Nonsolomamma

un post fricchettone

Quando cominciai a praticare yoga pensai “Bene i saluti al sole, bene il respiro, meno bene il sanscrito, bene la posizione del cadavere, ma io di spiritualità non ne voglio sapere niente”. Dopo cinque anni di tutto questo e molto di più, pur restando piantata per terra come un tubero, mi sono accorta che la disciplina fisica parla al corpo ma anche alla testa e che la ricerca del proprio equilibrio passa anche dai saluti al sole, dal respiro e dalla posizione del cadavere (dal sanscrito meno).
Avendo il profilo del soldato ossessivo, faccio lezione, online o in presenza, tutti i giorni. A volte mi faccio male e devo smettere. A volte mi annoio perché sono impaziente e scalpito. Ma più spesso quel rettangolo di tappetino rappresenta un’isola felice anche nelle giornate più sbilenche. Capita poi, di tanto in tanto, che qualche insegnante ti regali una perla, una frase, un commento, un consiglio che pam! fa breccia, si insinua tra i pensieri e vi si conficca, a rischiarare gli angoli bui.
Qualche anno fa una maestra parlò della casa sull’albero, un posto magico, da sognare da piccoli e disponibile da grandi. “Ognuno di noi possiede una personale casa sull’albero. Sta tra l’inspirazione e l’espirazione. Potete rifugiarvi lì ogni volta che ne avete bisogno”. Sul momento mi parve un concetto molto poetico e molto fricchettone. Il giorno dopo andai dal dentista che doveva farmi cose cruente. In quella seduta passai molto tempo acquattata nella casa sull’albero e nessuno si fece male.

Di recente ho fatto un ciclo di lezioni sui kosha, concetto a me fino ad allora ignoto. Detto in parole rozze, si tratta di cinque involucri che ci proteggono, o ci intrappolano, come strati di una cipolla. Liberandocene, arriviamo al centro, l’ultimo kosha, che è quello più prezioso: la beatitudine. Lei è lì, dentro di noi, che ci aspetta. Non sempre riusciamo a scovarla perché è ben nascosta in fondo. Ma a volte sì. E sapere che lì, da qualche parte, quella cosa che ci pacifica e ci fa felici esiste, è rassicurante. È come sapere di avere un super potere sotto l’ascella, come la baguette per i francesi. Sono seria.

6 pensieri riguardo “un post fricchettone

  1. Grazie Elasti,
    mi sento in sintonia con quanto dici. Anche io sono al lavoro in questo periodo, ripulisco i miei chakra, evolvo, mi prendo cura di me. Lavoro sulla consapevolezza. Anche quando sono in auto e sto tornando a casa dal lavoro, o sono in fila al supermercato.. respiro… “torno a casa”…. Ciao compagna di viaggio!

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