Nonsolomamma

cose che capitano (ma sarebbe meglio di no)

capita di andare in automobile a prendere gli hobbit a scuola per poi portarli in piscina. capita di ricordarsi a metà strada di aver dimenticato la borsa con i costumi, gli asciugamani e le ciabatte. capita di tornare indietro a prenderli e, di nuovo sulla via della scuola, vedere una mamma simpatica che incontri a volte la mattina presto mentre accompagna la sua bambina, ma solo quando tu non sei in ritardo, tanto che lo hobbit grande l’ha ribattezzata “orario puntuale” (oh, guarda, c’è orario puntuale. allora arriviamo giusti a scuola oggi!”). allora capita di fermarsi, in mezzo alla strada, tanto non c’è nessuno, e chiamarla per offrirle un passaggio. ma lei non sente perché è lontana allora capita di uscire dalla macchina e chiamarla di nuovo, così lei sente e accetta il passaggio. capita, una volta rientrata in macchina, ferma in mezzo alla strada, messe le cinture, di voler ripartire e di non trovare più le chiavi. “e come è possibile? le avevo qui, attaccate al quadro. dove sono finite? non possono essere sparite”. e mentre tu ti agiti scompostamente, incredula, orario puntuale si convince di avere accettato un passaggio da una psicopatica e dietro di voi si è formata una fila di macchine e di guidatori che suonano esasperati. capita che, per la prima volta in vita sua e solo per colpa tua, orario puntuale sia in ritardo e che tu ritrovi le chiavi della macchina nella tasca piccola della borsa della piscina e lo sai solo tu come hai fatto a cacciarle lì dentro.

capita di decidere di fare il quotidiano giro di stalking al piastrellista e all’imbianchino che devono finire di piastrellare e imbiancare la casa nuova entro venerdì, quando l’elasti-famiglia traslocherà. capita di entrare distrattamente nel portone, eccezionalmente aperto, e di salire al primo piano. capita di trovare stranamente chiusa la porta di casa, generalmente  aperta. capita di provare a girare nervosamente la maniglia perché “come è possibile? non la chiudono mai? e poi ho pure dimenticato le chiavi…”. capita di arrendersi e suonare e, guardando più attentamente la porta, scoprire con orrore che no, quella non è mica la casa giusta. capita di scoprire di essere salita al primo piano di una palazzina uguale alla tua, ma a un civico diverso. e capita che ti prenda un tale imbarazzo che ti ritrovi a fuggire come un ladro giù dalle scale, piuttosto che affrontare un signore che apre, a cui spiegare che, insomma, certe cose capitano.

capita, in prossimità dei rogiti per la vendita della vecchia casa e l’acquisto della nuova, di sviluppare, con la segretaria del notaio, un rapporto telefonico così intenso da meritarsi l’aggettivo “morboso”. capita che alcuni giorni la odii perché ti ha chiesto 72 documenti introvabili, di cui 64 rivelatisi inutili, perché ti mette l’ansia, perché ha il raro talento di incasinare la vita al prossimo. capita che altri giorni ti stia pure simpatica, perché lavora 7 volte più del suo capo per uno stipendio 17 volte inferiore, perché, a guardar bene, è dotata, quando vuole, di un’arguta ironia e perché, in un raro momento di intimità telefonica, alla sesta chiamata in uno stesso pomeriggio, ti dice “pensi che il mio sogno era fare la veterinaria. poi ho fatto giurisprudenza e ho mandato tutto in vacca”, dove la colorita espressione “in vacca” si riferisce al sogno.

già, certe cose capitano. ma sarebbe meglio di no.

 

ps di servizio. elastigirl, nell’ambito di book city milano, sabato 17 alle 17 sarà all’umanitaria, in via daverio 7, per l’incontro famiglia 2.0, mentre domenica 18 alle 16,30 sarà alla biblioteca civica gallaratese, in via quarenghi 21 per parlare degli elasti- libri.

88 pensieri riguardo “cose che capitano (ma sarebbe meglio di no)

  1. Pure! E l’appuntamento organizzato da amref e le biblioteche di Milano e…diciamo la verità, che poi queste cose capitino sarà pure normale, nooo?!?!
    Un caro saluto da una altrettanto svarionata, ma con un’agenda molto meno fitta, un figlio in meno, un marito full-time ecc.

