienato

mister i lavora molto, praticamente sempre. ha lavorato in luglio, in agosto, ogni giorno, anche nei festivi. lavora perché gli piace, evidentemente. gli piace così tanto che non riesce a smettere, un po’ come elastigirl con il cioccolato.
in questo periodo pandemico, e per lui sabbatico, ha scritto, letto, pensato, berciato davanti al computer con i suoi amici economisti tristi e bercianti pure loro. è stato felice, nonostante tutto.
adesso il sabbatico è finito e dovrà presto tornare all’università a londra ma nel frattempo la pacchia è finita e il suo dovere non è più solo studiare, pensare, scrivere ma anche organizzare, mediare, insegnare, confrontarsi e vari altri compiti più oscuri. così ha cominciato a lavorare due, tre, quattro volte tanto rispetto a prima. lavora la mattina presto, all’ora di pranzo, di cena e di notte perché gli economisti tristi abitano anche dall’altra parte del mondo. porta cuffie da gaming, parla con dei fantasmi anglofoni, ascolta in loop musica popolare pugliese o guarda il profilo instagram di diletta leotta per concentrarsi meglio (ha scoperto della di lei esistenza da qualche mese e da allora è un uomo diverso). naturalmente usa l’account di elastigirl perché a lui i social fanno orrore.
va a dormire molto dopo di lei che si sveglia prima di lui. si vedono ma non si incrociano e non si parlano da giorni e giorni. lui mangia gli avanzi familiari quando riesce. ogni tanto si allena su un tappetino consunto, guardando film di zombie. come c’è barbie versione chef, astronauta, candidata politica, rockstar e capelli arcobaleno c’è anche mister i versione suprematista pugliese, cervello in fuga, maglietta bagnata marxista, casalinga nevrotica e ora anche alienato dello smart working. benissimo, quindi.

4 pensieri riguardo “l’alienato

  1. Bene ma non benissimo! Le versioni ken di mister i sono una bella idea, da collezionare quando tornerà ad essere un marito part time… in questo post si sente già la pre-nostalgia❤️

  2. Situazione non facile la vostra. Direi al limite. Ma mister i non ha alternative al lavoro a Londra? Dopo tanto tempo insieme (almeno per la location domestico/vacanziera) e dopo aver condiviso il lockdown (meno male che era a casa), sarà proprio dura riprendere la routine di coniugi part time (comunque penso che la moglie inglese sia sparita dopo tante assenze). In ogni caso penso sia meglio un marito come il tuo ( in fondo quest’estate il sabato e la domenica stava spesso in giro con la famiglia) che un marito spaparanzato sul divano davanti alla tv o che esce solo con gli amici uomini (sempre che sia vero, gli uomini mentono con grande facilità in quanto tutti ancora un po’ bambini). Quanto a Diletta chi? Leotta… anch’io ho scoperto la sua esistenza da poco (guardando un post che parlava di Can Yaman!).

  3. Ciao cara Elasti, mi sa che è arrivato il momento di riprendere a fare i fidanzati, avete tutte le condizioni per riuscirvi. Meglio le nostalgie amorose, gli incontri di due giorni magari a Londra, telefonate senza video. L’amore tra voi, mi pare, è cosa viscerale conclamata romantica e salda. Ho visto una serie Bbc girata a Londra, the split, molto moderna, racconta di famiglie sorelle relazioni professioni con attori eccellenti. Forse l’hai già vista.

  4. Che fastidio lui che va a dormire tardissimo e tu che ti alzi prestissimo.
    Ho un marito gamer che vede i videogiochi la sera tardi come l’unico momento da individuo anziché padre e impiegato. Quindi lui resta sveglio fino allo svenimento, io mi devo svegliare presto per mandare i bambini a scuola e mi tuffo a pesce nel letto 3 ore prima di lui. Glielo lascio, questo vezzo da studente di fare le ore piccole al pc. In compenso io certi giorni mi faccio una pausa pranzo da tre ore abbondanti.
    E quindi così: io vado a dormire, poi lui va a dormire, poi io mi alzo, poi lui si alza. Lui ha il fuso di Londra, io di Mosca. Certo che quando qualche notte fa mi sono svegliata per andare in bagno e l’ho trovato che si lavava i denti per andare a letto alle quattro del mattino, e la mia sveglia sarebbe suonata due ore e mezza dopo… me lo sono mangiato vivo. Le quattro no, dai. Le quattro!! L’ultima volta che sono andata a dormire a quell’ora ne venivo da qualche festa universitaria! Ma come fai??

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