Nonsolomamma

i tempi giusti

inserimento del microbbit al nido.
giorno tre.
"il microbbit è tranquillo, autonomo, indipendente, sereno. si vede che è un bambino abituato a vivere in una comunità", ha dichiarato la maestra mara.
"grazie", ha risposto elastigirl domandandosi per le quattro ore successive se definire l’elasti-famiglia ‘comunità’ potesse essere considerato un complimento.
"l’inserimento sta andando alla grande. alla fine della prossima settimana il bambino potrà fermarsi per il pranzo. potrà pertanto venirlo a prendere alle 12"
"alle 12??? alla fine della prossima settimana? ma ha detto che l’inserimento sta andando bene… io pensavo… e poi giovedì prossimo devo tornare a lavorare…"
"il microbbit reagisce molto bene. ma non si dimentichi che ha otto mesi e che dobbiamo rispettare il suoi tempi, non certo quelli della sua mamma o, peggio, del lavoro della sua mamma"
"sono d’accordo, ma con un’ora al giorno la prima settimana e due ore la seconda, quando l’inserimento sarà finito il microbbit andrà in prima elementare…"
"non dica sciocchezze! pensi che tra due settimane entrerà alle 10 del mattino, come adesso, e uscirà alle 14! contenta, elasti?"
"non è possibile! solo 4 ore la terza settimana? mister incredible è a londra, nonna J a parigi con suo marito artù, la baby sitter valentina diolabenedica ci ha lasciati per una comunità di disabili… io devo tornare in ufficio…"
"le esigenze del microbbit vengono prima di voi… almeno per noi"
"ma io lo so che il microbbit sarebbe felice di mangiare, dormire e fare la cacca qui fino alle quattro del pomeriggio anche da domani!"
"lasci decidere a noi i tempi giusti. è il nostro mestiere"
"…"
 
"pronto, buongiorno capa della redazione. sono elasti"
"elasti, ciao. veloce che sto andando in riunione"
"ehm, volevo salutare e comunicare che…"
"arrivo-arrivo-arrivo!"
"ecco, no"
"elasti, non stavo parlando con te. dimmi adesso. ma rapidamente"
"insomma, l’inserimento al nido, mister incredible a londra, valentina dai disabili, mia madre a parigi… e io… be’ io torno una settimana più tardi del previsto. il 30. è un problema?"
"una settimana più tardi??? una settimana più tardi??? è un casino. un maledetto casino!"
"veramente, avete fatto a meno di me dieci mesi, non pensavo che una settimana potesse creare…"
"un indicibile casino!"
"mi dispiace…"
"non serve dire mi dispiace"
"magari posso provare a…"
"no, no e no! faresti ancora più casino! torna il 30, noi affogheremo ma in qualche modo sopravviveremo, come abbiamo fatto fino a ora"
click.

poche cose fanno sentire bene come la consapevolezza di essere nel posto giusto a fare la cosa giusta nei tempi giusti.

157 pensieri riguardo “i tempi giusti

  1. TWINS BI MAMMAa me il primo anno di asilo mi hanno fatto morire….dovevo tornare al lavoro e loro: la 1° settimana deve stare la mamma, si può allontanare per il 2° giorno 15 minuti, poi il 3° per 30 minuti, il  4° per 30 minuti ok finita la prima settimana di sole 2 ore al giorno  dei twins.Poi la 2° settimana 9-11.30 no il pranzo….la 3° settimana si il pranzo ma escono alle 14.00…la 4° settimana vedremo…insomma alla 2° gli ho detto..alla prossima vi mollo …l'ambientamento lo dovete fare voi non i bambini che sono felicissimi e quando mi avvicinano per portarli via mi prendono a calci… per la materna una favola…1 settimana inserimento e la prossima cominciano orario pieno da mercoledì….. evviva….http://bimamma.blogspot.com/

  2. TWINS BI MAMMAa me il primo anno di asilo mi hanno fatto morire….dovevo tornare al lavoro e loro: la 1° settimana deve stare la mamma, si può allontanare per il 2° giorno 15 minuti, poi il 3° per 30 minuti, il  4° per 30 minuti ok finita la prima settimana di sole 2 ore al giorno  dei twins.Poi la 2° settimana 9-11.30 no il pranzo….la 3° settimana si il pranzo ma escono alle 14.00…la 4° settimana vedremo…insomma alla 2° gli ho detto..alla prossima vi mollo …l'ambientamento lo dovete fare voi non i bambini che sono felicissimi e quando mi avvicinano per portarli via mi prendono a calci… per la materna una favola…1 settimana inserimento e la prossima cominciano orario pieno da mercoledì….. evviva….http://bimamma.blogspot.com/

  3. Leggo certi commenti acidi!!! Credo che la critica principale all' inserimento (come sto vivendo sulla mia pelle) sia la rigidità del sistema (basta per favore con le critiche sciocche del tipo" hai voluto la bicicletta e ora pedala" e altre cavolate simili.  Rientrano nel pensiero antidiluviano:  partorirai con dolore….. E' ridicolo!!!!) Col primo figlio ho avuto un'esperienza migliore e più elastica: si è iniziato in modo graduale, tarando i tempi sulle esigenze dei bambini (per cui chi si inseriva velocemente stava più tempo anche solo dopo pochi giorni, chi invece aveva più difficoltà allungava i tempi).  Adesso mi trovo alle prese con l'inserimento del secondo figlio e i tempi sono quelli scanditi dalla tabella  quasi militare della scuola (1° sett. 2 ore coi genitori, 2° sett. 2 ore senza genitori, ecc…).  A me questo sembra un sistema troppo rigido e per nulla adeguato alle diversità dei bambini.  Se vedo che mio figlio (già frequentato un anno di nido nella stessa struttura)  non ha problemi, che senso ha fare tutta la trafila??!!!??  A lui oggettivamente non serve ma crea disagi a tutta la famiglia (inutilmente).  Secondo me a volte al primo posto si mette la "comodità" della scuola ma ci si nasconde dietro la scusa del bene del bambino (con la cattiveria voluta di far valere le proprie ragioni agendo sul senso di colpa onnipresente delle mamme !!  Basta cedere a questi ricatti !!). 