      1. io sono un inguaribile ottimista…..perciò pensavo proprio a qualche poeta o musicista tipo goran bregovic casualmente vicino di casa di margherita Buy che con lui si ripende dal tradimento di Zingaretti….era così mi pare

  2. Io vivo così: sono stordita di natura e più cerco di miglirarmi e di fare attenzione più peggioro e passo la vita a mettere a posto casini frutto della mia disattenzione. A volte credo di essere inadatta all’esistenza pratica.

  3. Capita anche che ci si organizzi con assoluta precisione e meticolosità per andare a sentire ( e finalmente vedere!) Elasti che è venuta a Roma, e poi rendersi conto che la riunione alle 16 non era per venerdì 16 ma per giovedì 15 e … Arghh! Passare a via iv novembre quando ormai è tutto finito!! Spero di vederti presto in un’altra occasione romana!!
    Baci e buon rientro, Nic

  4. Capitano davvero un sacco di cose, non ti rimane che portare la segretaria del notaio in piscina, dare un passaggio al piastrellista e costringere due hobbit a completare la tintura di casa mentre il terzo, il più piccolo, si occupa del rogito della nuova casa. Capita.

  5. Capita anche di avere una mamma così organizzata da essere ministro per l’organizzazione mondiale. Un esempio di quelli che ti costano anni di psicoterapia. Capita quindi di cercare vanamente di raggiungere un milardesimo di quell’organizzazione e di preparare tutto quello che deve essere smistato nelle scuole, negli asili, negli uffici, nelle tintorie di tutti gli abitanti della casa e poi alzarsi troppo tardi per ricordarsi di essere organizzata e disorganizzarsi la vita, mandando “in vacca” le to do list di tutti. Mentre la mamma ti chiede: “hai portato? hai comprato? hai consegnato?”……AARRGGHH

  6. 72 documenti?
    No niente ho appena visto un documentario su Leonardo Da Vinci e pare che il 72 gli piacesse assai.
    Cosa che mi ha fatto fare un sobbalzo quando lo ho sentito… che io sono un filo fissata col mio anno di nascita lo sai no? Ecco così!
    Poi leggo da te e… 72, che lasciando stare l’anno di nascita di gente che conosci, anche qui.
    E che è?
    😀
    No niente.
    Volevo lasciare un commento scemotto dei miei.

    (Come se non ti avessi annoiata abbastanza sul treno!)

  7. E certo che capita! Per quel che mi riguarda è una delle più incrollabili certezze della mia vita: per quanto io possa aver controllato e ricontrollato (proprio perchè sono sufficientemente casinista…), soprattutto quando è essenziale per motivi di “prestigio” personale e/o sociale piuttosto che per motivi più biecamente pratici e/o venali, è assolutamente e inevitabilmente garantito che l’insignificante “dettaglio” dimenticato manderà tutto, o quasi, “in vacca”, per l’appunto!

    Floralye

    1. Sembro una vera idiota a volte, ma gestire famiglia, lavoro impegni, e il tutto sotto l’influsso di ormoni malefici è davvero dura a volte!

  8. Ieri fantastica esperienza con auto a noleggio “mobility” (un particolare sistema di noleggio economico in perfetto stile CH), per andare a intervistare galimberti. L’auto si avvia solo previo strofinamento di una tessera plastificata (di colore rosso), e solo se l’hai precedentemente prenotata per il giorno tale, dall’ora y all’ora z. E infatti all’andata tutto bene.
    Finita l’intervista mi precipito di nuovo alla macchina, strofino di nuovo la tessera sul magnete del finestrino, ma stavolta non succede niente, giro la chiave e l’auto infatti non parte. Telefono e la poverella di turno mi conferma l’orario della prenotazione, che è corretto come pensavo, e dice mi dispiace, non capisco perchè non parta, rimanga in liena prego. Musichetta, musichetta si ripete, per lunghi minuti, e io intanto friggo e riprovo ma non succede nulla, e la musichetta continua e allora io appendo il telefono e poi richiamo arrabbiatissima: ma lei lo sa che per colpa vostra io perderò il treno?…mentre lo dico mi sorge il dubbio…noooooo, stavo usando la tessera (rossa pure lei la maledetta) del lavoro… Signora? Mi sente? Sa una cosa? Mi sembra che adesso stranamente funzioni! Sì, funziona proprio. È un mistero vero? Vabbè, ora funziona, buona serata a lei, grazie!

