Nonsolomamma

segreti

ore 17

“ciao mamma!”

“ciao ragazzi!”

“come mai quel sorriso?”

“mmmh… niente… sono contenta di vedervi!”

“dove sei stata?”

“al… cioè da nessuna parte. ma poi perché tutte queste domande? non si può nemmeno uscire un paio d’ore in questa casa senza dover rendere una deposizione scritta? manco fossi in libertà vigilata!”

“hai un fidanzato segreto, mamma?”

“no! non ho nessun fidanzato segreto! sono uscita da sola, a fare cose, per i fatti miei”

“e pelché non hai i sacchetti della spesa?”.

elastigirl, alla fine, nonostante il terzo grado e il fare inquistorio hobbit, non ha confessato. perché preferisce che i suoi figli sospettino l’esistenza di un amante, incontrato clandestinamente tra le tre e le cinque di un lunedì pomeriggio, piuttosto che rivelare loro la verità nuda e cruda.

ebbene sì. oggi lei, di nascosto, è andata al cinema. e non ha nemmeno visto una retrospettiva sudcoreana o un film muto degli anni  ’20 o un documentario sulla crisi profonda del maschio francese. no, niente di tutto questo. è andata da sola, in una multisala, si è seduta di fronte al centro esatto di uno schermo gigantesco, e ha visto lucy di luc besson, ridendo, piangendo, lasciandosi travolgere dagli inseguimenti di auto e dagli effetti speciali e innamorandosi di scarlett johansson. è stato bellissimo. così bello da doverlo tacere.

 

61 pensieri riguardo “segreti

  1. Mmm… e quando -prima o poi succederà- una compagna di classe, una mamma di un/a compagno/a di classe, che segue il blog, dirà al grande “Che ganza tua mamma, che ha fatto questo e quest’altro” e lui cadrà dal pero, rendendosi conto forse per la prima volta che c’è gente sconosciuta nel mondo che della sua mamma -e della sua famiglia- sembra saperne più di lui? Messa così, non vorrei essere nei suoi panni.

    1. Ma perchè tu lo faresti??? Io leggo il suo blog per piacere personale, non per andare a spiattellare tutto ai figli, senza contare che il grande sarà pure abbastanza grande da leggere sia il blog che i libri della mamma. Ma che pensieri vi girano per la testa io non lo so…

    2. io me le vedo le mamme dei compagni di classe degli hobbit. oggi pomeriggio riunione entro le 15.00 al solito bar, tutte organizzate con forbici e giornali per ritagliare le lettere per scrivere
      GENTILE HOBBIT VOLEVAMO INFORMARTI CHE TUA MATREH IERI POMERIGGIO E’ ANDATA NIENTEPOPODIMENO CHE AL CINEMA. DA SOLA!
      DOMANI TI DAREMO NOTIZIE DI QUELLO SCONSIDERATO DI TUO PATREH IN INGHILTERRA.
      LO FACCIAMO SOLO PER IL TUO BENE.
      FIRMATO LE AMICHE.

      mi scusi le faccio una domanda legittima ma lei cosa pensa degli amici e delle mamme degli amici dei figli di rocco siffredi? 🙂
      marina

      1. E io che pensavo che la vera domanda fosse: “cosa pensano le mamme dei compagni di classe del figlio di Rocco Siffredi ogni volta che lo vedono a scuola?” 🙂

        Scherzi a parte, il commento di fragolaBlu ha del legittimo. Le mie bimbe sanno che ho un blog in cui parlo molto di loro; a volte lo leggono, a volte mi dicono “questa la pubblichi, vero?” e a volte mi dicono “questo non scriverlo, grazie”.
        La volta che un giornale locale ha scritto del mio blog praticamente tutti a scuola avevano letto l’articolo e salutavano Eleonora. Per i primi due giorni la cosa le è piaciuta, poi si è un po’ stancata.

      1. E direi che ormai navigano da soli e che questo segreto non sia proprio qualcosa di propriamente inconfessabile. Mica ha scritto che ha visto l’amante! ha visto un film, se i figli lo leggono, sai che gliene frega. I ragazzi a quest’età sono interessanti ineluttabilmente ai fatti loro, non alle poco interessanti (secondo loro!) vite delle mamme!
        Ilaria

  2. Al cinema? Sola? Di pomeriggio?
    Come hai osato, come hai potuto fare questo?
    Dopo tutti questi anni, dopo tutti questi hobbit!
    Dì la verità, ti è anche piaciuto eh?
    E ora che pensi di fare…si è trattata di una sola volta o già trami di rifarlo?
    Dillo che non vedi l’ora dì rifarlo!!!
    …e allora sai che ti dico?, mentre sarai di nuovo lì, proprio nel bel mezzo, alzati in piedi ed urla:”Non lo faccio solo x me, lo faccio anche per tutte le mamme che dopo la scuola sono costrette a vedersi il film delle Winx (quale è l’equivalente maschile?)!!!”
    Vedrai qualcuno applaudirà!