  4. il congedo non è un privilegio (come credono alcuni simpatici ministri) della mamma, ma un diritto del bambino di averla vicina, anche se fosse il settimo figlio. Non confondiamoci anche noi su queste cose.chics

  5. ma perchè non si può dire che elasti è stata un po' superficiale nel non prevedere un inserimento di 3 settimane (che per altro non penso abbiano applicato solo per il suo di inserimento) senza essere tacciate di essere "antiprefiche" maschiliste e filo governative?io sono pienamente consapevole del fatto che la maternità sia un sacrosanto diritto e per la mamma e per il bambino e lungi da me pensare di rinunciarvi per "produrre" anche in quel delicatissimo periodo.penso però anche che nella vita ci siano dei diritti e dei doveri non solo diritti e comunicare all'ultimo che ci si prende una settimana in più (che magari comunicato a luglio non avrebbe danneggiato nessuno) sia poco "professionale" e se abbiamo un lavoro e percepiamo uno stipendi la professionalità ci viene richiesta.ho proprio l'impressione che qui non si possa minimamente dissentire, ma come, non è la patria della tolleranza e dell'apertura al mondo e al diverso?udite! udite! anche elasti può avere qualche atteggiamente sbagliato ed ingiustificatamente egoistico (con ciò intendio che non si può giustificare tutto con "devi mettere davanti a tutto te e il tuo bambino").

  6. Voglio ribadire un concetto, che ho espresso nel mio precedente ms, ed è stato giudicato da molti commenti come 'contro i diritti delle donne'.Il tempo che una madre 'deve' dedicare ai figli per crescerli sani, felici, legati tra loro, con la possibilità di esprimere i propri interessi, con la possibilità di capirli, capire il loro carattere, il loro linguaggio, diverso per ognuno, cosa indispensabile quest'ultima per affrontare insieme la traversata dell'adolescenza senza essere travolti dal fiume,E' TANTISSIMOTanto, tanto, tantoE cresce in modo esponenziale al crescere del numero dei figli.Non si può, nel senso che è ingiusto farlo, pretendere di sfornare figli e tornare a fare la vita di prima pretendendo che lo Stato si assuma responsabilità di custodia E DI EDUCAZIONE che invece spettano solo alla famiglia.Lo dice la nostra costituzione questo, che l'educazione dei figli è responsabilità della famiglia e non certo dello Stato.I servizi di supporto alla maternità sono importanti per permettere alle madri che ne hanno voglia e bisogno di continuare a lavorare, ma c'è un limite. Un limite che riguarda il tempo. 24 ore sono, nella giornata. Con 3 o più figli ed un lavoro full time manca poi materialmente il tempo da dedicare alla famiglia.A meno di non delegare a forze mercenarie, o alle nonne 70enni, la crescita e l'educazione dei figli. E allora, in questo caso, mi chiedo perchè farli?

  7. @MAREALBA: i ragazzini non bevono perchè sono soli, lo fanno perchè non hanno un cazzo d'altro da fare, lo fanno perchè sono annoiati (come quei cretini che hanno allagato la scuola così x gioco), non lo fanno perchè sono soli.Dai su non raccontiamoci anche queste cavolate!Ci sono madri che "alleviano" la vita dei figli e così facendo tolgono loro la responsabilità delle loro azioni, perchè "poverini… cosa avranno poi fatto di male!"********L'educazione spetta ai genitori, ma la scuola si chiama DELL'OBBLIGO, non "forse ce li porto se mi pare", e lo Stato si deve assumere la responsabilità di quella parte di educazione; gli studenti la responsabilità di studiare, i genitori quella di vigilare che i figli frequentino la scuola e ne traggano profitto… il che non vuol dire che devono fare i compiti al posto loro (e con questo butto anche qualche stilettata ai certi commenti del post del quadernetto).Va benissimo l'inserimento soft, ma 1 settimana basta e avanza, non si può pretendere la flessibilità solo dalle madri, anche le strutture devono essere flessibili e NON rompere gli zebedei. I bambini ben inseriti, meno frignoni, più flessibili ed adattabili potrebbero anche saltare l'inserimento annuale perchè già sono a loro agio (come tanti commenti ho letto in questo post); i bambini meno a loro agio devono essere aiutati.Con buona pace delle persone che credono nel lavoro di educatrici e lo fanno con coraggio passione e dedizione, ci sono altre che nonostante l'inserimento hanno INGANNATO palesemente i genitori e poi ci siamo ritrovati con casi spaventosi di asili lager, pedofilia e botte (ricorderete tutte gli schiaffoni di quelle 2 deficienti a bimbi piccoli che non mangiavano).Altra cosa sono i diritti doveri nel mondo del lavoro… e qui devo spezzare una piccola freccia in favore di chi riporta solo un attimo l'ago della bilancia verso le aziende e lo faccio per un semplice motivo: purtroppo il menefreghismo di alcune donne insieme al loro approfittarsi di certi benefici ben oltre i termini, ha fatto sì che che ora le aziende considerino le donne incinte peggio che la peste! Così ci sono difficoltà nei part-time, così ci sono facce muffe se prendi permessi in qua e in là, grazie anche alla trafila dell'inserimento pensato sicuramente da fior fiore di menti eccelse e saputelle. 