  9. Pensa a quanti post avresti in meno da scrivere, se queste cose non capitassero!
    Magari non avresti mai neppure cominciato a scriverlo, questo blog.
    ;-D

  10. Capita, perchè in certi periodi ci sobbarchiamo di impegni che vanno al di sopra delle nostre possibilità, ma che ci possiamo fare? E’ tutta Vita!
    🙂

  11. Finché non ti capita di uscire di casa con i capelli legati in una coda di cavalllo fermata da un paio di slip, direi che sei salva.
    Conosco una cui è successo.

    Auguri per tutto, Elasti. Se le nostre vite continueranno a procedere in parallelo, è la volta buona che cambio casa anch’io.

  12. Capita anche di perderle proprio le chiavi della macchina, la macchina del consorte, in un tragitto di 20 metri macchina-biblioteca, in montagna, e doverti far venire a prendere lassù, in montagna, proprio da lui, lasciando i tre bimbi al marito della vicina di casa (vicino anche lui ovviamente, ma completamente inesperto di bimbi!).
    Capita…
    Ma almeno tu hai “la scusa” di essere Elasti, e di avere un trasloco venerdì e una segretaria simpatica a singhiozzo…
    Ecco! Capita ;D!
    Un abbraccio :D!

  13. Capita di finire con te alle 17,30 di ieri, di riuscire a tornare a casa solo alle 19 in una Roma incasinata come se il Tevere fosse effettivamente esondato, di cucinare in trance e stramazzare, per svegliarti oggi consapevole che è domani, proprio domani, che il “pittore”, termine romano per imbianchino, busserà alla tua porta per imbiancare il bagno, e in casa tua sembra che l’esondazione del Tevere abbia lasciato tonnellate di roba varia, mentre i proprietari della roba se la dormono allegramente strafottendosi delle paturnie materne.

    P.s. tra la roba esondata figura il materiale per scene e costumi di tre, dico tre, spettacoli, che non sloggerà di qui fino a metà dicembre.

  14. nooooo vai alla biblioteca del Bonola!!!
    ci ho abitato 4 anni (non nella biblioteca eh, vicino al Bonola)!
    ci ho lasciato un pezzo di cuore (in positivo) (sempre non nella biblioteca)

    vai a bere un cappuccino da Pimpinella (galleria negozi Bonola, vicino all’ingresso della coop). Non sono mie parenti e nemmeno conoscenti ma fanno il miglior cappuccino del centro commerciale 😉
    E se ti va, prenditi pure un muffin al cioccolato, spettacolo!

  15. letto tutto d’un fiato questo post è da vertigine..comunque tranquilla,con i tuoi ritmi mi sembra tutto molto…fisiologico.
    Pensa che quasi ogni mattina provo ad entrare in una macchina non mia, stesso modello e colore, ma più nuova,più pulita,meno picchiettata…prima o poi mi troverò davanti il proprietario e, davanti ai binmbi, sarà buffa da spiegare..

  16. Solo in questa settimana: capita che prepari la merenda per i pargoli e non ti ricordi dove l’hai messa. Capita che la riprepari e ovviamente ritrovi i primi panini preparati. Capita che fai una puntigliosa lista della spesa e capita che la perdi mentre tiri fuori le chiavi della macchina. Capita che non trovi il cellulare per avvisare che arrivi tardi al lavoro perché sei ostaggio delle Ferrovie dello stato e quando lo trovi ormai sei arrivata. Capita che tiri su dal letto i figli con venti minuti di anticipo perché devi andare a Milano in auto causa sciopero dei treni e quei treni viaggino regolari.
    Meno male che è venerdì.
    Roberta

  17. Anche mia sorella ha sbagliato palazzo il giorno che è andata a fare le pulizie nella casa nuova!!! Che sia un indice di genialità?
    Speriamo di si!!!

  18. Chissà che “orario puntuale” non legga questo post, che possa essere una veterinaria e che anche il notaio lo legga.
    Sia mai che al notaio serva una segretaria come “orario puntuale” e che rimanga scoperto un posto da veterinaria!
    Dicono che nella vita niente accada per caso…’sa mai!
    Comunque consolati…le borse di nuoto le ho dimenticate -più volte- anche io e sono tornata a casa di corsa a prenderle ripetendomi come un mantra “chi non ha testa metta gambe”. Ma una volta uscendo dalla piscina, coi miei all’epoca 4 bimbi, mi sono accorta di non aver portato calzini puliti e non avendo voglia di rimettergli quelli sporchi (se c’è un vantaggio del caos che comporta portarli in piscina è che si torna a casa già lavati) li ho fatti salire in macchina in ciabatte. Un giorno di gennaio.