      1. io mi sono sorbita il film delle Winx (adoro i cartoni, ma dopo i primi dieci minuti di questo volevo piangere!!!!) nonostante che abbia un ottenne figlio maschio…..ha deciso di volerci portare un’amica e giustamente io dovevo accompagnarli!!!!

  3. Massima ammirazione e profonda invidia
    Hai fatto benissimo. E continua a farlo cinema, mostre e altro; fallo anche per noi che nel gioco degli incastri non troviamo il tempo.

  4. Dagli ultimi aggiornamenti si intuisce che la tua vita sta prendendo una piega (quasi inaspettatamente) bella e gratificante. Sono fiera di te!

  5. …non posso credere che non ti sei addormentata, sprofondata nella poltrona, a quell’ora di pomeriggio, dopo le sveglie apocalittiche…

  6. Tu ora hai scoperto la gioia di godere delle tue fragilità, senza rendere conto a nessuno delle contraddizioni che il mare delle emozioni comporta.
    Stesso piacere per la lettura di un libro, ma il cinema è civettuolo perché trasforma la parola scritta in immagini.
    Un gioco di prestigio meraviglioso.

    1. e perché non ci vai? inventa qualcosa , ci sono film che durano non più di 60 min. Mica potremmo pensare di essere SEMPRE indispensabili

    1. se pensi di vedere un fanta thriller con un minimo di credibilità scientifica sì. ma se ti piace il luc besson fuori di testa ti diverti molto
      dio è donna e sta seduto su una sedia d’ufficio

  7. Una volta lo facevo anch’io.
    Adesso questa vita da casalinga (non scelta, non voluta) mi ha abrutita.Sono diventata pigra all’inverosimile, eppure di tempo ne avrei e tanto! Non mi va di uscire e lo confesso, non mi va neanche di vedere gente…

    1. uhm… mi spiace 😦
      l’unica cosa che mi viene in mente: prendi un momento in cui ‘hai un po’ meno non voglia di fare niente’ (tipo magari ora che ne stai parlando) e fissa un appuntamento con una amica
      poi quando viene il momento e ti verrebbe da stare a casa e non veder gente, non puoi darle buca quindi vai…
      magari quelle due ore non ti fanno poi schifo e la volta dopo ti vien quasi voglia di riprovarci…
      pian piano…
      Claire (depressa certificata e in cura, con madre depressa certificata e in cura)

    2. Mi dispiace StellaTropicale, ma cerca di reagire. Se non ti motiva l’idea di farlo per te stessa, pensa che il tuo umore plumbeo rischia di gravare sui tuoi familiari: ti assicuro che accade, sopratutto se si hanno bambini. Non c’è regalo al mondo tanto gradito da un figlio quanto quello di vedere la mamma sorridere.

  8. Alle volte lasciando il Ratto al nido e dirigendomi verso l’ufficio mi regalo un’oretta di passeggiata, fra Balduina e Prati ci sono tante librerie e io mi regalo un’oretta di fantasie inseguendo il prossimo libro che vorrei leggere quando il Mustelide si addormenta….mio marito mi immagina già in ufficio a far di conto, che per un laureato in arabo non è che sia il massimo ma è lavoro e non ci si sputa mai sopra, il Sorcio viene salutato con “mamma va in ufficio”…io sogno fra nuove pagine che sono solo mie e di quel mondo piccolo o grande che sia nel quale non desidero che nessuno entri, ma non per mancanza d’amore, anzi, forse per il troppo amore che ho per loro…quel mondo è troppo contorto perchè i miei due battitti di ali possano correre il rischio di entrarci per poi perdersi in dubbi, domande ed immagini che ancora io stessa devo capire e codificare. Grazie Elasti per le continue riflessioni che mi regali.

    1. Mi sono trattenuta finora xké non sono fatti miei, ma non ce la faccio: chiamare un figlio ratto sorcio o mustelide non ha proprio niente di simpatico, tra l’altro se ho capito bene è una bimba e i nomi sono tutti al maschile… non c’è proprio un modo più carino di chiamarla?
      Te lo dico perché una mia amica è ancora traumatizata dal nomignolo che le dava la madre a cui da adulta lei (e sottolineo lei) ha attribuito il principale indizio di scarso affetto nei suoi confronti…

      1. Fra invece un po’ fatti tuoi lo sono. I bambini sono un po’ i fatti di tutti, in una società civile ed evoluta …Anche a me l’idea di questa piccina che viene chiamata “Ratto” mi dà i brividi. “A lei piace”…mah…non ne sarei troppo sicura…Al Piccolo Principe non sarebbe piaciuto

      2. Onestamente ragazze mi sembra che questo livore sia abbastanza sproporzionato. Se proprio vi irrita non leggetelo e vi pregherei, ma con calma, la stessa che guida la mia intera esistenza posto il caos che ci circonda, di evitare, ma non solo con me, in generale, per la vostra incolumità uditiva, poste le risposte che potreste avere, di giudicare scompostamente le altrui intimità. La pedagogia da bar sui possibili traumi altrui, peraltro in assenza di quella che si definisce solitamente “famiglia problematica”, mi lascia sempre molto perplessa. Mia nonna, classe 1909, mi ha sempre detto “ricordati che ogni mamma è la mamma giusta per il proprio bambino”, e la sua saggezza, che oramai ha più di 100 anni, mi sembra più adatta al mondo d’oggi di quanto non lo si sia noi con le nostre teorie di genere giudicanti. Possibile che si riesca ad instillare del livore anche nel racconto dell’altrui amore? Vi lascio alle vostre riflessioni io ho da crescere serenamente una figlia e da badare felicemente ad una famiglia.