  8. #106 veramente l'asilo nido non è propriamente scuola dell'obbligo.Trovo che dire che i ragazzini bevono perchè non hanno niente di meglio da fare sia superficiale almeno quanto dire che è tutta colpa dei genitori, cosa che tra l'altro mareallalba non ha detto.Insomma se non è mai responsabilità dei genitori ma allora che ci stiamo a fare? Davvero lasciamoceli pure a dormire la sera a scuola, tanto…un salutoroberta

  9. Forse alzo un vespaio…Premessa: AMMIRO TUTTE LE MAMME!!! si dovrebbe far loro un monumento!E tutte voi che scrivete siete delle EROINE!Un paese ha bisogno di avere BAMBINI, una nuova leva! Quindi la gestione dei figli, la loro educazione, aiutare le mamme nella gestione della vita e barcamenarsi tra lavoro e figli e casa è affare PRIORITARIO di un GOVERNO che ha una buona visione!Di fatto, in Italia le donne fanno MIRACOLI! Molte sono "burned out" (quello che un tempo si chiamava "esaurimento nervoso"). Sono tiranneggiate dal datore di lavoro che le ricatta palesando un eventuale licenziamento (e di questi tempi hanno il coltello dalla parte del manico), sono colpevolizzate dalle strutture scolastiche e asili nido, come fossero delle Erodi che mollano il pargolo come fosse un pacco postale! asili nido fatti con una strana graduatoria e non accessibili a tutti! Se non hai un nonno capace di intendere e volere sotto mano sei fritto, ti tocca la baby sitter… lusso!Queste "madri coraggio" cosa devono fare? Sono ARRABBIATE! e se la prendono con chi le dovrebbe AIUTARE (le povere maestre o quelle dell'asilo… da quello che si legge nei commenti).;Ma il tema è più AMPIO! E' interesse di TUTTO il paese che questi bambini vengano seguiti, quindi occorrono LEGGI e RIFORME che tutelino e diano diritti (pari opportunità INESISTENTI), strutture, facilitazioni, alle madri ma ANCHE ai padri! (in Svezia, i padri prendono 16 mesi di congedo paternità dopo la nascita del bimbo per stare con il bambino agevolando la madre… in fondo il figlio è di entrambi! In Germania esistono nidi "a tempo" dove una madre può lasciare il bimbo il tempo di fare la spesa, o andare dal medico, o altro, in Francia la baby sitter è quasi pagata dallo stato se dichiarata nelle tasse, così come i prof di sostegno scolastico, e altri aiuti per i ragazzi, vero che hanno meno congedo maternità che in Italia).In poche parole, è un argomento… politico! Meglio scegliere i candidati che hanno VERI programmi e che li adottino, perché un paese è fatto dai suoi abitanti TUTTI e i bambini sono il futuro di una nazione!Per ora care Madri Coraggio, non vedo soluzione a breve! ma vi sono vicina! (e non date contro gli insegnanti che vi assicuro hanno vita difficile! )… piuttosto… la prossima volta che ci sono le elezioni, speriamo che ci siano programmi seri, lungimiranti, che tutelino tutti, con buon senso!PS: chiedo scusa per la spataffiata

  10. ma hai pensato alla terza via? si, scommetto che ci hai pensato ma probabilmente non faceva per te!Io comunque ho fatto così:Al secondo figlio ho scelto una fantasticamarisapensacitu a tempo pieno, che si adatta ai miei turni e costa più o meno (ma forse meno) quello che mi costerebbe l'asilo nido ed una babysitter che si occupa del dopo scuola, delle malattie e dei figli quando io non ci sono. La vita di relazione con una sorella e quattro cugine che circolano spesso per casa è già piuttosto intensa per lui, quindi non mi sento di togliergli niente. Ma anche il tuo microhobbit, come ha sottolineato la maestra, gode appieno della comunità che lo circonda. 😉

  11. per mareallalba: io, quarantenne, lavoratrice e madre di 2 bambini (ma non mi dispiacerebbe dover accudire il terzo)  sono la quarta figlia di una donna che in altri tempi è stata lavoratrice instancabile a tempo pieno.  Facendo il medico si è organizzata, dedicando ai suoi figli solo quello che tu chiami tempo di qualità, e delegando molto e posso dirti che nessuno dei miei fratelli è cresciuto alcolizzato, anzi guardandoli mi sembrano persone etiche serene e realizzate, ognuno a modo suo.Questo post, per rispondere alla tua domanda: perchè farli? Fortuna vuole che non la pensasse come te perchè a me non dispiace affatto stare al mondo  e vorrei proseguire il viaggio ancora per  un bel pò.

