Per anni, per la precisione due decenni, il mio bene più scarso è stato il tempo. I figli e il lavoro hanno colonizzato ogni spazio in modo talmente intenso e capillare che ho dimenticato il vuoto e ho disimparato come abitarlo. Ho vissuto, persino con un certo compiacimento, in un cronico stato di affanno. Sono stata il Bianconiglio che ripeteva “è tardi”. Il tempo, al pari del cioccolato, era il mio sogno proibito, la mia Gerusalemme. Avevo sempre fame, fretta e ansia. Recentemente sono stata un po’ male, il dottore mi ha pescritto lentezza. Così ho obbedito. Ho tolto alcune cose, in particolare una, lavorativa, estremamente vorace.
E in questo inizio del nuovo anno, per la prima volta da quando ho memoria, non sono inghiottita dal vortice. Ho ritmi tranquilli, momenti per pensare, per leggere, per vivere.
Naturalmente mi sento in colpa. Ho l’horror vacui e svariati pensieri torbidi. Ho dimenticato come si balla da sola. E se non c’è qualcuno che mi prende a spintoni non so bene dove andare.
Ignoro quanto durerà questo spazio bianco e tiepido. Giorni, settimane, mesi o per sempre. Forse invece domani mi piomberà sulla testa una irrinunciabile proposta ansiogena e tornerò Bianconiglio.
Però, intanto, vorrei (e dovrei) imparare a stare in questo territorio quieto e a nutrirmi dei bizzarri frutti che vi crescono.
Il tempo è ciò che ho ricevuto in regalo nell’andare in pensione.
anche io sono andato in pensione il primo gennaio 2020 e dopo 43 anni da dirigente di azienda mi sembrava un sogno riprendermi tutto quel tempo dedicato al lavoro e poco alla famiglia dove mi erano intanto cresciti tre figli. Viaggi, mostre, e tempo anche per me…..
E invece è arrivato il covid e l’ansia e i dolori e tutte le paure per un ipocondriaco. I miei figli dicono che avrei dovuto continuare a lavorare.
non so ma forse è meglio così! goditi questo periodo ma non smettere mai di avere progetti e impegni. cari saluti
Lavora cara, quando andrai in pensione non saprai che fartene del tempo libero. Certo senza farti travolgere.
non ascoltare i pensionati e continua così, baci
Ecco, condivido assai questo pensiero.
Il tempo lo dobbiamo avere oggi e non si tratta di pigrizia o non voglia di fare, ma di riappropriarsi di una dimensione personale ed umana, intima che invece pare una eresia volere e che vien posta sempre come una evanescente chimera.
Non posso dire quanto mi fa bollire il sangue la pletora di discorsi dei pensionati che pretendono di dire che bisognerebbe lavorare fino alla tomba (mia suocera capolista, che quasi 80 anni sta in ufficio sette su sette e non capisce perché invece io imposti la mia vita non basandomi su affari e beghe)
Una voce dissonante, posso?
Dopo una vita molto intensa di lavoro, gratificante e girovaga ,vissuta sempŕ di corsa per dare spazio agli interessi,alla vita privata, alle tante altre cose , la pensione è stata una scoperta, una nuova vita che mi ha permesso tanto , non mi ha tolto nulla ,anzi ha aggiunto tempi più lunghi e nuove opportunità da scegliere e vivere.
Io credo che tutto dipenda da noi ,dal sapervivere ogni fase della vita consapevoli di quello che abbiamo in quel momento
Sono alla soglia della pensione anch’io, ho vissuto pienamente e con soddisfazione la mia vita lavorativa ed extralavorativa, concordo che ora si apre una fase nuova che arricchira’ ulteriormente e positivamente la vita!
Come te e per decenni non credevo che potesse esistere il tempo libero. E quando capitava, raramente, di averne, mi sentivo smarrita. Con il tempo ho capito che il tempo libero è appannaggio di pochi fortunati, è il vero lusso!
Ho così cercato di concentrarmi e godere di quei rari momenti, ho imparato anche a modificare il mio stile di vita, a nutrirmi di un po’ di sano egoismo . Accanto agli impegni stressanti di lavoro e famiglia ho imparato ad accantonare un po’ di tempo per me, ad assaporare un po’ di quel lusso, con molta felicità e soddisfazione!
Cara Elasti, capisco perfettamente di cosa parli. Anche la mia vita all’improvviso ha conosciuto il “dictat del riposo” , dopo una frenesia divenuta dolore.
Non so…all’inizio è strano, ma in fondo sembra una vacanza.
Pian piano, quando l’aspetto spensierato e vacanziero( quanti libri e quanta cioccolata in pochi giorni!) lascia il posto ad uno spazio vuoto, allora si resta nudi.
Buon viaggio, per questi nuovi mari, talvolta faticosi, ma dai panorami inaspettati!
❤️
brava ! dobbiamo fermarci tutti un attimo .
Ho riscoperto da un po’ il tuo blog, dopo averlo scovato e apprezzato ma poi perso in passato. Piano piano l’ho riletto da cima a fondo ed amato, ritrovandomi in alcune cose, esperienze e sensazioni, ed altre scoprendole con piacere come si ascolta il racconto di una vita interessante. Non ho commentato altri post perché sarebbe stato fuori tempo, ma ora sento l’urgenza di farlo. Hai una capacità pazzesca di descrivere certe tinte dell’anima e farle risuonare negli altri. Quindi nulla, volevo dirti grazie per questo!
grazie a te
Il tempo, è vero, non ce n’è mai abbastanza, così almeno ci sembra. In realtà siamo noi o almeno sono io che non riesco a gestirlo al meglio. Il tuo blog mi ha fatto ripensare a tutto ciò, anche al fatto che il lavoro se ne prende veramente tanto di tempo, ma io purtroppo il lavoro non posso ridurlo, ne ho bisogno per pagare i debiti e per vivere. Però hai pienamente ragione, la vita scorre veloce e il tempo anche , soprattutto quello che possiamo regalare a noi stessi , e non me ne sto rendendo conto. Grazie comunque per i tuoi blog che mi fanno scoprire tanti lati nascosti della vita
andiamo a diverse velocità nella vita, momenti in cui si corre, altri in cui si passeggia, alcuni in cui dolorosamente ci si trascina. io credo la cosa importante sia mantenere un tempo che ci lasci vedere e godere del contesto, per quanto possibile. sempre tutti verso la stessa conclusione andiamo, perchè affannarsi tanto nell’unica occasione che ci viene data?
La maternità ─ una missione della donna, inerente alla natura. Solo le donne sono capaci di portare e dare alla luce un bambino. La maternità comprende anche l’allattamento, la cura e l’educazione dei figli. La donna che ha concepito, partorito e dato alla luce un bambino è la madre biologica. Lo sviluppo della medicina ha reso possibile la maternità surrogata e genetica. Nella maternità surrogata la donna accetta volontariamente di portare e dare alla luce un bambino biologicamente alieno. Dopo la nascita il neonato viene cresciuto e accudito dai genitori genetici. Si parla di maternità genetica quando il feto si sviluppa da un ovulo di una donatrice. Inoltre, una madre è anche chiamata adottante o matrigna, una tata che si prende cura del bambino. Per coloro che vogliono diventare madri e realizzare il proprio sogno consiglio di visionare il canale canale YouTube . Buona visione!