      3. E comunque visto che stiamo commentando un post sul cinema, il colonnello Hans Landa avrebbe qualcosa da dire sul Ratto:

      4. dal cinema alla vita reale…pari dignità risultato differente—come diceva anche Otto Weber le immagini mentali derivano dal collettivo desiderio di attribuire ad un dato un significato differente dal significante 😉

    2. Fra, Fenice: abbiamo gia’ affrontato l’argomento!
      Sui soprannomi non si discute 😛
      Eppoi la percezione ‘simpatico / non simpatico’ e’ solo questione di gusti…

      1. trovo RIVOLTANTI i nomignoli che vengono affibbiati dalle mamme moderne
        chiamate BAMBINI i vostri bambini
        ve ne saranno grati

    3. In un altro po’ sono intervenuta anch’io a proposito dell’abitudine delle mamme (in particolare delle mamme blogger) di chiamare i propri figli con dei nomignoli anche al di fuori del contesto familiare, ma mi dispiace un po’ che ogni volta che Ami interviene si ritorni sulla questione: va anche notato a mio avviso che i suoi interventi, a parte l’opinabile scelta dei nomignoli, sono molto delicati, fini e “poetici”. Volevo solo far presente il fatto che sollevare un piccolo dubbio o perlessità a proposito della scelta di usare nomignoli non vuol dire non apprezzare l’intervento nel suo complesso.

      1. Cara, vedi credo che il punto fondamentale non sia tanto il sollevare dei dubbi, ogni dubbio è un passo verso la consapevolezza, ma l’attacco. In generale, nella vita di tutti i giorni, non sono portata all’attacco, perchè credo che ad azione corrisponda reazione, ragion per cui non attacco, ironizzo, scherzo…ma non attacco. Non mi piacciono i toni di chi si adira e non amo chi alza la voce, anche metaforicamente. Per attacco intendo “l’offesa”, in senso lato, da ogni punto di vista, che sia l’imposizione di una veduta, il giudizio categorico, la presa di posizione nella vita altrui. il dubbio ed il dialogo fanno parte delle mie corde il resto lo chiudo fuori e non lascio spazi liberi dai quali possa entrare. Quello che mi ha particolarmente colpita, a livello emotivo ovviamente non sentimentale, è stata la durezza del tono, tagliente e definitivo, verità colate nell’altrui vita in assenza di informazione e conoscenza,mi ha molto colpita la categoricità, specchio di tempi in cui tutto diventa necessariamente giudicabile secondo parametri personali resi oggettivi e definitivi. Mi ha fatto riflettere, ma prima che sulla cosa in sè, sulle modalità di dialogo alle quali ci stiamo abituando. Una frase mi ha molto fatto riflettere “sono stata zitta sinora ma adesso basta”…la trovo una frase aggressiva nei termini in cui si pone come linea di demarcazione fra un giusto ed uno sbagliato arbitrariamente decisi per il prossimo. Ritengo pagine come queste ottimi spazi, grazie soprattutto agli splendidi spunti che Elasti ci regala, per riflettere un pochino davanti a questo schermo che spesso ci spersonalizza e mi spiace, come invece comunque ci si dovrebbe e potrebbe aspettare, vedere riggettato al loro interno un livore represso da traffico del venerdì sera post ufficio. P.S. gigia se ti interessa qualche lettura di islamistica posso consigliarti qualche libro carino e scorrevole 😉

  9. Suvvia signore, ridimensioniamo: cosa c’è di così sovrumano o eroico nell’andare al cinema da sole?!
    Lo faccio da anni, specie la sera, spettacolo dopo le 21 così i figli sono pronti per la nanna e non ho sottratto tempo a loro (casomai questo dovesse scatenarmi tremendi sensi di colpa) che restano col padre.
    E non abito a Stoccolma o Londra o New York ;-).

  10. Ti è piaciuto Lucy?!? Pensa che quando qualche settimana fa hai descritto l’altro film con Scarlett Johannson pensavo che stessi parlando di Lucy…

  11. Suivants est certainement le style de l’étiquette de prix logiciel paquet ceux vers le bas et Sales concurrents absolument besoin avec leur jeu (surtout depuis jeux xbox novateuur
    se révèle être également los en évidence
    et sont généralement sur le secteur immobilier est sans aucun doute la 3DS exacte).

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