  12. buongiorno ragazze. premesso che non so nulla o quasi di asili nido e inserimenti (tranne il fatto che mi sono sempre autoinserita :), mi permetto di prendere le parti di elasti. credo che il suo racconto – i suoi racconti, in generale – siano verosimili ma non necessariamente veri alla lettera.se si limitasse a descrivere quello che succede nella sua famiglia sarebbe forse una narrazione simile a tante altre, non susciterebbe interesse e commenti divertiti o inteneriti. sarebbe, probabilmente, una noia. ("tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro", no?)non ci vuole molto a capire che il capoufficio non necessariamente ti sbatte giù il telefono in quel modo perentorio, che con ogni probabilità ti eri informata della durata dell'inserimento al nido (e in caso contrario, vogliamo crocifiggerla per questo?), che sei consapevole di essere una persona fortunata, ma non per questo devi metterlo a mo' di prefazione di ogni post, che, soprattutto, i tempi della narrazione e della letteratura non coincidono con quelli della vita.insomma, mi dico, leggiamo le storie di elasti come si leggerebbe un fumetto o un racconto, divertendoci, e discutendo degli argomenti che ci suggerisce raccontandoci spaccati della sua vita quotidiana. io le sono grata per questo. confrontiamoci tra di noi, parlando delle nostre esperienze di madri e compagne. non è anche questo un modo per sentirsi un po' sollevate e forse un po' meno sole?cerchiamo di essere un po' solidali tra di noi, di guardare la luna non il dito.

    fleqps: jasmin 4 president! 🙂

  13. quoto fleq.quello che elasti racconta credo sia in minima parte vero, in molta parte verosimile (quella che attiva i neuroni specchio) e in altra parte anche inverosimile (a parte janet, esagerazioni come quelle dei vermi americani, per esempio… anche quelle hanno un significato, ma…).l'articolo di elasti pubblicato ogni settimana su  un noto magazine  proprio oggi  – che coincidenza – parla dell'inserimento dei tre hobbit, delle tre settimane per il microbbit e della telefonata con la capa, che ragionevolmente non può essere intercorsa in questi termini mercoledì o giovedì appena passati.però il problema che lei pone – e che non dovrebbe essere un problema perché i congedi parentali sono un diritto, anche se forse a fare uso di quelli facoltativi sono per lo più le madri "ricche", così fanno più vacanze – è di molte mamme, e anche di molte non mamme come me che, in attesa del rientro delle colleghe dai congedi ai quali, ripeto, hanno sacrosanto diritto, coprono le esigenze dei datori di lavoro (perché di sostituzioni di maternità se ne fanno sempre meno, per esempio)?incrociando blog e articolo, mi chiedo: ma lo hobbit grande fa o no il tempo pieno a scuola???se ancora oggi leggo questo blog è perché lo trovo un luogo per dibattere in modo franco e aperto di problemi del quotidiano, nonostante certi eccessi.se lo facessi pendendo dalle labbra di elasti, avrei già smesso. ormai il blog non è più quello di un tempo perché anche elasti non è più quella di un tempo; secondo me, prima il blog era il racconto di una persona la cui vita ispirava il racconto, ora quello di un personaggio la cui vita ruota anche attorno al blog.trovo che elasti viva delle esperienze che una quarantenne milanese – non solo, e non necessariamente, mamma – può vivere nel quotidiano… anche se magari non proprio tutte insieme!la sua abilità sta nel raccontarcele in modo divertente. e adesso anche nel variarle, perché per fare i sequel e i prequel non si possono raccontare sempre le stesse cose… (ad esempio, quest'estate gli zii salentini non si sono visti). con stima verso chi scrive, chi posta e chi legge qui rispettando le posizioni di tutti.anonima milanese che ha fatto la stessa università di elasti

  14. @ROBERTA #107: l'asilo non è obbligatorio certo, ma visti certi programmi educativi propedeutici per l'inizio delle elementari, diciamo che è quanto mai opportuno; oppure, semplificando… ce lo portano solo quelle che lavorano o che non riescono a permettersi una simil-babysitter x tenerlo a casa.Detto questo dal mio punto di vista il resto della tua risposta è opinabilmente ancor più superficiale, infatti sostenere che lo fanno perchè sono lasciati soli (come nel commento di marealba) invece è una verità?C'è una parte di genitori odierni che lasciano "ciondolare" i figli, non è più di moda impartire compiti ai figli, dire loro "dammi una mano a rassettare casa, o sparecchiare o altro", i figli ciondolano x strada oppure su facebook.Poi, come è successo ad una mia amica, la figlia è stata bocciata a scuola perchè non ha recuperato dei debiti, peccato che a mezzanotte la vedessi postare su facebook!L'ha sgridata secondo te? ma neanche per sogno!!Sua madre lavora sodo da un artigiano per far sì che sua figlia possa andare a scuola ben vestita, con un bel cellulare touch e chattare con le amiche su un MacBook Pro; questa ragazzina non ha capito, non le è stato insegnato che i privilegi di cui gode e gli oggetti costosi che utilizza e che talvolta cmq disprezza, sono costati fatica alla madre.Però cosa vuoi mai… oggi guai a sgridare i figli o a menare qualche schiaffone quando ce vò!!!Questo tipo di rispetto o di educazione non te lo insegna la scuola, ma solo la famiglia; perchè purtroppo ahimè ho anche un'amica che insegna alle elementari e le perle di racconti che escono sono da far drizzare i capelli: come le mamme che entrano come furie a brontolare se hai redarguito il figlio, come le risposte sgarbate che si prende dai bimbi "cosa vuoi tu da me? non puoi farmi nulla tanto nn sei mia mamma!"Poi ci sono anche casi normali, bambini educati, ma il percorso formativo e di responsabilità nasce e cresce su 2 fronti insieme e fin da subito, fin dall'anno di vita.