    BarbaraB

  19. stai esagerando. ti senti supereroe, ma non lo sei . i superereoi non esistono. prima te ne convinci, meglio é. ok scherzarci sopra, ma mi sembrano un bel po’ di atti insensati uno dietro l’altro, fai attenzione va là. scrivi meno post e sta più attenta in giro.

  20. una volta per caso ho legato un campanellino al portachiai e da allora basta scuotere per sapere almeno se è in quella borsa, giacca, figlio esasperante ecc. Poi sclero un’ altra mezz’ ora per trovare l’ angolo preciso della borsa in cui sono, ma con una certezza di fondo che fa bene.

  21. cavoli domani potrei anche riuscire a venire alla presentazione degli Elasti libri! Però non so… alla sera ho la festa di un’amica che compie 40 anni e il dress code è “chioma selvaggia”e alle 2 vado dal parrucchiere…. e non lo so se avrò il coraggio di presentarmi alla presentazione così presentata…
    beh, diciamo che se verrò mi riconoscerai…

  22. Ho perso (o temuto per interminabili minuti di aver perso) le chiavi della macchina un po’ovunque, specie da quando sono diventata mamma, 8 mesi fa. Nella testa non puó esserci sempre posto per tutto… O no???

  23. Leggendo gli altri post mi è venuto in mente un altro mio “capita”… Ma solo io, quando ho tremila cose in mano (figlia ottomesenne compresa) e so che c’è qualcuno in casa e decido di suonare per farmi aprire sbaglio citofono e suono alla signora del piano di sopra?? Mi devo preoccupare? L’ ho fatto due volte in 10 giorni!

  24. questo post mi ha ridato il sorriso in un pomeriggio cupo! E’ meraviglioso sapere di non essere l’unica svanita sulla terra… Fondiamo un’associazione:” orgogliosamente svaniti/e =)))))))))))))

    1. Prenoto la quarta tessera allora, ho lasciato il fornello acceso 2 volte, quando sento puzza di bruciato tornando a casa, temo sia la mia!

  25. Elasti, certo che sto periodo sei veramente piena di impegni ed è normale che capitano cose che è meglio che non capitano!!!dai dai…tra un po’ arrivano le vacanze natalizie:)

  26. Eh eh, a me invece capita che mio marito veda che ti sto leggendo e mi SFINISCA finché non ti chiedo se:
    1. L’economista barese ma soprattutto marxista voterà alle primarie
    2. Se si, chi

    Da quando gli ho detto che ha n abbonamenti al Manifesto lo considera il suo spirito guida.
    Ad ognuno la sua croce

      1. Elasti, semplice curiosità da aspirante blogger: ma quando rispondi a queste domande così dirette e personali, prima chiedi a tuo marito (o a chi per lui) se vuole condividere la sua opinione o rispondi di getto? immagino la prima, anche se i tempi del blog sono velocissimi
        Alessandra

    1. alessandra: per quel che riguarda mister i, generalmente so cosa è “pubblico” e cosa no. per quanto riguarda altri, di solito non rispondo

      1. infatti… che fine ha fatto Artù?
        (silenzio)
        mi sa che deve aver avuto qualche esperienza spiacevole legata alla sua partecipazione al blog.
        Vabbé, va bene così.
        Comunque, se legge, saluti caro signor Artù.

  27. Anche i supereroi nel loro piccolo si incasinano 😀 Capita di rientrare a casa e svenire sul letto dalla stanchezza per poi il giorno dopo cercare la valigia coi vestiti e agitarsi moltissimo, finché non apri la porta del tuo appartamento e la trovi lì, in piedi dalla sera prima. O ancora capita di mettere il caffè nel biberon invece della polvere di latte artificiale (di questa per fortuna me ne sono accorta subito) Cmq a furia di perdere le chiavi dappertutto sono ricorsa al nastro portachiavi, in borsa non trovo mai le chiavi ma -prima o poi- vedo il nastro!

    1. La valigia! L’ho fatto anch’io! E la porta era spalancata, ho dormito senza chiuderla.
      Una volta ho messo anche il prosciutto nel cassetto delle calze.
      Figli non ne ho, per loro fortuna.

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