sarà lo yoga che ammorbidisce corpo e mente e li educa alla gratitudine. sarà la sindrome di pollyanna che guarda alla vita come a una scampata tragedia. sarà una buona dose di incertezza insita nella quotidianità. sarà che questi due anni hanno rintuzzato i sogni e insegnato ad apprezzare le cose piccole capaci di emettere qualche bagliore.
sarà tutto questo e forse altro ma l’altro giorno, mentre pedalava verso casa in un pomeriggio di gennaio che sembrava marzo (“non ti illudere, la sciabolata artica ti aspetta acquattata al prossimo semaforo perché qui non puoi fidarti di niente e di nessuno”), elasti è stata colta da un moto di autentica felicità, prossima all’euforia.
perché ha pensato a tutte le cose che intorno a lei non erano rotte e che invece avrebbero potuto esserlo arrecandole enorme disagio.
il telefonino, il computer portatile, i freni della bici, il frigorifero, l’automobile, il forno, la lavatrice e la lavastoviglie, la spalla destra, la luce in bagno, il wi-fi, gli infissi delle finestre della camera da letto, la penna dentro la borsa, il bancomat, il phon.
e questa luminosa consapevolezza le ha dato speranza. no, non nel futuro, ché del doman non v’è certezza, ma nel momento presente che, a pensarci bene, non è mica da buttare via.
così è andata casa e ha fatto i croissant e i pain au chocolat che, dopo le chiffon cake, sono una nuova ossessione che le dà l’illusione di avere la situazione sotto controllo.
ma come fai a fare degli elenchi di oggetti ed emozioni in maniera così sempre sorprendente ?
Mi piace tantissimo quando racconti della tua quotidianità in famiglia! Grazie!
Vogliamo le ricette dei tuoi dolci!!
Elasti ci posti una bella ricetta dell tue torte superaltissime? Così ci cimentiamo anche noi e chissà che non ci porti un po’ di ottimismo 🙂
le ricette le trovi nel sito dolcigusti
Cara Elasti, così ci riscaldi il cuore con le tue parole danzanti.❤️