  15. Elasti, ma tre settimane???? io a me ne è bastata una…. se facesse storie lo capirei, ma così… caspita!!!Simpatica la tua capa, ti fa venire voglia di tornare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!CORAGGIO CE LA PUOI FAREEEE! SEI TUTTE NOI!

  16. Non ho letto tutto perchè troppi commenti, ma perchè si parla solo di mammae anni 50? parliamo anche di papà anni 50. anche la coordinatrice del nido parla solo di mamme. Mamme, mamme, mamme, sempre e solo mamme. ma i papà non eistono mai? Elasti, fallo lavorare un po' di più questo padre. Va beh problem solver una volta ogni tanto, ma proprio non può prendersi LUI una settimana? Mi sembra la scelta più ovvia e, semplicemente, la più rivoluzionaria. adoro il tuo blog. Il tuo articolo di oggi su D sul settembre mi corrisponde in tutto e per tutto. Ma ogni tanto vorrei che nelle tue righe non trapelasse solo la tua difficoltà di mamma, ma quella di una famiglia, in cui entrambi i genitori si adegiano e rinunciano.Mr. I., stupiscici!I.

  17. No cara, è un errore di prospettiva. E' il "lavoro giusto", con i "capi giusti", e la "famiglia giusta"  – naturalmente i nonni non svernano a Ramazzano le Pulci (esiste)  ma a Parigi, nobles oblige… – con il "marito giusto", assente si, ma a Londra, mica a fare il turno notturno sulla tranvia. In queste condizioni i tempi sono necessariamente i "tempi giusti". La racconti magnificamente, quasi ci si crede e si percepisce quasi il senso di fatica e stanchezza che le tue avventure debbono causarti. Poi l'occhio ricade sulla propria quotidianità e scappa un impersonale "ma vaff…" di sfogo. Ma fa comunque piacere leggerti e il libro venderà moltissimo, e meritatamente. Ma tu non vivi tra noi, tu stai su Pandora.La Nonna

  18. Tu SEI al posto giusto nel momento giusto: sei dentro la tua pelle, qui e ora. Le maestre dell'asilo scopriranno di avere a che fare con una donna e un hobbit eccezionali che esulano dalle loro statistiche, mentre i tuoi in redazione… lo sanno già.Un'oretta di buio, coperta sulla testa e cioccolato e ripetizione del mantra: "'fanculo il mondo tanto non m'impicco."Un bacio gigante e solidale.

  19. FLEQ, mi sei sempre piaciuta fin dal tuo primo commento qualche post fa…(non essendo tu registrata non posso dirtelo in  PVT, chiedo scusa se uso questo spazio pubblico per comunicazioni private)

  20. Un dubbio atroce mi assale: ma quando microbbit crescerà e diventerà a tutti gli effetti un piccolo e non un micro che succederà? Confusione dei ruoli? Chiusura del blog con conseguente pensione precoce? Xx rots

  21. 118: Se Elasti vivesse su Pandora, non avrebbe problemi talmente simili a quelli delle comuni mortali da suscitare centinaia di commenti. Se sta bene economicamente è perché lei e suo marito lavorano, e magari fanno anche scelte difficili e coraggiose come stare uno a Londra e l'altra a Milano.Se il marito è a Londra e non a fare il turno di notte in tranvia, e i nonni a Parigi e non a Ramazzano le Pulci, ciò non rende la loro mancanza di disponibilità meno problematica.Detto questo, anch'io mi chiedo: perché persino le maestre, donne e lavoratrici loro stesse, continuano a rivolgersi solo alle "mamme" quando si tratta di stabilire priorità tra figli e lavoro? La strada è ancora lunga, lunga…Barbara

  22. avere una vita incasinata p bello e tutto… ma certe volte fa venire due righe l'ansia ma se ce la siamo scelta così vuol dire che alla fine un po' ci piace… o no? (è quello che mi ripeto io sempre….)

  23. Ma che sta succedendo a questo blog?Io me ne sono innamorata un mesetto fa, ma ora mi sembra che i post di Elasti siano molto più rari, ci sono commenti acidi e in…zzosi, la sia accusa di vivere su Pandora e quindi io stessa a questo punto non so più quanto siano veritiere le storie di vita raccontate. Mi sembrava un racconto onesto e realistico, ma Elasti stessa ha ringraziato qualcuno che diceva che i racconti sono a volte rielaborati o non proprio rispondenti a realtà… beh, per me questo fa una discreta differenza. Mi piace leggere un racconto di vita vera, se invece è parzialmente inventato… la prospettiva cambia.Che dire?Elasti, illuminaci.Un'ammiratrice

  24. COMMENTO 124: eccoci qui. innanzi tutto i post non sono molto più rari, ma di solito, dal venerdì alla domenica non scrivo perché mi dedico alla mia famiglia. io racconto la mia vita, persino più fedelmente di quanto molti non pensino. la racconto in versione fumetto perché la cronaca piatta della giornata non interessa a nessuno. quello che scrivo è comunque la mia vita, le parole dei miei figli sono quelle che riporto e chi ci conosce personalmente può testimoniarlo.ho ringraziato cofleq perché ha scritto un commento molto equilibrato in cui invitata a godersi i post come un fumetto senza infilarsi in assurde polemiche. la maggior parte delle volte scrivo una cosa perché mi è successa e non immagino nemmeno cosa può scatenarsi né tantomeno le dietrologie che qualcuno fa e le accuse che mi vengono rivolte dopo.io non vivo su pandora, ahimé, nonostante qualcuno lo creda o voglia crederlo. mi arrabatto e ho una vita complicata, come tutte le persone normali. non ho sette tate, quindici signore delle pulizie e nonni sempre presenti, come qualcuno periodicamente insinua. ho bisogno di lavorare, come tutti. perché non sono un libro e nemmeno il suo sequel, né tantomeno un blog che cambiano la vita o ti fanno ricca e chi conosce anche da lontano l'editoria italiana dovrebbe saperlo molto molto bene. con questo non mi lamento, sono consapevole di essere una privilegiata perché ho un lavoro a tempo indeterminato, godo dei diritti che questo comporta, ho dei bambini fantastici e un marito che amo. sono una privilegiata soprattutto perché sono felice e questo non tutti lo capiscono.scusa lo sfogo, povera 124 arrivata qui da poco. ma le polemiche mi sfiniscono anche se tento di ignorarle, le dietrologie mi sono incomprensibili e spesso la realtà è molto più semplice di quello che si vuole credere.un saluto

  25. (Sono la 124)Grazie grazie grazie!!!E' proprio così che pensavo che fosse.Io adoro quello che scrivi e come lo scrivi, e lo stile fumetto è anche il mio.Chissà, magari potremmo fare qualcosa insieme un giorno.(Scusa se mi allargo).Brava, continua così, in barba alle detrattrici.P.

  26. Eh dài Elasti, non rimanerci male. fa parte del gioco del blog. un gioco a volte un po' al massacro, ma devo dire che ti invidio il coraggio di farlo. continua così a divertirti (spero) e a farci divertire. E a  volte anche i commenti perfidi sono divertenti e animano la discussione. Tutto regolare!

  27. Elasti, relativamente al tuo commento 125: è esattamente il modo in cui spontaneamente leggo e interpreto il tuo blog sin dal primo giorno!…ci tenevo a scriverlo, anche so che tu questo lo sai già perfettamente:-)

  28. Si lo so, Elasti è una privilegiata. Però io riesco e svagarmi e ad alleggerirmi leggendola. Sapere che in questo paese c'è anche chi ha una vita migliore è bello, non è triste. A me dà un senso di fiducia e di speranza. Oggettivamente, non so se andrei mai a leggere un blog in cui si raccontano solo storie dure di faticosa vita quotidiana. Non so se leggerei un blog in cui la vita assomiglia troppo alla mia o a quella dei miei conoscenti, o a quella che leggo ogni giorno sui giornali. In fondo è come leggere un fotoromanzo: un'evasione. Che dire, la nostra vita vista con gli occhiali rosa. Elasti ha sempre un modo garbato di affrontare tanti temi e questo è bello. non so se lo faccia di proposito o meno, ma funziona benissimo.I.

  29. #129: Scusami, ma che cappero ti frega di quanto guadagna?!Possibile che in questo paese ci sia solo invidia per chi sta meglio di noi?!Possibile che per stare tutti meglio si augura che chi ha più soldi ne abbia di meno invece di sperare che chi ne ha meno ne abbia di più?!Mi sembra una guerra al più povero!! Ma che vi frega?!Io leggo Claudia per puro piacere perchè mi piace come scrive. Ho comprato il suo primo libro e ci sono rimasta delusa perchè avevo già letto tutto nel suo blog, ma quanti avranno fatto come me?! Quanti si saranno letti tutto tutto tutto?!Dico io, ma che vi frega di quanto guadagna per pubblicare i suoi scritti anche su D?! Possibile che quando c'è qualcuno che nonostante le (sue) difficoltà riesce ad essere una persona felice di ciò che ha, si debba sempre insinuare del marcio?Io lei non la conosco, non la voglio conoscere, e campo bene pure se non la leggessi. Solo che non capisco cosa cambi a gentucola come te dare contro agli altri. Ti senti felice?!Se fossimo tutti felici, perderemmo meno tempo a contestare e più ad agire.Distinti saluti!!

  30. #131: Scusa, ma chi t'ha detto che Elasti è una privilegiata?! Privilegiata di cosa? Perchè nella sua vita ha studiato e lavora a tempo indeterminato?!Ha fatto le sue scelte e ha faticato, come tanti altri. Se i privilegiati fossero quelli che lottano per ottenere ciò che vogliono e lo ottengono, credo che chi non è privilegiato sia solo un pigro culone che vorrebbe la pappa pronta e critica chi ha ottenuto ciò che voleva. Ma rimboccarsi le maniche no?!Non ce l'ho con te, ovviamente, ho solo preso spunto da questo continuo ripetere che lei sia una privilegiata.

  31. Premesso che non trovo l'autrice privilegiata (io al suo posto con un marito assente, tre figli maschi di cui uno ingestibile e la prospettiva di tornare in un ufficio che mi fa schifo , sinceramente mi sparerei) credo che quello che dia fastidio a molte sia lo sbattere in faccia a tutte alcuni suoi privilegi (es. benessere economico, vacanze infinite, disponibilità di  babysitter + nonni, etc. etc.) senza il minimo entusiasmo, ma piuttosto con indifferenza quasi annoiata. Insomma credo che il problema sia legato a un atteggiamento finto modesto che fa saltare i nervi a chi deve fare i salti mortali, ma quelli veri, eh , per lavorare, mantenersi i figli e goderseli.Lalla

  32. Ciao Elasti, ciao a tutte/i e in particolare a Zauberei:ho riletto il tuo post #99, sono d'accordo con te, anch'io ho notato un aumento del livello di livore nei confronti di Elasti soprattutto nei commenti agli ultimi post: spero di non essere stata inserita nelle "prefiche" grazie al mio post #96, di cui spero fosse chiaro il senso…Ciò detto, io ho iniziato a leggere il blog (dopo il primo elastitomo) proprio perchè ho trovato un modo di scrivere leggero e anche ironico, che secondo me rispecchia, almeno in parte, la personalità di Claudia, per quanto non abbia il piacere di conoscerla personalmente. Non penso che le cose che scrive siano (non credo neanche sarebbe giusto) assolutamente fedeli, alla lettera e alla virgola, a tutto quello che vive, tutti i giorni e tutti i momenti; non penso neanche che consideri chi di noi le risponde come delle "cavie" o dei cagnolini a cui "gettare l'osso" dell'argomento succulento giusto per "vedere l'effetto che fa", e magari scrivere qualcos'altro partendo dalle discussioni scatenate!E' vero che la sua vita è un po' poco comune, per tanti motivi: poche di noi, me compresa, possono permettersi le risorse e le esperienze di cui lei parla, ma non mi pare che faccia pesare queste cose… Ultimissima riflessione: essere d'accordo con qualcuno per me non significa non vedere pregi e difetti della persona. Concludendo: con tutta la simpatia che ho per lei, non consideratemi parte della banda "Elasti santa subito"!!!Floralye

  33. cara elasti, ti seguo da un paio di anni, ormai non leggo quasi mai i commenti e quasi mai commento. Oggi sono venuta però a curiosare su che cosa poteva esserci scritto in 130 commenti al post sull'inserimento al nido!Non ho letto che qualche commento qua e là, ma il tuo 127 me lo sono stampato.Grazie e continua a scrivere!mpax

  34. Floralye concordo su tutto quanto.Per il resto – cioè per quelli che criticano Elasti perchè racconterebbe delle cose da privilegiata.  Se una persona va a leggere un blog – lo cerca: non è il blog che cerca i lettori. Non vi suona a casa, non lo incontrate per caso. Lo linkate lo cercate. Fateci caso: c'è differenza tra chiamare un'amica e chiederle: come stai? e quella dice "benone grazie!". E incontrare una per strada che la prima cosa che vi dice eh, "uh quanto sto benone".A parere di alcuni Elasti dice "benone grazie" ma perchè la interrogate. Perchè la cercate. Elasti si racconta come le va, a chi la cerca. Non è originale, non è più fica, non è più o meno onesta di tutti quelli che hanno un blog. Nè più o meno onesta di tutte le persone che frequentiamo quando decidiamo di frequentarle. Non so, voi raccontate palle a chi vi telefona? Io per dire, ho una casa di proprietà, non devo lamentarmi del condominio che mi strozza, a una amica mia che invece ha una stanza in un appartamento in affitto? O non ne devo scrivere? E perchè mai?La mia amica non ha abbastanza capacità di discernimento per capire che semplicemente ognuno ha i suoi cazzi?  A seconda delle circostanze? La mia amica, ve lo dico subito ce l'ha. I lettori anche. A me le persone che cercano qualcuno più volte per gettare merda mi suscitano il massimo fastidio e allo stesso tempo sorriso. Perchè è evidente che invece, sbavano dietro a questo qualcuno, vanno pazzi per il piatto dentro cui sputano. Altrimenti se ne sarebbero belli che andati.Ma se volete, cercatevi un bel blog a basso reddito, non importa come è scritto, non importa se è di una noia mortale, anzi facciamo pure così dai, frequentiamoci solo a parità di stipendio, e alla minima variazione – sia mai una promozione! un regalo! un rimborso – mentiamo! Facciamoci mentire! Le differenze evidentemente sono insopportabili.

  35. Quoto l'intervento di Fleq e di Jasmin,e quoto sempre e comunque Elasti!Perchè dimostra che una donna è pari o a volte anche superiore ad un uomo……(in generale,non parlo di Mister I.)Perchè è veramente brava a scrivere,e ha una dote che non usare sarebbe quasi un sacrilegio…..Perchè nonostante che adori i suoi figli e li ami profondamente non vuole rinunciare ad una grande soddisfazione personale che il suo lavoro le da,oltre ad una legittima risorsa economica,c'è qualcuno al mondo che va a lavorare solo per la gloria e la fama????Brava Elasti,mi fai essere orgogliosa di essere donna!

  36. Per ladyofdarkness:guarda che il mio non era un commento negativo. Io dico solo: per fortuna che non ci sono solo storie di umana tristezza in questo mondo.I. (121)

  37. concordo con il 142ho inserito figli al nido e alla materna, è un casino, ma il vero casino è se qualcosa va storto! se no il calendario dell'inserimento con i tempi e le modalità viene consegnato alla mamma in anticipo almeno di qualche settimana quindi potevi preventivamente avvisare.mi sa che qui la licenza poetica ha preso il sopravvento ma mi sembra un peccato veniale per una che non va in redazione e intato scrive un blog e su una rivista femminile di cui non ricordo la testata.MammaAnna

  38. perdono elasti, ma qui mi scappa un commento da capo.io ti stimo molto ma credo che sarei molto innervosita da questa discontinuità nel lavoro. te lo dico con sincerità, da mamma, che sa benissimo che salti mortali si fanno ma anche da una mamma che nn si sognerebbe mai di tornare dalle ferie senza aver trovato una baby sitter.ne hai 3, devi mettere in conto che si ammaleranno a turno, tuo marito nn esiste, nn puoi andare avanti ad assentarti.e a chi si indigna provate a pensare di aver assunto una signora che vi aiuti nelle pulizie, e continuare a pagarla xkè stia a casa a fare bambini….c'è un detto un po' crudo che nn riporto ma in pratica dice che siamo tutti bravi a fare gli splendidi con i soldi degli altri…

  39. emily io non ero così cruda Elasti sta esercitando un diritto conquistato, quello che non trovo corretto è che finga di non aver saputo che l'inserimento durava così tanto.suvvia…comunque i figlio crescono e si ammaleranno meno e teniamo conto che fare i figli è un bene non solo per le mamme ma anche per la società.mi scuso per l'aggressività del commento precedenteMammaAnnaP.S. se la donna delle pulizie va in maternità tu sei solo tenuta a conservarle il posto la maternità gliela paga l'INPS come tutte le maternità…si fa gli splendidi con i soldi delle tasse che io e tanti altri versiamo ogni mese e sono ben contenta di versarli per tutela della maternità un po' meno per pagare l'ato blu a qualche coglione che va a trans…

  40. Leggo questo blog (come la rubrica su D) perché mi fa sorridere con poesia e, soprattutto, sdrammatizzare la vita. Da quando ho scoperto Elasti, riesco a vedere con occhiali un po' più rosa avvenimenti che prima, in momenti babelici, mi gettavano nello sconforto. Non significa che io sia sola, abbandonata in un mondo di cacche, pappe, nanne, senza aiuti, risorse, amici, una vita emotiva o sociale… Semplicemente è il potere catartico della letteratura. Leggere può suscitare un effetto consolatorio e liberatorio, perché, talvolta, aiuta ad esorcizzare i lati oscuri in noi. Per questo non me ne importa un "benemerito" se Elasti è milionaria, povera, privilegiata, sfigata, borghesissima, proletaria, se racconta tutta la verità, oppure gonfia una piatta quotidianità. Quando si legge un bel romanzo, ci si chiede se la vita dell'autore è eticamente, esistenzialmente conforme a quello che racconta? E lo amiamo davvero, immedesimandoci, solo se è così? Forse tutta questa diatriba, che nasce ogni volta nei commenti ai post, è semplicemente dovuta al fatto che, di norma, si confondono i blog con una forma evoluta di diario segreto. Non è così, dal momento che si rende pubblico ciò che si scrive, dunque, già solo per questo, si crea un filtro, un diaframma tra la realtà ed il suo racconto. Ma non è così soprattutto per il blog di Elasti, che, per me, è un genere molto comico di autobiografia. E uso "genere", un termine letterario, perché Elasti racconta, non descrive. Elasti crea figure e personaggi, ognuno col proprio nome di fantasia (già così si traghetta la realtà nell'immaginario collettivo: non è solo questione di privacy), con il proprio corredo di caratteristiche fisiche e linguistiche, in un tempo assoluto (fatto di alternarsi di vacanze, lavoro, feste, ecc…, ma al di fuori della scansione concreta di una vita personale), in luoghi astratti e quindi universali, impiegando canoni stilistici e iconografici della letteratura di genere. La città di A., il Salento, una Milano tutta  parchi, saloni per feste di bambini, asili nido con maestre stile Tata Matilda sono davvero luoghi reali, o non, piuttosto, lo sfondo ad hoc per un piccolo, surreale universo familiare? Insomma Elasti, per me, riesce a plasmare la realistica vita di una mamma in una striscia quotidiana di finzione. Come un romanzo a puntate. Certo, non si tratta dei "Fratelli Karamazov", ma mi ricorda tanto lo spirito agro-dolce dei "Peanuts", o quello ironicamente ingenuo ed illuminante de "Le Petit Nicolas" di Sempé e Goscinny. La chiamano para-letteratura e, probabilmente, così è. Per quanto non so se comprerò un suo libro, perché preferisco la sorpresa, ogni mattina, di un nuovo episodio, come un tempo doveva essere emozionante leggere sul giornale una nuova puntata di un feuilleton, come oggi, forse, lo è imbattersi in una nuova vignetta del proprio autore preferito. Non ho mai commentato. L'ho fatto con questo post, due volte: rispondendo ad altri, per difendere la scuola pubblica, proprio adesso che viene smantellata, sperando che, piano piano, mamme, papà, maestri si organizzino (forse era il n. 58), ed ora. Perché mi spiace che una cosa bella e donata (non mi pare che qualcuno chieda nulla per accedere al blog) venga travisata, stravolta e, sì, anche per dire "Brava! Grazie!" ad Elasti, solo per riconoscenza, non per paggeria fanatica (a che pro?). Purtroppo, leggendo certe critiche, viene tristemente da pensare che questo sia anche un paese di voyeristi e amanti dei reality, che cercano di spiare la vita degli altri per sentirsi migliori, o, peggio, auto-giustificarsi con le sfighe altrui. Invece di sorridere e scoprire, anche attraverso una buffa strip, che c'è un po' di amara, leggera dolcezza ovunque. Persino nel caos, quando gli scambi ferroviari, qualsiasi essi siano, impazziscono e gli scontri avvengono a catena (e credo fosse questo il vero messaggio del post). Basta aprire occhi ed orecchie. Basta lasciarsi andare ad un gioco letterario, avendo fiducia nelle regole del gioco stesso. Se poi da qui si vuole prendere il la per discutere di diritti, doveri, scuola, lavoro… ben venga!!! Ma che c'entra fare pulci e conti in tasca all'autore???Ce

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